begotten regia di E. Elias Merhige USA 1991
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begotten (1991)

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locandina del film BEGOTTEN

Titolo Originale: BEGOTTEN

RegiaE. Elias Merhige

InterpretiBrian Salzberg, Donna Dempsey, Stephen Charles Barry

Durata: h 1.18
NazionalitàUSA 1991
Generehorror
Al cinema nel Gennaio 1991

•  Altri film di E. Elias Merhige

Trama del film Begotten

L'intreccio si sviluppa in modo poco chiaro fino ai titoli di coda: all'inizio vediamo l'interno di una casa in una campagna isolata. Qui avviene l'inspiegabile suicidio, mediante un rasoio, di un personaggio in maschera. Da qui in avanti si vedranno una serie di immagini e situazioni agghiaccianti in un crescendo insostenibile per lo spettatore.

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Voto Visitatori:   6,54 / 10 (46 voti)6,54Grafico
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Voti e commenti su Begotten, 46 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

horror83  @  26/08/2018 13:07:22
   5 / 10
sarà anche un film sperimentale ma non si capisce quasi niente. e quando non si capisce quasi niente ognuno da la sua interpretazione, e alla fine uno ci vede solo quello che ci vuole vedere. io ci ho visto un insieme di immagini che non mi hanno trasmesso un senso logico. L'unico pezzo che ho trovato carino è l'inizio con questo tizio mascherato che si pugnala da solo.

Crabbe  @  01/04/2017 12:12:10
   5 / 10
Una pellicola nera e tetra, divenuta cult tra i cinefili underground.

Tolto qusto "pregiudizio" positivo iniziale, si può tranquillamente affermare che si tratta di un film mortificante che non ha alcun senso se non quello di demandarne la ricerca e fare ipotesi sul nulla.

Davvero brutto, per depressi cronici.

GianniArshavin  @  08/02/2016 15:29:47
   6½ / 10
Folle, assurdo e disagiante film sperimentale del 1991.
A confine fra cinema e video arte , Begotten è il manifesto del filone weird , una pellicola estrema e originale dalla messa in scena assurda e dalla trama malata.
Quel pazzo criminale di Elias Merhige trasmette, in questi 80 allucinati minuti ,la sua visione misantropica e nichilista della natura umana , in un quadro di difficile spiegazione che potrebbe essere decriptato anche grazie a interpretazioni naturaliste o religiose.
Un'opera per pochi eletti , di difficilissima fruizione. Un film opprimente che fra momenti di genialità assoluta (i primi 15 minuti) e cali di ritmo (parte centrale ripetitiva e forse compiaciuta) sarà difficile da dimenticare.

Vax87  @  14/12/2015 21:57:39
   8½ / 10
Pessimismo, dolore e perversione. Partorito evidentemente da una mente malata ma geniale,quanta filosofia ci ho ritagliato,quanti spunti di riflessione. Merita almeno un paio di visioni, l'ho trovato atrocemente illuminante.
Ah.. occhio ai "nomi", è tutto lì il segreto..

totty  @  23/11/2015 23:17:02
   7½ / 10
Sono masochista.
Contro ogni mia logica vidi questo film tanto osannato del filone weird e lynchiano (molto eraserhead nei toni) e come quest'ultimo ne sono uscito traumatizzato ma in questo caso anche un pochino annoiato.
Vale la visione anche solo per il primo quarto d'ora. Un incubo allucinato e disturbante come pochi. Peccato che nella parte centrale il ritmo rallenti e non si riesce più a capire un cäzzo...almeno fino ai titoli di coda che danno l'interpretazione giusta.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Consigliato per chi sa resistere per 70 minuti di ROBBEH!

P.s-per i metallari: guardatevi il video della canzone dei silencer con gli spezzoni del del film in sottofondo, malatissimo!

ferzbox  @  15/11/2015 17:38:41
   7 / 10
Comincio subito ringraziando il film stesso di avermi fatto capire qualcosa in più nei titoli di coda; grazie ad essi ho visto il nome dei personaggi principali(o meglio chi erano) e sono riuscito a farmi un quadro un pò più chiaro della faccenda, altrimenti tutta la sequenza di immagini che avevo appena visto sarebbero state di più difficile interpretazione......per quanto una volta conosciuti i ruoli di questi individui non ho sentito un senso di rivelazione intenso, ho solo pensato che alcune interpretazioni che avevo dato non erano poi così lontane da quello che doveva essere il senso dell'opera.
"Begotten" non è argomento facile; è un film che gioca molto sulla metafora, cerca di dare un senso ai simbolismi più antichi del nostro pianeta, tira in ballo gli dei e la madre terra, prova a regalare un esperienza visiva che possa avvicinarsi ad un concetto di nascita dell'uomo e legame con la terra, utilizzando una regia sperimentale ed autoriale, avvicinandosi di molto ai concetti di video arte senza però escludere il fascino del cinema artistico; l'ho visto come una sorta di ibrido tra questi due diversi criteri di stimolare emozioni tramite sole immagini.
Non si parla chiaramente di un film per tutti, "Begotten" richiede un minimo di attenzione ad ogni minimo particolare, impresa piuttosto ardua da superare per chi non è particolarmente amante o predisposto a certi tipi di linguaggio,ma di per se si dimostra un opera con una certa identità, nonostante non segua uno schema narrativo usuale......credo che vedendolo più volte acquisisca un senso sempre più chiaro...per quanto non riuscirà mai a perdere qualla sua vena artistica ed interpretativa, il chè lo porta ad essere uno di quei film da voler conoscere veramente bene per poterlo apprezzare fino in fondo....

....per pochi....io mi sento nel mezzo, prediligo opere diverse come un "Heraserhead" di Lynch o un "Tetsuo" di Tsukamoto....ma sono gusti....

Danae77  @  23/10/2015 19:33:01
   8½ / 10
Triste epilogo, ormai compiuto da tempo da quel dell'alto dei cieli..e dalle sue costole il creato. Colei che diventò la madre delle madri, accogliendo la pioggia del rigor membro, prima dell'inutilità della sua pater materia. Il frutto deforme del gremdo, fratello maggiore di tutto quel che è avvenuto, senza volto, ma dalle identità complete. Violentate, torturate, sodomizzate...l'incesto di sempre, senza fine. La terra nera, sporca del sudiciume dei figli ingrati, può ancora far fiorire una speranza.

alex94  @  17/08/2014 15:21:59
   6½ / 10
Interessante film sperimentale diretto da E. Elias Merhige nel 1991.
Che dire di quest'opera?
Beh tanto per cominciare è un film quasi impossibile da comprendere pienamente,ricco com'è di simbolismi e significati più o meno nascosti,piuttosto disturbante in alcuni momenti.
Purtroppo è anche molto ripetitivo e quindi dopo circa mezz'ora mi ha cominciato ad annoiare e non sono più riuscito a capire dove volesse andare a parare.
Resta comunque interessante da vedere anche perché realizzato molto bene, lo consiglio.

