born a champion (2021)

Il ritmo un po' fiacco non è di certo il massimo per un film che si "prefigge" essere un action con le arti marziali in prima linea. È più un modo per veicolare un dramma familiare in piena regola. Non è un film brutto, però sarebbe servita una marcia in più secondo me.

"Rocky" o "Creed" (c'è già un ragazzino sulle orme del protagonista, padre veterano) trasposto in ambito MMA. Con lo sforzo per qualche scarto dall'emulazione avrebbe potuto guadagnare la sufficienza.

Un film sportivo che pur operando alcune varfianti al racconto, rispetta pressapoco la falsariga di Rocky. Qui non c'è la boxe ma il ju-jitsu e le arti marziali miste. Niente male la scelta di ambientare in un periodo considerato agli albori di queste discipline, negli anni 90, quando ancora non avevano la copertura mediatica di oggi e di come Internet abbia influito in qualche misura allo sviluppo di queste discipline. C'è la solita retorica a stelle e striscie di questo tipo di film, ma a livelli accettabili e/o sopportabili. Non ci sono molti combattimenti, ma quei pochi sono coreografati bene, inoltre anche la compagine attoriale compie in pieno il suo dovere. Risultato più che dignitoso.