begotten regia di E. Elias Merhige USA 1991
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begotten (1991)

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locandina del film BEGOTTEN

Titolo Originale: BEGOTTEN

RegiaE. Elias Merhige

InterpretiBrian Salzberg, Donna Dempsey, Stephen Charles Barry

Durata: h 1.18
NazionalitàUSA 1991
Generehorror
Al cinema nel Gennaio 1991

•  Altri film di E. Elias Merhige

Trama del film Begotten

L'intreccio si sviluppa in modo poco chiaro fino ai titoli di coda: all'inizio vediamo l'interno di una casa in una campagna isolata. Qui avviene l'inspiegabile suicidio, mediante un rasoio, di un personaggio in maschera. Da qui in avanti si vedranno una serie di immagini e situazioni agghiaccianti in un crescendo insostenibile per lo spettatore.

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Voti e commenti su Begotten, 46 opinioni inserite

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Spera  @  02/03/2014 17:18:00
   8½ / 10
L'ESISTENZA UMANA E' PURO DOLORE E SOFFERENZA.

Per una volta farò io una cosa che tanto detesto ma di cui, qui, non posso fare a meno: citare David Lynch.
Come "Eraserhead" un incubo ad occhi aperti, ma forse ancora più disturbante.
In questo suo primo film Merhige mette in scena a modo suo una sorta di genesi della razza umana partendo da Dio, passando da madre natura e arrivando al figlio della terra e ai suoi frutti.
Certo un opera così terribilmente disturbante e aperta ad interpretazioni non può avere una spiegazione univoca.
Questo lavoro è assolutamente delirante nella sua rappresentazione e nello sviluppo della sua non-trama; solo ai titoli di coda ci viene suggerito un percorso semantico per poter capire cosa abbiamo visto. Attenzione suggerita un'idea, non spiegata.
E quando per un'intera ora di visione ti sei fatto parecchi flash di idee su cosa possano significare quelle torture, quelle persone mascherate, quei luoghi aridi e angosciosi che sembrano campi di concentramento e quelle azioni violente arrivano i titoli di coda a sconvolgerti e farti passare un'altra intera giornata a creare collegamenti tra immagini e significati, ricostruire un possibile percorso e a farti un' idea di quello che ci vuole dire il regista.
Penso che comprendere a pieno questo film sia impossibile anche se su wikipedia vengono spiegate due interpretazioni possibili che non analizzerò qui nel mio commento ma che comunque ha dei punti comuni con l'idea che ci si fa nella testa.
Solo dopo aver pensato e riflettuto possiamo andare a cercare conferma o ordine nelle idee che ci siamo fatti del film.
Di sicuro un concetto viene evidenziato: fin dalla notte dei tempi dolore è sofferenza hanno segnato il percorso dell'uomo, sofferenza perpetrata senza sosta dagli stessi uomini o da forze oscure da loro generate attraverso le epoche fino a oggi.
In tutto questo chi ne ha fatto le spese maggiori è stata la nostra madre terra, per accorgercene basta guardare il presente, questa povera terra martoriata,seviziata, violentata, proprio come in questo film in cui è personificata.
Noia? No, anche se il film è muto(non ha bisogno di parole per gridare il suo dolore) la potenza delle immagini, che si esprime attraverso un bianco e nero super contrastato tipo espressionismo tedesco degli anni '20, dice tutto quello di cui abbiamo bisogno per assimilare e riflettere su quest'opera, la cui esile durata ci aiuta ad arrivare alla fine incolumi.
Non sense? Direi di no anche se a prima vista potrebbe sembrare un delirio senza ne capo ne coda. I titoli finali sono li espressamente per dare un la al pubblico che alla fine del film ha troppe cose per la testa.
Fare ricerchè potrebbe essere il giusto epilogo per comprendere meglio questo lungometraggio.
Sarà difficile togliervi quelle immagini dalla testa, molto difficile.
Ancora più difficile non pensarci nei giorni seguenti.
Uno dei film più disturbanti che abbia mai visto, sconsigliato ai più sensibili e a chi non ha amato quel filmone di "Eraserhead".

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