big fish - le storie di una vita incredibile (2003)

Non sono mai stato un estimatore di Tim Burton, non riesco ad apprezzare in pieno i suoi film.
Quindi ho guardato questa pellicola con il pregiudizio involontario di chi sa che sta per addentrarsi in un ambiente poco incline ai suoi soliti canoni..
Bè, confermo che TB non è il mio regista preferito, e confermo anche che i suoi film non mi suscitano tutte quelle emozioni e quell'entusiasmo che invece circola attorno al suo nome.. ma sarei un ipocrita se dicessi che questo film non mi sia piaciuto.. è una fiaba incantevole, contesti sognanti per una trama romantica.
Il finale mi ha anche commosso.. Bello!

Non ho mai pianto così tanto per un film. Sicuramente il più bello di Tim Burton, Big Fish non è altro che un capolavoro, di una poesia e di una tristezza struggente.
Vederlo è d'obbligo.

il film ricalca un pò la trama di forest gump. direi che questo è il difetto più grande.
per il resto è un film veramente gradevole e piacevole da vedere, e non è assolutamente una fiaba spensierata e leggera.
infatti il rapporto padre - figlio è travagliato e difficile.
questo film è un inno alla fantasia e non dimentica anche di far divertire.
BELLISSIMA LA SCENA DEL CIRCO.
anche il paese in mezzo al bosco, dove le scarpe vengono appese ad un filo.
indimenticabili alcuni personaggi, come il direttore del circo, il poeta fallito, il gigante della montagna, le cinesi gemelle unite, la strega con l'occhio di vetro.
il finale poi + veramente da brividi per la bellezza con cui è affrontato.
bravissimi sia mc gregor nei panni del padre da giovane e complimenti anche all'attore che impersona il padre da vecchio.

SPOILER

Polpettone kitsch molto, molto commerciale. Continuo qa domandarmi se i film di Tim Burton sono destinati a un pubblico adulto o infantile, ma escluderei entrambi.

ammiro davvero tim burton! praticamente tutti i film che ha fatto mi son piaciuti, questo film è interessante, strano, diverso e commovente.. lo consiglio!

Elogiato in modo eclatante dalla facilona e presunta sognatrice massa spettatrice "Big Fish Le storie di una vita incredibile" è un retorico e demenziale pastrocchio di Tim Burton con tante crepe e con pochi, quasi nessun pregio degno di nota.
La sceneggiatura è molto fantasiosa ma allo stesso tempo un po' troppo improbabile e forzata,si aggiunge una narrazione elementare, basilare; la regia punta tutto sull'effetto visivo e cerca invano di creare un alone di drammaticità da allegare al contorno fantasioso per rendere il tutto commovente, involontariamente comunque il tutto, quasi sempre, sfocia nella ridondanza e dunque nel massimo della banalità.

"Big Fish" inoltre è molto lento, la noia durante le due ore di proiezione sarà indubbiamente presente; insomma di buono c'è qualche icona come il gigante e quella di De Vito che nel complesso risultano essere simpatiche; oltre questa impercettibile parentesi circa i pregi del prodotto di Burton non resta che continuare a "spulciare" i vari difetti come, in questo caso, la pessima scelta di confondere il sogno e la realtà sistematicamente e a casaccio mandando in tilt la narrazione e lo sviluppo dinamico degli episodi risulta inesorabilmente assurdo e il finale poi è la trattazione sistematica della retorica.
Il film cerca di divincolarsi dal solito filone ma francamente è difficile notare picchi di genialità, in pratica la "fusione" realtà/sogno è ormai divenuta anche essa una "carta conosciuta" della Cinematografia…

