boris - il film regia di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo Italia 2011
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boris - il film (2011)

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locandina del film BORIS - IL FILM

Titolo Originale: BORIS - IL FILM

RegiaGiacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo

InterpretiFrancesco Pannofino, Pietro Sermonti, Caterina Guzzanti, Carolina Crescentini, Luca Amorosino, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Antonio Catania, Massimo De Lorenzo, Alberto Di Stasio, Roberta Fiorentini, Andrea Sartoretti, Alessandro Tiberi

Durata: h 1.48
NazionalitàItalia 2011
Generecommedia
Al cinema nell'Aprile 2011

•  Altri film di Giacomo Ciarrapico
•  Altri film di Mattia Torre
•  Altri film di Luca Vendruscolo

Trama del film Boris - il film

In Boris Il Film, il regista René Ferretti molla la brutta fiction tv che ha fatto per anni e tenta il grande salto: un film d'autore, per il cinema. Insomma, la libertà artistica dopo una carriera asservita al conservatorismo televisivo. Ma il mondo del cinema con i suoi snobismi può essere perfino peggio di quello della tv. Soprattutto per una troupe, quella di Ferretti, a dir poco estranea all’Arte con la "a" maiuscola. Tra cinematografari snob, attrici nevrotiche, sceneggiatori modaioli, eroinomani, squali e improvvisati vari, viene messo a nudo un mondo, quello del cinema italiano, che aspira a una nuova giovinezza e vive invece solo una perenne immaturità.

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Voto Visitatori:   6,90 / 10 (82 voti)6,90Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
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Voti e commenti su Boris - il film, 82 opinioni inserite

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tarr97  @  24/11/2023 18:31:56
   7 / 10
Boris il film è un classico esempio di film che ogni cinefilo deve vedere subito dopo aver visto un cinepanettone e vi accorgerete di 1 la qualità tecnica e registica esempio la scena iniziale che inizia con la fotografia bruciata e l'immagine sfocata, poi viene messo l'obiettivo la fotografia diventa solare , l'immagine è fuoco ora e la telecamera va verso Stanis seduto che interpreta il giovane Ratzinger e poi verso i membri della trouppe. tutto questo piano sequenza all'inzio del film di fa capire che i registi pur venendo dalla tv vogliono mettere qualità. 2 i personaggi parlano di cose realistiche legate alla nostra attualità Renè vuole fare un film tratto dal libro "la casta". per fare un progetto alla gomorra che a quel epoca era considerato un film di qualità ed esportabile.
Renè vuole girare un film di qualità parte con una trouppe super precisa tanto che lui che è abituato a girare buona la prima viene deriso. ingaggiano un diva Marilita Loy parodia di Margherità Buy. brava ma molto timida e quindi parla a bassa voce .
tra un incidente e l'altro Renè liquiderà la trouppe e prende la vecchia banda con cui è sempre abituato a girare . ad un certo punto scoprono che la rete non ha mai
avallato il loro progetto. Renè è quindi costretto a trasformare il suo film di qualità in un cinepanettone che verrà chiamato "natale con la casta" privandolo della critica sociale e inserendo spezzoni di cosce, peti e doppisensi. alla fine Renè decide di tornare in tv a girare il giovane Ratzinger.
i punti di forza del film sono la regia e la fotografia molto buoni per una commedia
la sceneggiatura, bella la scena"la casta è un terreno minato Renè nessun nome di politico e partito io ambienterei tutto in brasile."
perde smalto nella scena finale quando si scopre che Lopez non avallato il progetto. io avrei fatto cosi' Renè finisce il film tuttavia i produttori senza cultura o interesse di qualità mandano il film in poche sale e il film è un flop e le persone che vanno a vederlo si annoiano perchè l'uomo medio lobotomizzato dai talk show ,fiction e cinepanettoni non ha piu' una cultura. cosi' Renè per ricuperare il Budget dice alla produzione di rimontarlo come un cinepanettone . il film sarà un sucesso , la gente riderà per humor grezzo e infantile e alla fine Renè torna a fare tv. la mia scena preferità è Rene che va al cinema a vedere natale al polo nord
al cinema ci sono due film d'autore stranieri uno francese due americani un film spagnolo , Heidi 3d e natale al polo nord. la perfetta sintesi di quello che era il nostro cinema una decina di anni fa a natale c'erano i film stranieri e il film d'animazione e poi nel resto delle sale solo cinepanettoni. Renè guarda il film è pieno di scene con parolacce, peti, sesso gratuito. tutti ridono Renè invece è scioccato e disgustato molto significativa e terribilmente vera. un buon film che entra di diritto tra i film italiani piu' belli del 2011. voto 7.0

BigHatLogan91  @  07/10/2023 00:43:06
   7½ / 10
Imperdibile pe chi ha amato la serie.

Light-Alex  @  28/10/2020 21:04:52
   6½ / 10
Film che rappresenta la chiusura di una serie che è diventato un piccolo cult italiano. Tuttavia film che probabilmente non ne rappresenta l'apice.

Tolto il discorso che è un film principalmente per un pubblico di fan della serie, direi che il rischio di fare un flop era molto alto, eppure il prodotto ha un suo senso, scorre bene, riesce ad intervallare siparietti comici richiamando un po' tutti i principali interpreti (facendo una sorta di omaggio a tutti i personaggi salienti di Boris), ma allo stesso tempo riesce a dare quella visione critica e pessimistica dello stato del Cinema italiano.

Il film resta simpatico ma non esilarante, scorre bene, ma è tutto troppo condensato, si vede che gli manca la libertà di sviluppare tutto al meglio come per la serie. Comunque un prodotto godibile, rende onore alle divertentissime e intelligenti 3 stagioni di serie tv.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  26/10/2020 12:56:21
   7 / 10
La serie televisiva "Boris" ha la sua consacrazione, meritata, al cinema e quelle che erano le mie paure su un unico episodio di quasi 2 ore sono state cancellate dalla solita bravura del cast, attori e sceneggiatori...quelli veri.
Finale strepitoso in sospeso tra comicita' di alto livello e tristezza. Si perche' non mancano certo le fracciate alla situazione del cinema Italiano e al business a tutti i costi.
Degna conclusione...peccato che il progetto sia finito qui...

Goldust  @  29/07/2020 16:24:08
   7 / 10
Il formato cinematografico toglie un pò di respiro e di potenza ai fulminei sketch della serie tv, qui inevitabilmente dilatati nei tempi e nei modi; aggiungiamoci il fatto che non tutti i protagonisti di questa geniale serie cult trovano la loro giusta dimensione all'interno del racconto ed ecco che il risultato è quello di un prodotto dal grande potenziale che non sempre trova la giusta valvola di sfogo per la sua comicità. Non mancano tuttavia dei grandi momenti di ilarità e, tutto sommato, può essere un lavoro consigliabile a chi, del serial, è completamente ( e colpevolmente ) a digiuno.

marcogiannelli  @  06/07/2020 08:49:50
   8 / 10
Solo per un certo pubblico, per carità.
Ma il racconto della produzione cinematografica, così come era per quella televisiva, è spaziale.
Ottima chiusura, purtroppo definitiva, ad uno dei prodotti italiani (o troppo italiani) più riusciti e citabili di sempre.

kastaldi  @  18/04/2019 23:54:21
   6½ / 10
Si sentiva un vuoto alla fine della 3a stagione di Boris,forse anche perchè finiva così, con una telefonata in sospeso... il film lo ha colmato anche se, sinceramente, sui titoli di coda rifletto sul fatto che non abbia visto niente che non si intuisse già dalla visione della serie... Anzi direi che il finale è quasi ovvio.