JOKER1926  @  18/03/2014 00:24:47
   6 / 10
Nel cuore dello sperimentalismo, sulle strade dell'impercorribilità narrativa ed espositiva va a prendersi i voti "Begotten" di E. Elias Merhige, film del 1991.
Il film tedesco è impostato su determinati criteri, quasi solenni. E' a tutti gli effetti un film volutamente muto ove la fotografia è in negativo; ove l'immagine allegata ad un lodevole effetto sonoro conduce il gioco dalla prima sequenza fino all'ultimo respiro.

"Begotten" in inglese sta per "generato" è su questa premessa si fonda, in una vaghissima linea di concetto, il messaggio della regia. Il disegno si consuma sull'asse di un simbolismo, non solo di idea, ma anche e soprattutto di immagine. DI0, Madre Natura e il Figlio i personaggi di una pellicola che può essere interpretata in vario modo, ma qualsiasi strada (sembra) giungere alla stessa destinazione, ossia quella del decadentismo. Elias Merhige mette in scena la distruzione spirituale e fisica della natura, lo fa attraverso immagini confuse e di martirio, anche se la violenza e la macellazione qui assume una valenza abbastanza simbolica; le scene non sono chiare, sono quasi intuitive.
Il film consuma la propria anima nelle corrispondenze ridotte, o ridottissime, di una cerchia di critici e curiosi predisposti alle teorie dello sperimentalismo più sfrenato. A nostro avviso "Begotten" va premiato per la sua caparbietà e per la sua obliqua originalità ma lascia, comunque, una scia di falle da prendere in considerazione. Insomma è lecito aspettarsi un prodotto lento ma con "Begotten" la lentezza dei ritmi non è casuale, le sequenze hanno un grosso limite, sono troppe monotematiche ed uguali. Il concetto della lentezza viene presto associato a quello della ripetitività; si nota un inutile virtuosismo macabro, la scena e l'elaborazione della stessa soffre di una ricalcatura pressoché infinita ed insolente. I circa settanta minuti di proiezione appaiono essere troppi, "Begotten" al massimo poteva essere un cortometraggio, sarebbe cambiato tutto.

Dai critici questo prodotto viene paragonato a qualcosa di Lynch, la nostra idea è che "Begotten" si avvicina a Jan Svankmajer, ricordate "Flora"?

JOKER1926

Spera  @  02/03/2014 17:18:00
   8½ / 10
L'ESISTENZA UMANA E' PURO DOLORE E SOFFERENZA.

Per una volta farò io una cosa che tanto detesto ma di cui, qui, non posso fare a meno: citare David Lynch.
Come "Eraserhead" un incubo ad occhi aperti, ma forse ancora più disturbante.
In questo suo primo film Merhige mette in scena a modo suo una sorta di genesi della razza umana partendo da Dio, passando da madre natura e arrivando al figlio della terra e ai suoi frutti.
Certo un opera così terribilmente disturbante e aperta ad interpretazioni non può avere una spiegazione univoca.
Questo lavoro è assolutamente delirante nella sua rappresentazione e nello sviluppo della sua non-trama; solo ai titoli di coda ci viene suggerito un percorso semantico per poter capire cosa abbiamo visto. Attenzione suggerita un'idea, non spiegata.
E quando per un'intera ora di visione ti sei fatto parecchi flash di idee su cosa possano significare quelle torture, quelle persone mascherate, quei luoghi aridi e angosciosi che sembrano campi di concentramento e quelle azioni violente arrivano i titoli di coda a sconvolgerti e farti passare un'altra intera giornata a creare collegamenti tra immagini e significati, ricostruire un possibile percorso e a farti un' idea di quello che ci vuole dire il regista.
Penso che comprendere a pieno questo film sia impossibile anche se su wikipedia vengono spiegate due interpretazioni possibili che non analizzerò qui nel mio commento ma che comunque ha dei punti comuni con l'idea che ci si fa nella testa.
Solo dopo aver pensato e riflettuto possiamo andare a cercare conferma o ordine nelle idee che ci siamo fatti del film.
Di sicuro un concetto viene evidenziato: fin dalla notte dei tempi dolore è sofferenza hanno segnato il percorso dell'uomo, sofferenza perpetrata senza sosta dagli stessi uomini o da forze oscure da loro generate attraverso le epoche fino a oggi.
In tutto questo chi ne ha fatto le spese maggiori è stata la nostra madre terra, per accorgercene basta guardare il presente, questa povera terra martoriata,seviziata, violentata, proprio come in questo film in cui è personificata.
Noia? No, anche se il film è muto(non ha bisogno di parole per gridare il suo dolore) la potenza delle immagini, che si esprime attraverso un bianco e nero super contrastato tipo espressionismo tedesco degli anni '20, dice tutto quello di cui abbiamo bisogno per assimilare e riflettere su quest'opera, la cui esile durata ci aiuta ad arrivare alla fine incolumi.
Non sense? Direi di no anche se a prima vista potrebbe sembrare un delirio senza ne capo ne coda. I titoli finali sono li espressamente per dare un la al pubblico che alla fine del film ha troppe cose per la testa.
Fare ricerchè potrebbe essere il giusto epilogo per comprendere meglio questo lungometraggio.
Sarà difficile togliervi quelle immagini dalla testa, molto difficile.
Ancora più difficile non pensarci nei giorni seguenti.
Uno dei film più disturbanti che abbia mai visto, sconsigliato ai più sensibili e a chi non ha amato quel filmone di "Eraserhead".

