brancaleone alle crociate regia di Mario Monicelli Italia 1970
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brancaleone alle crociate (1970)

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locandina del film BRANCALEONE ALLE CROCIATE

Titolo Originale: BRANCALEONE ALLE CROCIATE

RegiaMario Monicelli

InterpretiVittorio Gassman, Adolfo Celi, Paolo Villaggio, Beba Loncar

Durata: h 1.57
NazionalitàItalia 1970
Generecommedia
Al cinema nel Novembre 1970

•  Altri film di Mario Monicelli

Trama del film Brancaleone alle crociate

In viaggio per la conquista del Santo Sepolcro, Brancaleone perde tutti i suoi uomini e invoca la Morte, salvo poi chiederle una proroga. Salva la vita a un neonato, figlio di un re normanno, e, con una nuova cenciosa armata, si rimette in viaggio. Tra una comica avventura e l'altra scoprirà che un finto lebbroso è, invece, una bella principessa: si batterà per averla e, naturalmente, perderà.

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Voto Visitatori:   7,91 / 10 (39 voti)7,91Grafico
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Voti e commenti su Brancaleone alle crociate, 39 opinioni inserite

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VincVega  @  01/01/2020 13:35:13
   8 / 10
Degno sequel dell'originale. Anche se non è sorprendente come il primo, questo secondo capitolo continua a offrire trovate eccezionali e cose nuove, che lo fanno essere comunque un grande film. A parte il solito grandissimo Gassman, cast tutto nuovo e veramente in palla (Celi, Villaggio, Proietti, Sandrelli).

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  19/10/2018 18:19:50
   7 / 10
Simpatico seguito che aggiunge personaggi e crea comunque una storia gradevole senza ricalcare l'originale.

eruyomè  @  18/08/2015 21:27:15
   9½ / 10
«un sequel può essere superiore ma difficilmente più amato dal pubblico» così disse Monicelli a proposito di questo film. E lui stesso amava di più il primo.
Come è ovvio che sia, l'originalità, la freschezza assoluta, per definizione, non puoi averla in un sequel, soprattutto quando un primo capitolo è stato così tanto amato.

Beh, io ho avuto lo strano caso di vedere per primo questo e, forse non avendo il peso del paragone precedente, ammetto di averlo trovato migliore del primo. Mi ha divertito di più, mi è parso più frenetico e meglio strutturato.
Ho amato la geniale idea della divisione in capitoli, i dialoghi con la morte, duetti veramente epici, e il finale amaro e poetico, "romantico".

Ma più di tutto, mi ha colpito come una folgorazione quel momento sublime e lirico nella ballata dell'intolleranza, quello spaccato dell'albero degli impiccati che mi ha commosso e impietrito, un momento altissimo, sincero e inaspettato. Cose che solo il genio e la sensibilità e la cultura di Monicelli potevano...Cinema di valore, perchè era fatto da persone di valore. Cosa che non abbiamo e più non avremo, per naturale decadenza e miseria umana dilagante. Figurarsi artistica.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  16/03/2015 20:39:00
   7 / 10
Non sono un grande estimatore di questo film. Per me il capolavoro di Monicelli resta Il marchese del Grillo. Dialoghi e lingua unici, da far vedere a scuola.

hghgg  @  23/02/2015 14:49:07
   8 / 10
Eccellente seguito de "L'armata Brancaleone" che nel complesso poco ha da invidiare al film del 1966 anche se "Brancaleone alle crociate" alterna in realtà momenti di grandissimo cinema ad altri punti che mi hanno decisamente convinto meno.

Per quanto riguarda l'eccellente fotografia, l'uso dei colori sempre vivi e accesi (ad accentuare il fantasioso ed il grottesco) e la costruzione sublime di alcune scene "Brancaleone alle crociate" si mantiene sullo stesso livello del primo film, grazie soprattutto alla regia abilissima di Monicelli che qui riesce a regalare davvero alcuni momenti da brividi, per bellezza. Da sottolineare l'idea nuova della divisione in capitoli, a scandire le varie fasi del film e delle avventure del più maldestro dei cavalieri medioevali.