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Il ritmo è quello che soffre di più, un prodotto tagliato in un certo modo può non essere adatto ad essere trasposto in una puntata unica di quasi 2 ore, inoltre lo spettatore che non avesse precedentemente visto la serie si troverà nell'impossibilità di capire appieno le dinamiche tra i vari personaggi e le logiche che guidano ognuno di essi. Cristina, ad esempio, viene liquidata in 5 minuti ma nella serie aveva un ruolo importante.
Da fan della serie l'ho quindi trovato inferiore, divertente ma a tratti noioso, mi immagino chi lo abbia visto senza sapere cosa c'era prima...

yeah1980  @  04/07/2017 10:09:13
   6 / 10
Purtroppo non regge minimamente i lconfronto con la serie TV.

lukef  @  24/04/2017 14:37:46
   6 / 10
Ho trovato la serie tv davvero brillante ma il film non funziona tanto. Troppi personaggi, troppi saliscendi, troppe macchiette e troppi eventi poco credibili.
Molte scene fanno ridere ma nel complesso il film non m'è parso organico.
Sufficienza solo per la simpatia degli attori.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  13/08/2014 17:31:04
   7 / 10
Il principio su cui verte il gradimento del film fa affidamento alla condicio sine qua non lo spettatore precedentemente deve aver seguito la serie, troppi i precetti, i retaggi che il film dà per scontati verso lo spettatore, in particolar modo sui personaggi, le interrelazioni che li compongono, Arianna-Alessandro, Lopez-Ferretti, Biascica-lo schiavo, leggere sfumature sui caratteri, i rapporti del microcosmo del set, il motivo sostanziale per cui Ferretti in origine vuol cambiare la troupe, altrimenti si finisce per prenderli per quello che appaiono: macchiette.
Il linguaggio satirico, dissacratorio è il medesimo, nella serie scoperchia i fili che reggono la televisione di stato, azionati dalla politica, raccomandazioni dall'alto sulla quale si fa leva per mantenere il posto e per scalare le gerarchie, naturalmente compiendo il salto dal piccolo schermo al cinema si deve stare opportunamente al passo coi tempi, anche perchè se la condizione in cui versa la televisione è allarmante, quella che governa i botteghini del cinema è lapidaria.
Esclusa la parentesi della gag sugli americani, diciamo che nella serie gli veniva giusto più contestuale, Boris fa centro anche stavolta, il cinepanettone segue la costante inversamente proporzionale, massimo successo col minimo sforzo, un paio di tette, 4 volgarità in croce, 2 risate sguaiate e lo spettatore è a posto così come didascalicamente Glauco spiega agli sceneggiatori, Glauco che a braccetto dell'altra comparsa della serie Martellone (i 2 che lasciano il maggior segno in tv), legittimamente fanno il salto al cinema.

Il linguaggio metacinematografico di Boris recentemente non è sfuggito al self made man Maccio Capatonda, altro mondo cinicamente rappresentato al vetriolo, quello del giornalismo invadente che cannibalizza dalla cronaca nera, le tante parodie, dalla nota rubrica Medicina 33, ai suoi baluardi come Salvo Sottile, sicuramente motivo d'interesse per gli aficionados di Boris.

hghgg  @  17/05/2014 11:22:42
   7 / 10
Ero un po' diffidente riguardo al passaggio di "Boris" dal piccolo al grande schermo e invece mi sono trovato davanti un prodotto dignitosissimo seppur non pienamente convincente. Le idee ci sono ancora, alcune gag sono molto riuscite, alcune sequenze molto divertenti, l'amarezza di respira più che mai anche se l'abilità nel riportarla nella narrazione ha forse perso, a questo punto, un po' di freschezza e spontaneità ma non c'è nulla da questo punto di vista che risulti forzato, cosa che accade invece per alcune scelte di sceneggiatura e regia, come ad esempio l'affrettata parte finale che si sbriga a chiudere tutte le porte e a sbrogliare in un attimo tutti i fili, ecco tutta quella parte non m'è piaciuta e sembrava davvero scritta da quei tre (GENI sia chiaro) idioti di sceneggiatori.

La prima parte invece è molto bella e molto divertente, i tre sceneggiatori e Renè/Pannofino assolutamente sugli scudi, si sprecano le trovate intelligenti, valide ed esilaranti. Buona la critica al mondo del cinema italiano, un mondo in gran parte marcio e meritevole di calci nel deretano e ovviamente come "bersaglio critico di superficie" non potevano che esserci i cinepanettoni. Eh be, ci sta.

Il film poi è anche una grande reunion finale di tutti i personaggi e i volti che si sono susseguiti nelle tre stagioni di "Boris"; ci sono praticamente tutti, alcuni francamente un po' inutili e buttati lì per far presenza (tipo i ritorni di Karin o della figlia di Mazinga) altri invece perfettamente centrati ed azzeccatissimi, come La Cagna Maledetta Carolina Crescentini (è spaventosamente non-brava in questo film, da applausi, una delle migliori) o il solito Glauco/Tirabassi. Splendido l'utilizzo di uno Stanis-Sermonti divertentissimo, più in disparte del solito ma che riesce ad utilizzare egregiamente i suoi spazi e le sue sequenze. Non male il personaggio della migliore attrice italiana, sembra quasi una parodia di una Margherita Buy...

Si chiude (moolto "alla càzzo di cane") anche la sotto-trama sentimentale tra lo stagista e la Guzzanti.

Diciamo che il film di "Boris" a mio avviso non ha retto la durata cinematografica, divenendo più affrettato, forzato e meno ispirato man mano che si avvicinava il finale. Bella però la sequenza al ralenty con Stanis-giovane Ratzingher, molto divertente.

Prodotto dignitoso e più che discreto, se non dovessimo più sentir parlare di "Boris" questo film sarà comunque stata una degna chiusura di sipario.

E i tre sceneggiatori so' sempre li mejo.

franzcesco  @  04/12/2013 00:44:07
   7 / 10
Ne approfitto per citare un'altra opinione chen rispecchia la mia:
"Ho visto giusto un paio di puntate della serie tv e non posso che recitare il mea culpa per non avere intuito immediatamente la genialità di questo prodotto.Fortuna che lo sbarco al cinema della scatenata troupe capitanata dall'idealista René Ferretti non si riduce a un film dedicato ai fans,o peggio,a un pasticcio costruito a tavolino solo per approfittare del successo televisivo."
Bravi.
Battute e trovate geniali!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR alexava  @  25/09/2013 04:23:45
   8 / 10
Un fan della serie di Boris (uno malato eh! uno che ha visto e rivisto tutte le stagioni quattro-cinque volte, non sto scherzando) come il sottoscritto, non può non notare che il film è leggermente sottotono rispetto alla serie tv. Per motivi che sono naturali e imposti dal formato del lungometraggio. Quindi non costituiscono delle colpe artistiche, ma è inevitabile che il film risenta del confronto.
D'altronde non dev'essere stato facile soddisfare i fan, pur permettendo al nuovo pubblico di capire e seguire il film.

Tanti personaggi forti, messi tutti sullo stesso set a scontrarsi tra di loro come in una Royal Rumble non trovano il giusto spazio.
Poco spazio a Biascica, a Stanis, a Duccio, a Lorenzo. Alfredo è praticamente inesistente. Poco spazio persino a Boris, che nella serie tv aveva un ruolo molto metaforico e poetico.

Una volta che noi, megafan mai contenti, abbiamo disquisito su pinzillacchere del genere, arriviamo a un punto fermo: Boris è legge.

