assassinio al terzo piano (1967)

Non è un thriller originalissimo nella struttura e nei contenuti, anche se anticipa alcuni echi horror / splatter che faranno la fortuna di cineasti come ad esempio Lucio Fulci e mette in bella mostra un taglio scenografico molto avanguardista con quadri e sculture pop a più non posso. L'azione si svolge praticamente tutta in una casa sinistra dove il terzo piano non esiste ( toh che sorpresa, un altro errore gratuito dei distributori italiani ! ) e dove i tre personaggi principali mettono in campo un gioco sadico dai risvolti drammatici. Il primo colpo di scena fa ben sperare

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eppure l'ultima parte, quando gli eventi precipitano, sa a dir poco di già visto. Gli interpreti comunque sono ben scelti anche se la Signoret sembra citare se stessa

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Buon thriller accompagnato dalla sceneggiatura portante di una valida suspense.
Le scenografie sono un altro punto a favore del film mescolando pop e barocco, una delizia visiva. Il cast è ben amalgamato ma l'ottima Simone è colei che regge meglio il gioco. Un gioiellino.

Un discreto thriller, intrigante nella prima parte con una buona presentazione dei personaggi ed il loro mondo. Ben orchestrato anche lo sviluppo narrativo e le interessanti interazioni fra questo triangolo che gradualmente alzerà la posta di un gioco sottilmente perverso, passando tra il divertimento annoiato ed in fondo infantile a qualcosa di più pericoloso e destabilizzante. Trio d'attori eccellente che mostra un buon affiatamento e una Signoret sugli scudi. Peccato che la seconda, pur mantenendo un buona tensione psicologica denuncia una certa scontatezza.


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Malgrado ciò un film fatto con un certo gusto e una buona caratterizzazione dei personaggi.