amore tossico regia di Claudio Caligari Italia 1983
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amore tossico (1983)

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locandina del film AMORE TOSSICO

Titolo Originale: AMORE TOSSICO

RegiaClaudio Caligari

InterpretiCesare Ferretti, Michela Mioni, Enzo Di Benedettozo, Roberto Stani, Loredana Ferrara, Fernando Arcangelibora, Mario Caiazzi, Gianna Schettini, Silvia Starita

Durata: h 1.36
NazionalitàItalia 1983
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 1983

•  Altri film di Claudio Caligari

Trama del film Amore tossico

A Ostia, un gruppo di tossicodipendenti trascina la propria esistenza alla giornata, con l'unico scopo di procurarsi la dose quotidiana attraverso tutti i mezzi possibili: accattonaggio, scippi, rapine, prostituzione. Fra loro vi sono anche Cesare e Michela, che percepiscono di essere sull'orlo di un baratro e cercano disperatamente di uscire dal giro...

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Voto Visitatori:   7,71 / 10 (74 voti)7,71Grafico
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Voti e commenti su Amore tossico, 74 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Max_74  @  17/12/2016 13:18:12
   8½ / 10
Vita quotidiana di un gruppo di tossicodipendenti che alternano le loro giornate tra la periferia di Roma e Ostia tra furti, aggressioni, miserie quotdiane di vario tipo.
Con un linguaggio nudo e crudo, senza peli sulla lingua, l'opera prima di Caligari ci offre un referto realistico e sofferto della Roma tossica degli anni Ottanta, purtroppo ancora oggi attuale, la cui singolarità (caso probabilmente unico nel cinema italiano) è quello di aver utilizzato persone che realmente facevano uso di eroina, al tempo delle riprese, o che ne avevano fatto uso. Una sorta di aggiornamento del neorealismo (appunto per l'utilizzo di gente presa 'dalla strada' ) e del disagio delle periferie iniziato con Pasolini al quale il regista offre più di un omaggio (la sequenza sotto il monumento, il finale).
Film non perfetto che alterna alcune 'ingenuità' di alcuni dialoghi e situazioni (il sopracitato finale, i dialoghi e il pestaggio del pappone interpretato da Dario Trombetta) con altre invece molto efficaci tra cui la sequenza dalla pittrice Patrizia, la rapina, il monologo di Cesare, il dialogo tra Mariuccio e Loredana, che sfiorano il documentario e un realismo impressionante. Caligari, peraltro, conosce bene la commedia all'italiana e non mancano situazioni , che pur nella drammaticità degli eventi, divertono per la spontaneità e la genialità delle espressioni, dei tempi attoriali e dal linguaggio colorito (fra le tante, vedi la lite tra il pappone, Cesare e i due amici oppure l'inizio con il gelato). Una curiosità: per simulare l'iniezione di eroina i protagonisti facevano ricorso ad acqua distillata o ad un farmaco epatoprotettore.
Girato quasi interamente ad Ostia e a Roma nel quartiere di Centocelle (l'incontro tra Mariuccio / Mario Afeltra e Loredana in macchina avviene in Viale Alessandrino, di fronte all'Acquedotto) con gran parte degli interpreti putroppo deceduti, alcuni dei quali non molti anni dopo le riprese del film: Loredana Ferrara è morta nel 1991, Cesare Ferretti di AIDS nel 1989, Patrizia Vicinelli (poetessa del Gruppo 63) di AIDS nel 1991 qui nel ruolo della pittrice, Faliero Ballarin nel 2014 (il ragazzo dai capelli lunghi che accompagna Cesare con l'amico in pineta per contrastare il pappone), Roberto Stani (detto Ciopper) nel 2011. Michela Mioni è invece tuttora vivente e possiede anche una pagina Facebook.
Decisamente il miglior film della breve filmografia del compianto Caligari e tuttora il migliore, insieme a Christiane F. e pochi altri, sull'argomento droga e diventato un cult a distanza di anni.
Musiche di Detto Mariano, ex tastierista e arrangiatore del Clan di Celentano.
Fra le tante battute da ricordare (SPOILER)

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Ultima risposta 17/12/2016 21.31.56
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  30/11/2015 13:49:37
   6½ / 10
E' sicuramente il film italiano più crudo e realistico sul mondo della tossicodipendenza (in pratica l'equivalente del "Christiane F" di Edel) in questo senso il recentemente scomparso Caligari, venendo dai documentari, non si risparmia in dettagli da ribrezzo istantaneo resi ancora più veritieri dalle mani esperte dei protagonisti, veri drogati per l'occasione improvvisati attori.

