Un giovane fotografo in cerca dei vari aspetti della vita londinese si sofferma su una coppia in vena di effusioni. Evidentemente fotografa qualcosa di piů, perchč una donna gli offre per il rullino qualcosa che non puň rifiutare..
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Con questo film ho scoperto che realizzando mattoni si può essere definiti geni. Non lo consiglio nemmeno al mio peggior nemico. Forse va bene solo per chi soffre di insonnia. Una martellata nei genitali è preferibile.
Sapevo benissimo di andare incontro a qualcosa che non avrebbe sposato il mio gusto, erano anni che cercavo di starne alla larga ma la curiosità di vedere un film così acclamato mi ha spinto a compiere questo sforzo.
Come previsto, un film tutta forma e zero sostanza. Dal punto di vista della regia, della fotografia e dei costumi è un'opera di qualità e per certi versi anche avveniristica, però il tutto è fine a se stesso perché poi stringi stringi a fine visione non rimane nulla.
Per come la vedo io, film di questo tipo sono opere incomplete: un film non può essere solo estetica, ma oltre a questa devono esserci anche trama e intrattenimento; altrimenti sarebbe come rimanere fermi immobili 120 minuti davanti ad un quadro.
Comunque è più che altro stato un errore mio l'averlo visto, per chi in un film cerca qualcos'altro oltre all'aspetto tecnico e visivo è un film assolutamente sconsigliato.
Non riesco proprio a digerirlo. Ho visto il film e l'ho pure sentito analizzare dalla prof dell'università. Devo ammettere che la regia e alcune immagini sono ben fatte, ok ma è l'unica cosa positiva del film. Per il resto è il film più lento che ho mai visto, sembra dura 10 ore e sono andato spesso vicino all'addormentarmi, inoltre ci sono pochissimi dialoghi e sono pure "nonsense", quasi vicini al grottesco, ma in un modo particolarmente fastidioso. L'altro fattore è che il film non riesce completamente a coinvolgere, estraniazione totale dello spettatore, il protagonista privo di un proprio spessore, così come il resto dei personaggi. La trama e il soggetto sono praticamente ridicole, e non sono neanche spiegate allo spettatore, per tutto il film si vedere il protagonista fare azioni senza senso
Perché compra un'elica da un negozio di antiquariato? E perché fa le foto alla ragazza con l'amante? E perché si mette a giocare con le ragazze nude che sembrano delle oche che ansimano? e ce ne sarebbero infiniti...
Non sarei stato così cattivo se comunque il film avesse avuto un minimo di ritmo per non risultare pesante, ma è una palla assurda. Adesso concludo con una frase rilasciata da Orson Welles su Antonioni : " Secondo la giovane critica americana , una delle grandi scoperte della nostra età è il valore della noia come soggetto artistico. Se è così Antonioni merita di essere annoverato come un pioniere e un padre fondatore ". E senza offesa, ma lo dice Orson. Concludo io dicendo : " Se siete indecisi tra il vedervi una divertentissima partita del Chievo e questo film, vi conviene vedervi il Chievo"
Ho sentito parlare molto bene di questo film e quindi ho deciso di vederlo ieri sera. Purtroppo il mio voto risulta essere condizionato da un'unica cosa negativa: il ritmo. Le altre cose sono buonissime: regia, fotografia, e musica! Inoltre molto buona la performance di David Hemmings. Ma il film risulta di una lentezza disarmante. Quasi nauseante. Il fatto principale, ovvero la scoperta del cadavere nelle fotografie, avviene a circa 1 ora dall'inizio del film. Questa ora si poteva benissimo tagliare, perchè NN racconta granchè. Film tirato troppo per le lunghe e che diventa pesantissimo come un "Via col Vento". NN ho, tra l'altro, particolarmente apprezzato neanche il finale. Mattonata!
bellissime ambientazioni, fotografia, riprese, interpretazioni, ma il film è una palla insopportabile! tutti questi silenzi e riprese lunghe che in altri film possono giovare qui lo peggiorano solamente.
un film che va capito bene fino in fondo per affibiargli la parola capolavoro.è il primo che guardo di Antonioni e devo dire che a parte la fotografia mi aspettavo di meglio.ha un'atmosfera abbastanza particolare con lunghi silenzi e una storia semplicissima.sarà anche un capolavoro,ma sinceramente non mi ha entusiasmato granchè.alcune sequenze sono decisamente troppo lunghe e in alcuni casi può prevalere un senso di noia. inoltre non sono mai presenti colpi di scena,a parte quei piccoli momenti di mistero che comunque trasmettono un qualcosa in più rispetto al resto della pellicola,ma ahimè non vengono sviluppati al massimo,almeno per trasmettere un minimo di inquietudine o mistero in più. i momenti più interessanti vengono purtroppo interrotti da altre sequenze in ben due casi,senza andare fino in fondo alla faccenda e quindi senza coinvolgere maggiormente. blow up ha senza dubbio uno stile elegante e raffinato nel suo genere,con quei silenzi enigmatici,quel clima quasi surreale e un'ottima fotografia. è un film ingannevole sotto molti punti di vista,dove non si capisce se il protagonista perde lentamente ogni cognizione di realtà,o la realtà che sta vivendo è proprio quella.un film che può sembrare normale per alcuni per la sua semplicità e intenso per altri.io personalmente sono rimasto ammaliato soltanto da quella piccola sequenza misteriosa,ma non del tutto,che infatti purtroppo non è riuscita a coinvolgermi come doveva.leggendo alcune recensioni e critiche,pare che ognuno interpreti questo film in modo diverso,anche in modi assolutamente incomprensibili.a me personalmente ha lasciato poco.