Vedere Boris è un obbligo etico e morale. Fa ridere perché fa ridere. E' tragicomico. Boris è uno strumento di lettura della realtà. Permette di fare chiarezza su certe dinamiche che sono presenti ovunque la politica metta il becco (la rete) e su altre dinamiche presenti in quasi tutti gli ambienti di lavoro (il set).
Magari potrete capire in che punto della catena alimentare sociale siete e quanto è grosso il pesce che vi mangerà.

guidox  @  04/08/2013 12:36:49
   6½ / 10
alcuni punti di forza della serie emergono anche nel film, ma fondamentalmente quest'ultimo non riesce mai ad ottenere uno spunto interessante che ne giustifichi la trasposizione cinematografica.
purtroppo questa è una cosa che succede molto spesso, visto che cambiare un contesto azzeccato è un'operazione che difficilmente dà i suoi frutti e spesso viene fatta solo per cavalcare l'onda del successo (tradotto: monetizzare).
fare una serie a puntate sulla produzione di una telenovela (anch'essa a puntate) è quel che ti può far diventare un fan de "Gli occhi del cuore 2".
fare un film sfruttando la stessa idea su un altro campo, ti strappa qualche risata, ma alla fine pensi che se ti vedi 2-3 puntate in fila della serie ti diverti di più.

topsecret  @  06/12/2012 16:44:09
   6 / 10
Tratto dalla serie tv omonima, che non ho mai visto, è un evidente esempio di autocritica cinematografica e televisiva, ovviamente in chiave ironica e farsesca.
Non ho notato grandi momenti di comicità, ma nel complesso si segue bene e non presenta grandi sbavature. I personaggi sono quasi tutti azzeccati e a modo loro simpatici, il ritmo forse non è dei migliori nella parte iniziale ma riesce comunque ad assicurare una visione gradevole, anche se non indimenticabile.

calso  @  26/11/2012 12:25:47
   6½ / 10
Non ho capito benissimo fino in fondo il film...ci sono degli aspetti geniali ed altri che mi appaiono ridicoli, forse però la colpa in questo caso è mia in quanto non mi è ben chiaro l'obiettivo della storia...mi ha lasciato un pò col dubbio.

mr orange  @  30/09/2012 15:08:43
   7 / 10
sulla stessa riga della serie ma prende di mira il mondo del cinema e i meccanismi che lo fanno funzionare. riesce in più occasioni a far ridere di gusto. consigliato anche a chi non ha guardato la serie anche se la dovrebbe recuperare

vale1984  @  19/09/2012 10:55:17
   6½ / 10
non lo so...ha delle scene e delle forzature geniali e poi cade un pò in alcuni punti. Alcuni personaggi come l'attrice protagonista del film sono molto interessanti e il regista è davvero molto ben fatto però poi in alcuni momenti il film tende a perdersi. Non mi è dispiaciuto e ne ho valutato una buona originalità, lo consiglio comunque.

Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  08/09/2012 02:02:40
   7½ / 10
Pannofino,il Boris regista tutto d'un pezzo alle prese con il rifiuto ad ogni regola imposta da produttori cinematografici e televisivi...sviare i modi per non mostrarsi ridicolo al pubblico quando purtroppo cio' che fa fare i soldi è proprio il mettere in ridicolo anni di grande cinema italiano con la ricorsa al cine-panettone,unico genere che noi sappiamo benissimo fabbricare.

Due scene che rimangono impresso:il protagonista che per morire ancora di piu' dentro nell'animo dopo aver rifiutato di continuare la carriera di regista di soap televisive di scarsa qualita',si rifugia in una sala cinematografica a notare disgustato le reazioni del pubblico guardando"Natale Al Polo Nord"

Un'altra scena è inerente a quanto detto prima...il regista è sempre disgustato in un cinema...davanti pero' alla sua creazione,un progetto che doveva essere una perla di pellicola d'autore..trasformato in"Natale con La Casta",per esigenze di gente stolta e incapace di gestire la settima arte nella giusta maniera,ma pur sempre con i soldi che si riempiono nelle tasche.

Una commedia deliziosa.

P.s:Massimiliano Bruno nel ruolo di un attore comico che è stufo di ripetere sempre la stessa battuta"E Sti Ca.zzi"e"Bucio De C.ulo"nei suoi Show per far spanciare dalle risate persone di poco quoziente intellettivo..chiamato pero'ad interpretare un piccolo ruolo nello scempio di Natale Con La Casta,dicendo solo quelle parolacce ripetutamente.Alcune sue espressioni verso la fine mi hanno commosso,il segno di una figura che non potra'mai morire ed è condannata sempre a fare lo stesso sketch pur consapevole di non essere piu' divertente.

I realizzatori di questo film sono dei piccoli grandi geni.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  28/06/2012 11:03:04
   7½ / 10
Favoloso, quello che tocca Boris diventa oro. Certo le vette comiche della prima stagione rimangono lontane, ma la ficcante critica al mondo del cinema funziona, ed i vari personaggi sono sempre una garanzia. E poi quando entra in scena la cagna maledetta (una Crescentini strepitosa, vera mattatrice del film) non ce n'è per nessuno.
Ah, gli ultimi 10 minuti del film sono da crampi allo stomaco, lacrime agli occhi, mal di pancia: forse i 10 minuti più comici degli ultimi 25 anni. Massì, sbilanciamoci, checcifrega.

demarch  @  15/06/2012 15:06:36
   6½ / 10
La serie è molto migliore ma il film è vedibilissimo. Se come me avete visto la serie sparaflesciatevelo...

Lory_noir  @  06/04/2012 10:52:11
   6½ / 10
Valida parodia del mondo dello spettacolo italiano, per il resto poteva essere più avvincente.

2 risposte al commento
Ultima risposta 25/09/2013 13.49.05
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Reservor dog  @  02/04/2012 11:43:51
   7 / 10
Boris è stato senza possibilità di smentita il prodotto più piacevole, innovativo e sarcastico che la televisione italiana ha saputo partorire negli ultimi anni; e la logica conseguenza è che sfociasse in un lungometraggio. Sebbene non all'altezza della serie televisiva, e soffrendo di tutte quelle pecche che una trasposizione di questo tipo genera, il film riesce comunque a tener fede allo spirito agrodolce che ne è base, e a dar vita ad una serie di gag esilaranti.
Mirabile il tentativo di Stanis d'impersonare il presidente della camera Fini.

Sardello  @  28/12/2011 10:40:09
   6 / 10
Visto con un po' di ritardo rispetto all'uscita, non sono totalmente convinto del risultato.
Per assurdo anche "la presa in giro dei cinepanettoni" sta diventando uno dei motivi più triti del cinema e della comicità in senso lato.

Fa pena l'uno quanto è banale (e troppo semplice) l'altro.

Febrisio  @  18/12/2011 10:57:39
   6 / 10
Anche se il messaggio di fondo non è solo interessante, ma veritiero, importante e che varrebbe assolutamente la pena di modificare, il film di Boris l'ho trovato forse poco ritmato, o di dialoghi che fanno fatica ad esprimersi oltre il messaggio di fondo. C'è qualcosa che non mi ha convinto. Ad ogni modo rimane una buona critica. A questo punto tutti al cinema a vedere Vacanze di Natale a Cortina.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  21/11/2011 15:21:14
   7½ / 10
Ho visto giusto un paio di puntate della serie tv e non posso che recitare il mea culpa per non avere intuito immediatamente la genialità di questo prodotto.Fortuna che lo sbarco al cinema della scatenata troupe capitanata dall'idealista René Ferretti non si riduce a un film dedicato ai fans,o peggio,a un pasticcio costruito a tavolino solo per approfittare del successo televisivo.
"Boris" dà la sensazione di essere una puntata dilatata e molto coerente con quel discorso già messo in moto nel format abituale,argomenti e toni politicamente scorretti vengono utilizzati con metodo pungente riuscendo a riferire la situazione di un paese che cola a picco in parallelo con il malessere che sta dilaniando l'industria cinematografica.
La riflessione confluisce in una struttura divertentissima e briosa per i modi in cui viene presentata, senza perdere di vista un'amarezza mista a frustrazione che lascia pochi spiragli riguardo la possibilità di un ritorno ad un certo tipo di cinema dignitoso non più esclusiva di un popolo bove e rincretinito a dovere.
Il lavoro degli autori è encomiabile,raggiungono l'obiettivo eliminando facili qualunquismi cercando di penetrare nel sistema senza stigmatizzare in modo assoluto l'esistenza di certi prodotti.Tanto che peti,rutti e linguaggio da osteria malfamata non sono rinnegati in quanto classici stilemi della commediaccia tricolore,ovviamente dannosi nel momento in cui oltre ad essi non si offre null'altro. "Boris" rivendica quindi il ritorno a un certo cinema impegnato senza condannare la presenza dei cinepanettoni,commedie mocciane e altri obbrobri,semmai è un richiamo alla coesistenza ,quella che colorava anni fa il panorama del cinema italico.
Ora l'imbarbarimento culturale ha reso il terreno fertile per la proliferazione sconsiderata di certe decerebrate produzioni che diventano intollerabili nel momento in cui monopolizzano il mercato,accaparrandosi distribuzioni in grande stile e buona patre dei fondi.La battaglia di Renè (ma quanto è bravo Pannofino?) sembra quella di Don Chisciotte contro i mulini a vento,non per questo impossibile da portare avanti anche se il finale,così disilluso,potrebbe far ipotizzare addirittura un punto di non ritorno."Boris" è un film che oltrepassa il puro intrattenimento assumendo i connotati della deformata società attuale senza scadere in moralismi facili.Si ride di gusto con uno spettacolo che non cala mai di ritmo e al tempo stesso induce la riflessione con un'argutissima osservazione di un mondo che (purtroppo) arriva mai esasperato anche nei momenti più demenziali o grotteschi.

