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Sorta di falso reportage sociologico diretto ed interpretato da José Mojica Marins. Il film penso che si possa dividere in due parti,la prima in bianco e nero mi ha ricordato "Rivelazioni di uno psichiatra sul mondo perverso del sesso" (uscito in Italia un paio di anni dopo) vediamo infatti numerosissime soggetti che sotto l'effetto di varie droghe consumano rapporti sessuali decisamente bizzarri......... a differenza però del film di Polselli che si basava molto sull'erotismo Marins ricorre all'ironia (i rapporti sessuali cui assistiamo molto spesso risultano grotteschi) e al mostrare scene che per l'epoca dovevano risultare forti per prendersi gioco della società (non risparmiando nemmeno le forze dell'ordine)........ Nella seconda parte invece assistiamo a il trip di quattro giovani drogati che si sottopongono ad una specie di esperimento con LSD..... e lo spettatore si ritrova a seguirli nell'allucinato mondo di Zé...... questa seconda parte è caratterizzata dall'uso del colore e poi è ricca di trovate visive d'impatto che Marins utilizza con successo allo scopo di tentare di nascondere la rozzezza delle scenografie. Da segnalare che nonostante siamo davanti ad il terzo capitolo della trilogia dedicata a Zé, la malvagità questa volta non è rappresentata da un uomo ma dall'abuso delle droghe..... non siamo comunque davanti ad una pellicola moralistica intendiamoci bene....... ed il finale lo dimostra. Insomma un Marins molto sperimentale e criptico,non un film semplice e per tutti ma talmente strano ed affascinante da meritare una visione da parte dell'amante del genere.
Il migliore della prima trilogia iniziata con "A Meja Noite Levarei Sua Alma" e proseguita con "Esta Noite Encarnarei to deu Cadaver". Marins divide il film in due parti: una prima, girata in bianco e nero, dallo stampo puramente exploitation, mostra i comportamenti alquanto bizzarri di una serie di persone sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Uno studioso è interessato a compiere sui soggetti degli esperimenti e così sottopone alcuni filmati all'attenzione del regista stesso (Mojica Marins). Per la seconda parte, Marins sceglie il colore (come in Esta Noite..) e catapulta i personaggi visti finora e lo spettatore nel suo calendoscopio di incubi, visioni psichedeliche dai colori sgargianti, blu, rossi, verdi, virate in seppia che fanno da contorno a torture, mutilazioni, sadomasochismo, ecc.. L'inferno plasmato dal regista è ancora migliore di quello presente in "Esta Noite.." con una serie infinita di situazioni e scene memorabili
La testa volante, la cordata di schiavi in processione legati da catene, il tizio con teste mozzate sulle braccia, i sederi con le facce dipinte, il grassone che si trasforma prima in maiale e poi in cavallo, la ragazza violentata con un bastone...
. Ho trovato in "Awakening of the Beast" molti punti in comune con "O Estranho Mundo de Zè do Caixao", un film che Marins ha girato due anni prima di questo, che non fa parte della prima trilogia e composto da tre episodi nel quale il personaggio di Zè appare solo nell'ultimo.
Film weirdissimo di una lunga serie che vede come protagonista il diabolico Zè do Caixao (Coffin Joe). Questo è il primo che vedo del regista brasiliano, ma spero vivamente che gli altri non siano così. Il film è un delirio completo tra uso di droghe e orge no-sense, purtroppo però il tutto diventa assai ripetitivo e stancante. Nell'ultima mezz'ora sembra quasi di rivedere i deliri di Adinolfi in "La croce dalle sette pietre". Questo però è più curato.
Grande confusione almeno per me su quanti siano effettivamente i film che Marins ha dedicato a Coffin Joe.
Pare che le trilogie sian addirittura 3, e quindi i film 9.
Questo, conosciuto anche come O rituales dos sadicos mi pare, alterna scene da musical a scene erotiche, oltre a siparietti dove lo stesso Marins viene interprellato da psicologi, specialisti ecc. riguardo un presunto esperimento su 4 persone dove c'entra l'LSD.
Si finisce in modo metacinematografico (come nel successivo O exorcismo negro), dove il regista Marins presenta pubblicamente, in uno studio televisivo, i suoi film, ne parla, ecc.
Ogni scena ha come sottofondo grandi classici musicali; film weirdissimo, originalissimo, ben montato, ben diretto, da vedere.
RAISAT CINEMA WORLD si riconferma il miglior canale dedicato al cinema esistente praticamente, visto i misconosciuti capolavori (questo, l'Haneke prima maniera, ecc.) che trasmette pure sottotitolati in italiano.