mamma mia che palle infinita!!!potete trovarci tutte le allegorie di questo mondo, o dire che è un capolavoro che la gente normale non può apprezzare....ma è un oggettivamente una noia mortale!!!
In occasione della morte di Dino Risi ho letto un articolo sul giornale che riportava alcuni passi della sua ultima intervista. Risi era stato bollato come il rivale di Antonioni: il primo ci ha lasciato commedie spensierate, fantastici ritratti dell'Italia, il secondo è passato alla storia per la sua incomunicabilità e ha firmato pellicole di certo non adatte a tutti. Eppure, anche se Risi ogni tanto aveva tirato frecciatine ad Antonioni nei suoi film ( come Gassman che nel Sorpasso dichiara "Mi so visto un film di Antonioni... me so fatto una dormita"), non lo considerava affatto un rivale, semplicemente erano due registi che facevano ciname diversamente: Risi riempiva le sale, Antonioni portava al cinema coloro che volevano sentirsi chic. E' questa la parte che mi ha colpito di più, perchè ingiustamente il film che si avvale di un linguaggio cinematografico un pò complesso e metaforico viene spesso elevato senza esitazioni a capolavoro. E questo Risi l'aveva capito... Non che volesse screditare le capacità registiche del collega, nè dubitare dei contenuti delle sue opere, ma semplicemente ha voluto sottolineare come le persone si lascino facilmente condizionare dallo stile indecifrabile e fronzoluto di alcuni registi e si sentano più intellettuali al solo vedere tali film più impegnati. Ora nn voglio essere il solito guastafeste, anche perchè è il mio primo film di Michelangelo e sarebbe assurdo da parte mia iniziare a criticarlo, ma pare tanto strano che io continui a predicare la superiorità dei film meno cervellotici ? Si tratta sempre di un mio parere ovviamente... Blow up è il classico esempio di "io ci metto le immagini, per il resto fate voi" per il quale è più lo spettatore a creare anzichè il regista; non è raro infatti che qualche critico trovi contenuti cui il regista non aveva minimamente pensato (lo ha confermato anche Tornatore in un'intervista, ed è un fenomeno frequente anche in letteratura). In ogni caso è la storia di questo fotografo che va in giro a scattare istantanee artistiche e che poi, fantasticando, crede di scoprire un cadavere ingrandendo le foto, autosuggestionandosi a tal punto da trovare effettivamente un cadavere. Il finale è quel che si dice aperto a più interpretazioni, allegorico, con i mimi che dovrebbero rappresentare la finzione della realtà o qualcosa del genere. Lo spettatore non avrà null'altro su cui lavorare e naturalmente non potrà ricevere risposte. Ecco ciò che mi spinge ad abbassare il voto ad un film che è anche piacevole a guardare: la fotografia è stupenda e i silenzi prolungati in mezzo alla natura sono relax per gli occhi. Purtroppo è il cervello che deve lavorare... Un altro difetto invece, sempre secondo me, sono gli attori, interpreti scadenti, soprattutto le donne che mi son sembrate totalmente incapaci. So che qualcuno mi avrà già individuato come "quello che guarda i film complicati e poi li critica" ed avrà pensato "ma allora che li guardi a fare ?". No non sono un presuntuoso, semplicemente accetto i film chiari fino a un certo punto che poi lasciano spazio a interpretazioni personali anche sulla base di elementi su cui ragionare, ma disdegno quelli in cui deve fare tutto lo spettatore (mi direte che Blow up non appartiene a questo genere. Magari non per voi, ma per noi gente ignorante e dalla mente poco elastica si). E poi cercavo Blow up da tempo perchè dalla trama mi aspettavo un prodotto rivoluzionario, che mostrava in modo particolare la violenza e vedendo l'annata '66 ho pensato che non mi dovesse sfuggire. Rivoluzionario forse lo è stato, ma per il resto... delusione.
Concordo con il commento di Sestri Potente, e aggiungo che questo film è terribilmente noioso e pesante. Tende inoltre a dilungarsi nell'enigmatico finale, che non ho apprezzato per niente. Il regista ha voluto esprimere un concetto astratto che svia un po' da quello che si può intendere nella prima parte del film. Come thriller sarebbe stato un capolavoro, ma così è troppo confusionario.
Un film che non è per tutti: troppo difficile da comprendere, per gustarselo bisogna essere dei critici o comunque avere una conoscenza tale da poter comprendere tutti i passaggi. Ci ho pensato e ripensato su che voto dare, è sicuramente un capolavoro ma io non sono adatto per un film del genere!