TheLegend  @  09/10/2011 15:32:39
   7 / 10
Film che confrontato con la maggior parte dei lavori "made in Italy" potrebbe essere tranquillamente considerato un capolavoro;
peccato che capolavoro non sia ma rimanga un buon film che,se avesse avuto il coraggio di osare ancora di più,sarebbe potuto essere ottimo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  07/10/2011 20:56:47
   8 / 10
Beh che dire, si conclude con il botto quella che forse è da considerarsi come la più grande serie televisiva italiana di tutti i tempi, correggetemi se sbaglio. Mi è dispiaciuta l'assenza del Conte (aka Padre Frediani) però che dire, tanto di cappello a questi tre sceneggiatori (e finti sceneggiatori nel film) che alla fine sanno scrivere ottime situazioni comiche, penso ad esempio a come descrivono il consiglio di amministrazione della sezione Cinema della RETE (cioè la RAI), o alla descrizione dei cinepanettoni. Superlativo.

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  03/10/2011 17:51:24
   7½ / 10
Dirò solo che mi ha fatto venire una gran voglia di vedere le due stagioni del telefilm, che colpevolmente mi mancano.

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Gabrielendil  @  28/09/2011 01:31:25
   10 / 10
Stupendo punto e basta, dalla prima all'ultima scena fa sbellicare dalle risate, mi dispiace per coloro i quali non sono riusciti a cogliere l'essenza di questo film così come della serie, peggio per loro, e sti ca.zzi

tonnorefanio  @  26/09/2011 18:04:32
   7½ / 10
Davvero un film ben riuscito, si ride di gusto dall'inizio alla fine. Forse l'unico momento veramente inutile é l'entrata e l'improvvisa uscita di scena dell'attore importante che erano riusciti ad ingaggiare. Tolto questo, rimane comunque un'avvincente commedia che riesce anche ad essere amara, mostrando la crudeltà del mondo del cinema di oggi, che non lascia spazio ai giovani emergenti chiamando sempre in causa personalità che ormai grazie al loro nome sono già una garanzia; non mancano le parodie davvero riuscite di comici diventati famosi grazie a un tormentone (e purtroppo ultimamente ce ne sono troppi) e dei cine-panettoni. il miglior film comico italiano del 2011.

Fumoffu  @  11/08/2011 00:23:40
   6½ / 10
Ebbene sì, devo ammetterlo: un po' mi ha deluso.
Ma le aspettative su questo film erano forse troppo alte, dato che la serie è tra le mie preferite in assoluto.
Quello che forse conferma questo film è che come serie funziona, ma come lungometraggio non troppo: il tempo è poco, non c'è tempo per approfondire e spiegare bene i personaggi (chi già li conosce li ritroverà già al loro posto, ma per gli altri la maggior parte sembrerà solo qualcosa di passeggero, a tratti mi è sembrato più un riassunto dei protagonisti per poterceli mettere quasi tutti) e la storia è praticamente solo allungare una medio-bassa puntata. A parte René, quello che fa Boris - Il film è spiegare in due-cinque minuti ciascuno dei personaggi che compongono la serie e che per chi li conosce, come detto, sono stati già approfonditi in modo ottimale e quindi si attendono in situazioni meno ovvie, questo è l'effetto che ha fatto a me, forse chi arriva a vedere Boris per la prima volta ne rimarrà entusiasta.
Si ride, abbastanza, soprattutto amaro (in questo senso bella la fine, l'espressione di René è perfetta). Il film infatti (visto a prescindere dalla serie) è comunque degno, alcuni momenti sono proprio gustosi (i migliori rimangono comunque i tre sceneggiatori), ma il difetto maggiore è che mi ha dato la sensazione di non voler (o poter) osare abbastanza, come invece ha fatto spesso nella serie. Io, detto sinceramente, volevo di più (ma ci si accontenta).

corvo4791  @  08/08/2011 01:33:16
   10 / 10
So che il voto è alto ma, da fan della serie, aggiungo all' otto altri due punti per simpatia.

Che dire ? non sono uno che ride per ogni c a z z ata che vede ma Boris è su altri livelli. Si ride di gusto, soprattutto se si conoscono bene i personaggi, primo tra tutti Reneé Ferretti.

Pannofino è irresistibile, supportato dal solito gruppo squinternato di collaboratori.

Il film ci mostra, in maniera neanche tanto esagerata e caricaturale, quanto sia bassa, opportunista, becera e clientelare la produzione cinematografica italiana, in fondo non molto lontana, e anzi contigua, a quella televisiva.

Risate un pò amare, insomma.

Sconsiglierei davvero la visione di questo film a chi aspira a fare cinema in questo paese ed ha un'idea bucolica del cinema. Sarebbe davvero un duro scontro con la realtà.

Guardatelo dopo aver visto le tre stagioni di Boris.

Speriamo in una quarta.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  07/08/2011 12:40:55
   7 / 10
Pur non avendo seguito la serie tv devo ammettere che questo film mi è piaciuto. Sicuramente seguendo la serie alcuni intrecci tra i personaggi e alcune macchiette risluterebbero più semplici da seguire, comunque il film è una buona critica al mondo del cinema italiano con i suoi cinepanettoni e i soliti raccomandati e allo stesso tempo una critica aspra ad un pubblico che chiede sempre più superficialità e sempre meno qualità dai film.
Dialoghi brillanti e sopratttutto divertenti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR peucezia  @  14/06/2011 19:17:11
   8 / 10
validissima satira sul mondo del cinema
consigliato

dido69  @  13/06/2011 01:34:31
   8 / 10
Ho amato la serie tv ed ogni singolo personaggio, quello che penso della televisione italiana, l'ho ritrovato nella serie, e quello che penso del cinema italiano lo ritrovo qui. Un film che comunica una sacrosanta verità e allo stesso tempo diverte senza le classiche cazz*te dei cinepanettoni. Peccato per la mancana di Corrado Guzzanti, che nella serie mi faceva sputare le budella dal ridere. Uno dei pochi film italiani che non mi hanno fatto rivoltare dallo schifo.

TIGER FRANK  @  05/06/2011 19:00:18
   8 / 10
Se questo film non vi e' piaciuto siete troppo "italiani".

Da tanto non ridevo cosi' di gusto al cinema in barba a quelle boiate americane che vanno per la maggiore senza parlar delle porc.ate dei Vanzina a cui il film di Boris ha regalato una "degna" parodia...

Anche io voglio firmare la petizione dello schiavo muto.....anche io sono del parere che non sia giusto che solo noi a Roma possiamo beneficiare dei vantaggi di avare qui il Vaticano..... facciamo in modo che ogni paese adotti a turno il Vaticano per un lustro e tra 200 secoli se ne riparla:-))))))

Flavietta2  @  09/05/2011 10:22:52
   7½ / 10
"L'unica cosa seria in Italia è la ristorazione."

Che sacrosanta verità, visto che stiamo parlando di un paese che si sta spingendo verso l'autodistruzione, pur avendo notevoli potenzialità.
Ed è questo che fa la troupe di Renè Ferretti, dissacra il cinema italiano e tutto ciò che vi è dietro. Lo fa con leggerezza e ironia piuttosto sottile, per certi versi, pur non escluendo alcune situazioni un po' più serie (come la crisi di Renè) riprese dalla terza stagione della serie TV.