Per quanto mi riguarda questo, dopo l'inenarrabile planet of the apes ovviamente, è il peggior Burton.
Il primo film con protagonista Berlusconi, e che lo ammette anche così candidamente da risultare se possibile ancor più odioso.
Non ci vedo poesia ma solo un patetico tentativo di commuovere puntando su decine di migliaia di scenette stucchevoli (praticamente tutto il film, sì), riuscendo paradossalmente a mascherarle alla perfezione dietro la sua (mi auguro sincera) 'autorialità'. Persino il gusto gotico-visionario che l'ha sempre contraddistinto risulta filtrato attraverso la patina di glucosio di cui sopra.
È una fiabetta falsa, didascalica, buonista oltre ogni previsione. E dal Tim Burton di Mars Attack era lecito aspettarsi qualcosa di diverso, ma evidentemente ogni tanto fa comodo adagiarsi sul conformismo hollywoodiano.
Sui contenuti non mi soffermo, anche perché oltre a non avermi dato la benché minima emozione sono portato a credere che in effetti non esistano.
Do 4 per rispetto a chi ha visto in 'sto film qualcosa di diverso, ma prendetelo come un 1.

Questo film mi ha fatto venire in mente Forrest Gump. Ci sono diverse analogie formali. Ad esempio c'è il protagonista a cui piace tantissimo discorrere con gli altri raccontando le proprie imprese passate, quasi tutte avventurose, magari eroiche, senz'altro speciali e fuori dal comune. Sono storie affascinanti, significative, con un bel messaggio e che spesso toccano l'animo. Se in Forest Gump il tema era la storia, la memoria collettiva nel suo svolgersi storico e sociale, qui si privilegia il lato fantastico e interpersonale.
Il tentativo di "ingraziarsi" lo spettatore e i mezzi impiegati sono però più o meno gli stessi.
I temi trattati in Big Fish sono quattro:
1) il rapporto fra padre e figlio e il tipo di modello che un padre può rappresentare per il figlio.
2) l'aiuto che dà la fantasia, l'elaborazione attiva e positiva del reale per avere una vita più piacevole, più piena e in fondo più vissuta.
3) l'ottimismo di Burton che vede possibile vivere una vita felice e soddisfatta a livello individuale, grazie all'amore e all'amicizia. Inoltre si può anche immaginare e sperare nell'esistenza di una continuazione della vita dopo la morte (Big Fish è forse una metafora dell'anima, di un qualcosa che prosegue, che rimane presente anche "dopo").
4) una specie di rivendicazione artistica da parte di Burton. Il padre che racconta storie e fantasie non è altro che una trasfigurazione di Burton stesso, mentre il figlio è il pubblico destinatario delle sue storie (ringrazio Carlotta di Faenza per avermi suggerito questo tema).
C'è evidentissima quindi l'intenzione di "illudere" lo spettatore, conquistarlo con una storia esemplare in cui sostanzialmente tutto riesce con successo, anche se con il paravento della fantasia. Il mondo decadente e l'approccio pessimista tipico di molti film di Burton stavolta è lasciato da parte o meglio stavolta in scena c'è il rovescio della stessa medaglia, la stilizzazione inversa, la speranza, l'idealità, il desiderio al posto della triste contemplazione di uno stato di fatto negativo.
Questo è ovviamente solo l'aspetto "razionale" del film; importante sì come considerazione a freddo, ma che rappresenta solo una piccola parte del film. I suoi pregi stanno nella grande suggestione visiva delle immagini, marchio di fabbrica dei film di Burton. Si rimane letteralmente incantati dalla festa di colori, immagini e sensazioni.
Poi l'altra preziosa perla del film è il grande coinvolgimento emotivo che riesce a provocare. Davvero, è difficile restare indifferenti e freddi. Almeno un affetto nella vita tutti lo abbiamo avuto e quindi è naturale immesimarsi e commuoversi. Anch'io mi sono commosso nel finale, qualcosa di emotivamente straordinario. Bello anche il messaggio che se ne ricava. Non importa se la persona cara non ci ha dato i mezzi giusti per sopravvivere, l'importante è che ci abbia amato e che ci abbia insegnato ad amare.

