Betty è una cameriera di un locale di Kansas City che sogna di fare l'infermiera. Quando suo marito viene ucciso da due spacciatori di droga, Betty rimane scioccata e si convince di essere la fidanzata del dottor Ravell, un personaggio della sua soap opera preferita. Decisa ad incontrarlo, va a Los Angeles per cercare l'ospedale dove lui lavora.
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L'infermiera Betty del film di Neil LaBute è stretta parente del giardiniere Chance del non dimenticato "Oltre il giardino". Come l'idiota interpretato da Peter Sellers non era mai uscito dalla villa padronale, conosceva la realtà solo attraverso il filtro della televisione e, una volta scaraventato nel mondo, passava miracolosamente indenne attraverso tutte le peripezie, così la Betty della bravissima Renée Zellweger è una maniacale divoratrice di soap opera e si decide a uscire dal natio Kansas solo per andare in cerca del bel dottore della telenovela preferita (si chiama George, proprio come il Clooney di E.R.), che la sua schizofrenica fantasia le fa credere essere stato anni prima niente meno che suo fidanzato. Betty è talmente assorbita dal piccolo schermo da confondere la finzione con la realtà, lo spettacolo fittizio con la vita vera, il personaggio con l'attore, e questa sua dissociazione è all'origine di una serie di esilaranti avventure (fughe, equivoci, sparatorie), da cui la sua ingenua e candida inconsapevolezza sa uscire trionfante a dispetto di tutte le apparenze (come Chance veniva candidato alla carica di presidente degli Stati Uniti, così Betty diventa una popolare attrice televisiva). Apologo bizzarro e paradossale sui condizionamenti imposti all'uomo contemporaneo dalla televisione, "Betty love" è, nonostante il tema tutt'altro che nuovo, un film originale e per nulla banale. Se Betty viene scambiata da tutti per quello che non è (una donna avida e scaltra dalla coppia di killer che la insegue, una assassina dal poliziotto che indaga sull'omicidio del marito, una attrice che vuole testardamente la parte dal divo della soap opera), la spiegazione va infatti cercata non tanto (o non solo) nel fatto che la donna è una sorta di "idiote savante" quanto nella constatazione che gli stereotipi della cultura televisiva sono penetrati subliminalmente nel nostro modo di pensare e di vedere la realtà. Il killer più anziano, ad esempio, così razionale e ponderato, non esita a pronunciare di fronte a Betty una romantica dichiarazione d'amore, uscendo poi di scena come nel più lacrimevole dei melodrammi. E se il presidente de "La Seconda Guerra Civile Americana" di Joe Dante fissava il suo ultimatum di guerra badando bene di non sovrapporlo al "prime time" dei palinsesti televisivi, i personaggi di "Betty love", nel bel mezzo di un sequestro di persona destinato a sfociare in una carneficina, sospendono addirittura le reciproche ostilità per dedicarsi alla visione dell'ultima puntata dello sceneggiato di successo. Neil LaBute sembra volerci dire che l'istupidimento televisivo è sempre in agguato, e il sospetto di stare in fondo assistendo a nient'altro che all'ennesima, stralunata versione di una soap opera coglie spesso lo spettatore. LaBute mette in scena questo curioso cocktail di noir e di "screwball comedy" con un gusto simile a quello dei fratelli Coen, mescolando abilmente sequenze kitsch (il sogno di Morgan Freeman davanti al Grand Canyon), scene di inattesa e parossistica violenza (la brutale uccisione del marito di Betty, la sparatoria finale) e gustosi momenti da commedia degli equivoci (il party in cui Betty incontra il divo televisivo). Il merito maggiore del successo del film va indubbiamente alla intelligente sceneggiatura, che con i suoi dialoghi brillanti e a tratti irresistibili, i suoi strampalati ma umanissimi personaggi e i suoi continui, inesauribili colpi di scena riesce nel non facile compito di tenere insieme così tanti elementi tra loro eterogenei e in apparenza squilibrati, dimostrando così di meritare il premio vinto al festival di Cannes.
Buona commedia a tratti pulp e con rimandi a Tarantino questo Betty Love che nonostante una poca originalità offre una simpatica satira sulla provincia americana e il loro modo di vedere i personaggi dello spettacolo. Bene il cast e pellicola gradevole il anche se manca di una certa incisività che poteva lanciarlo a ben altri livelli.
Commedia drammatica discreta che si differenzia dalla massa perché ha degli accenni metafilmici ed uno stampo un pò grottesco in certi punti...questa sua diversità può far storcere il naso, si mescola una storia simile alla favola con delle sequenze da commedia nera con tanto di sangue e omicidi. Sufficiente la prova del cast (composto da molti attori famosi) anche se Renée Zellweger non mi fa impazzire, ottimo invece Chris Rock come macchietta dalla battuta pronta! Un film riflessivo e a tratti un pò poetico che merita la piena sufficienza...mi ha fatto ridere abbastanza anche se certe volte risulta patetico ed in altri momenti da delirio ma in definitiva si lascia guardare.
Originale commedia satirica diretta da un raffinatissimo specialista del genere ed interpretato da una Zellweger in stato di grazia. Cinema fuori dagli schemi alla disperata ricerca di un pubblico a cui rivolgersi.
Una commedia brillante ,piacevole e divertente improntata sull'ottimismo che però scade un po' nel finale. Buona prova di R.Zellweger,premiata con il golden globe, un M. Freeman forse in un ruolo non suo e un C. Rock esilarante. Comunque nulla di eclatante.
Molto divertente! Commedia amara, e un po'....direi..." stravagante". Non male il cast e la regia. Il voto sarebbe un po' meno ma mi ha fatto troppo ridere, forse per la sua originalità.
Labute firma un film grottesco e fumettone come già fa intuire la locandina, interessante lo svolgimento degli eventi e divertenti diverse sequenze, ottimi gli interpreti dove spicca su tutti un filantropo padre assassino interpretato da Morgan Freeman, esilarante e sboccato Chris Rock. Insomma se non fosse che in alcune parti il film risulti un pò lento e artificioso, ci troveremmo di fronte ad una buona scoperta. Gradevole.
Non male! Ero quasi sconvolto nel vedere Renèe Zellweiger doppiata con una voce che nn è quella di Giuppy Izzo ma ora che il film è finito mi rendo conto che una voce come quella forse nn era molto adatta per questo tipo di parte! Il film è carino, scorrevole, esilerante il alcune scene, strano in altre. Va sicuramente bene se si cerca questo tipo di commedie che nn hanno shcemi e che si discostano dai film di questo genere.
Il film va visto senza avere troppe pretese, fate come me, io l'ho visto ieri in tv.....perchè non c'era nient'altro di meglio. Alcuni film visti con questo spirito acquistano un loro sapore particolare. Per esempio BettyLove è una storia originale, simpatica e godibile. Una favola moderna dove la protagonista dolce e carina vive beata nel mondo magico e disincantato dei sogni. Veramente carino, alcune gag davvero divertenti.
penso di non aver visto un film più brutto in tutta la mia vita, me ne sono andata a metà tempo, veramente assurdo, non sprecateci 2 ore del vostro tempo neanke se ve lo fanno vedere gratis!