Tra le scene indimenticabili accennate prima che Monicelli dirige con enorme maestria ricordo innanzitutto il primo incontro di Brancaleone con la Morte (l'intero capitolo "Primo dialogo di Brancaleone con la Morte") a seguito dello sterminio dei suoi compagni di viaggio. Già solo la messa in scena del "cimitero" con tutti i corpi sepolti a testa in giù con le gambe che spuntano fuori dal terreno, basterebbe a fare grande questo "capitolo" del film. Una sequenza impressionante, una scenografia esaltata dalla fotografia e dall'uso intelligente dei colori che permettono alla regia di Monicelli di cogliere ogni sfumatura di quelle desolanti inquadrature. Poi l'indimenticabile monologo tragi-comico di Brancaleone, in cui Gassman libera tutta la sua straordinaria anima teatrale adattandola allo spirito goliardico del film e del suo personaggio; uno dei momenti migliori del film. E infine appunto l'esilarante primo dialogo con la Morte (interpretata dal giovanissimo Gigi Proietti nascosto sotto un pesante costume e che per l'occasione sfoggia un accento toscano) con Gassman e Proietti a dar vita ad uno degli scambi di battute più divertenti e riusciti del film.

Altra grandissima sequenza (piuttosto cupa e "intimista", in cui esce fuori l'invettiva sociale di Monicelli) è quella presente nel capitolo "La ballata dell'intolleranza" che probabilmente rappresenta il mio momento preferito del film, quello che ha spostato la bilancina del voto dal "7,5" all'"8". Un momento di grande cinema da ammirare e contemplare.

E infine "Il secondo dialogo di Brancaleone con la Morte" ambientato nella scenografia tremendamente affascinante del deserto, con una grande fotografia e con Monicelli che ritrae l'epico-comico duello finale tra spada e falce, tra Brancaleone e la Morte, tra Vittorio Gassman e il mascherato Luigi Proietti nel gran finale del film, con tanto di intervento della Sandrelli e "finalissimo" delicato e poetico (Proietti e la Sandrelli... Mi viene da piangere, dannata televisione italiana!). Tutto molto bello.

Tra i momenti comici più riusciti a mio avviso ricordo il primo incontro e il duello tra Brancaleone e Thorz, o la scena della grotta con Pattume (altro personaggio interpretato da Proietti, uno e trino in questo film) o la prova dei carboni ardenti con Gassman che mostra una vasta gamma di impagabili espressioni comiche.

Eppure è proprio nel versante puramente comico che a volte il film non riesce a convincermi del tutto, trovo la sceneggiatura sempre brillante e ben scritta con buone idee e qualche spunto geniale ma i dialoghi, le battute ad esempio sono a volte più mosce e soprattutto nella parte finale (quella in Terra Santa) hanno completamente smesso di farmi ridere, esclusa qualche sortita dell'immarcescibile Mattatore.

Causa principale la degradazione di quel particolare e originale linguaggio ibrido che rendeva indimenticabile il primo film. Qui purtroppo questo linguaggio appare meno fresco e a volte fin troppo spinto nella direzione della sua parte dialettale, con qualche dialogo e battuta un po' troppo banali. Personalmente poi i duelli in rima tra Gassman e Celi non mi hanno fatto impazzire, troppo tirati per le lunghe e poco divertenti a mio avviso sebbene sia carina l'idea della parlata siciliana, giustappunto in quei territori lì.

Nulla di irreparabile perché poi c'è il duello finale di Brancaleone contro la Morte che risolleva tutto e ci regala un grande finale.

Della regia di Monicelli ho già detto. Gassman qui non è sublime come ne "L'armata Brancaleone" ma è comunque ottimo e ormai si è cucito sotto pelle uno dei suoi personaggi più riusciti e meritatamente più amati; inoltre di lui ho già detto abbastanza commentando il precedente film e finirei anche qui per ripetere le solite lodi.

Nota di merito al resto del cast, escluso qualche perdonabile "cambiamento" (il povero Zenone che appare solo nei primissimi minuti che da Enrico Maria Salerno si trasforma tristemente in Shel Shapiro).

C'è un Paolo Villaggio in gran spolvero, un'ottima Stefania Sandrelli, una che tra gli anni '60 e i '70, fin da giovanissima, si è ritagliata uno spazio importante nella storia del cinema e che nel 1974 reciterà ancora a fianco di Gassman nell'indimenticabile "C'eravamo tanto amati" e un Proietti scatenatissimo e impegnato ad interpretare tre personaggi diversi (la Morte, il folle Pattume e il "santo" Colombino) e di tutti e tre da un'interpretazione memorabile dando già chiara dimostrazione di un talento che negli anni '70, al cinema come al teatro, come attore o come one-man-show del miglior cabaret possibile, regalerà perle su perle. Qui si era nel 1970, Proietti agli albori del suo periodo aureo duetta magnificamente e senza timori riverenziali di sorta con un Gigante come Gassman (nei panni della Morte, soprattutto) e da sfogo alla sua guascona follia con Pattume, con quelle espressioni allucinate che non possono non impressionare.

