Natasha Romanoff, in fuga dal governo a seguito della suo rifiuto agli Accordi di Sokovia e per aver aiutato Steve Rogers, si ritrova da sola ed è costretta ad affrontare il suo passato.
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Imbarazzante. Speriamo che questo film chiuda definitivamente questa fase MCU, che ha fatto il suo tempo, e che la prossima fase si fondi su maggiore realismo. (E se a fronte di maggiore realismo supereroi che di super hanno nulla, come BW, soccombono dopo 5 min. di film, amen, ce ne faremo una ragione. Quel che è giusto è giusto).
Film godibile niente che non si può godere anche dalla potrona di casa, non c'è tempo per annoiarsi visto che le scene action (spettacolari e più esagerate del solito) riempiono quasi la totalità del film riempendo la scarsa trama della storia. In chiave continuity film abbastanza superfluo, utile forse solo a rendere giustizia allo scarso peso che gli hanno dato alla sua morte rispetto a quella di Tony Stark.Rammarico per l'ultima volta che rivedremo Scarlett nei panni della Vedova Nera...forse qualcosa ancora poteva essere raccontato.
Un prequel in cui l'azione marveliana ridicolizza la sedicente profondità psicologica della protagonista e dei suoi comprimari. Il miscasting è stellare: le belle (Kurylenko) diventan'orrendamente sfigurate, i grassoni (Harbour) diventano la controparte russa di Captain America, le più larghe ch'alte (Johansson, Weisz) delle supereroine straordinarie. Gl'infantili trucchi di prestigio sono pres'in prestito dalla saga di "Mission: Impossible", mentre la sostanza è ancor'una volta pubblicità per il politicamente corretto ("Save the female Children"). Se poi la seriosità dev'arrivare con "Smells Like Teen Spirit" scelto come brano iniziale del film o citando "Shining" col gioco di parole "Red Room"/"Murder", la cui prima apparizione fumettistica avviene in "Black Widow" n. 3, gennaio 2005, il limite è abbondantemente superato.