76eric  @  03/10/2013 14:16:01
   7 / 10
Begotten era sicuramente uno di quei titoli che da più tempo aspettavo di vedermi...
Commentare questo film, o meglio questo esperimento lo ritengo un' impresa, e dopo averlo visionato, ho letto più di qualche recensione e più di qualche commento precedente qui su FS per sentire molteplici pareri.
Qualsiasi opinione è per me condivisibile, sia essa che parli di noia, sia essa più ricercata, che esamina al meglio i 70 minuti di visione.
Vero è che le prime 3 o 4 apparizioni dei titoli di coda spiegano bene quello che il regista voleva prefiggersi, ma Begotten, personalmente parlando, lo vedo più come un qualsivoglia incubo partorito da una qualsivoglia mente.
Non sò proprio come Mehrige sia riuscito a concepire quest' opera, nè a livello di idee,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER e nemmeno dal punto di vista artistico ( questo richiamo all' Espressionismo anni '20-'30).
Ma tornando al discorso inerente il tema, sà tanto di critica al Cattolicesimo, soprattutto a quello dei periodi in cui la Chiesa imponeva il suo credo con la violenza...., l' inquisizione. Questo riferendomi ovviamente alla visione degli "aguzzini" incapucciati.
Comunque è un opinione personale, condivisibile o meno....
Come giustamente rimarcato, trasuda malsano, sporcizia e follia....
Per ciò che concerne il lato tecnico, è più facile esprimere un' opinione, e senz' altro merita elogi per come è stato realizzato, contando che è del '91. Poi questo continuo "rumorio della Natura" con il frinire dei grilli, secondo me ben si sposa con le immagini che vengono mostrate ed acuisce quella sensazione di vivere in un incubo. Pure le sonorità delle musiche, anche se poco utilizzate, si legano perfettamente al dramma.
Begotten è veramente un 'esperienza, un qualcosa di diverso e di mai così astratto che logicamente non rivedrò più, la cui unica visione basta ed avanza. E' indelebile ed inetichettabile... Non è un capolavoro, perchè i capolavori vanno visti e rivisti. E' difficile assegnarli un voto così come non mi sento di consigliarlo ad altri utenti. Tutto quà.....

Kit Carson  @  29/09/2013 23:04:25
   6 / 10
Trovo impossibile dare un voto a quest'opera, siamo nel weird più profondo. La pellicola merita perchè è di quei prodotti che non ti imboccano tutto ma lasciano ampio spazio alla testa dello spettatore. Un film che dietro ha molto. Merita se viene visto come opera e non come puro e semplice film. Dall'altro canto il film non merita perchè è davvero durissima comprenderlo veramente. Ha comunque un suo fascino che ho subito e per questo lo valuto positivamente, anche perchè mi rendo conto di non essere adeguatamente attrezzato per giudicarlo con cognizione.

topsecret  @  19/09/2013 14:20:40
   5 / 10
Quasi sempre prima di vedere un film cerco di documentarmi per sapere a cosa sto andando incontro, a maggior ragione se è un'opera particolare come questa.
Stavolta però ho voluto giocare d'azzardo e mi sono cimentato nella visione senza sapere nulla del film e del suo autore. E sono stati caxxi...
Inizio subito col dire che non ci ho capito una mazza, così fughiamo ogni dubbio...
Incomprensibile, ripetitivo, noioso e con un bianco e nero mortificante per la visione, sono le cose che ho visto e provato durante questi 75 minuti. Dialoghi assenti, anche se dubito sarebbero serviti a qualcosa, una colonna sonora che è composta solo da rumori ambientali: cinguettii di uccelli, grilli che friniscono dalla mattina alla sera e legna che arde sul fuoco, il tutto a scandire un lento ma violento susseguirsi di scene criptiche, irreali e crude. Per quanto mi riguarda, da quello che ho capito (cioè nulla), poteva trattarsi di una campagna di sensibilizzazione per la salvaguardia del finocchio selvatico oppure il resoconto di una giornata tipo della confraternita del sacco di iuta...tanto non cambiava nulla.
Solo alla fine, durante i titoli di coda si riesce ad intuire qualcosa, ma sta tutto nella discrezionalità di chi guarda trarre delle conclusioni.
Quello che ho capito è che non ho i mezzi necessari per comprendere questo tipo di cinema perciò il mio voto terrà conto di queste mie mancanze, ma resta comunque il fatto che non mi è piaciuto e non mi ha trasmesso nessuna sensazione.

Guy Picciotto  @  06/08/2013 13:26:19
   9 / 10
quì già siamo oltre la disgregazione, siamo nel giorno in qui Lucifero venne spedito all'inferno perdendo momentaneamente la battaglia (che poi vincerà provvisoriamente per perderla definitivamente così come è scritto nell'apocalisse di Giovanni), nascita e disgregazione che tutto sovrasta, che sovrasta l'inespresso eterno dell'inorganico, la svolta da un pessimismo cosmico a un perlaceo/vitreo vuoto monocromo con variazioni infinitesimali di grigio: il sonoro sopratutto che spezza le reni dei pentagrammi pendereckiani, il peccato originale ha fatto si che gli uomini sono solo facchini che salgono dalle miniere infuocate di calore e monossidi con il ferro-materia prima di ingranaggi che rendono il prodotto un plus valore.
I grugniti post o pre-umani in lontanaza sono dei pallidi contrappunti quasi etici al frastuono di una natura da sempre aliena : dopo Bach con le sue intricate partiture per organo che seppero unire il cervello dell'essere vivente con il cosmo, spetta proprio a questo film espandere l'anima umana nell'universo.
Nel suo farsi mastodonte, persa qualsiasi parvenza di umanità. mostri post umani che rendono ancora più viscerali i traumi psico sessuali dei Cranioclast e dei Nine inch nails, e che già superanoa in belluino scatto post emotivo il greve 2/4 dei primi Swans. Ferite che non si possono rimarginare anzi, si allargano ad onde medio corte fino ad essere fermate/contenute solamente nella stasi.... stasi come potenza cerebrale che porta gradatamente a quel delirio totale che fu la creazione della vita. Arte

Badu D. Lynch  @  15/03/2013 11:59:18
   9 / 10
Beh che dire.. Disturbato e disturbante, allucinato, angoscioso e angosciante, filosoficamente distruttivo, fastidiosamente metafisico, controverso e maleodorante..
Nel bene o nel male, quest'opera è un incubo..

1 risposta al commento
Ultima risposta 27/03/2013 20.12.20
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Invia una mail all'autore del commento luca986  @  28/01/2013 13:50:54
   3 / 10
Davvero pessimo, il fatto stesso di comprendere (parzialmente) il senso del film soltanto dai titoli di coda (e per fortuna che li ho visti, altrimenti avrei messo 1), palesa il dato più evidente: il maggior difetto di questa pellicola è la presunzione. La bruttissima copia dei corti di Lynch anni '70, con l'aggravante che Beggotten dura 72 interminabili minuti. Il vero Weird è un'altra cosa, ha nella regia, nella fotografia e nelle interpretazioni degli attori le sue qualità migliori (si pensi a Possession o al Lynch di Strade perdute e Mullholland Drive). Inguardabile.