Le avventure di Seppia, Renè,Biaschica e tutto il gruppo ora sono spostate verso il grande schermo. Ma se il mondo della televisione è triste, squallido e corrotto, il cinema è anche peggio. Più che al cinema in sè viene criticato altamente il popolo italiano, sempre più dedito ai cinepanettoni e alle soap scadenti, che si lascia letteralmente lobotomizzare da tante schiocchezze che ci rifilano. Tutto ciò che ci può indurre a riflettere sulla realtà di tutti i giorni viene scartato a priori provocando di conseguenza l'aumento del cinema scadente e la morte di quello intelligente.

E così quello che doveva essere il gran film di Renè Ferretti inizia a piearsi alla volontà popolare, al denaro pure (per certi versi). In fondo che senso ha lottare in un paese dove la qualità non viene più apprezzata e dove il vendere anche con comicità becera, è il fulcro di tutto?

Nulla viene preso con serietà, ci si lascia trasportare dalla corrente e nulla, dalla società, al cinema, riesce a migliorare. e a tutto a causa degli italiani stessi, che bloccano sul nascere gli sofrzi di tanti registi, autori, giornalisti che cercano di ritorare a trovare un senso.
Ma che ci possiamo fare, siamo spenti, ormai. Ci meritiamo Nando Martellone, niente più e niente meno.

Film a volte divertente e a volte quasi crudele, che lascia quasi un'amara soddisfazione alla fine della visione. Forse perchè sappiamo che la realtà non è poi così distante da ciò che viene mostrato (anche se per certi versi il film è volutamente eccessivo).
Perfettamente nella parte gli attori, tutto il cast di Boris ha un suo spazietto, peccato per l'assenza di Corrado Guzzanti.
Consigliato, soprattutto a chi conosce la serie. Il film, pur on arrivando al suo livello, si difende bene e non risente particolarmente dello "sbalzo" dalla TV al cinema.

addicted  @  29/04/2011 00:44:37
   7½ / 10
Come tutti quelli che hanno divorato la serie tv, mi sono fiondato al cinema per vedere che effetto fa Boris sul grande schermo. Mi sembra che l'obiettivo sia stato raggiunto: la satira spietata della tv è stata traslata senza cadute nel mondo della celluloide. Il gioco funziona, in sala si è riso tutto il tempo e uscendo ho visto intorno a me le facce soddisfatte degli amanti della serie.
Per dirla con Renè Ferretti: "BUONA!".
P.S. è un film da 7, ma il mezzo voto in più glielo regalo perché è Boris.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  27/04/2011 22:13:47
   7 / 10
Personalmente l'ho trovato parecchio controverso. Come critica al mondo del video è perfetto, dissacrante al punto giusto per l'intera durata. Essendo un profano della serie tv mi aspettavo un comico, eppure nonostante la simpatia generale che l'accompagna mi ha quasi annoiato per buona parte. E qui arriva il bello: l'ultimo quarto d'ora mi ha completamente steso -in senso buono- considerato che stavo soffocando dalle risate a causa di un degenero complessivo delle vicende narrate e dell'incremento esponenziale di umorismo in salsa britannica ad accompagnare il tutto. Non ricordo l'ultima volta che ho riso così per un film!!
Ultima nota per il cast, che definire azzeccato è poco.

Invia una mail all'autore del commento Project Pat  @  23/04/2011 18:36:22
   7½ / 10
Pensavo fosse un film comunista e invece "sparla" a momenti più della sinistra che della destra! Ma aldilà delle ideologie politiche alle quali il film (seppur per un piccolo tratto) si ispira, lo spettatore rischierà l'asfissia per le risate. Per farla breve, il film si basa su un canovaccio leggero e non impegnato, accompagnato da una schioppettante regia e da gag, recitazioni e mimiche quasi da cartone animato. Una pellicola sguaiata, da ¢azzeggio, che rende ancor più se vista co amici e con pizza e birra. Non mi è piaciuto il finale, che scade nel trash non divertente, ma per il resto è una bomba a orologeria; un ottimo prodotto comico in cui ricercare metafore, morale o strumentalizzazioni politiche mi pare sinceramente fuori luogo, semplicemente è puro intrattenimento.

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marcone  @  21/04/2011 19:47:18
   8½ / 10
era da 10 anni che non uscivo dal cinema soddisfatto. Ok sono una fan accanito della serie tv però in questo film c'è tutto.
Satira , Commedia , Trash , Ironia , Esagerazione.
Il messaggio è chiaro:
in italia è impossibile fare film denuncia perchè la gente vuole il cinepanettone e basta!
Grande Pannofino!

Francesco83  @  18/04/2011 23:43:48
   8 / 10
8 di incoraggiamento per originalità e la manifesta volontà di contrastare la valanga di "film" monnezza italiani

zakfett  @  18/04/2011 10:49:38
   7½ / 10
Buono per la realizzazione, molto buono per la critica diretta a certe tipologie di cinema monnezza (o panettone che dir si voglia).

Non fa sconti ma allo stesso tempo non calca troppo la mano.

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Izivs  @  15/04/2011 18:46:13
   6½ / 10
Non ho visto la serie, ma ho trovato il film una commedia più che accettabile, con sottesa una critica aspra al mondo della televisione e del cinema. Alcuni spunti, poi, sono esileranti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  14/04/2011 21:35:25
   8 / 10
Dal piccolo schermo al grande schermo, la serie di culto andata in onda su sky, poco conosciuta al grande pubblico, si è fatta davvero adulta e "un pò a ***** di cane" (peccato che la battuta strepitosa di Pannofino non venga mai riproposta nel film) spazia tra la commedia cinefila, il cinepanettone ("natale con la casta") e lo psicodramma collettiva in cui è sprofondato il Paese dal punto di vista culturale, oltre che politico. Il rischio è che il cinepanettone finale (con un grande "Martellone") sia davvero comico ed in effetti non si può fare a meno di ridere, ma non appena parte "Pensiero Stupesce" di Elio un senso di angoscia ci assale!

valis  @  14/04/2011 17:46:46
   7½ / 10
godibilissimo film anche per chi, come me, non ha visto la serie.
avventure e disavventure di un regista che vuole fare la pellicola della sua vita ma che, alla fine, non riesce ad andare oltre il solito cinepanettone.
trame spumeggiante e battute scoppiettanti, con tanto di critica feroce nei confronti del mondo del cinema italiano, perso in attori impegnati che finiscono a sco-rreggiare nelle commediacce di vanziniana memoria "pe fa i sordi" ad attrice nevrasteniche, mi pare di avere riconosciuto in quel personaggio margerita buy, a starlette un zo.cco.le, fino al comico volgare e alla fine il pubblico che mangia questo pastone dal truogolo.by

forzalube  @  13/04/2011 05:24:09
   7½ / 10
Premetto che ancora non ho mai visto 1 solo episodio della serie (ma ne avevo sentito parlar bene da molti e così avevo parecchia curiosità di vedere questo film).
Io l'ho trovato piuttosto riuscito e divertente. Certo criticare certa fiction tv ed i cinepanettoni è operazione facile quanto sparare sulla Croce Rossa altrimenti il film magari poteva avere anche un 1/2 voto in più da parte mia.

Splendida la sigla finale "Pensiero Stupesce".

