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Ambientazione campestre e ritmo placido per l'ennesimo prodotto televisivo con protagonista Ustinov nei panni dell'infallibile Hercule Poirot. I soliti cazzìatoni all'imbranato capitano Hasting e l'immancabile spiegone finale su come sono andate le cose sono i momenti migliori di un gialletto in generale non certo entusiasmante.
Il "mediano" del trittico televisivo AGATHA CHRISTIE (tutto marchiato anno 1985) con Ustinov nei panni del belga Poirot...dopo "13 a tavola" che mancava di ritmo, di un intrigo giallo degno del nome e pure di location accattivanti ma che in compenso contava su di un cast pregevole...e prima di "Delitto in tre atti " che al contrario contava sulla location di Acapulco ma non riusciva ad intrigare a dovere. Pure questo filmetto rimane sui livelli degli altri due capitoli...quindi lontanissimi dai fasti precedenti dei cult con Ustinov ma tuttavia guardabile appunto per l'immancabile simpatia dell' attore! In questo caso la location diviene una enorme villa con annessi laghi e boschi i cui si dovrebbe svolgere una "Caccia al delitto" ossia una variante della classica "caccia al tesoro", inutile dire che il gioco diverrà realtà in breve tempo. Nonostante una base di partenza carina il film non riesce mai a far presa sullo spettatore per via di recitazioni anonime ed una regia scontata ma sopratutto di una mole eccessiva di "dati" e personaggi che che rendono impossibile seguire la storia in maniera adeguata. Insomma una sceneggiatura molto mediocre che si rialza nel finale con annessa l'immancabile spiegazione. Forse il migliore dei tre ma con questo non un grande giallo, da vedere solo per Ustinov e completezza d'opera...