Weltanschauung  @  21/05/2012 15:48:45
   8 / 10
The Begotten, il malsano esordio dell'improduttivo regista americano Elias Merhige, è una delle più alte espressioni del cinema weird.
Trattasi di un dissestato e furente delirio misantropico, girato in 16mm su di un negativo volutamente graffiato, utilizzando filtri di densità.
La sua estetica espressionista si lega sin dai primi istanti con l'atmosfera funerea e decadente del film, il quale parte di getto senza presentarci i protagonisti.
E così veniamo scaraventati immediatamente in un universo sporco e scolorito, i cui unici suoni sono raggelanti loops ambientali.
Tutto appare immediatamente come un brutto sogno, con lo sgranamento esasperato del bianco e nero che dilata le immagini, le quali sfumano e si disperdono lasciando intravedere la reale consistenza delle sostanze presenti nell'ambiente circostante.
I movimenti che osserviamo sullo schermo danno l'impressione d'essere il sunto della metamorfosi della composizione della materia e ci sembra di assistere quasi alla sua continua fermentazione all'interno di una dimensione indefinita.

Un deciso movimento di macchina penetra in una baita isolata di campagna ove si trova un personaggio ambiguo, su di una sedia, in procinto di suicidarsi, e nell'osservarlo si ha stranamente la netta impressione che il tempo desista.
Le sue gesta paiono dissolversi spasmodicamente, quasi a livellarsi e a divenire un tutt'uno con l'istantaneità.
Costui, dopo essersi dato la morte, giace inevitabilmente esanime nella stanza ed a seguire si accodano altre immagini caotiche e convulse in cui accade un po' di tutto. Giunge nella stanza una donna che ne masturba il cadavere e partorisce a breve un essere epilettico; assieme escono dalla baita e con l'essere rantolante tenuto a guinzaglio si imbattono in uomini incappucciati che violentano, smembrano e decapitano la donna sotterrandone i resti.
Dopo la morte, l'uomo si ritrova così solo a strisciare su di una grande spiaggia deserta, ma prontamente gli incappucciati sopraggiungono per demolire anche lui.
I resti dei due vengono seppelliti nello stesso punto, cosicché si fondono nuovamente, rigenerandosi sotto forma di piante e fiori.

Il film con il suo linguaggio onirico e allusivo, indecifrabile e bislacco, si pone al pubblico come fosse un quadro commemorativo i cui contenuti defluiscono direttamente dai sensi dello spettatore ai suoi istinti inconsci.
E' bene sottolineare che dai titoli di coda emergono le identità delle figure, dunque inevitabilmente sorge anche una chiave di lettura.
Si svela che il personaggio che si suicida all'inizio è Dio, la donna è Madre Natura, il nascituro generato è il Figlio della terra, e gli uomini violenti rappresenterebbero semplicemente l'umanità.
A fronte di ciò, chiaramente è possibile scovare simbologie e significati. La tematica centrale potrebbe esser collegata all'ermetismo, al rapporto tra l'uomo e Dio che sfugge all'intelletto umano. Difatti gli inconsueti simbolismi sembrano indicarci delle essenze sconosciute nell'essere umano capaci di penetrare in tutte le cose, in ogni corpo, dilatandosi all'infinito e contraendosi sino a livelli microscopici.
Altre ipotesi potrebbero interessare il simbolismo magico di Aleister Crowley, oppure semplicemente riferirsi ad una banale allegoria delle deturpazioni continue che da sempre l'uomo infligge alla natura.

Ma al di là di tutte le possibili interpretazioni, nel complesso sono l'atmosfera ed i sensi dello spettatore i padroni assoluti della proiezione. Ed è solamente così che va goduto, impulsivamente, senza affaticarsi a trovarne una spiegazione o interpretazione coerente.
D'altronde sarebbe improduttivo cercare di tradurre razionalmente tutte le suggestioni visive che si susseguono sullo schermo. Trattasi di assidue situazioni incorporee, irreali, con atmosfere che inducono al turbamento.

Begotten, svincolandosi dal logico, gratifica lo spettatore con un ruolo meno modesto e passivo di quello concesso solitamente dal cinema, la cui priorità è fondamentalmente quella di raccontare storie, senza concedere autonomia all'immagine, qui invece vista come vettore intuitivo tendente all'incongruo.
Ogni situazione del film mira simbolicamente al mito della creazione, alla generazione di nuove forme di vita e ciò che viene rappresentato è buio e decomposto, colmo di un' estetica cimiteriale, maleodorante e deformata, da osservare quasi in uno stato di trance.

The Begotten è una delle esperienze visive più atipiche ed ombrose che si possano intraprendere, un film assolutamente fuori da qualsiasi concezione e logica spazio-temporale.
Alla fine della visione non rimane altro che aria stantia, desolazione e deterioramento.
Un viaggio inesplicabile.

paride_86  @  15/02/2012 18:58:32
   1 / 10
Quando si vuole raccontare una storia, la forma è importante; se la storia in questione è una "parabola filosofica" allora la questione diventa ancora più importante.
Basta questa premessa per concludere che "Begotten" è un'immensa boiata, inqualificabile e insostenibile per durata, contenuti e linguaggio estetico, se così si può definire.

Bobby Peru  @  29/12/2011 20:18:44
   6 / 10
Nessuna persona riconoscibile, nessun dialogo, nessuna voce, nessuna musica, bianco e nero sfocato, violenza, sangue, blasfemia, disgusto e chi più ne ha più ne metta.

Giudizio: Dio suicida, madre natura lo masturba da morto per dar vita... un film malato, unico, da capire. Noia mortale però.. non è per tutti.

ps:
non ci sono i presupposti per votare una pellicola simile, metto il voto neutrale perchè sono costretto.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  22/11/2011 15:48:59
   3 / 10
Io in quest'accozzaglia di roba senza senso ci ho visto un unico concetto: La Noia.

Non fa per me.

5 risposte al commento
Ultima risposta 22/11/2011 21.12.29
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Gruppo COLLABORATORI ilSimo81  @  04/11/2011 18:45:09
   4 / 10
La prima impressione, appena ultimata la visione di "Begotten", è un confuso disagio.
Pietra miliare del cinema "weird", ne suscita le tipiche reazioni, accentuate fino all'estremo. E’ un film valutabile secondo considerazioni dicotomiche: può essere disgustoso - rivoltante - insensato - incomprensibile, oppure visionario - intrigante - affascinante - coraggioso.