4giulio  @  11/04/2011 16:22:38
   7½ / 10
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  11/04/2011 13:43:03
   8 / 10
I pochi commenti che leggo, denotano il fatto che chi non ha visto la serie difficilmente andrà al cinema a vedere il film. E in effetti, è un prodotto destinato soprattutto ai fan. Si ride davvero tanto, ma per apprezzare fino in fondo sia i personaggi che le macchiette di contorno, bisogna conoscere un minimo la tre stagioni andate in onda in questi anni.
Dopo aver raccontato il mondo delle fiction italiane, con tutti i suoi sentimentalismi gratuiti e i clichè del caso, dopo aver distrutto il tentativo di una patetica variazione all'americana con Medical Dimension, gli sceneggiatori di Boris alzano il tiro e prendono di mira l'industria cinematografica e la sua crisi d'identità. Un cinema che sembra credere solo nell'incasso sicuro dei cinepanettoni, una deriva disarmanete in un panorama dove la risata cede spesso il passo all'amarezza, tra sceneggiatori falliti, produttori incapaci e attori di talento sacrificati. Un pò quello che accadeva nella serie ma senza per questo assomigliare a un puntatone di di un'ora e mezza: difatti, qui sta tutta la potenza dell'operazione, tirata su scarificando qualche personaggio - vedi Stanis - con Pannofino lasciato a fare da spina d'orsale. Non mancano momenti davvero magistrali - dalla parodia dei cinepanettone a Lopez declassato alla sezione cinema - ma il finale è un pò tirato per i capelli. Nonostante questo, un 8 secco glielo piazzo con tutti i sentimenti possibili.

Invia una mail all'autore del commento Totius  @  11/04/2011 00:57:08
   7 / 10
Premessa: sono un grande appassionato della serie. Appunto per questo devo dire che pur uscendo del cinema molto soddisfatto tuttavia mi è mancata qualosa... Come dire...ho visto la comicità ma è mancata la genialità che si è notata in alcune puntate della serie. Nella fattispecie io avrei inserito (o migliorato) qualche spunto su: Alessandro, Boris, e Il cinepanettone...dove sicuramnte avrei inserito qualche battuta più pungente!! In più qualche battutina qua e là non avrebbe guastato...specie per chi non è un appassionato della serie Fox!!
Fatte queste premesse ribadisco che è...e rimane un ottimo film per il cinema. Sia per i borisiani DOC sia per i neofiti!!!

annibalo  @  09/04/2011 16:25:41
   7½ / 10
sana ironia e in qualche modo documentazione dell'italianità. bravo il regista,bello spaccato della medietà

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  09/04/2011 11:40:10
   7 / 10
Da fan della serie ho avuto quello che speravo da questa trasposizione. La critica ironica si sposta dalla tv al mondo del cinema, con i cinepanettoni come morte di questo mondo (dal punto di vista artistico). I personaggi sono gli stessi della serie (anche se un particina a Guzzanti ci poteva stare però..).
Nell'ultima mezz'ora si trascina un pò, però tutto sommato mi ha soddsfatto,

willard  @  08/04/2011 13:29:33
   7½ / 10
Divertente trasposizione cinematografica della omonima fortunata serie televisiva.

Così come la serie TV passa al cinema, anche il protagonista Renè Ferretti (il simpatico Francesco Pannofino) si trova a dover affrontare una regia cinematografica dagli intenti iniziali molto impegnati, ma su tutta la storia aleggierà il terrificante spauracchio del "cinepanettone", una svolta commerciale sempre in agguato, ma che potrebbe essere però la cura di molti mali... a cominciare da quello del portafogli: battute e gag che attaccano più o meno velatamente inganni e sotterfugi che stanno dietro una produzione cinematografica e al mondo del cinema in generale; il tutto divertente e interessante soprattutto per chi il cinema lo segue e ne conosce un po' i retroscena.
;-)

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  07/04/2011 23:20:39
   8 / 10
L'italietta in cui tutto è sempre in mano alla "casta" e nulla cambia,il sistema a cui tutti devono prima o poi sottostare per conformarsi al resto del paese,e ancora i raccomandati,gli attori cani,la corruzione...
Le tre serie di Boris hanno raccontato questo e altro sotto una lente grottesca ed esagerata ma perfettamente applicabile alla realtà con una sceneggiatura piena di intelligenza,ironia e sagacia; il film fa lo stesso e dire che sono uscito dalla sala pienamente soddisfatto è poco perché l'approdo al cinema di René Ferretti e troupe è riuscito nell'impresa di dare anche,volendo,una fine perfetta a quello che è stato un fenomeno culturale purtroppo ancora troppo poco seguito dalla massa ignorante e becera,la stessa ritratta in maniera perfetta mentre ride dell'ultimo disgustoso cinepanettone pieno zeppo di scoregge e allusioni sessuali della peggior specie o magari delle battute del celeberrimo comico del momento volgarissime e per nulla divertenti. Qui sta la genialità di Boris: si ride anche di questo perché nell'esagerazione tutto assume un significato grottesco e ironico ma il ritratto dell'italietta è desolante e,ripeto per l'ennesima volta e continuerò a ripeterlo,disgustoso.

Volendo fare un piccolo accenno alla serie devo dire che le prime due (la seconda in particolare) hanno raggiunto picchi di una comicità clamorosa unita ad una satira intelligente mentre nella terza serie si è preferito cercare un cambiamento portando a riflettere sulle dinamiche spietate dello showbiz made in Italy e di conseguenza su tutto l'apparato (politico,sociale e culturale) nazionale. Il film di Boris è una miscela esplosiva di tutto quello che abbiamo già visto e volendo fare i puntigliosi non dice nulla di nuovo su tutto quello che già era stato dette nelle prime due stagioni della serie; ma i tre sceneggiatori (quelli veri) hanno avuto il coraggio di cambiare con la terza serie e con il film si concentrano sul cinema,com'è naturale,facendo abbandonare momentaneamente a Ferretti e compagnia bella fiction orribili ma che avevano imparato ad amare come Occhi del cuore e simili...
La sensazione è di non vedere un semplice "episodio lungo",critica di solito mossa ad una serie tv che approda al cinema; d'altrondeè successo un pò con tutte quelle di maggior successo, magari anche straniere come X-Files. Invece la costruzione è metodica e appassionante,il ritmo lo stesso veloce della serie,i personaggi sono affiatati e ci sono un pò tutti quelli che abbiamo imparato ad amare. Peccato per l'eccezione di Corrado Guzzanti,l'unico veramente assente ma per il resto tutto è perfetto...

Come scritto,ci sono tutti ed è questa la cosa migliore. E sinceramente la "massa" che non conosce il telefilm e si aspetta una commedia di un certo tipo potrà rimanere non solo delusa,ma addirittura odiare Boris; segretamente sono convinto che sia perché un pò si riconoscono nell'altra massa,quella che ride sguaiatamente alle battute di Martellone . In realtà anche il cosidetto neofita può apprezzare il film come grande prova di satira sul cinema che riesce a far ridere con coraggio e con battute intelligenti e mai scontate né costruite banalmente. Chi ha amato la serie come il sottoscritto invece adorerà o perlomeno apprezzerà il film perché è perfettamente coerente con tutto ciò che abbiamo già visto ma l'universo di Boris al contempo si espande,diventa più grande.

Un pò sono rimasto sorpreso di come sia stato dato spazio (giustamente,comunque) alla figura di René Ferretti,grandissimo Pannofino,che qui è il vero protagonista assoluto mentre tutti i restanti componenti della troupe, per quanto presenti, si limitano a ruoli di secondo piano; ancora più strano è stato vedere sullo sfondo il personaggio di Alessandro lo stagista che insieme ad Arianna costituiva probabilmente il secondo vero protagonista del Boris televisivo. Non è una critica al loro utilizzo,sia chiaro,in quanto per quello che stavolta viene raccontato era necessario ridurre i loro ruoli quel tanto che bastava e comunque ritrovarli con Stanis,Biascica,Martellone,i tre sceneggiatori e Duccio è l'unica cosa che veramente non poteva essere evitata. E poi fugacemente compaiono,ripeto per la terza volta,un pò tutti (anche il dottor Cane!).

