Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Grande esordio registico di Max Fidelio. All'inizio non mi convinceva del tutto quello che sembrava un semplice plagio di Leone, ma quando subentra l'elemento metacinematografico con annessa e indispensabile citazione di 8 1/2 e l'accostamento del cinema e del mestiere del regista a un vero e proprio dio mi ha colpito. Bravo Max!
interessante e ben diretto corto del Max Fidelio .78. una "favola" visiva di stampo dogmatico sotto forma di Western in omaggio a Sergio Leone e più precisamente al duello finale de Il Buono, il Brutto, il Cattivo. buone le musiche, Morriconiane, ma con un proprio stile, più moderne. un buon esordio cinematografico che spero porti a un seguito fortunato.
Un idea originale e ben riuscita, una storia che per quanto stravista, come il classico duello western con pistola, non cade assolutamente nel banale. Una meticolosa cura dei dettagli, discrete interpretazioni e ottima musica, ma una fotografia che pecca in parte nella gestione delle luci. Comunque è indubbio che se questa è la prima opera del nostro Max, le prossime promettono davvero bene.
bel corto di esordio per massimiliano palaia, l'ottima confezione del corto si vede già dalle prime inquadrature. Curata la fotografia e la regia ispirata al buon sergio leone. La bravura di Palaia risiede poi nell'aver saputo ricostruire uno scenario western credibile con pochi mezzi. Aspettiamo la nuova prova quindi, sperando di poterla vedere al più presto
Ottimo esordio di un giovane ma promettente regista calabrese. L'idea è intrigante, la regia personale e decisa, fotografia e musiche ottime. Aspettiamo fiduciosi i prossimi lavori.
L'idea di base è simile a quella di una novella di fantascienza tratta da una raccolta a cura di Asimov, "Storie di giovani alieni". C'entra niente? Se no, procuratela e leggila, è interessante!
L'atmosfera stile vecchio et caldo western che ti avvolge in questo film è notevole il suono antico della fisarmonica i dettagli poeticamente curati il cigolio della sedia lo sguardo dei due duellanti Oh si, si notevole ed accattivante
solo un appunto: al posto "del uomo misterioso che osserva la scena" non sarebbe stato più ambiguamente azzeccato un bimbetto apparentemente ingenuo che gioca con i soldatini?
quindi non il solito vecchio e barbuto dio che decide delle vite degli homini ma un bimbetto capriccioso che gioca... di questo modo, con la perfidia infantile, si spiegherebbe perchè ad un certo punto sceglie di far vincere uno anzichè l'altro.. mentre nella tua versione è un passaggio indubbiamente affascinante ma non chiaro.. offorse non lo voleva essere...
Ottimo esordio alla regia di un giovane destinato a segnare il futuro del cinema italiano! La prima parte è un sincero omaggio al cinema western di Leone,fatto di pause,sguardi e musica usata nel modo giusto.Ma è nell'ultima parte che Fidelio dimostra il suo talento assumendo uno stile più personale e introducendo una sorta di colpo di scena ambiguo e per nulla banale.Inoltre il personaggio misterioso,che qualcuno ha già provveduto a considerare un deus ex machina,è ben creato. Ottima la fotografia ed il montaggio,anch'esso probabilmente ispirato anch'esso a Sergio Leone.
gran bel corto!! si curamente ispirato a leone nelle sue scene iniziali, denota però una diversa chiave di lettura grazie al personaggio ambiguo, un deus ex machina, che "gioca" con le vite dei personaggi. le inquadrature sono azzeccatissime e anche la fotografia è giusta per un western. buona anche la colonna sonora, altro omaggio ad un armonica leonesca. carina la citazione di 8 e mezzo, la locandina sullo sfondo verso la fine. al regista già lo detto...il voto poteva essere migliore, ma la prossima volta, si ingaggia un altro costumista: il capello del "senza volto" è terribilmente osceno! :) :)
Bello, bello Fidelio, un omaggio a Leone molto gradito,senza per questo perdere d'originalità, soprattutto nella seconda parte. Le inquadrature dei dettagli con la fotografia sono tecnicamente capaci e anche la colonna sonora non è male. La sceneggiatura di un corto, si sa, non è cosa facile, tuttavia qui non manca la sorpresa con colpo di scena finale, con un tocco d'ironia niente male. Bravo!
Buonissimo esempio di quanto una buona idea valga molto più di ogni altra singola variante. Girato molto bene ( anche se le citazioni a Leone dopo un pò diventano troppe) e splendidamente ideato. Il regista ( Ciao Fidelio) se la cava bene dimostrando capacità indiscutibili con la macchina da presa, ho letto che il budget dovrebbe ammontare a 150 euro, e quindi il mio 7 vola imprescindibilmente a 8. Auguri per i prossimi lavori.
Beh, tecnicamente (considerato il budget, erano 150 euro, giusto?) è stato dato il massimo, tutto quello che compare su schermo è curato alla perfezione, mi ha colpito la fotografia soprattutto, veramente bella! Riesce a costruire una buona storia considerata la durata del film, ma in effetti pecca un po' di mancanza d'originalità (causa eccessive citazioni nella prima parte). Come esordio avrei preferito qualcosa di piu innovativo anche se tecnicamente inferiore più che un prodotto tecnicamente ammirevole ma a tratti eccesivamente "citazionistico". Comunque ottimo il nostro "simba". : )
Voto per eccesso, ma in fondo se lo merita. Come locandina metterei o il cavallo (scherzo) o la scatoletta misteriosa. Certo qui Leone ci sta tutto, ma personalizzato, direi. Il voto per eccesso è per il finale, ricorda Zeus che si diverte con gli umani. Bravo!
Ottimo esordio del giovane Palaia. Il corto rende evidente omaggio al cinema di Leone ma, a ben vedere, si rintracciano echi del Salvatores di Nirvana e del Tornatore di Nuovo Cinema Paradiso. Lo scrigno, oggetto ad alta valenza simbolica, sembra qui avere funzione transazionale e mediatica, crando un filrouge che lega il Tarantino di Pulp Fiction al Lynch di Mulholland Drive, passando per il coreano di Old Boy. Notevole la fotografia. La cura quasi maniacale dell'inquadratura, la costruzione composita della scena, ove ogni oggetto è al suo posto e nulla è lasciato al caso, fanno del Palaia un giovane Kubrick di Calabria. Unica notazione negativa, come spesso accade nei corti amatoriali, la recitazione degli attori, di cui si salva solo il cattivo, forse perchè è s.tronzo pure nella vita. Notevole la recitazione del cavallo. Bona la prima.
Bello questo dogma-western*: omaggio a Sergio Leone ma con un deus ex machina che si diverte a cambiare i destini dei due protagonisti. Lo scrigno ci ricorda un po' la valigetta di Pulp Fiction: cosa conterrà di tanto prezioso? La curiosità rimane... ma in compenso ci godiamo una bella visione, con tanto di Mas.*****nni che occhieggia da un vecchio manifesto. Arrotondo per eccesso il 7.5 al nostro bravo Max, sebbene a suo sfavore debba rilevare che:
1. fa ingegneria; 2. aveva detto che mi avrebbe contattato per quel progetto sul graal e ancora non ho sentito niente.
Comunque lo perdono.
*ovviamente "dogma-western" per via dell'effetto mal-di-mare causato dalla camera a mano. ;))