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Amanti d'oltretomba presenta qualche carenza nel ritmo ma è un film gotico di tutto rispetto, tecnicamente curato el'asso nella manica di avere una icona come la Steele è sicuramente un valore aggiunto. L'atmosfera riesce ad essere realmente anogsciante, qualche strizzatina d'occhio ai prodotti Hammer per la presenza di sangue, ma rimane comunque ancorato alla tradizione italiana del genere. Forse un po' datato ma nel complesso un prodotto di buona fattura.
Co-sceneggiatore e con il padre Carlo alla produzione,il regista cita Mario Bava(anche se affermava di non essersi ispirato a lui)e gira un discreto esempio di gotico nostrano.La attività segrete del dottore sembrano un richiamo al vampirismo in chiave scientifica,e i toni violenti-morbosi sono spinti per l'epoca(tra le altre cose la rivelazione del volto sfregiato di Muriel,la fine dottore).L'atmosfera è suggestiva e la confezione è di tutto rispetto(fotografia di Enzo Barboni,musiche di Ennio Morricone.Da considerarsi tra i migliori esempi del genere.Sempre memorabile la Steele,che all'epoca venne accusata di aver ispirato un delitto passionale dopo una proiezione a Torino.
Una storia un po' lenta nel ritmo ma abbastanza ben realizzata, sotto la direzione di Caiano che si affida a una delle icone del cinema di genere come Barbara Steele, sempre abile in certi ruoli e in sceneggiature che possiedono una certa atmosfera di mistero e sovrannaturale. Non il massimo in termini di tensione ma storia che intrattiene in maniera valida.
Sicuramente non una delle pellicole migliori della stagione (nel 1965 ormai agli sgoccioli) del gotico italiano,un film che nonostante presenti al suo interno tutti gli elementi tipici del genere non riesce a coinvolgere e ad affascinare come dovrebbe risultando in alcuni momenti anche parecchio noioso. Colpa di questo, è secondo me della regia,Mario Caiano a differenza di altri registi di quegli anni non è particolarmente esperto in questo genere,tenta di creare una certa atmosfera evitando virtuosismi,si limita ad utilizzare le ambientazioni ,riuscendo solo parzialmente quindi nel compito. Per il resto abbiamo una trama abbastanza lineare e sviluppata in modo lento,che si lascia seguire senza suscitare particolari emozioni,interessante però il personaggio della governante a cui probabilmente D'amato si ispirerà per il suo Buio Omega. Recitazione discreta,brava Barbara Steele in un ruolo a lei congeniale. Un film che merita una visione da parte dell'amante del genere,non uno dei migliori ma pur sempre un prodotto dignitoso.
Quando ormai il gothic horror all'italiana era al tramonto , il buon Caiano decise di dire la sua sul genere con questo Amanti d'oltretomba, un film molto amato all'estero mentre qui in Italia è finito abbastanza presto nel dimenticatoio. Il film presenta quasi tutti i cliché del genere , con un'ambientazione gotica , luci fioche ,cripte e fantasmi. Purtroppo le vincenti carte del genere vengono sfruttate solo ad inizio e a fine pellicola ,mentre nel mezzo un'impostazione eccessivamente drammatica affossa il ritmo e impantana la storia, Le scenografie sono curate ma si poteva fare di meglio per rendere la dimora più lugubre,invece il tutto resta abbastanza pomposo. Nella norma regia ,accompagnamento sonoro ed effetti mentre bravi gli attori fra cui spicca la regina Barbara Steele , qui impegnata in una doppia prova molto convincente. Dunque un'opera non pienamente soddisfacente , che arriva forse quando ormai il genere aveva già detto tutto. Indubbiamente se Caiano avesse pigiato più sul lato horror della storia il risultato finale poteva essere migliore.
Vecchio gotico in bianco e nero che trascina a fatica tutto il peso dei suoi anni. Qualche trovata interessante, anche se non proprio originale, aiuta a non annoiare troppo dato il ritmo un po' lento. Trama e dialoghi molto banali ma il comparto tecnico è sviluppato in maniera sufficiente da rendere la visione tutto sommato piacevole
Film dai connotati sadici che osa molto, considerato l'anno in cui è uscito nelle sale. Ottime atmosfere, ottima fotografia, ottime ambientazioni e buona in generale la recitazione. Un gotico che mantiene le promesse. Consigliato agli amanti del genere. Gli altri ne stiano ben alla larga, in quanto a livelli di ritmo si può dire che la noia spesso è dietro l'angolo. Ciò nulla toglie al fatto che stiamo parlando di un prodotto assai ben confezionato, e che la noia è spesso e volentieri un pegno da pagare. E lo si paga volentieri.
Ulteriore nota di merito per la splendida colonna sonora di Morricone.
Un buon classico gotico, consigliato.
p.s.: A tratti mi ha ricordato "Buio omega"; splendida Helga Linè
Bellissimo gotico in b\n, secondo me tra i migliori , insieme a "La maschera del demonio" e "Danza Macabra". Strepitosa la divina Barbara Steele, quì in doppio ruolo (bionda e mora!), grande Paul Miller. Sadico e cattivo (per l' epoca) con alcune scene da brivido. Nella scene finali non si può non pensare a "the ring".