Quindi un plauso a Vendruscolo,Torre e Ciarrapico sia per la regia che mantiene costantemente ritmi velocissimi e mai noiosi che per il lavoro di scrittura,probabilmente il più desolante e corrosivo che abbiano scritto dietro la genialità e il divertimento delle battute,e nel calderone ci sta di tutto e soprattutto il male peggiore del nostro cinema odierno: gli odiati eppure sempre celebri cinepanettoni. La critica si concentra in particolare su di loro ma sarebbe sbagliato prendere Boris come semplice parodia di un film di natale,e difatti si dimostra molto ma molto di più. Il problema è che questo non viene recepito da molti,ma è un rischio che bisognava correre.
Perché a voler fare un esempio un personaggio come Stanis fa molta pena con il suo egocentrismo che lo porta a cercare un ruolo a qualunque costo (e con qualunque mezzo),per quanto possa far ridere.
Stesso dicasi per René nel finale,ma un pò in tutto il film,all'affannosa e disperata ricerca di fare semplice e puro cinema (che sia di denuncia poco importa, in pratica è arte per lui) e che si ritrova per l'ennesima volta a tirare avanti la carretta nell'unica maniera possibile in questo nostro belpaese: arrendendosi per portare a casa la pagnotta.

Bello pensare che qualcuno non si è arreso e ci ha regalato se non la miglior commedia italiana da tempo a questa parte (ma è brutto relegarla a semplice commedia quando è molto di più) di sicuro il prodotto nostrano più intelligente che sia passato sugli schermi prima televisivi e ora cinematografici. A voler essere sinceri 8 è pure poco però preferisco non esagerare.
Ed Elio con Pensiero Stupesce è il finale perfetto. Se l'avventura si è conclusa per René e troupe è finita alla grande, almeno per noi che ce la siamo goduta. Il povero Ferretti invece...

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  07/04/2011 22:13:57
   7½ / 10
Non ho mai visto un singolo episodio della serie, tuttavia penso che anche un neofita come il sottoscritto possa apprezzare questo variopinto mondo di personaggi stranulati, specchio di un'Italia contemporanea velleitaria anche nelle buone intenzioni, ma destinata ad arenarsi per spreco di risorse ed energie, ad accettare ogni compromesso ed uniformandosi a quel conformismo di massa che si vorrebbe contestare.
Diverte in maniera intelligente, con gag anche riuscitissime (la "cagna maledetta" è veramente esilarante) e dove i momenti di pausa sono veramente pochi. Sicuramente anche l'esperienza comune della serie televisiva ha favorito l'ottima prova del cast, molto affiatato e spigliato.

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Ultima risposta 08/04/2011 14.23.29
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dagon  @  06/04/2011 23:59:25
   7 / 10
Temevo molto questo passaggio dalla televisione al cinema di una delle poche serie tv italiane di valore. Invece, le mie preoccupazioni sono state, nel complesso, fugate. Perde qualcosa a livello di ritmo e focus sui personaggi, rispetto alla serie tv, gioca molto sulla complicità con i fan (e ci sta), ma è apprezzabile per le amare considerazioni sul mondo del cinema e sul pubblico (le parodie dei cinepanettoni "Natale al Polo Nord", "Natale nello spazio" ecc. sono forse i momenti più riusciti, seppur "ovvi").
Se non si è vista la serie probabilmente si perderà metà delle gag, però, nel complesso, credo sia un film comunque venato di intelligenza.

Matis  @  06/04/2011 15:31:45
   8 / 10
Bellissimo! Fa molto ridere e rispetta alla grande lo stile "televisivo" della serie!
Pannofino è da Oscar...mitico!!!

don carlos  @  06/04/2011 12:45:48
   8 / 10
Andate a vederlo che merita.
Io da fan della serie tv l'ho trovato abbastanza all'altezza delle aspettative; lo stile è lo stesso e certe trovate sono davvero geniali. Per chi non ha seguito la serie tv, secondo me il divertimento è ugualmente garantito. Soprattutto se uno cerca qualcosa di diverso dalle commedie "convenzionali".

ulisseziu  @  05/04/2011 22:22:05
   7½ / 10
Sono un grande fan della serie, ergo, sono andato al cinema con un bel po' di aspettative.

Dopo aver visto il film, mi sono sentito come dopo aver visto quello dei simpson: una pellicola tratta da una serie geniale, nata per essere una serie, può fare il botto anche al cinema? No.

Andiamo per gradi:
le gag divertenti sono presenti piu o meno per tutta la durata del film, molte ripercorrono quelle della serie, o sono continuazione di plot accennati durante la serie ( il club di sceneggiatura democratica o il nuovo spettacolo di martellone) ed altre sono del tutto nuove e divertentissime (una su tutte l'oscar di piovani).

Nel film si trovano anche ampi spunti di critica sociale o del meccanismo della produzione cinematografica, come per la serie era quello televisivo, quindi, anche riguardo la parte di denuncia e l' amara costatazione di quello che è l'Italia oggi lo troviamo presente ed è anche ben congegnato.

Il fatto è che, nonostante la sceneggiatura possa considerarsi quella di un film vero e proprio, l'esigenza di riempire il film con una moltitudine di gag, di ritagliare uno spazio per ogni personaggio e di far uscire fuori spunti critica all'intero sistema del cinema italiano rendono il tutto troppo "pregno" e la storia in se ne risulta indebolita;

mi spiego meglio, si va avanti per vedere quali altre gag divertenti hanno escogitato e per vedere da che punto di vista o in che modo piu o meno intelligente il sistema venga criticato, non si va avanti per vedere cosa succede o come finira il film;

ecco il paragone con il film dei simpson: divertente, critico, da vedere, ma non un prodotto cinematografico geniale come geniale è invece il prodotto televisivo.

Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  05/04/2011 22:18:56
   8 / 10
"Dopo la TV c'è il cinema, dopo il cinema la radio e poi la morte"

Ok, sono patita del telefilm e sono di parte, ma nel film ci sono tutti gli ingredienti della serie tv: le fiction di mer.da, le caste, le mazzette, gli sceneggiatori stro.nzi che sfruttano i precari, le raccomandazioni, l'Italietta che preferisce le ****** al cinema impegnato, le cagne maledette e poi... tutti loro: la troupe al completo. DAI DAI DAI
Il mio preferito è Duccio... mi è mancato Guzzanti-Mariano e il suo padre Frediani.

p.s. non cè più "Campo" :)

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Ultima risposta 14/04/2011 12.14.03
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  05/04/2011 13:55:26
   7½ / 10
In effetti, come ha scritto Bacci88, chi non ha mai seguito la serie rischia di perdere molto del film. Ne sono convinta, da neofita di Boris ho seguito il film come una novità assoluta e credo che la mia condizione di "principiante" abbia comunque il vantaggio di non sottostare a continui raffronti e di concedere la libertà di godere in pieno la "commedia". Così me la sono proprio goduta, ho riso tanto, nonostante l'amarezza velata di molte situazioni parodiate.
Sceneggiatura intelligente, dialoghi falsamente pecorecci, battute brillanti , un cast poco conosciuto ( da chi non conosce la serie)ma indovinato, rendono il film una scoperta nel panorama cinematografico italiano, di cui si, si sentiva proprio il bisogno. E così, strizzando l'occhio ad Effetto notte di Truffaut, il plot si dispiega fra gli stereotipi di questa nostra Italietta ormai assuefatta alle gag dei cinepanettoni, lontana dal desiderio o dalla curiosità di approfondire alcunchè. La satira non solo verso l'ambiente del Cinema, soprattutto verso i suoi fruitori ( vd ultima scena) è in realtà agghiacciante.

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Ultima risposta 06/04/2011 08.02.39
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Invia una mail all'autore del commento Freiheit  @  04/04/2011 13:29:05
   9 / 10
kowalsky e bacci88 scrivono talmente bene da aver detto ogni cosa penso di questo film..

ho amato la serie per tutte e 3 le stagioni e il "timore" di veder questo film era tanto.. Soprattutto di vedere personaggi fuoriposto o fuoriluogo per renderlo più fruibile a "nuovi spetttatori".. invece non è così.

E' fatto da chi ha fatto Boris per chi Boris lo ama e lo segue e se nelle prime due stagione c'era molta più allegria, nella sua terza il velo di tristezza nell'essere vinti da un certo mondo e un certo modo di far tv o cinema, fa da sfondo ad ogni situazione..

nel film ho ritrovato gli stessi ingredienti in modo ancor più amplificato..