Sporco e confuso nella fotografia, con immagini crude e violente: essenzialmente è "disturbante".
Disturbante l'inizio: un uomo mascherato che si suicida; una scena eccellente, tesa e convulsa, che colpisce e intriga.
Disturbante lo sviluppo: una serie di violenze oscene, immotivate, incomprensibili. Ed è qui che si perde spessore: non esiste una trama, poiché non ci sono eventi, ma situazioni reiterate, lente, senza sviluppo, tendenzialmente noiose; la componente visiva è caotica, l'inquadratura troppo spesso è oscura, oppure così particolare da far perdere di vista il contesto (anche se comprendo che possa essere una scelta per stimolare la curiosità e l'immaginazione dello spettatore).
Disturbante anche la colonna sonora: essenzialmente un suono sordo e cupo, che fa da sottofondo a uno squallido sciacquio oppure ad un tetro fruscio. A volte ipnotica nelle sue interminabili reiterazioni, come il continuo frinire nella parte centrale - netto contrasto tra suoni di un ambiente bucolico e immagini di schietta violenza.

Il sapore di un totale non-sense viene parzialmente mitigato dai titoli di coda, paradossalmente le prime ed uniche parole in tutto il film, che provvedono a fornire un vago significato alla nuda sequenza di scene silenziose. E' qui che si comprende la metafora raccontata tramite personaggi e situazioni in "Begotten". In sintesi, una metafora che fornisce, tramite un uso nauseabondo delle immagini, una riflessione profonda e amara sull'uomo.

Interessante l'aspetto sperimentale del lavoro, nonché la rappresentazione della metafora in alcune immagini. Per il resto, bisogna ammettere che un profano può anche non apprezzare un film del genere. Beninteso che non è l'estrema componente disturbante a determinare questo giudizio, bensì le diverse considerazioni finora esposte e quella confusa sensazione di nauseato disagio che resta a fine visione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  06/10/2011 13:01:40
   8 / 10
All'interno di un catapecchia isolata un uomo mascherato si uccide lacerandosi il ventre con un rasoio.Dal suo corpo esanime si genera una donna,la quale dopo aver masturbato il cadavere del
suicida utilizza il suo sperma per ingravidarsi.Dalla degenere fecondazione nasce una creatura umanoide in preda a spasmi ed incapace di camminare,quindi costretta a strisciare e spesso trascinata mediante un guinzaglio.Il loro cammino incrocerà quello di un gruppo di persone dai volti nascosti e con il corpo infagottato da lunghe tuniche, i quali non tarderanno ad accanirsi su madre e figlio,facendoli oggetto di brutali violenze.
Assurdo ed allucinato non è certo un lavoro di agevole approccio,si avverte un senso di malessere sin dalle prime immagini impresse su una pellicola intenzionalmente deteriorata,il bianco e nero utilizzato è molto particolare,con il contrasto bicromatico netto e spesso molto accentuato.I personaggi si muovono in luoghi fuori dal tempo,tra panorami desertici,rocciosi o boschivi,il regista concepisce uno spazio onirico in cui i sogni non trovano asilo,annientati da incubi traboccanti angoscia.Privo di dialoghi e ritmato da suoni e rumori ambientali (il frinire cadenzato dei grilli nella prima parte è una tortura uditiva),oltre che da una colonna sonora ridotta ai minimi termini, "Begotten" è un'esperienza unica nel suo genere,impossibile da consigliare a chi abbraccia la parola "film" nella sua accezione più classica.Il senso delle immagini che scorrono sullo schermo non ha indirizzo univoco e si presta a diverse chiavi di lettura,tutto ciò anche dopo aver consultato i titoli di coda ove vengono riportate le identità dei vari personaggi.Scelta che facilita una lettura logica dell'insieme pur non trovando una completa decriptazione,questa da ricercarsi più nell'astrattismo concettuale dell'autore.In soldoni trattasi di una sudicia metafora di matrice ambientalista e forse teologica,ostica da seguire nella martellante replica di alcune situazioni e per via di un utilizzo della mdp singolare,spesso focalizzata sui particolari,come una parte anatomica o un lembo di tessuto,lasciando lo spettatore in balia della propria immaginazione,impossibilitato a comprendere con certezza ciò che avviene al di fuori dell'inquadratura.
"Begotten" è qualcosa che travalica,e di molto, la consuetudine cinematografica,dal punto di vista visivo sembra subire delle derivazioni dall'espressionismo tedesco.Può tranquillamente essere considerato come ******* madornale o opera sperimentale di grande interesse dal notevole appeal macabro,personalmente propendo per questa ipotesi.

marfsime  @  13/07/2011 17:46:14
   5 / 10
Prima parte estremamente angosciante..la più inquietante senza dubbio. Poi si perde un po troppo nella parte centrale in cui vengono ripetute sequenze simili per troppi minuti. Non è di sicuro il tipo di cinema che amo anzi..in genere a questo tipo di film do votacci senza appello..ma ammetto che ho aprrezzato molto (inizio a parte) i titoli di coda che quantomeno spiegano un'opera che altrimenti sarebbe stata troppo criptica da decifrare. In definitiva non m'è piaciuto perchè non è il tipo di cinema che amo..ma non posso non sottolineare gli aspetti positivi prima enunciati.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  11/05/2011 21:51:51
   7½ / 10
Sarà scontato ma nel bene o nel male è un film che non lascia indifferenti, in cui un approccio logico e razionale è ancor più deleterio alla visione di un film d'avanguardia come questo. Personalmente, pur trovandolo eccessivamente dilatato per non dire prolisso, ha un impatto visivo notevolissimo, merito di una fotografia dal forte taglio espressionista molto sgranata che permette un effetto totalmente straniante, simulando al contempo una vera e propria esperienza onirica. Indubbiamente la sua visione non é affatto facile.

Tommy Vercetti  @  21/02/2011 17:42:45
   7 / 10
La nascita del Figlio della Terra in un luogo simile agli inferi con come nutrici demoni incappuciati.

Non che si capisca molto di questo esordio di Mehrige ma quel poco che si capisce è abbastanza inquietante.

Someone  @  16/11/2010 12:47:35
   6 / 10
Quoto il commento precedente, sottolineando il fatto che, fosse durato mezz'ora in meno, avrebbe potuto dire le stesse cose parlando con maggior emotività e chiarezza allo spettatore, senza correre il rischio di sfinirlo.

Se l'inizio (primi dieci minuti) può risultare piacevolmente interessante ed incuriosire, la rimanente ora si rivela ben presto essere un tedioso baratro di noia e imbarazzante pochezza mascherata da intellettuale elucubrazione.

Da metà film in poi ammetto di aver aspettato ansiosamente la fine, tanto è ripetitivo ed incomprensibile.

Quoto inoltre l'osservazione fatta da alcuni utenti secondo cui, con un'adeguata colonna sonora, avrebbe potuto essere migliore, soprattutto alla luce dell'aspetto vagamente 'videoclipparo' di questo lavoro.

Un'opera arty tanto bella esteticamente quanto ermetica e pretenziosa, nonchè pretestuosa nel voler giustificare la lettura del non-sense proposto tramite la pseudo filosofica frase di chiusura.

