James Bond è impegnato in un'esercitazione durante la quale però deve eliminare un agente che gli ha sparato sul serio. Dopo questo prologo viene inviato a Bratislava per organizzare la defezione di Georgi Koskov, un generale del Kgb. Qui sventa un attentato organizzato da una graziosa violoncellista-spia. Si reca quindi in Afghanistan dove scopre che dietro a tutto si cela proprio Koskov.
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Tra Bersaglio Mobile e il primo con Brosnan… Nessuno si ricorda cosa sia successo. Beh, ve lo spiegherò io. Dopo Bersaglio Mobile (piuttosto odiato dall'attore protagonista) Roger Moore leva in maniera definitiva le tende, la gente non ne poteva più di lui e gridava imperterrita… "NOI VOGLIAMO SEAN CONNERY!!!" "NOI VOGLIAMO SEAN CONNERY!!!" "NOI VOGLIAMO SEAN CONNERY!!!" Aiace = ANCORA?!?! Mai Dire Mai è bruttissimo!!! Arkantos = D'accordo con te, però considera che l'ultimo film con Moore scatenò un polverone niente male per la violenza. Aiace = … Soliti catechisti… Guarda caso, per soddisfare il pubblico, arriva Timothy Dalton! Wowowiwowa = CHI SCUSA?!?!?! Arkantos = Timothy Dalton. Wowowiwowa = CHI?!?!?! Arkantos = AAAAH, LASCIO STARE!!! Aiace = Perché non continui a combatterlo? Arkantos = Perché mi abbasserei al suo, infimo, livello. E col cambio dell'attore, ovviamente, questo periodo è considerato l'inizio del declino di 007. Setna = L'hai già detto due volte. Arkantos = Allora è… Il declino del declino del declino.
ATTENZIONE SPOILER!!!
A dispetto dei pareri comuni, sia all'epoca che odierni, piuttosto freddi, devo ammettere di aver apprezzato molto questo cambio di stile, non tanto nel film in sé, che è già più "gadgettoso" dei precedenti, bensì nel protagonista interpretato da Timothy Dalton, scelto dopo parecchie vicissitudini di casting. Wowowiwowa = Per una buona volta, mi puoi dire chi è?! Arkantos = Ok… È un attore. Wowowiwowa = AAAAHH sì, capito, c'era in Sext.ette, ma in quella schifezza non c'era nessuna tetta! Arkantos = CHE?!?!… Setna, illuminami! Setna = Film musical del 1978, ultimo film dove appare Mae West, nel cast figura, appunto, Timothy Dalton e… No, questo non è il classico titolo italiano brutto, si chiama Sext.ette anche in America. Arkantos = Perché caz.zo ogni volta devo affrontare momenti così imbarazzanti… Fatemi continuare please! Aiace = Solo una domanda: non è troppo… "smilzo" per fare l'agente segreto? Arkantos = In effetti ricorda Victor Van Dort della Sposa Cadavere, ma almeno compensa la corporatura con la freddezza! Infatti questo protagonista sarà assai più freddo e calcolatore, abbandonando totalmente la gigioneria tipica del periodo Moore; ciò influenza notevolmente il prodotto finale, assai più serio e con più "atmosfera da Guerra Fredda"; la prima ora concede dello spionaggio molto interessante con colpi di scena più imprevedibili del solito (basti pensare a Koskov e al suo piano piuttosto intricato), la seconda parte vacillerà abbastanza, ma saprà dare comunque varie soddisfazioni nelle scene d'azione (come detto più volte nei commenti precedenti, è raro che i film di 007 della EON abbiano erroroni tecnici); tra spionaggio meno prevedibile e scene d'azione ovviamente la ventata d'aria fresca di questo stile differente, per certi versi più crudo, lo ha beneficiato ulteriormente: addirittura è uno dei pochissimi film con Bond a mostrare nudità esplicite! Reginleif = Maschilist… And rapist… Aiace = Ancora sta a parlare nonostante la figuraccia… Reginleif = SHUT UP!!! Arkantos = Non darmi dello stupratore per favore, e per una volta concordo con te riguardo il maschilismo: non hanno rappresentato molto bene sta Bond Girl… Un conto è l'ingenuità, tutt'altra cosa è la cretinaggine e sta tizia, nonostante sia bella, graziosa etc., è… Fastidiosa. Tutta la vita la nuova Moneypenny! Sostituisce piuttosto bene Lois Maxwell e ha un aspetto molto nerd che le da un tocco in più. Wowowiwowa = Però sto Timothy è troppo mollaccione, è fiacco con qualunque donna! Arkantos = Sai com'è, l'AIDS fece le prime vittime. Più che altro, l'elemento più forzato del film, che ahimè mi fa ricordare troppo Rambo 3, è l'inserimento parecchio forzato dei Mujaheddin, pure qua piuttosto stereotipati. Setna = Sai com'è, gli afghani erano considerati dall'occidente come i salvatori del comunismo, distruttori della dittatura perpetrata dall'URSS e… Arkantos = Guarda che lo so, non sono mica Wowowiwowa! E poi ho notato il broncio di Reginleif, forse è meglio che discuti un po' con lei, intanto io finisco il parere sul film. Un film piuttosto travagliato, citazionista (oltre all'Aston Martin tecnologica c'è pure il pappagallo di Solo Per I Tuoi Occhi), controverso (le croci rosse sui pacchi di droga hanno fatto incacchiare assai la Croce Rossa), "diverso"; ecco, "diverso" è la parola che esprime appieno questo film con le sue lacune, ma al tempo stesso quella particolare alchimia che lo rende, mio modesto parere, uno dei film più interessanti della saga, dividendo ancora oggi in maniera netta le opinioni al riguardo. Tutto sommato nella media, paga lo scotto di essere invecchiato prematuramente a causa della Storia (ormai la Guerra Fredda era al suo termine e ormai la gente non ne poteva più della tematica) risultando già all'epoca un mezzo flop di incassi.