Massì lo voto ora.
Stasera finalmente ho visto per intero Big Fish, anche se già qualche anno fa mi accorsi della sua grandezza vedendo solo poche scene.
Certo, avevo un pò di sonno arretrato e quindi la seconda parte (escluso il meraviglioso finale) non è stata delle più piacevoli, tuttavia posso elencare un'infinità di motivi per cui questo film vale il voto; eccone alcuni:
la stupenda fotografia da favola; il cast che conta, tra gli altri, uno stratosferico Albert Finney, la bellissima Marion Cotillard e la sempre maestosa nonchè affascinante Helena Bonham Carter; la marea di citazioni che durante la proiezione è sempre divertente riconoscere (si va da Pearl Harbor a Titanic, da Un tranquilo week-end di paura con il solito omino del banjo a Tolkien tanto per cambiare, per non parlare degli innumerevoli omaggi ai cartoni Disney); la letale combinazione di Steve Buscemi con Mino Caprio (il doppiatore di Peter Griffin per intenderci) che vuol dire solo una cosa: risate; il discorso iniziale sugli zingari "cosa sono gli zingari ?" "tua madre è zingara".
Cmq, apparte gli scherzi, è un film che fa sognare (e non perchè in quel momento avessi sonno...) e commuove nel finale.
Risottolineo, per chi non avesse capito, la prestazione maiuscola di Albert Finney: sopra le righe.

Tim Burton non è tra i miei registi preferiti e questo film è stato per me l'ennesimo tentativo per cambiare idea. Tentativo che non ha dato i frutti che speravo. Il film è certamente originale, fantasioso e ben curato però non riesce a coinvolgermi, ad esercitare un fascino che riesca a prendermi totalmente. In più la scelta di Ewan Mc Gregor come protagonista, attore che non riesco a digerire, non aiuta a farmi apprezzare questo lavoro di Burton. La storia, per quanto originale, non riesce a scorrere in maniera fluida e finisce con il risultarmi troppo macchinosa.

Un film che mi ha stupito , senza attori di grosso calibro ma con una storia avvolgente.Dopo un'ora di questo film si viene catapultati dentro la storia e tutto sembra piu magico come del resto lo è il racconto.Assolutamente da vedere,sto ancora cercando dei film del genere, forse il piu simile come film inverosimile è forest gump anche se a mio avviso questa pellicola ha una regia migliore oltre che la storia in se stessa.

Questo E' il CAPOLAVORO di Burton.Poche parole per un film che suscita mille emozioni.Big Fish incanta, commuove, diverte appassiona e immerge completamente chi lo guarda:1 2 3 4 5 100 volte ancora.E' arte, non si discute.Il genio di Burton qui tocca l'apogeo.Ewan Mcgregor è da oscar, senza parole anche la sua recitazione.Non c'è nulla di sbagliato in questo film, e la fantasia che ne scaturisce fa voglia di mettersi a piangere, e ridere, contemporaneamente.STRATOSFERICO.

1 gran capolavoro

1 mix di elementi fantastici

il finale forse 1 po scontato ma è questo lo rende molto bello

Un film veramente stupendo. Purtroppo l'ho visto dopo molto tempo dalla sua uscita cinematografica.
La trama della storia della vita del padre è un tema molto ricorrente, ma la chiave con cui si è svolto in questa opera è veramente suggestiva e toccante. Confesso che in un primo momento non riuscivo a capire se era un bel film o soltanto un'assurdità come tante altre che si trovano a giro, invece, proseguendo nella visione, si è rilevato avvincente, fantasioso, coinvolgente, toccante, "strappalacrime", poetico e veramente bello.
Non posso far altro che consigliarne la visione, di cui, sono sicuro, non ne rimarrete delusi!!!!

La prima meta' del film è troppo irrazionale,ma potrebbe anche andare se non fosse alquanto noiosa e stucchevole.Recupera nella seconda parte,ripredendo significato e sentimento,ma resta ancora troppo svenevole e infine anche poco originale.
Film come Forrest Gump rimangono nella storia e nella memoria di tutti,questo film va dritto nel dimenticatoio.