Può piacere ai weird-seekers... ma anche no: sufficiente

Mothbat  @  15/11/2010 15:17:03
   7½ / 10
Film weird all'ennesima potenza. Purtroppo non funziona come dovrebbe, poichè è un delirio visivo totalmente fuori dagli schemi inserito in un contesto abbastanza tosto e pesante. Credo che in una mezz'oretta si potesse dire molto di più. Riuscito a metà.

willard  @  05/11/2010 13:28:26
   6½ / 10
Sconcertante e visionaria pellicola filosoficahorrorpornotrash-concept sulla quale non c'è da spendere tante parole: è un esperimento visivo che va preso per quello che è e le immagini che scorrono mute con qualche rumore di sottofondo per oltre un'ora assumono un significato solo dopo aver letto i titoli di coda.
Avendo già qualche input sulle chiavi di lettura di ciò che stavo vedendo me lo sono guardato con l'avanzamento veloce in circa mezzora, altrimenti sarei crollato, pur tuttavia le immagini in bianco e nero hanno un impatto visivo che lascia qualcosa su cui meditare.

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  28/09/2010 13:09:09
   7 / 10
You whit your memory are dead,frozen.
Lost in a present that never passing.
here lives the incantation of matter.
A LENGUAGE FOREVER.

Like a flame burning away the darkness,
life is flesh on bone convulsing above the ground.

70 minuti interminabili che parlano appunto di carne e ossa convulse sulla terra, un delirio assoluto dalle tinte pseudo blasfeme che si erige a manifesto indiscusso del cinema weird.
Praticamente impossibile valutare in modo razionale una pellicola come begotten, un film che puo' essere catalogato tranquillamente sia come immondizia sia come capolavoro, io gli affibio un voto intermedio che tiene conto del suo valore art house ma che allo stesso tempo fa i conti con la noia che mi ha arrecato e con la pessima qualita' sgranatissima dell immagine.
A qualcuno sembrera' eretico quello che sto x dire, ma secondo me se avesse avuto delle colonne sonore sarebbe stato decisamente migliore ( su youtube ci sono parecchi spezzoni di film accompagnati da varie colonne di artisti famosi, guardatevi il suicidio di dio con il pezzo dei katatonia, è qualcosa di sublime )

2 risposte al commento
Ultima risposta 28/09/2010 16.26.38
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Aztek  @  28/09/2010 00:25:25
   6½ / 10
La visione di questo film è un esperienza unica, vi potrà piacere o meno, ma sono convinto che è un film che non dimenticherete facilmente.
E' inutile parlare di fluidità della sceneggiatura in quando questa tecnicamente non esiste, così come non esistono per niente dialoghi, infatti questo film di Merhige è un insieme di scene crude e disturbanti, le quali essendo realizzate in bianco e nero e in versione antica, nonchè accompagnate da un continuo e martellante insieme di suoni ambientali come sottofondo, rendono Begotten un film davvero unico.
Personalmente non mi ha colpito in maniera particolare, ma durante la visione si respira un aria malsana che fa un certo effetto sullo spettatore.

Dosto  @  18/08/2010 11:48:29
   3 / 10
La parte iniziale è girata in modo superbo ma lo sporco voluto della pellicola dà un fastidio tremendo in tutto il resto del film. A me non è piaciuto per niente, mi ha annoiato molto.

BlackNight90  @  01/04/2010 17:33:53
   9 / 10
"Il ouvre les pattes anguleuses de cet hydre d'acier; et, muni d'un pareil scalpel, voyant que le gazon n'avait pas encore disparu sous la couleur de tant de sang versé, s'apprête, sans pâlir, à fouiller courageusement le vagin de la malheureuse enfant. De ce trou élargi, il retire successivement les organes intérieurs; les boyaux, les poumons, le foie et enfin le cœur lui-même sont arrachés de leurs fondements et entraînés à la lumière du jour, par l'ouverture épouvantable. Le sacrificateur s'aperçoit que la jeune fille, poulet vidé, est morte depuis longtemps; il cesse la persévérance croissante de ses ravages, et laisse le cadavre redormir à l'ombre du platane..." (C. de Lautreamont)

Come tutte le cose che hanno il fascino della morbosità vorresti voltarti e non guardare, ma non puoi.
Lurido e decadente, come se le immagini uscissero direttamente dalle pagine oscure e avvelenate dei 'Canti di Maldoror'*, non a caso prese come fonte d'ispirazione dal primo surrealismo, Bréton in primis.
Avete presente La fin absolue du monde, il film leggendario cercato in Cigarette Burns? Ecco, siamo da quelle parti in quanto a ideale di turpitudine.
Un surrealismo estremo, un incubo weird eccessivo ed estenuante da sperimentare categoricamente da SOLI!

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Ultima risposta 02/04/2010 20.19.16
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wooden  @  27/03/2010 18:19:27
   8 / 10
In questo oceano di piattume, un'opera così originale e astrusa non può che meritarsi tutto il rispetto.

Da gustarsi da soli, al buio, predisposti ad immergersi in uno stato di trance blasfema. Sconsigliato ai detrattori di un certo cinema aritmico.

Gruppo COLLABORATORI julian  @  04/03/2010 22:16:37
   7 / 10
Insostenibile parodia della sofferenza umana, dell'agonia e del tormento, a metà strada tra lo storico Cane Andaluso di Bunuel e Dalì che ha fatto scuola e il più recente Eraserhead di Lynch, con toni però molto più enfatizzati.
Un incubo ad occhi aperti, anche per lo spettatore che, dico sul serio, arriva a fatica alla fine; era naturalmente un effetto voluto da Mehrige, forse intenzionato a farlo immedesimare con il "protagonista" e a fargli provare, almeno in parte, il suo supplizio.
Se è impossibile azzardare una lettura durante la visione del film, l'aiuto finale dei titoli di coda restringe certamente il campo d'indagine: io lo vedo come una particolare rappresentazione della passione di Crist.o.
Le scene ripetute alla nausea, gli attori muti, deformi e capaci solo di rantoli e gesti spasmodici, la composizione musicale di Evan Albam fatta di suoni raccapriccianti e la fotografia espressionista sono gli ingredienti per uno dei più ardui film weird credo di sempre. Un'autentica tortura, invotabile.
7 di stima.

Invia una mail all'autore del commento stuart  @  27/02/2010 12:09:51
   7 / 10
C'è qualcosa di profondamente sbagliato nel guardare questo film. Esagerata ed esasperata è la violenza che viene servita allo spettatore, il quale non può fare altro che dissociarsene e abbandonare la visione oppure immergersi nella scena e rendersi in qualche modo complice del putridume che la pellicola traduda ad ogni istante.