Mamma mia che media ingenerosa! Per carità il film può non piacere ma a volte mi sembra di vedere un po' troppo accanimento verso i Bond-movie non conneriani.
Come al solito due (doverose) parole sul nuovo Bond. Dopo ben sette capitoli Roger Moore passa il testimone a Timothy Dalton che si calerà nei panni di Bond per due soli film. Scelta discutibile visto l'ottimo lavoro fatto dall'attore scozzese, ma si sa a comandare è il denaro e purtroppo i film di Dalton non hanno avuto, non si sa bene perchè, un gran seguito di pubblico e così il Bond daltoniano ha avuto vita breve (va detto che nonostante Dalton sia bravissimo Brosnan è probabilmente meglio e con il senno di poi la scelta dei produttori è stata giustificata). Dalton mette in scena uno 007 diverso dai suoi predecessori, meno ironico e più duro, freddo e cattivo ma allo stesso tempo molto umano, in due film avrà modo di mostrare il suo lato più vendicativo e anche qualche tendenza all'insubordinazione. Una decisa virata rispetto al personaggio visto con Connery e Moore che porta ad un rinnovamento del personaggio. "Zona Pericolo" è un Bond-movie fin troppo bistrattato, la spinta maggiore viene data proprio dalla freschezza di un nuovo attore che riesce a rinvigorire l'immagine dell'agente inglese. John Glen e Timothy Dalton (che faranno ancora meglio con il successivo "Vendetta Privata") mettono in piedi un film particolarmente ricco d'azione come forse non si era mai visto prima di allora nella serie, azione che tuttavia non è assolutamente eccessiva e non è fine a se stessa visto che è sorretta da una buona storia. Purtroppo ho trovato i villains assolutamente non all'altezza e ciò ha avuto una ripercussione negativa non indifferente sulla qualità finale del film. Dopo tante Bond-girls deludenti ne troviamo finalmente una all'altezza, non bella come le precedenti ma decisamente riuscita nel suo essere spia del KGB non così in gamba. Nuovo volto (più giovane) anche per Moneypenny. Le location non mi sono piaciute troppo ad eccezzione di quella desertica. Non un granche neanche la canzone iniziale "Living Daylights" degli a-ha.
Di solito non do mai ascolto alle recensioni, quando si tratta di film: io credo che ciascuno si debba guardare la pellicola interessata e farsi un'opinione propria. Però, ci sono quei film che, per quante persone cerchino di farlo sembrare migliori, sono oggettivamente scadenti. E' il caso di Zona Pericolo, che segna l'esordio di Timothy Dalton nel ruolo dell'agente segreto 007. Il problema, però, non è l'attore protagonista (che non ha mai rappresentato un problema per me), freddo e umano quanto basta, né l'azione spettacolare ed adrenalinica, né la regia di John Glen, che però a tratti sembra estremamente svogliata. Gli anelli deboli della catena sono essenzialmente due: 1)La sceneggiatura. Badate bene, non la trama: non solo trovo che prendere dei trafficanti d'armi come villain sia una buona idea, specie dopo tutti i milionari megalomani che ci siamo sorbiti, ma è anche il modo migliore per introdurre un maggiore realismo in tutta la faccenda. Peccato, allora, che il copione (i cui autori sono l'ormai vecchio Richard Maibaum e Michael G. Wilson), dopo aver imbastito una prima ora che rasenta la perfezione
ad eccezione della parte a Londra, con un killer travestito da lattaio (!!)
va in caduta libera nella seconda parte, con una scena prolissa dopo l'altra, fino a un climax sinceramente congegnato davvero male e un'ironia che nuoce. Ciò si nota particolarmente in quello che dovrebbe essere il villain principale,
penalizzato da battute scadenti e un doppiaggio aberrante. 2)La bond-girl. Non è un disastro come quella di Una cascata di diamanti, ma ci manca poco. Piatta, scialba, noiosa, dà sempre l'impressione di essere la persona sbagliata nel posto sbagliato al momento sbagliato. Almeno alla fine riesce a fare qualcosa.
Nel complesso, un film dalle ottime potenzialità, ma sviluppato male. Cosa sia successo per far inciampare gli sceneggiatori e il regista penso che resterà un autentico mistero. E dire che poteva essere un bond-movie fra i migliori, invece...