Burton si riconferma un genio con Big Fish. è un film abbastanza diverso dal Mani di Forbice del '90, infatti le atmosfere sono meno cupe e più sorridenti e manca quel macabro tanto caro al regista, comunque si ritrova l'inquietante...
come con Lynch, un film come Big Fish in cui non tutto è chiaro e delineato, anzi si sfora parecchio nell'impossibile, non è possibile da sviscerare razionalmente e se lo si fa si perde molto dell'aura magica che pervade questa storia. bisogna lasciarsi trascinare dalle emozioni, dalle percezioni, dalle sensazioni e si rivelerà un'esperienza unica e irripetibile.
è un Burton maturo quello che vediamo, che gira un film sul rapporto padre-figlio e notiamo come sia ben diverso questo da quello in Mani di Forbice, è sicuramente influente la morte contemporanea del padre di Burton che permette al regista di dare un tocco autobiografico Felliniano (dice di ispirarsi a Otto e Mezzo con le scene finali) importante perchè è visibile come abbia vissuto maturamente la sofferenza e come consideri la morte un'esperienza umana, naturale, non negativa, ma liberatoria (come nell'ottica greca). è stupendo e commovente il riavvicinamento fra i due nel letto d'ospedale in cui finalmente il figlio riesce a parlare al padre nella misura in cui riesce a capirlo ed è questo il momento visto da Edward nell'occhio, la sua morte è una rinascita perchè riscopre, rincomincia il rapporto col figlio tramite suo nipote e l'acqua è essenziale nel simbolismo come il pesce infatti come il feto è contenuto nella placenta ed è al massimo delle sue potenzialità allora anche Edward entrando nel fiume rinasce ed è libero.un film bellissimo, Ewan Mcgregor sopra le righe

non lo considero un capolavoro come gli altri perche a me un po ha annoiato...apprezzo come il regista sforni per l'ennesima volta decine di personaggi...pero non tutti mi hanno preso,diciamo cosi...
il gigante ad esempio è una figura,a mio modesto parere,inutile per il film...altri sembrano messi li un po a caso...insomma una semplice galleria della fantasia di Tim burton ma niente piu...
carino

Dal fantastico romanzo di Daniel Wallace,
il film forse più gioioso e meno dark del genio Burton.
Un magnifico viaggio nel mondo di Ed Wood, ciarlatano, buffone oppure vero protagonista delle storie che racconta.
Oltre all'immenso piacere visivo che Burton come sempre regala da quando decise di renderci spettatori del suo mondo visionario, tratta di temi importanti come la necessità dell'utopia, della fantasia, del sogno (anche dell'amore) per sopravvivere in un mondo orrendo che diventa ogni giorno sempre più soffocante.

Cosi Ed Bloom vivrà per sempre nel cuore di chi costudirà le sue favole, come il caro Tim, al quale va il mio immenso grazie.

un film molto piacevole da vedere.burton esprime al meglio il suo talento visionario alternando abilmente momenti comici e commoventi.

cavolo come mai non mi è piaciuto? eppure adoro tim burton!!!! Sinceramente mi ha annoiato, per quanto dietro la trama vi siano significati e concetti molto profondi

in assoluto uno dei film più belli che abbia ami visto... davvero toccante e intelligente
un film eccezionale...

Una volta tanto Tim Burton evita di raccontarci una favola, per farcela raccontare da uno dei personaggi del film.
Se in altre opere il rapporto padre-figlio è quasi sempre rappresentato con il genitore serioso e il figlio che non vuole crescere, in questo film la situazione è ribaltata: il padre racconta i fatti della sua vita con delle reinterpretazioni fiabesche o addirittura inventandosele completamente.
E il figlio si chiede: "Ma perchè spara delle caxxate così grosse?", pensando che le sue siano solo manie di protagonismo.
I temi principali dei racconti sono amore e amicizia, ma sono conditi con tanta ironia, in puro stile Burton.

