audition (2000)

Pieno, ebbene sì. E che spavento!

L'orrore che si insidia in una fanciulla a modo, educata, così apparentemente fragile... Da intenerire... Da amare per forza... E' devastante il suo lato oscuro, impossibile non restarne allibiti. Perfino quel simpaticissimo cane ha ammazzato... Ma come ha potuto???

La scena di lei nell'appartamento, sola , chinata per terra e lo squillo del telefono, il sacco che si muove all'improvviso e il sorriso di lei, crudellissimo e satanico insieme. Questo regista ci regala sempre questi momenti allucinanti di alto cinema.

ma alla fine lui ha sognato tutto o è tutto vero??

non si capisce quale sia sogno e quale realtà. O meglio, credo di aver capito ma non ne sono sicuro.

la scena del vomito, lì ho dovuto distogliere lo sguardo.

Però ci sta in fissa con ste torture.

E' ufficiale: adoro il genio di Miike, inimitato e inimitabile.
Ah; ovviamente è d'obbligo leggere la recensione.

(Per 1 anno ho avuto come suoneria del cellulare la voce della ragazza che fa "chiri chiri chiri" mentre infila gli aghi negli occhi del poveretto!!)

Aveva ragione cmq Lopez in quel famoso spot, una telefonata allunga la vita...

Spilli negli occhi e piede tagliato, e non velocemente!
Argh!

Lingue tagliata e tipo seviziato chiuso in un sacco!
Doppio argh!

E pensare che c'è gente che si impressiona con Hostel! Allora della tortura finale cosa si dovrebbe dire? Sinceramente mi ha un po' disturbato, perché l'attesa della carnefice, il suo sorriso, il suo sguardo, le sue parole... Fa letteralmente rabbrividire! E dell'uomo nel sacco che mi dite?
Bellissimo film!

Non mi ha convinto molto la recitazione del figlio di Aoyama, ho trovato stupenda quella di Asami invece.

dawero impressionante la scena del taglio del piede....ma in generale tutta la tortura...

Gli ultimi 10 minuti di tortura sono stati i più intensi dell'intero film è la tortura più bella, realista e ben realizzata che abbia mai visto nella storia del cinema insieme a quella di Imprint della serie Master of Horror sempre partorita dal genio di Miike.

Geniale è il momento in cui Asami taglia il piede a Aoyama e si vede il maestro di danza che si sta masturbando.

come mai quando la ragazza ormai è a terra immobile si rende conto che in realtà il protagonista non lo prendeva in giro e la amava sul serio?? che cosa glielo fa intuire??
oppure è una visione che si crea il protagonista??

C'è un ma, la sceneggiatura nasconde un particolare di fondo che alla fine del film non salta all'occhio. Il discografico è quasi certamente il tizio che sta nel sacco, non mi è chiaro però come mai la sua lingua e i suoi resti stiano nel locale, in una scena si vede se non sbaglio la protagonista tra le braccia di una donna tra le scale, forse la proprietaria del locale, probabilmente il tizio la stava tradendo con questa e lei in uno scatto di ira da gelosia li ha uccisi.
Il discografico probabilmente l'aveva presa un pò come il nostro Aoyama per trastullarsi un pò e quindi...

Non capisco se lei alla fine lo vuole uccidere solo per il fatto che lui la voleva usare dopo l'audizione o perchè le aveva dato qualche "segnale" di inaffidabilità... il fatto delle mancate telefonate lo vedo un pò scarso come motivo..

Oltre a quello che ha scritto cash, quando Aoyama vede l`uomo nel sacco a me ha fatto pensare che potrebbe vedersi lui stesso...
Un`altra cosa che mi interessa far notare accade, quando alla fine Aoyama si risveglia nel letto dell`hotel con Asami al fianco e controlla se ha ancora il piede.
Lei si appoggia su di lui dichiarandole il suo amore e lui, che dovrebbe essere felice per aver raggiunto il suo scopo, in realta` non lo e` affatto. La spiegazione potrebbe essere che e` un sogno e quindi lui sa cosa gli fara`Asami. Secondo me e` piu` affascinante pensare che se questo fosse realmente accaduto forse lui avrebbe capito che l`amore di Asami era solo uno pretesto per cercare di colmare il vuoto lasciato dalla moglie. In realta` capisce che questo e` impossibile..e rimarra` sempre solo..

Non capisco onestamente chi è rimasto spaventato dal film, lo splatter non è assolutamente eccessivo e per quanto forte, la tortura non mi ha colpito come invece (per rimanere in ambito Miike) quella di Ichi the Killer… Il sacco che si muove (due volte) mi è sembrato più un colpo ad effetto classico di qualche regista di serie b e onestamente se non ci fossero state quelle due scene il film non avrebbe perso un grammo del suo fascino… La scena più inquietante a parer mio, è l’attesa da parte di lei della telefonata e il successivo sorriso, quella scena mi ha disturbato più di torture, lingue sul pavimento e sacchi che si muovono…