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Passabile commedia che ha il pregio di non annoiare, fra i vari interpreti una menzione speciale va all' attrice che interpreta la maestra scassapalle e impicciona con i capelli rossi, Timberlake sembra un pesce lesso e la Diaz si conferma regina di queste commediole usa e getta adatte per calde serate estive in compagnia con una birra in mano e l'altra sul kulo della ragazza.
Visto in blu ray; a me è piaciuto, soprattutto grazie ad una Diaz brava, simpatica e con un fisico strabiliante (a quasi ogni inqudratura mi veniva da farle complimenti, ******* che strafig.a).
Kasdan jr, ha decisamente preso un'altra via rispetto al padre, ma in ambito commedia sexy/American pie se la cava; bravo anche Timberlake.
Mi ha divertito parecchio; qualche volgarità era evitabile, ma del resto altrimenti il titolo non avrebbe avuto senso (proprio come per il Bad santa con Billy Bob Thornton).
Il soggetto potrebbe portare a molte riflessioni (quanto una/un prof catttivo e non professionale possa fare male, che messaggi potrebbe comunicare in una classe di persone giovani ed incapaci di potersi difendere, cosa si potrebbe fare per evitare certe situazioni, ecc.).
Ma per ora godiamoci il film, lustrandoci pure gli occhi con una Cameron Diaz che è in assoluto tra le donne più affascinanti e sexy esistenti.
Il personaggio della maestra egoista e priva di morale non è affatto da buttare, e Cameron è ancora in forma smagliante. Contiamo anche che si ride tre volte: ecco, i motivi d'interesse verso questa esilissima commedia volgarotta si esauriscono qui. Era lecito aspettarsi qualcosa di più, anche perchè la sceneggiatura è di un piattume letale ed i personaggi di contorno, compreso il povero Timberlake, paiono usciti da una sagra della s****.
la diaz interpreta un personaggio duro,indifferente,cattivo,spregevole,cinico,senza redenzione e spietato dalla prima all'ultima scena,forse un po' troppo esageratoin alcune parti. film visto dal punto di vista della cattiva,i ruoli qui son invertiti e tendiam a considerar la buona cattiva quando in realtà non lo è e viceversa. a me è piaciuto molto,trama leggerina e nel contempo irriverente,cameron perfetta nel ruolo della cattiva maestra,spero in un sequel!
Cattiva insegnante, ma in fondo nemmeno tanto. Una cameron Diaz in pieno spolvero, in particolare quando lava le macchine. Per una serata di pura evasione.
Semplice, spigliato e scorrevole. La classica commedia americana che passa per spregiudicata, ma che no nva troppo oltre. Diverte, fino ad un finale, come sempre, prevedibile.
L'eccellente performance sopra le righe di Cameron Diaz salva in corner il film.
io l'ho trovato di una noia mortale, sicuramente la diaz è molto brava nella parte, ma la sceneggiatura non è originale, non è divertente, insomma è un film che si può anche non guardare....risparmiate i vostri soldi.
anche a me la scena del sesso con i jeans ha disgustato...a parte che non si capisce perchè lui prima faccia l'uomo innamorato e melenso e dopo faccia quella roba fetish schifosa...mah
visto in lingua originale mi ha divertito parecchio, anche se forse cerca di essere un po' troppo volgare ad ogni costo col rischio di apparire forzato, questo sì. eccezionale la diaz, in una forma professionale e fisica PAZZESCA, la scena del lavaggio delle auto con lei pregevolmente desnuda un paio di rewind se li è decisamente meritati. ottimo anche tutto il cast di contorno, non è un capolavoro ma merita di certo una visione se si apprezza il genere.