Nel finale si scoprono le reali motivazioni del padre e a dispetto di chi lo ha trovato "stomachevolmente stucchevole", io invece ritengo che Tim Burton sia riuscito a fare commuovere evitando eccessi o enfasi.

Il votaccio quì sotto mi ha ricordato che non avevo ancora commentato questo film, ri-medio subito (in ogni senso...):

Splendido! probabilmente il migliore film in assoluto della sua stagione cinematografica e a mio parere anche il migliore film in assoluto di Burton.

Imperdibile e universale.

BigFish, film decisamente inguardabile superati i primi 10minuti.
All’inizio c'è la solita pallosa solfa del padre morente e figlio insofferente..
comunque ho resistito e me lo son guardata tutto
(piùchealtro dovevo, per rispetto nei confronti di coloro
ai quali avevo tanto scassato i cosidetti per farmelo scaricare... )
Dalla pubblicità mi aspettavo chissà quale brillante rivelazione di Burton
(ecchecipossofare? Io sono rimasta a Edward Mani di Forbici,
Nightmare Before Christmas e Il Mistero di Sleepy Hollow che mi erano piaciuti)
Si insomma, questo film era stato sponsorizzato come un indicibile fiorire di immagini circensi
con esplicito rimando al cinema felliniano
(che diciamocelo pure può piacere o non,
ma la trattazione scenografica di certe ambientazioni e costumi,
sono teatralmente spettacolari,
per non parlare del film “la strada”, dove Fellini affronta
un’immagine del circo tra le più malinconicamente brillanti)
Ed io di conseguenza mi aspettavo questo aspetto vivido del circo,
che a conti fatti è solo lasciato presagire
Che dire… mah forse se avessi avuto 5anni mi sarebbe andata bene come
seconda opzione nella scelta della favoletta della buona nanna
senza contare gli attori, in primis:
Ewan McGregor dopo traingspotting non l’ho più visto in un film che meriti menzione,
poi la donnetta bionda che impersonificava l’amata del padre da giovane,l’attrice era odiosamente irritante
per non parlare di come hanno ridotto la mia bella et bravissima Helena Boeham Carter…
perdipiù
il finale è stomachevolmente stucchevole…


ommiodio ma che ****ta c'è anche il voto e mezzo...
mi spiace Burton se non ci fosse stato ti avrei messo 5 come l'età della bimbina a cui sta smaccaramellata sarebbe potuta piacere,
ma il disio di adoperare una nuova tipologia di votazione è troppo forte: 4 emezzo... yeeeeeeee!

Una favola fantastica, surreale e poetica.
Sembrano i viaggi di Gulliver rivisitati in chiave moderna...
Una sceneggiatura molto originale, una direzione ed una fotografia (come non aspettarseli in un film di Burton) eccellenti, e degli attori molto bravi.
Il voto dipende dalla vostra capacità e voglia di sognare, ma attenzione a non farlo scendere sotto il 7... quello è o cinismo o mancata comprensione del film a mio parere.
Io sul finale me la sono fatta scappare qualche lacrimuccia... :_ )

7 - con i piedi saldamente a terra.
8 - una persona che fantastica ogni tanto.
9 - una persona che fantastica spesso.
10 - un grande sognatore!

Il film è fatto molto bene, la sceneggiatura è davvero di altri tempi, in effetti non vedevo un fatasy cosi da tempo, le varie storie sono cariche di irrealismo nella piu totale accezione fantastica. L'eccessiva ricamatura di queste scene diventa poi abbastanza pesante e noiosa. Nella parte finale il film si carica di grande passione e il finale è molto intenso. Mi sarebbe piaciuto ascoltare nei dialoghi piu diciture interessanti con riferimenti piu interessanti, il tutto scivola via senza infamia e la lode è da attribuire al lavoro registico e scenografico. Per il resto vabene diciamo per intrattenersi due ore pero' alla fine credo che non lasci molto. Peccato, poteva essere piu interessante.

