Bohemian Rhapsody, il film diretto da Bryan Singer e Dexter Fletcher, è una coinvolgente celebrazione dei Queen, della loro musica e del loro leggendario frontman Freddie Mercury (Rami Malek), che sfidò gli stereotipi e infranse le convenzioni, diventando uno degli artisti più amati al mondo. Il film ricostruisce la meteorica ascesa della band attraverso le sue iconiche canzoni e il suo sound rivoluzionario, la sua crisi quasi fatale, man mano che lo stile di vita vita di Mercury andava fuori controllo, e la sua trionfante reunion alla vigilia del Live Aid, quando Mercury, afflitto da una gravissima malattia, condusse la band in una delle performance più grandiose della storia del rock. Facendo questo, il film cementa l'eredità di una band che è sempre stata più di una famiglia e che continua ancora oggi a ispirare gli outsider, i sognatori e gli appassionati di musica.
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Bruttissimo e incredibilmente sopravvalutato film di Bryan Singer, un grande regista quando voleva (I Soliti Sospetti, L'allievo, i primi X-Men) ma qui dirige un film sui Queen su commissione dove a salvarsi è parzialmente solo Malek (con una protesi dentale inguardabile cmq) Anche se secondo me l'oscar gli è stato regalato. Ma ancora più regalato è l'oscar di John Ottman per il miglior montaggio: avrò contato 60 tagli in meno di 3 minuti nella scena tra i Queen e John Reid con scavalcamenti di campo continui. Una cosa oscena. In più battute stupidissime e cringissime ("povera tua moglie se per te 6 minuti sono tanti" sulla lunghezza di Bohemian rapsody) e un finale alla karaoke stile Fiorello in piazza. Credo si sia trattato del più grande abbaglio collettivo degli ultimi 20 anni almeno, film brutto e non meritevole di nessuno degli Oscar vinti.