Trama del film Agente 007 - al servizio segreto di sua maesta'
James Bond, l'agente 007 con licenza di uccidere, è nuovamente sulle tracce della organizzazione criminale Spectre. Le indagini lo portano questa volta in una misteriosa villa sulle Alpi svizzere. Vistosi scoperto, Bond costretto a fuggire con una spettacolare azione riesce a rientrare a Londra.
Film collegati a AGENTE 007 - AL SERVIZIO SEGRETO DI SUA MAESTA'
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Citazionista di brutto questo sesto film di James Bond; talmente citazionista che quasi sembra una sorta di reboot....oppure una farsa che gioca con i film precedenti creando quasi una specie di metacinema(d'altronde vedere un volto nuovo per l'agente segreto più famoso del mondo deve essere stata una novità mica da poco). Così ecco George Lazenby divertirsi ad interpretare 007 parlando con lo spettatore, almeno inizialmente....e non solo, pronunciando come prime parole: "Mi chiamo Bond, James Bond..."...oppure ripresentando il tavolo del casinò come fu per la prima comparsa dell'agente segreto in "Licenza di uccidere"....insomma bisognava dargli una spintarella a questa new entry; e quale miglior modo se non quello di farlo con un pizzico di ironia..... Detto questo il film cerca di rimanere in sintonia con i suoi predecessori; la sigla dei titoli di testa l'ho trovata sempre fantastica, anzi a mio avviso non sfigura affatto con le altre; l'ho ritenuta più compatibile allo spirito della saga(a differenza di quella utilizzata in "Si vive solo due volte" che, per quanto interessante, era più melodica e meno,come dire, caleidoscopica)..... La trama non è accia, punta molto sugli intrighi e l'action sacrificando però il lato fumettoso rappresentato dai gadget e le peculiarità dei super cattivi, qui molto più normali e meno esasperati.....anche se il film comunque sa farsi seguire e dimostra alcuni aspetti molto interessanti nella narrazione e nella formula classica vista fino a quel momento......mai visto James Bond allearsi con dei criminali per sconfiggere altri criminali? Lazenby presenta uno 007 più signorile e composto...non che Connery non mostrasse questo lato, però si sentiva più scapestrato e meno da smooking e postura aristocratica...ma che diamine, è anche giusto che ogni attore metta del suo in fin dei conti... Ho letto diversi commenti e tra questi mi ha colpito quello di Hghgg dove afferma come sia strano che Bond non venga riconosciuto da Blofeld...eh eh....mio caro utente amico, si trattava della sindrome di Clark Kent....un paio di occhiali e i connotati cambiano magicamente.....sarà una troìata ma all'epoca capirai(nel 1977 Richard Donner cercò con il suo "Superman" di rendere questa teoria ancora credibile...quindi pensa un pò...). La Bond girl come al solito è una topona mica male, tuttavia anche questa volta l'ho sentita meno amalgamata nella sceneggiatura se non per alcune situazioni, però il finale è decisamente spiazzante; tutto ci si aspetta tranne che una certa dose di drammaticità...e devo dire....ficò..... Comunque, per quanto non abbia disprezzato il film, devo confessare che non ne sono rimasto poi tanto attratto,sentivo la mancanza di alcune caratteristiche fantasiose molto più presenti negli altri film....ma via, un altra bella pellicola me l'ha fatta vivere, quindi non puniamolo eccessivamente...poi, come ripeto, le sue chicchette ce l'ha ancora.....e tanto basta...