Covenant č il nome dell'astronave e della missione spaziale che scopre un pianeta apparentemente incontaminato e idilliaco. Il solo abitante č il sintetico David, unico superstite della spedizione Prometheus.
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Che si voglia parlare di retrocessione artistica o di rinnovamento circostanziale, l'obbiettivo di Ridley Scott pare chiaro negli intenti commerciali e nei fini personali prefissati dall'ulteriore incentivo dato alla saga, e non a caso ALIEN: COVENANT sembra seguire e voler confermare uno schema narrativo determinato in precedenza. Questo sequel (e anche prequel) rispetto al precedente step sugli "xenomorfi", offre una cura per la scenografia più adeguata e un filo logico degli eventi sistemico e meno arrabattato, ma cade anche nei soliti difetti dei tantissimi film dello stesso genere dello stesso periodo e inoltre, nel parlare di vergogna prometeica e legge del più forte, la soglia tematica non viene superata, tenendo a mente che dentro alle poetiche evoluzioniste la saga ci è praticamente nata e cresciuta sin dalle origini e tuttora una profondità filosofica degna di nota rimane lontana.