Ma pur riprendendo in tutto il suo squallido realismo il peggio di questo universo che non offre sbocchi ne tantomeno salvezza, l'assenza di una trama vera e propria mista al dialetto/gergo poco comprensibile ad un non romano finiscono, alla lunga, per annoiare man mano che i minuti passano affievolendo anche l'efficacia (ma non il senso di schifo) generale dell'opera. Musiche di Detto Mariano per gran parte fastidiose, fattibili da chiunque avesse una pianola a portata di mano.

Coraggioso e diretto, probabilmente il migliore a toccarci sull'argomento così da vicino, ma tutt'altro che perfetto, non tanto sul piano tecnico quanto su quello emotivo.

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Ultima risposta 01/12/2015 13.27.12
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Matteoxr6  @  13/01/2015 15:16:55
   1½ / 10
Allora, intendiamoci: cinema non è sinonimo di realismo, ma trasmissione di un'emozione allo spettatore, prima di tutto. Secondo punto, la trama: mi sono sempre schierato dalla parte di chi crede che senza sceneggiatura si possono avere tutti i mezzi tecnici e gli attori migliori del mondo, ma non serve a niente se manca il soggetto dell'opera; qui manca pure questo.
Vuoi essere iperrealista? Vuoi prendere persone di strada, non attori (neanche alle recite scolastiche) che siano ex tossicodipendenti? Bene, gira un documentario. Fine. Soffermarsi sull'"elaborato" lavoro, non dico dei dialoghi, ma dei monologhi, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa.

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Ultima risposta 13/01/2015 20.27.09
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cultmovie  @  12/08/2013 18:48:12
   8½ / 10
mi unisco hai commenti precedenti, film veramente ben fatto e girato in maniera magistrale! gli attori anche se presi dalla strada sono perfetti per le loro parti, anche perchè erano loro stessi (purtroppo) dei tossici o ex tossici! uno spaccato della vita di alcuni giovani tossicodipedenti nella Roma anni 80 ma che rappresenta purtroppo ancora oggi una triste verità in molte città italiane...quella più nascosta, e molto spesso ignorata dal resto dellà società!

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Ultima risposta 12/08/2013 18.49.45
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-Uskebasi-  @  26/04/2012 21:00:42
   7½ / 10
Lo inizi a vedere con il dubbio se sia una cosa seria o meno, poi superato l'impatto con il pessimo sonoro ti accorgi che non è nemmeno un film, come non lo era del resto L'imperatore di Roma: si tratta della realtà. Ragazzi che interpretano se stessi nella ricerca quotidiana della svolta. E' tutto tragicamente vero, l'unica parte cinematografica sono gli inaspettati e bellissimi flashback dell'inizio della fine in contemporanea con i momenti drammatici di Michela, l'abbraccio con le siringhe in mano dopo la prima dose è incredibile. Crudo, sporco, comico (specie nelle 2 scene del pappone), più ci pensi e più Amore Tossico acquista valore. Cesare è un personaggio devastante; scorre il film e ti accorgi che dopo ogni singolo secondo sei affezionato sempre più a lui, e il suo racconto a Michela è da ascoltare, riascoltare e riascoltare ancora, perché tutto il film e tutta la realtà di questo mondo è là dentro.
Di quel finale non ce n'era proprio bisogno.