Un sogno, una poesia, una fiaba. Peccato uscire dal cinema!

una gioia per gli occhi e per il cuore Finney - manco a dirlo - è straordinario Da antologia le sequenze del circo che mescolano Fellini a uno dei più grandi film che io abbia mai visto, "Lola Montes" di Ophuls Tim Burton, ovviamente è un genio assoluto Strano però un'opera così solare e dichiaratamente rasserenante (forse il suo capolavoro) in un'epoca come questa

Questo film mi ha deluso tantissimo. Da vecchia fan di Burton mi dispiace tanto dare un voto così basso, ma non posso fare a meno dal sentirmi scontenta di tutto questo buonismo spicciolo e da questa melassa che trasuda da ogni fotogramma. A me piaceva quel senso di favola asservita ad una visione del mondo cupa e crudele del burton vecchio stile. Qui invece il suo stile mi sembra diventato di maniera, tutto esteriore che serve a mascherare ben poco. Insomma il messaggio è diventato: indoriamo una pillola che tutto sommato non è poi neanche tanto amara. Bof! Mi è sembrato davvero in mala fede...

che bello!!!!!!
un film che ti fa sognare..e commuovere...
una storia fantastica.....
da nn perdere assolutamente

Che dire... Burton ha finalmente raggiunto di nuovo dei livelli altissimi di cinema e si presenta insieme ai Coen e allo scompaginato Nolan per un posto tra i grandi del futuro!

sinceramente sono rimasta un po' delusa visto tutti questi voti altissimi.
non mi ha emozionata molto e a volte mi sono annoiata. forse devo rivederlo.

Viola 4 / 10...ma comè.....sono l'unica a cui nn è piaciuto......

No, nn 6 l'unica:era troppo visionario,spero ke qalqno abbia consigliato a Burton 1 buon psikiatra

purtroppo l'ho visto con due amici che non amano la fantasia !, e questi mi hanno un pò condizionato, ma alla fine ne è valsa la pena vederlo; la storia è commovente ed è bello fantasticare assieme a Tim Burton !!

Dico solo una cosa... ho pianto alla fine del film.
Mai successo. mai! con nessun film!
Stupendo!

...ma comè.....sono l'unica a cui nn è piaciuto......

Bellino...

Una buona favola coronata da un finale commovente strappalacrime...

Bello. Tecnicamente bello. Ben girato. Poetico e fabiesco. FA riflettere anche se, forse, è difficile capire veramente qual'è il messaggio finale. Ma alla fine... deve esserci un messaggio finale? Lo si apprezza di più se lo si accetta così com'è, senza interrogarsi più di tanto sul messaggio che vuol dare. E' la poesia!

Volevo metter 1/10 per calare questo voto troppo alto. Lento e poco coinvolgente. Forse da DVD, ma non di più.

Bel film. Ammetto che non sono un fan di Tim Burton e che sono veramente pochi i film diretti da lui che mi piacciono, però questo big fish mi ha positivamente colpito. Le interpretazioni sono sopra la sufficienza, la fotografia è favolosa. Va bene per passare una bella serata. Il finale mi ricorda un pò la 25 ORA di spike lee, infatti la struttura e la carica emotiva sono praticamente identiche.

si tratta di un b-movie. mi dispiace per tutti i fan di Tim Burton. Tutto abbastanza scontato.Il neonato che schizza si è visto in Ace Ventura missione Africa, il disegno nel cielo in Amelie, ecc....il tutto venato da un sentimentalismo banale e soprattutto commerciale.
Delusione

Premetto che io non adoro Tim Burton.
Il suo capolavoro d'animazione TBNBC mi ha sopreso certo come realizzazione e sotto altri punti di vista, ma non mi ha fatto amare il regista.

Per questo film credo sia una questione di stati d'animo.

Difetti: una fase centrale lenta, pochi picchi di recitazione, avrei usato ancora di più le ambientazioni fantastiche, dopo tutto la realtà era solo un pretesto per mostrale.