Sperimentale ed estrema, sicuramente non alla portata di tutti, la prova d'esordio di Merhige, che deforma e rielabora le inquietanti atmosfere di "Eraserhead" (1977, David Lynch) e le colloca ad un livello più alto (o più infimo), offrendo un'esperienza disturbante ed indimenticabile infarcita di sangue, torture, sadismo, stupri, marciume, sporcizia, blasfemia, necrofilia.

Begotten è un film-nonfilm. E' un delirio brutale e onirico, una silenziosa discesa nell'inferno dell'uomo, violenta ma anche poetica, negativa ma edificante, religiosa o meramente ecologista. Non vi sono dialoghi, non vi sono volti, il martirio della carne è solo visivo, sta allo spettatore dare "voce" ai protagonisti, immaginarne le urla strazianti e l'agonia della morte. In sottofondo solo rumori ambientali, tra cui l'onnipresente e monotono cinguettìo. Il bianco e nero e l'effetto sgranato della fotografia contribuisce a rendere ancora più marcio ciò che avviene sullo schermo.

Un'opera senza tempo che osannerete o odierete, poco importa. Affrontare e portare a termine la visione di Begotten implica custodire in sè il seme della follia e nella follia non c'è giustizia, non c'è peccato.

DeTanzo DeTanzo  @  09/02/2010 03:45:28
   8 / 10
Attenzione: non è facilmente fruibile da tutti gli spettatori.

Ma una pellicola da riscoprire, in un paese come il nostro.

Bravo Merhige (il quale poi sarà regista del video di "Cryptorchid" dei Marilyn Manson, che segue lo stile di questo film).

pinhead88  @  07/02/2010 17:44:25
   6 / 10
Se fosse stato un cortometraggio sarebbe riuscito in pieno nel suo intento,poichè trattasi di un prodotto estremamente weird e quindi ad un certo punto può diventare anche difficile da seguire,e quindi anche così si abbassa notevolmente il livello di coinvolgimento emotivo.i primi minuti sono assai angoscianti e trasmettono un fascino indescrivibile,dalla pellicola sporca e rovinata in b/n alle atmosfere inquietanti a cui si assiste.proseguendo nella visione sono presenti molte altre sequenze surreali e inquietanti ma stavolta inserite in un contesto criptico e straziante da un punto di vista logico.Begotten è tutto tranne che un film,è una sperimentazione con elementi onirici e surreali che ricorda molto l'Eraserhead di Lynch.una pellicola impossibile da recensire poichè lasciata libera a qualsiasi interpretazione.vale la pena vederlo almeno per i primi minuti iniziali,davvero singolari.

1 risposta al commento
Ultima risposta 19/02/2010 01.33.47
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Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  11/11/2009 16:03:04
   8 / 10
Questo film fa male. E' disgustoso, amaro, ansiolitico, orribile e violento. Fa male allo stomaco, mentre il cervello cerca di trovare un senso a quello che gli occhi vedono. E alla fine ci riesce, grazie anche all'aiuto del regista. Magnifico.

9 risposte al commento
Ultima risposta 11/11/2009 17.14.27
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Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  @  09/11/2009 00:13:05
   9 / 10
"Language bearers, Photographers, Diary makers
You with your memory are dead, frozen
Lost in a present that never stops passing
Here lives the incantation of matter
A language forever.

Like a flame burning away the darkness
Life is flesh on bone convulsing above the ground."


Inutile. Oppure essenziale.
Ributtante. Oppure allucinato.
Insopportabile. Oppure suggestivo.
Incomprensibile. Oppure ammaliantemente visionario.
Immane porcata. Oppure un'esperienza visiva senza precedenti.

Potete scegliere, non fa alcuna differenza: sarete sempre nel giusto.

Perché è spazzatura.
Oppure una gemma che risplende di grigiore.

3 risposte al commento
Ultima risposta 10/11/2009 12.11.30
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Crimson  @  15/03/2009 21:31:56
   8 / 10
'Destruction.
This stagnant humanity serves only to frustrate.
Unfit to stand alone, huddled in their masses,
Synonymous in their worthless existence' (G.C. '97)

Uno squarcio onirico suggestivo che cattura i sensi o una litania misantropa inquietante, irrisolta e non del tutto chiara? Forse 'Begotten' è tutto questo, con i suoi pregi e i suoi difetti. Quel che penso è che sia qualcosa che necessiti di un vissuto decisamente personale sulla base di un percorso solitario, visivo e di interiorizzazione.
L'aspetto più affascinante è che prima dei titoli di coda non ci è permesso dare un nome ai personaggi: ciò agevola una visione irrazionale e squisitamente percettiva delle immagini. Cogliere il film sotto questa veste costituisce indubbiamente un'esperienza insolita e da provare, anche se non è per tutti sia per la parte centrale estenuante che per le sequenze disturbanti (specie nei primi dieci minuti, che sono i migliori). E' come assistere ad un film horror muto anche se non è un vero b/n: l'immagine è artefatta e garantisce la totale indefinitezza temporale del vissuto; l'assenza della colonna sonora può rappresentare un ostacolo, ma al tempo stesso i suoni in sottofondo (per lo più ambient) accompagnano la visione amplificandone il lato seducente.
La chiave di lettura che viene fornita scorrendo la natura dei personaggi tra i titoli di coda permette di verbalizzare la visione, anche se non risolve tutti i punti oscuri del racconto. Ma questo non è necessario, in fin dei conti, perchè questo film è innanzitutto un'esperienza visiva originale.

'any colours to express apart from bleak is hard
and where you are my thoughts are in guilt so forget me forget me not' (J.R. '97)

Sounds of decay.

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Ultima risposta 11/04/2009 03.07.31
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Cleric Preston  @  25/01/2009 21:25:04
   3 / 10
Ed eccomi qui a scatenare i maldi pancia degli incalliti cinefili e attirarmi le ire di coloro che amano queste produzioni "border line" ...
Rispetto tutte le opinioni ovvio, ma può una morale semplicistica (perchè non mi si venga a dire che il tema "uomo-ambiente" non è stato ampiamente trattato) giustificare quasi un'ora e mezzo di filmato lento, muto, esasperato e statico?
Il voto non è 1 perchè l'angoscia c'è per l'amor del cielo... Ma che si renda conto chi passa di qui che non si tratta di un horror, nè di un film propriamente detto...

goldtw  @  16/08/2008 12:17:43
   9 / 10
l'anno scorso una mia amica mi consigliò questo film,cercando di darmi una sua interpretazione dell'opera(ancor prima che io la vedessi).mi sembrava piuttosto colpita e mi mise parecchia curiosità..pochi mesi dopo guardai codesto lungometraggio e mi fece un'impressione troppo strana,le immagini e gli effetti sonori erano talmente particolari ed inquietanti da sconvolgermi radicalmente in tutta la sua breve durata.mi ha sorpreso il coraggio del regista,che riesce a proiettare una carrellata di immagini crude rappresentate in una maniera talmente oscura,surreale,onirica e spettrale da rendere questa pellicola una piccola perla del cinema horror(se lo si può definire tale..).condivido pienamente i commenti(positivi)sottostanti,è un esperienza da vivere intensamente lasciandosi abbandonare nella claustrofobia più totale di questo intenso film..consigliatissimo per gli amanti del genere.

