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A mio parere Agitator rappresenta un discreto film di Miike ma non offre molto di più rispetto alla sua sterminata filmografia. Il prolifico regista giapponese si cimenta con un filone a lui caro, un gangster/yakuza movie che si rifà alla tradizione classica del genere anche dal punto di vista della durata (la pellicola supera le 2.30 minuti): per l'occasione Miike richiama molti dei suoi attori feticcio che collaborano con lui già da Shinjuku Triad Society.
Le tematiche di Miike ci sono tutte: dalla dsgregazione del gruppo alla rootless del protagonista passando per belle sequenze nostalgiche d'infanzia.
Dal punto di vista registico alcune novità sono rappresentato da certe inquadrature stile poliziesco anni '70 (soprattutto gli zoom sui primi piani) che non ricordo di aver visto in altri casi, cosi come la scelta di una colonna sonora decisamente noir.
Per quanto riguarda la storia, la prima parte del film risulta eccessivamente ricca di nomi di boss e bande yakuza tanto che l'intreccio non appare immediatamente chiaro. La situazione migliora con lo svolgimento ma, forse per la lunga durata e l'eccessiva linearità, il film non mi ha coinvolto troppo. Per i fan di Miike, Agitator merita una visione (se non altro per il suo divertente cameo): per gli altri, c'è sicuramente di meglio.