Pregi: tutto il resto. La fotografia, visivamente straordinario, il più grande a velare i paesaggi di foschia e oscurità, l'uso di un personaggio reale ricco d'immaginazione per poter esprimersi in tutti quegli ambienti, situazioni fantastiche che sono congeniali a Tim, ironico, piacevole colonna sonora ... nel complesso è un film capace di far sognare.

Mi piace anche l'analisi non superficiale che c'è sul rapporto tra padre e figlio ... molto significativo quello che si dicono nei diversi contesti.

Riesce a dare un sapore diverso anche alla morte.

Jack!

Bah ... sinceramente dopo i vostri commenti mi aspettavo una boiata , ma non avevo fatto i conti con chi commenta i film solo per far fare 2 risate (caruso) e chi si professa re indiscusso del cinema , padrone di tutta la mole cinematografica esistente , e quindi che per far ulteriore sfoggio della propria invidiatissima sapienza , deve dire che questo film non è piaciuto , è melenso , e bla bla bla ... Almeno caruso ci fa fare due risate , ma voi altri siete proprio penosi . Il film è un capolavoro , nella sceneggiatura , nella fotografia e nella storia , con alcuni spunti di classe che chi ha dormito , certo , non ha potuto cogliere a pieno . Il finale è molto romanzato , e forse poteva essere più breve , ma vogliamo dar 4 a un film perchè finisce bene ? so che ormai chi ha dato 4 dovrà portare avanti la sua crociata , dire che non è vero niente , ecc ecc... siete così idioti che prima scrivete le vostre boiate e poi ve ne convincete ... MITICI

Chesto firme è gli è i' crone di forest gampe in versione porpettone fiabesca , naho pe' sfrizzicare sentimenti boni( du' palle ) co' retorica oscena,boriosa , tediosa e tarmente inutile da sembra'di prova' a pulissi i'ssedere co'un coriandolo .Maremma impestata e cane , e gli è uno di chei firme che ti fa rimpiange' qui segalitico di Sampei co' i 'su capppellaccio di biada e i piedi caciollosi , che armeno se c'eralui e pescaha i'ppesciolone in setto o otto puntahe ( alla io Elisa di rihombrosa) e noi e un ci si sorbiha tutte cheste patunie ! I'rregista pe' fa chesto firme deve essessi fatto più cannedi'nnonno di Sampei , euan mec donarde gregore che pare kiosci , e una smanicaha di personaggi 'nsensati che appaiono e riappaiono nella storia regalando allo spettatore la stessa gioia di quando in tivu ogni tanto rifanno appari' Albano ! Armeno lui e va a pescare ......Albano vieni a pescare co' noi ci manch'i ' vveeeeeeerme !!!!!!....mah...e poi e unnòcapiho in doll'è tutta la poesia decantaha ni' treiler e i cche' rearmente i firme e vor dire , in do vole anda' a parare... visto che pare la storia di Tanzi o Cragnotti , che hanno costruiho le propie fortune su bugie e chiacchere ! Dahe retta a me , chesto firme , dato i 'ttitolo che si ritroa , e gli avea senso solo segli era porno !

