Bohemian Rhapsody, il film diretto da Bryan Singer e Dexter Fletcher, è una coinvolgente celebrazione dei Queen, della loro musica e del loro leggendario frontman Freddie Mercury (Rami Malek), che sfidò gli stereotipi e infranse le convenzioni, diventando uno degli artisti più amati al mondo. Il film ricostruisce la meteorica ascesa della band attraverso le sue iconiche canzoni e il suo sound rivoluzionario, la sua crisi quasi fatale, man mano che lo stile di vita vita di Mercury andava fuori controllo, e la sua trionfante reunion alla vigilia del Live Aid, quando Mercury, afflitto da una gravissima malattia, condusse la band in una delle performance più grandiose della storia del rock. Facendo questo, il film cementa l'eredità di una band che è sempre stata più di una famiglia e che continua ancora oggi a ispirare gli outsider, i sognatori e gli appassionati di musica.
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Essendo un fan sfegatato dei Queen per me è difficile essere obbiettivo di fronte a Bohemian Rhapsody, semplicemente perchè ogni canzone messa dentro la pellicola mi ha quasi fatto cantare in sala come uno scemo, perchè vedo per la prima volta un attore cimentarsi con Freddy in maniera così profonda. Se dovessi giudicare questa pellicola da fan gli darei un 9 1/2 per un semplice motivo: è riuscita a trasmettere tutta la potenza della musica dei Queen senza scadere nella retorica o nell'esaltazione gratuita della band, è riuscita a tirare fuori la figura di Freddy Mercury non solo come cantante ma anche come uomo imperfetto con vizi e carattere discutibili, non distruggendo il mito che si è creato giustamente sulla sua figura di cantante, tra le voci più belle della storia della musica. E poi le scene delle genesi e esibizioni delle canzoni più famose messe nel film sono semplicemente stupende e girate da Dio, per non parlare degli ultimi 20 minuti della esibizione completa al Live Aid a Wembley che sono diretti talmente bene che sembrava di stare in mezzo a quei 75000 spettatori. La scenografia è curata nei minimi dettagli, anche quelli più insignificanti. La prova degli attori: già gli attori in secondo piano come gli altri componenti del gruppo hanno recitato davvero bene (tra l'altro Mazzello e Malek tornano a lavorare insieme dopo la serie The Pacific), Brian May era identico all'originale non notavo differenze! La prova di Rami Malek è stata a dir poco STUPENDA, da premio Oscar. Rendiamoci conto che ha dovuto interpretare un personaggio come Mercury che non era per niente facile, gli perdono qualche eccesso di troppo nella caratterizzazione da farlo sembrare caricaturale, ma le movenze, le espressioni mi ha ricordato molto Freddy, ha fatto un lavoro enorme. In realtà non è nemmeno così somigliante ma funziona perchè semplicemente è credibile. Colonna sonora, beh, MAGISTRALMENTE scelta per scatenare gli spettatori fan e non con le canzoni più famose del gruppo. La regia di Singer e il non accreditato Fletcher non mostra chissà quali eccessi registici ma il montaggio e le giuste inquadrature quando servono danno quella marcia in più al film Se devo giudicare il film per quello che è non gli darei più del 6 1/2 perchè non ha nulla di diversi rispetto ad altri biopic che ho già visto, è molto classico nell'evoluzione del personaggio, è molto classico nella struttura. La sceneggiatura anche qui non eccelle per colpi di scena, ha battute a volte un po' ridicole, è si prende qualche licenza poetica e qualche cambiamento rispetto ai fatti realmente accaduti. Sono sbagliati alcuni momenti mostrati nel film perchè alcuni sono oltre al Live Aid,
Come la scoperta della malattia da parte di Freddy, avvenuta in realtà due/tre anni dopo il Live Aid e non poco prima del concerto. Comunque un esempio di scena costruita molto bene per emozionare lo spettatore, due lacrime mi sono scese, con Who Want to Live Forever come sottofondo mi ha fatto capitolare.
I Queen non si sono mai realmente sciolti per colpa di Freddy e della sua voglia di fare il solista, il Live Aid in realtà non ha rappresentato nessun ritorno al gruppo unito, il gruppo poi non sapeva ancora della malattia di Freddy se non anni dopo al concerto. Sono tutti momenti messi per coinvolgere lo spettatore e ci riescono anche bene.
Per finire dico che la storia avrebbe dovuto avere uno sviluppo meno veloce, l'ascesa dei Queen è descritta un po' frettolosamente e non fa comprendere appieno l'impatto che ha avuto nel pubblico nei suoi primi anni. Il mio 8 lo giustifico perchè i film devono essere valutati si oggettivamente ma quando conquistano come ha fatto questo Bohemian Rhapsody devono essere premiato. Ed io lo premio perchè in sala ero esaltato come pochi, e come altri, perchè a fine film il pubblico in sala ha applaudito, perchè molti come me cantavano (a bassa voce nei limiti dell'esaltazione) le canzoni cantate, perchè uscito dalla sala in macchina la mezz'ora per tornare a casa l'ho passata con i Queen a balla. Perchè, da fan, quello che ho visto sono semplicemente Mercury ed i Queen.