Per nulla d'accordo con la media. Gli americani sanno fare le commedie e sinceramente dove c'è la classe il già visto è più che accolto. Chi l'ha detto che l'originalità sia così indispensabile? Cameron è FAVOLOSA. Un'attrice coi contro***** e una fisicità pazzesca si conferma il sogno erotico di qualsiasi uomo o donna frocio prete assessuato sulla faccia della terra. Justin, un genio assoluto della comicità (e chi prova a rompermi le palle su questo punto deve guardarsi all'istante i video di Lonely Island), si riconferma un'artista autoironico e spassoso, nonchè decisamente credibile. Il suo personaggio è uno dei più divertenti (perde purtroppo un po' sul finale). Strepitosa la Punch ("bocca normale") e applausi a Segel, la sceneggiatura riservatagli è un pezzo di bravura. Il film lo consiglio a tutti, davvero ottimo. Inutile ripeterlo, gli americani ci sanno a diecimila.
Elizabeth parte in retromarcia a tutto gas, con un bolide prestigioso sotto al ****. Saluta i suoi allievi con un "adiòs, sfigati!", e succhia i soldi al fidanzato che per questa ragione decide di lasciarla. La poverina, insegnante generica in una scuola media, è costretta a virare su di un'utilitaria. Ma la targa è sempre quella, recante le terga di Cameron Diaz. Eh sì, perché il film è tutto costruito intorno a (e per) lei; inquadrata di fronte, di lato, da sopra, da sotto e anche, piuttosto ovvio, da dietro, l'eroina prof-etica, poco prof e anche poco etica, si da' da fare tra bottiglie di alcol e canne mentre inveisce contro la malasorte che non la vede ancora sposata con un milionario qualsiasi.
Inizia così "Bad teacher", come un pallone da basket che ti si impatta sulla patta. Fa parecchio male perché tenta di far passare come divertente tutto ciò che è solo nevrotico, survoltato, sboccato. Non sa come far ridere senza ricorrere a novellette sciocche e a una turbativa che permea inesorabile lo schermo. Forzatamente politically incorrect, lascia alla Diaz alcune memorabili battute quali: "Non mi piace la passera", "L'ho trovato a letto con un altro uomo", "Se la faceva con sua sorella!".
Perché, oltre a una sfilata di iellati, si è deciso che potevano starci bene anche le battutacce sui gay, i grassi, quelli con gli occhiali, gli handicappati, i timidi, i barboni e tutti coloro che non sono capaci di farsi competitivi con quel mondo di Barbie che, là fuori, sta accalappiando gli uomini più ricchi, ricorrendo al rigonfiamento mammario per avere la supremazia.
Diretta da un discendente di L. Kasdan (chissà come si sentirà orgoglione del lavoro del figlio), Cameron gira tra le aule truccatissima e lancia sguardi vogliosi, sorridendo con una bocca che fa concorrenza a quella di una cernia. Peccato che la carne non sia altrettanto pregiata e venga gettata in pasto a uno scellerato tentativo di rinverdire i fasti di "Tutti pazzi per Mary"; solo che qui il "gel" resta confinato dentro un paio di jeans, in una delle scene più passabili per merito di Justin Timberlake. Il ragazzo ci sa fare: dopo aver ben presenziato un set drammatico ("The Social Network"), si propone in versione timida e impacciata con una faccetta niente male. Speriamo che non si infili in un circolo vizioso di commedie brillanti poco brillanti, perché il suo futuro d'attore fino a qui sarebbe garantito.
Il racconto è mosso da una sceneggiatura scritta da un paio di Mister Cortecce Cerebrali (im)Bevute, le quali si fanno spazio soprattutto nella scena del "car wash", tra finte erezioni di ragazzini e schiuma alla bocca di 70enni e poliziotti. Lo script, un diagramma di flusso composto da soli blocchi di I/O, non prevede excursus e rende lo svolgimento del film di una prevedibilità immane.
Nell'ultima mezz'ora (ma facciamo anche 28 minuti) si scopre che la *******tta ha un cuore d'oro (chi l'avrebbe mai detto?), si redime e vede costrette le sue aspirazioni ad abbassarsi di molti livelli. E c'è di più: il posto come semplice insegnante non fa' per lei. Avrà in premio una poltrona ancora più eccelsa. Perché per riuscire nella vita ci vuole molto cinismo. Imparata la lezione?