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Folle e disturbante cortometraggio diretto da Balagueró nel 1994. Piuttosto interessante ed affascinante,realizzato per di più benissimo dal punto di vista tecnico. Secondo me merita una visione.
Disturbante , coraggioso e affascinante corto di Jaume Balaguerò , che sembra ispirarsi palesemente a maestri come Bunuel , Lynch e Tsukamoto. Il corto è un concentrato di puro wired , girato in un tetro bianco e nero sembra fare il verso , oltre ai già citati mostri sacri , anche al più recente (per l'epoca) "Begotten" , opera molto più vicina alla videoarte che non al cinema comune. Visivamente "Alice" è spaventoso per il disagio e l'inquietudine che riesce a trasmettere grazie a delle scene eccessive fra feticismo e sodomia , ad una location indefinita e alienante e ad una non definita chiarezza nel messaggio che strania non poco. Per quanto riguarda proprio i messaggi forse Balaguerò voleva rappresentare , in modo estremo ed eccentrico , la scoperta delle pulsioni sessuali e la conseguente repressione della società e della religione che porta l'uomo in una condizione di frustrazione straziante e malsana. Comunque siamo davanti ad un'opera particolare e non per tutti , adatta maggiormente agli amanti del cinema di nicchia.
Cortometraggio spagnolo disturbante che si potrebbe catalogare tra il genere Underground tedesco e videoarte. Otto minuti di autentico delirio; un'immersione all'interno di un'incubo che si diverte a mostrare con atmosfere distorte il concetto della nascita e della maternità. Mi ha ricordato molto lo stile di un'artista che ho conosciuto anni fa; pittore e realizzatore di videoinstallazioni sperimentali. "Alicia" è un'opera estremamente interpretativa e visionaria,concepita maggiormente per le sensazioni piuttosto che per il messaggio di fondo. Chi adora l'arte contemporanea o il cinema di nicchia lo potrebbe tranquillamente apprezzare.
Debutto oscuro e surreale di Jaume Balaguerò con un cortometraggio a forte connotazione weird sicuramente debitore a Bunuel e al "Tetsuo" di Shinya Tsukamoto. Tra cyberpunk e feticismo avviene la presa di coscienza di una giovane riguardo il proprio corpo e le proprie esigenze sessuali. Rapita da un paio di loschi figuri in maschera antigas e completo di lattice, viene indotta a reprimere i propri istinti naturali. La ragazza è costretta a suggere sangue dai seni cadenti di una sorta di ributtante essere supremo, nient'altro che l'incarnazione della società castrante, attenta ad alimentare i suoi adepti ma al tempo stesso tenerli a bada con una serie di indottrinamenti limitanti. Balaguerò se le prende soprattutto con la religione, da sempre nemica giurata dell'erotismo libero. Ottima fotografia e altrettanto encomiabile l'utilizzo del bianco e nero. Azzeccato e lampante fin dal titolo il riferimento al personaggio inventato da Lewis Carroll.
Jaume Balagueró ai più sarà noto per "Rec" (operazione squallida) e meno per altri film e cortometraggi. Fra i cortometraggi che proponiamo c'è sicuramente "Alicia". La prerogativa pressoché vitale di ogni corto è quella di destreggiarsi (e forse di farsi carpire) nella breve durata. In pratica bisogna caricare tutto sull'immagine per poter impressionare a meglio. L'effetto visivo sale in cattedra sin da subito con il film di Balaguerò; le ambientazioni sono nere ed allarmanti. Questo è il primo punto di forza, probabilmente quello predominante. "Alicia" è una sorta di restaurazione (personale) della famosa storia di Carroll. Anche Jan Svankmajer, geniale regista di tanti cortometraggi, si interessò al soggetto proponendo, nel frangente, un lungometraggio…
Analisi e spiegazione (presunta)
"Alicia" del 1994 si presenta in vesti oscure, esplicito nella sua scena (terrificante e degente) non si lascia scardinare nella sua lettura. Si potrebbe decifrare il tutto come un circuito di squallore e disumanità che impregna l'uomo. Il ciclo (non solo metaforico) porta l'allattamento dell'essere umano che viene "modificato" e mandato su una croce, occhio ai simbolismi. Ciclo eterno e massacrante.
Splendido corto di Balaguerò che cita, anche stravolgendoli, Carroll, Lynch, Bunuel, con una maturità stilistica ed una maestria davvero da lasciare basiti.
Molto debitore (per temi ed atmosfere) al Begotten di 3 anni prima, molto inquietante e ben fatto, ha magari lanciato la moda dei torturatori coperti con maschere da gas - si vedano ad esempio Snuff 2000 (2002), Dead Man's Shoes (2004) e Total fury (2007) -.
Un anno dopo il regista bisserà con il quasi altrettanto ottimo DIAS SIN LUZ.
In effetti una critica alla religione, si veda il finale con la croce, pare molto palese.
Corto weird diretto dal regista di "rec"(da me non molto gradito)che un po' m'ha ricordato ERASERHEAD. Fotografia cupa e tenebrosa, davvero scurissima, caratteristica presente anche nell'altro corto di JB intitolato DIAS SIN LUZ, consigliati entrambi.
Balaguerò all'esordio con un corto abbastanza criptico ma decisamente efficace nel trasmettere quel senso di malato, sanguinolento e psicologicamente disturbante che sarà un suo segno distintivo nella sua carriera di regista horror.
Scusate ma penso di non esagerare se dico che con questo cortometraggio Balaguerò pare venire dalla migliore scuola del surrealismo insieme a Un Chien Andalou... mamma mia che gran film! Atmosfere macabre, fotografia eccezionale, ottimi trucchi e montaggio degno. Da interpretare. Non sembra neanche lo stile del mitico regista spagnolo.
Un corto disturbante, cattivo, sporco, grezzo, avvolto da un bianco e nero truculento e sudicio. Balaguerò si riconferma come uno dei miei registi preferiti.
Cortometraggio molto interessante sulla scoperta della sessualità e conseguente viaggio verso i meandri della repressione. Il tutto pervaso da un'atmosfera malsana e una buona fotografia in bianco e nero. Visibile su youtube.
primo corto di Balaguerò che fu premiato come miglior film al Festival del cinema fantastico di Sitges.questo corto si ispira ad Alice nel paese delle meraviglie,dove però ovviamente si stravolge il tutto e il famoso paese delle meraviglie non è altro che un ammasso di cose luride e disgustose,tra cui appaiono anche due uomini con la maschera anti-gas che immoleranno la povera alicia ad una figura terribbile e inquietante,alcune immagini hanno qualcosa di maledettamente fetish come gli uomini muniti di maschere anti-gas che torturano questa alicia con vari oggetti in stile sadomaso e fanno fuoriuscire del lubrificante dalle bocche,come anche la figura seduta è inquietante e disgustosamente malata.ovviamente non mancano i tocchi onirici dove praticamente è basata tutta questa storiella. Io adoro questo regista,quindi non posso che consigliarlo.