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Ultima risposta 29/04/2012 12.05.39
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Invia una mail all'autore del commento polamidone  @  06/12/2010 11:06:49
   9½ / 10
ci sono delle parti in cui il film si concentra sull'ininfluenza degli eventi di fronte alla grandezza dell'uomo tipo se voglio il gelato mi prendo il gelato o quando cesare ruba le sigarette al senzatetto, ma poi si pente e glie ne prende una sola. grande film, molto dolce

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Ultima risposta 14/02/2011 22.21.07
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Guy Picciotto  @  22/02/2009 17:46:44
   9½ / 10
molto più riuscito, sofferto e duro di tanti prodotti a stelle e strisce patinati che escono a fiotti fatti apposta per un target di pubblico ormai consolidato e sempre più affollato, quell dei bimbi-minchia de filippizzati, dove fa fico ormai farsi di coca e bere alcoolici "perchè tanto lo fanno tutti".
Ma questo è un film vero, che colpisce , affonda e commuove (specie nelle scene finali) nel suo dilettantismo professionale, Caligari e Ferreri (alla produzione) se ne strafottono la minghia dell'industria, qui non c'è coca che valga (nonostante sia poi una sniffata in eccesso di neve a causare la morte della grande Michela Mioni ). Qui c'è l'eroina, il vero vuoto siderale, lo sballo taumaturgico al baratro cubo marchiato CIA, una scelta di vita brusca e netta, quasi intelletuale direi, non come i merdosi insopportabili cocainomani, l'ero come Lou Reed e i Velvet Underground la raccontavano nell'omonima canzone:
"Io ho preso una decisione fondamentale, Proverò ad annullare la mia vita, Perché quando il sangue inizia a fluire, Quando sale lo stantuffo della siringa, Quando mi sto avvicinando alla morte, E non potete aiutarmi, certo non voi, ragazzi, Né voi, dolci ragazze con le vostre dolci parole
Potete andarvene tutti affan****, Eroina che tu sia la mia morte
Eroina è mia moglie, è la mia vita, Perché un ago in vena, Mi guida al centro del mio cervello, E sto meglio che se fossi morto, Perché quando la roba comincia ad entrare in circolo, Non me ne frega più nulla
Di voi gente qualunque di questa città, E di tutti i politici che schiamazzano come pazzi, E di quelli che insultano chiunque gli capiti, E di tutti i morti ammucchiati gli uni sugli altri, Perché quando inizio a percepire il suo bacio
Allora non m' importa proprio più di niente, Perché quando l'eroina è nel mio sangue, E il sangue è nella mia testa, Ringrazio Dio, sto meglio che se fossi morto!, Ringrazio il tuo Dio che non sono cosciente, Ringrazio Dio che non me ne frega più niente".
Il resto è il solito moralismo da 2 lire, come chi si domanda ipocrita il perchè di questa epidemia di droga che c'è in giro.....viviamo forse nel paradiso? no, viviamo in una civiltà tra le più terribili della storia, immersi in una carnevalata programmata, in un mercato globale satanico, e con la povertà dilagante e l'etica pressoche inesistente, e c'è chi ha ancora il coraggio di chiedersi il perchè uno ricorra all'anfetamina per dare un esame universitario, o perchè qualcuno ricorra al viagra per un semplice trombata, o perchè il borghese doc della metropoli (dal business man alla casalinga di voghera) ricorra sempre più spesso alla polvere bianca, o perchè qualcuno decida che la migliore soluzione in mezzo a tutta questa ***** occidentale è scelgliere di spararsi il siero marrone che risolve tutti i falsi problemi di questa società diabolica, macchinatrice e menzognera.........ecco quello che sceglie l'eroina per me è la persona da stimare di più rispetto al consumatore di sostanze stimolanti tipo coca o metanfetamine, che è un modo per tenersi a galla dandola vinta quindi al sistema, la filosofia della divina eroina, (che sia benedetta) è ben diversa o miei cari drughi, Caligari lo ha capito e questo è un dei pochi film sull'eroina e e su una generazione di giovani,quella degli anni 70 - 80 (l'epoca della diffusione dell'ero in Italia) che è anche la nostra di oggi che fa vedere le cose come stanno, Caligari non fa un discorso politico, questo lo lascia fare agli altri, non si chiede da dove sia arrivata l'epidemia narcotica ne quali siano i rimedi per combatterla, Caligari ci mostra cosa è diventato vivere ai margini della metropoli oggi, raccontando il vuoto esistenziale, il candore romantico di queste schiere di dannati innocenti che non hanno scelto questa situazione ma si son ritrovati catapultati dentro, vittime sacrificali del business, tutte le strade portano a roma si suol dire, per me è sempre stato falso, in realtà tutte le strade portano alla CIA.
Film almeno in Italia mai più replicato da nessuno.