6 risposte al commento
Ultima risposta 16/08/2008 22.16.19
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DarkRareMirko  @  22/06/2008 15:29:36
   8 / 10
Buon film sperimentale, estremamente weird, girato ottimamente da un regista al suo esordio che sà quello che fà.

Seppur radicalmente meno esploitativo rispetto a Subconscious cruelty, il discorso che ci si potrebbe fare sù non è poi troppo diverso da quello già fatto per quest'ultimo, ossia che ci si trova davanti ad un film che vuole essere diverso a tutti i costi, che sfrutta il suo essere realizzato in modo totalmente diverso rispetto alla maggior parte degli altri film per ottenere notorietà; comunque, come per Subconscious Cruelty, qualcosa riesce a venire a galla (vuoi le doti registiche, o il criptico messaggio alla base del film, ecc.), e ciò fa sicuramente onore a Merhige.

Io non l'ho trovato affatto pesante, anzi, è piuttosto scorrevole.
Consigliato.

satko  @  05/01/2008 09:22:22
   1 / 10
una schifezza senza fine,non si capisce come si possa produrre ma soprattutto vedere un film di questo genere.

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Ultima risposta 24/03/2009 18.29.18
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divino  @  02/09/2007 20:35:35
   8 / 10
Il voto è assolutamente soggettivo, gli si può dare 8 come 0.Il film è decisamente angosciante,sicuramente unico,mai visto niente di simile. Da vedere solo se siete veri estimatori delle immagini e delle atmosfere malate, a me hanno ricordato molto le opere di Witkins.Per la vista è un vero delirio godetevelo con pazienza e importante guardatelo con l'atmosfera giusta, al buio in silenzio e possibilmente da soli.Il finale è a sorpresa x cui non leggete la trama se volete vederlo!

phemt  @  25/01/2007 09:48:47
   8 / 10
Begotten è weird, molto weird, pure troppo (parafrasando la battuta di un comico di qualche anno fa)… Esordio registico di Merhige datato 1991, 78 minuti in bianco e nero rovinato, muto, senza dialoghi e senza colonna sonora (c’è solo un accompagnamento musicale proto-naturistico e proto-ambientale), una manciata di attori, di cui uno solo si vede in faccia… Non c’è nessuna presentazione dei personaggi, lo spettatore viene subito immerso in un mondo irreale (ma è davvero irreale?), onirico, surreale e grottesco… Alla fine del film, mediante i titoli di coda, si capisce quello che si è visto e indubbiamente non si può non rimanere perlomeno sorpresi, spiazzati o scioccati…
Di seguito riporto il succo del film, chi è intenzionato a vederlo, non legga assolutamente quanto scrivo, chi sa che questo film non lo vedrà mai se lo legga così capirà perché Begotten ha quest’aura di opera maledetta:




Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

La prima cosa che balza all’occhio, e per cui ci si deve complimentare con il regista, è il fatto che sfido chiunque, vedendo il film, ad asserire che sia un prodotto del 91… Begotten (in italiano “Generato”) sembra un opera espressionista degli anni 30, ma potrebbe anche essere un tentativo intelletualoide degli anni 60 o un futuristico retrò del 2050…
Il primo quarto d’ora fa gridare al miracolo, angosciante e surreale, affascinante come poco altro al mondo; personalmente non mi capitava di provare una sensazione del genere dai tempi di Ereaserhead di Lynch… Poi il film mostra diversi difetti, ma si deve comunque ammettere che questa pellicola non può in nessuna maniera passare inosservata…
Il punto della questione fondamentalmente è uno solo: quanto di quello che si vede sullo schermo è frutto della mera voglia di Merhige di mostrare scene weird per scandalizzare benpensanti ed esaltare gentaglia come me? Quanto invece fa parte di un idea precisa di voler comunicare un messaggio forte? No, perché se si guarda il film con il cervello ben accesso, ci si rende conto che il messaggio c’è ed è pure profondo…
Ma il dubbio sorge spontaneo, quanta naturalezza c’è in questo film, quanto invece di quello che si vede è dettato dalla voglia di fare un film strano ed entrare quindi nel Culto del cinema? Non saprei, rimane il fatto che la parte centrale doveva essere più corta qualunque sia il concetto che il regista voleva trattare, e che il senso di confuso che prende chi visiona questa opera a tratti è eccessivo e può disorientare anche lo spettatore più sgamato…
E’ indubbio che Merhige sappia il fatto suo, ma è indubbio anche il senso di “supponenza” che si respira guardando questo film… La voglia a tutti costi di essere weird può anche infastidire il fruitore che, per un ora e passa, è inerme davanti allo schermo a cercare di trovare un bandolo nella (comunque confusa) narrazione… Ma Begotten è così, sperimentale fino all’eccesso, e il bello probabilmente è proprio questo…
Begotten è un film per pochissimi, bisogna amare il Cinema in maniera esagerata per arrivare alla fine, a me personalmente non ha annoiato affatto, ma io sono weird e quindi non faccio testo, però ammetto che la stragrande maggioranza delle persone potrebbe fermarsi alla scena della “fecondazione” e buona parte di chi riesce ad andare avanti probabilmente non supera la prima mezz’ora…
Begotten più che un film è un esperienza, non va visto, ma va vissuto, di notte, da soli, al buio… Non si presta ad una valutazione oggettiva, per una persona può valere 3, per un’altra 0, per un’altra 1000; è un opera troppo particolare anche per essere semplicemente classificata… Comunque un film che una volta visto non si dimentica facilmente, anzi è quasi impossibile dimenticarselo…
I benpensanti, chi ha in Armageddon la massima idea di cinema, chi ancora pensa che 2001 sia palloso e che non abbia senso, chi è molto credente, chi non è abituato ad un certo tipo di cinema se ne stia bene alla larga da questo prodotto! Gli altri (chi può) se lo vedano...

8 risposte al commento
Ultima risposta 10/10/2007 15.02.06
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