angeli e demoni (2008)

E' destino che la saga di Robert Langdon non debba decollare: qualitativamente parlando almeno perchè, alla faccia dei ricchi incassi mondiali, anche questo secondo episodio ( in verità antecedente al Codice da Vinci ) è piuttosto balbettante. I pregi e i difetti si equivalgono: ra i primi sanno anoverati il ritmo accettabile, i suggestivi squarci romani, le incredibili ricostruzioni di Piazza S.Pietro e della Cappella Sistina che solo gli americani potevano fare, un paio di sequenze - a Castel S.Angelo soprattutto - che mescolano sagacemente mistero e ottima suspance. Di contro il film è costellato di parecchie inesattezze storico - religiose ( su tutte, il giornalista che anticipa l'identità del neoeletto Papa, prima ancora che quest'ultimo si affacci in S.Pietro! dai su..), il finale è quanto di più inverosimile si sia mai visto sul grande schermo, senza contare che alla lunga infastidisce il simbolismo ricorrente di ogni scena. Sono debolezze figlie in buona parte del libro di Dan Brown, che era comunque dotato di ben altro sprint. Variegato il cast internazionale, in cui il nostro Pierfrancesco Favino non sfigura al cospetto di attori ben più quotati, anche se una grossa mano gliela dà l'ormai bolso Tom Hanks.