allora, cercherò di essere molto schematico;
1)il voto dato non va inteso come "voto rovina media". Non mi interessa fare operazioni del genere.
2)ammetto che non amo tim burton. anzi, non lo sopporto proprio.
3)perchè commento il film, allora? Sono stato trascinato dagli eventi al cinema con merlino, armato delle migliori intenzioni. Certo, potevo evitare di commentare, ma è un mio diritto, quindi ciccia.
4)ho sentito parlare di questo film come poesia. per me è solo ipocritamente tenero, studiato a tavolino per strappare qualche lacrima qua e là, mettendo in scena personaggi credibili come l'orso della malesia in cui è assolutamente impossibile che il meccanismo d'identificazione scatti. E' un puro esercizio di forma a cui io -evidentemente voi no- sto cominciando a rompermi. Non so, credo che siamo ben lontani dalla poesia di un kurosawa o d'un kitano. per gli occidentali: Sergio leone. dai, provate a dirmi a dirmi che non è epicamente poetico.
5) questo film è il film di un nulla, di qualcosa che non esiste. E' la meta-lettura del film; parla di avvenimenti enfiati, gonfiati fino all'inverosimile. Di qualcosa che vorrebbe essere, ma non è. Proprio come il film stesso. Eventi del tutto slegati fra loro, episodi sconnessi in cui il principio di causalità viene sostituito a quello di casualità. Non che ci sia nulla di male, adoro moltissimi film così architettati, ma qui il meccanismo è così apertamente svelato che mi dà il voltastomaco.
6) il finale; è una delle cose più scontate e politicamente correte da far invidia al soldato ryan. Titanic-style in tutto e per tutto. E l'anticonformismo di burton va a farsi benedire. Mancava solo la discalia "piangere, prego".
p.s. per merlino :"fa' un passo indietro, e per una volta, vergognati".
8) ovviamente è un film di burto, per cui per la maggior parte di voi non si può toccare, perchè è impossibile che un genio sbagli. per cui è impossibile dire che "gangs of new york" non solo non ha nulla di scorsesiano, ma fa proprio schifo; per cui è impossibile dire che l'ultimo kubrick non è all'altezza dei precedenti. Citerei Disegni, che dice che "anche i migliori autori, solo perchè sono i migliori, non è che debbano far film costantemente. A volte anche i migliori autori è meglio che si riposino un po'".
9) chi ritiene che ci sia una recitazione ecelsa è meglio che si faccia un esame di coscienza.
10) prima che lo dica merlino, s*******ndomi, mi sputtano da solo. Mi sono addormentato per buona parte del film, soprattutto nella parte centrale.
11) complimenti a tim burton, che dopo uno dei film più brutti dell' universo intero -il pianeta delle scimmie- non solo non si è dato una regolata, ma ha continuato imperterrito su quella strada peggiorandosi di brutto. benvenuto nel conformismo hollywoodiano senza compromessi. fama e guadagni in via di sviluppo, possibilità di fare sempre film schifosamente uguali a se stessi, nutrita schiera di fan-perore che ti seguiranno ad ogni scorreggia tu produca. Ma si, forse hai ragione, tu. A questo punto, perè, viva il cinema indipendente della troma.

E' raro di questi tempi oscuri andare al cinema e uscire con una voglia di vivere nuova, più forte. A me è capitato con questo ANGELO di film. Dopo qualche pisciatina Tim è tornato e alla grande! Ha preso in prestito dal sor Federico Fellini alcuni spunti, ma pochi perché Federico è pesante, e ha fatto questo capolavoro che solo degli IDIOTI possono definire noioso. Dalla sceneggiatura alla musica, dalla recitazione alla regia, tutto incantevole. Un film che ti porta via per sempre. Esci come arricchito dalla sala e comprendi quanto il cinema può essere GRANDE! E noi Italiani? E noi Italiani? E noi Italiani? Pieraccioni, Salemme, Parenti, Muccino.... Americà facce Tarzan! Ciao Alberto! (chi condivide con me questo saluto lasci in questa casella un pensiero per il maestro!

Premetto il fatto che sono entrato al cinema con l'intenzione di farmi piacere a tutti i costi questo film perchè amo lo stile di Tim Burton.
Ora sinceramente i primi 3/4 d'ora avevo quasi l'intenzione di uscire dalla sala perchè lo trovavo noioso e anche abbastanza inutile e ridicolo. Per fortuna la parte finale mi ha fatto decisamente cambiare idea (è per questa che è uscito un 6). Il consiglio che posso darvi è quello di seguire l'evolversi della storia senza subire la brutta apertura e anche quello di stare alla larga se non vi piace lo stile di Burton o le storie troppo melense.
Mi rimane solo un po' di amaro in bocca perchè poteva essere veramente un gran bel film.