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Ultima risposta 06/12/2010 13.01.42
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Invia una mail all'autore del commento patt  @  14/10/2008 13:28:16
   6½ / 10
Mi accodo alle stellette dei precedenti commenti per il valore realista del film che ben traccia uno spaccato di quello che era la vita dei tossicodipendenti nei quartieri ai margini, tra degradazione e null'altro , un realismo che oscilla tra l'ironia e l'angoscia ma troppo amaro per concedermi la "libertà" di apprezzare appieno il film. Finale frettoloso si, ma in linea con la "pochezza" di queste vite allo sbando.

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Ultima risposta 15/10/2008 09.53.58
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  14/10/2008 09:31:29
   7 / 10
L'elemento che colpisce maggiormente di questo trainspotting alla vaccinara è la crudezza della narrazione, più che il suo valore intrinseco; in un'ottica di realismo assoluto, Caligari si lancia infatti nella borgata romana sprofondandoci fino al collo, avvalendosi di veri tossicodipendenti e mostrandone lo squallore senza alcun filtro.
Troppo spesso però la scarsa qualità del prodotto cinematografico in senso stretto emerge prepotentemente, ed il dramma lascia il posto ad una comicità involontaria che certo stride con l'intento del regista.
Nel complesso, sicuramente un documento importante che merita di essere conosciuto.

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Ultima risposta 15/02/2009 02.08.43
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valeriobert  @  09/09/2008 20:25:21
   10 / 10
Per me è un bel film...Cesare è anche bravo a recitare...peccato che sia morto...il bello che è morto di AIDS e si era già disintossicato...
quello che mi spaventa di più è il fatto che questi drogati pur di avere la droga non mangiano/mangiavano o mangiavano poco...e poi denigrano i SERT...non ci arrivo...cioè, son talmente malati che odiano chi li aiuta...cmq per me un gran bel film

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Ultima risposta 09/09/2008 21.12.37
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norah  @  09/03/2008 14:54:02
   7½ / 10
Credo che Amore Tossico sia un film unico nel suo genere;con molta umiltà il regista realizza questo docu-film neorealista che strizza l'occhio a Pasolini.
Ne esce fuori una pellicola che spiazza per la sua durezza,per una realtà che ci viene spiattellata davanti agli occhi senza pudore alcuno.
La parte iniziale non mancherà di suscitare l'ilarità dello spettatore,inevitabile il paragone con Fiorenza e Ruggero di "Un sacco bello".
A questo proposito concordo con diggei fetish,probabilmente Amore Tossico é un film che incuriosisce per la sua "bruttezza".
Tuttavia non mancano delle trovate significative:vedi gli schizzi di sangue sul muro,come anche la scelta musicale,che si dimostra realmente efficace.
Dispiace sapere che quasi tutti gli interpreti sono passati a miglior vita.
Consigliato agli stomaci forti.

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Ultima risposta 09/09/2008 19.54.29
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gem2dv  @  05/09/2007 15:19:58
   10 / 10
Se cercate un film sulla droga evitate Trainspotting e company (si, gli ho dato 10 di voto, ma non sono paragonabili), guardatevi questo.

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Ultima risposta 14/10/2010 13.40.03
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Il Messere  @  28/12/2006 00:08:53
   6 / 10
Un dramma in bilico tra la documentazione e la finzione, rientra senza dubbio nella categoria definita da chi mi precede: "talmente brutto da interessare". A suo modo è un'opera, per così dire, di culto. Le risate non mancano.

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Ultima risposta 07/02/2007 21.04.15
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DJ_Fetish  @  05/06/2006 11:20:09
   6½ / 10
Potrebbe far parte della categoria "talmente brutto da attirare", se non fosse che è un film-documentario, perchè gli interpreti sono realmente dei tossico-dipendenti.
la crudezza di alcune scene fa male.
Fa sorridere il notare che le espressioni dei tossici dell'epoca, sono entrate nel normale gergo odierno dei romani.
DOSE GIORNALIERA.

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Ultima risposta 08/06/2008 10.24.42
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