Davvero un gran bel film.. Sono felice, adesso, sia stato fatto

bacci88  @  03/04/2011 16:17:48
   8½ / 10
Un grosso limite del film può essere che chi non ha seguito tutta la serie televisiva si perde veramente molto, almeno in termini di sottigliezze, rimandi e riferimenti... E l'impressione è che una visione scevra del tipo di affetto nei confronti di Boris come quello che ad esempio ho nutrito io possa rivelare a uno spettatore che viene in contatto ora con questi personaggi un prodotto anche un po' confusionario, e a prima vista molti elementi sembrano infilati dentro un po' a forza. Anche l'impressione che si tratti proprio di un episodio allungato della serie e la regia per nulla diversa da quella del prodotto tv non contribuiscono a farne un grandissimo esempio di tecnica (scrittura a parte, perché le battute e i dialoghi sono sempre più che ottimi).

Ma per fortuna ci sono molti, moltissimi lati positivi che superano secondo me di gran lunga quelli negativi... Prima di tutto Renè, un personaggio veramente grandissimo e umano come pochi, tragico e al tempo stesso divertente, e che dopo la grande evoluzione psicologica già avuta nella parte finale della terza stagione della serie tv si riconferma in tutto il suo potenziale. E' un uomo vinto da un mestiere che non lo soddisfa e non lo soddisferà mai pienamente, fagocitato dalle meccaniche perverse del mondo in cui lavora e che si è ormai completamente arreso… Tra l'altro è bello perché nel mondo del cinema viene anche considerato un regista assai scarso proprio tecnicamente, in confronto ai vari direttori della fotografia cazzottini e agli attori di prima fascia, in modo che questo provochi in lui una frustrazione ancora più grande… Poi il messaggio di fondo con la denuncia seria, consapevole, amara e anche altamente pungente che riguarda non solo un modo di fare tv o cinema, ma tutto un certo tipo di sistema malato che purtroppo è cosa di ogni giorno nella società fuori dallo schermo.
E poi io ho riso molto anche qui, in media come nelle stagioni tv! (Mega risata per Sottaceto, la Calabria e il ponte sullo stretto!)

Alcuni elementi presi dalla serie come presagivo sono stati trattati superficialmente, altri proprio appena abbozzati, come la storia tra Arianna e Alessandro, che nel film si riduce tutta a un semplice bacio che sa tanto di liberazione per chi l'ha atteso per tre intere stagioni (io sono uno di quelli) e che invece per chi vede solo il prodotto cinematografico significa meno di niente.

Nel complesso comunque l'ho apprezzato molto.

El_Baro  @  03/04/2011 09:24:49
   8 / 10
Che brutto vedere voti negativi per un film come questo.
Che angoscia.
Mica per l'umorismo, quello può non piacere, lo capisco.
Ma giudicarlo stupido, senza senso, senza trama.

Boris è una boccata d'aria fresca catartica contro tutto quello che circonda l'italietta del mondo della televisione, della politica, dei giochini di potere.
Boris è umorismo graffiante contro il populismo, l'intellettualismo, gli italiani che ridono per i pesci che si infilano nei sederi, per i comici tipo Nando Martellone.
Sono un grande fan della serie, in parte la cosa mi ha aiutato.
Ma fa paura sentirlo considerare come un filmetto qualsiasi, senza vederne l'enorme amarezza di fondo e la grande intelligenza di chi l'ha ideato.

P.S. Poi, non ne capisco tanto, ma anche dal punto di visto tecnico mi pare un passo avanti rispetto al solito stile riconoscibile del cinema italiano medio.

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Ultima risposta 03/04/2011 21.51.22
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  03/04/2011 01:50:49
   7½ / 10
E vissero tutti felici e... dementi. Non sono un grande esperto della serie, ma trovo che il protagonista sia un pò una versione indiretta e più sfacciata del Bruno Bonomo/Silvio Orlando de "Il caimano". C'è una dose di autoironia che si recepisce all'istante, grazie a un film sarcastico, irriverente e tutto sommato profondo come raramente accade nel cinema italiano comico di questi anni.
Al di là di tutto, "Boris" è un vero Evento, e costituisce per questo un tassello prezioso di anti-cinema di questi ultimi anni. Colpisce come una versione nazional-popolare di "Effetto notte" di Truffaut (indicativa in questo senso l'attrice oca che tenta di "entrare nel personaggio" come la Valentina Cortese dell'epoca) ed è uno spaccato tremendamente veritiero e variopinto della bruttezza quotidiana. E' vero che complessivamente il ritmo è diseguale, che non mancano momenti appannati, che il materiale esplosivo della serie a tratti sembra implodere nella repressione del mezzo cinematografico (più un veicolo che altro), ma esistono almeno tre ragioni per amare incondizionatamente questa sorta di calderone post-televisivo.
La prima è che non c'è alcuna differenza tra spettatore trash e attori trash, perchè fanno parte della stessa squallida umanità.
La seconda è che quell'ilarità sguaiata, di massa, che tanto si diverte con i cinepanettoni e le scuregge - eh purtroppo i grandi Ciprì e Maresco non esistono più - è quasi disarmante e innocente nella sua ignoranza.
E la terza è proprio quel mondo pecoreccio e casalingo, da ultrà della porta accanto, degli attori "cani", potenzialmente carichi di un'umanità desolante e contagiosa, espressione della celebrata "Italia spensierata" di un divertente libro di qualche anno fa.
Il resto và da sè: dalla critica agli scarsi finanziamenti ad opere di valore culturale (con i cinepanettoni appunto sponsorizzati da produttori in odor di soldi facili e facilmente ceduti al miglior offerente) alla dissoluzione di tutta quella rabbia che, piano piano, ha permesso a Vanzina o Neri Parenti di esaltare l'Italietta scombinata e f.i.c.a.i.o.l.a. di questi decenni.
Non è nemmeno il caso di riderne più del dovuto, anche se a tratti sembra di vedere l'ultimo film di Mazzacurati.
Tutto si perde nell'accettazione passiva della propria condizione umana e artistica

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Ultima risposta 03/04/2011 09.26.11
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Ciaby  @  02/04/2011 20:05:37
   9½ / 10
Geniale quanto la serie. Un film che diventa una critica acidissima nei confronti dello scarso interesse per l'arte e la cultura nel nostro paese. E lo fa con intelligenza, scatenando risate a catena e riflessioni.
Perfetto sia nelle interpretazioni che nella tecnica, è adatto anche a chi non hai mai visto una puntata della geniale serie televisiva. Da non perdere.

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Cimurro  @  02/04/2011 14:25:56
   9½ / 10
se vi sentite poco italiani... se ridete ad ogni espressione di renè... se il vostro lessico quotidiano comprende cagna maledetta, bucho de ****, f4, apri tutto... allora non rimarrete delusi anzi... io ho riso dall'inizio alla fine ma sono borispatico.

GENI!!!!!!!!

p.s. rimanete seduti quando finisce, la sigla di elio: pensiero stupesce è la ciliegina sulla torta

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Ultima risposta 04/04/2011 12.01.24
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Dexter '86  @  29/03/2011 15:09:15
   8 / 10
Come canta Elio:

"Quando un telefilm di culto approda al grande schermo
solitamente è una ciofeca tipo "Sesso and the city 2""

ma non è questo il caso.
Questa trasposizione cinematografica mantiene tutto lo spirito e le caratteristiche originarie della serie senza che si abbia la sensazione di stare assistendo ad un episodio televisivo tirato per le lunghe. Tutti i personaggi storici hanno il giusto peso, le new entry sono perfettamente calate nella parte e, cosa molto importante, si ride dall'inizio alla fine grazie ad un ritmo narrativo sempre alto e senza momenti di stanca.
Da segnalare i camei di Nicola Piovani (e il suo Oscar) e Frankie HI-NRG MC.

Il film è godibile anche per chi non ha mai seguito la serie ma è comunque preferibile aver visto almeno qualche puntata, giusto per avere già una conoscenza dei personaggi principali.

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Ultima risposta 01/04/2011 14.06.11
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