Non è certo un caso che Vittorio Gassman lavorerà ancora con Proietti e questa volta nel "Sacro Tempio" del teatro con "La cena delle beffe" (1974) con protagonista e a cura di un certo signor Carmelo Bene.

Curiosità: Gassman e Proietti sono entrambi fondatori di celebri "botteghe" per la formazione di attori e cabarettisti teatrali, uno a Firenze l'altro, ovviamente, a Roma.

Insomma per Proietti "Brancaleone alle crociate" fu forse la scintilla che accese definitivamente il suo periodo artistico migliore (in cui lo ricordiamo anche come grandissimo doppiatore, nel difficilissimo doppiaggio di Robert De Niro in "Mean Streets" di Scorsese nel 1973 o in quello di Donald Sutherland nel "Casanova" di Fellini nel 1976, ruolo che inizialmente avrebbe anche potuto essere suo), culminato nel 1976 con il sublime one-man-show di "A me gli occhi, please" sua definitiva consacrazione.

Poi Adolfo Celi, un grande, qui però un po' limitato da un ruolo e da dialoghi che personalmente non mi hanno proprio convinto. E un convincente Lino Toffolo e una splendida Beba Loncar.

Cast di prim'ordine, con attori di sicuro talento e giovani lanciatissimi (più Gassman che sta nell'Olimpo ed è una categoria a parte) che contribuiscono molto alla riuscita del film.

Un altro, ennesimo, grande film di Monicelli che nel complesso non ha poi moltissimo da invidiare a quel gioiello indimenticabile che lo precedeva di 4 anni.

Splendido.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  01/06/2013 16:06:06
   8½ / 10
Andro' contro-corrente ma devo ammettere che questo secondo capitolo sulle disavventure di Brancaleone lo trovo piu riuscito del primo film.
Lo trovo un film piu' completo, ordinato, che tocca vette di comicita' incredibili.
Troviamo dialoghi con la morte, peccati incoffessabili, lotte tra Papi, Streghe messe al rogo...
Della banda fanno parte pure un nano e un lebbroso.
E poi c'è lui...Adolfo Celi! Un personaggio straordinario, un re Normanno che utilizza un Si**** in rima...i duetti con Gasnman sono da incorniciare!
Strepitoso!

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  10/05/2013 12:11:29
   8½ / 10
Bellissimo. Monicelli difficilmente sbagliava un colpo.

Come già sottolineato, è il cast questa volta a permettere la riuscita del film. Villaggio, Celi, e soprattutto i grandissimi Gassman e Sandrelli rendono perfettamente lo spirito del capolavoro precedente e ne continuano una storia che trapassa con novità assoluta ogni genere, ogni fase storica, ogni immagine di folklore della memoria letteraria italica. Da Dante (nella formidabile e unica scena "Ballata dell'intolleranza") ad Ariosto (la cavalleria - "Tu che della nomanza vuoi farti Gano di Maganza", fantastico), passando per l'agiografia medievale, per i bestiari e la caccia alle streghe e per tutto ciò che attinge dalla memoria ricchissima di un paese e di una cultura. E questo nell'orientamento all'analisi cinica e spietata, ma anche caciarona e tenera del costume italiano, una parodia attualizzante che fa di questa diade un gioiello del cinema nostrano. Monicelli non dimentica la tenerezza, il romanticismo, la tristezza di fondo che sta alla base di una commedia, si ricordi la scena della morte del nano e il personaggio meraviglioso di Felicilla (dai molti nomi), ma anche il buon Branca sempre più vecchio e sempre più cavaliere, sempre più fluttuante e irreale, come un Orlando del cinema, e Gassman è geniale ad averci consegnato un personaggio che è rimasto di diritto nella memoria di tutti noi, come S. Francesco, Iacopone, Paolo e Francesca e anche come la Morte.

vieste84  @  23/02/2013 21:23:22
   5 / 10
Possibile che sono l'unico al mondo a cui non è piaciuto questo film? Wikipedia addirittura parla di seguito ideale, qui su filmscoop i voti sono tutti altissimi tranne il mio che è il primo negativo a quest opera.

Per me è un prodotto insufficiente perchè calca troppo il primo capitolo, l interpretazione di Gassman sembra meno spontanea e genuina, i dialoghi sembrano meno brillanti e più forzati, la storia non ha il fascino del precedente e poi soprattutto i personaggi sono proprio sotto rispetto ai vari Abacucc, Volontè pecoro etc etc.
Con tutto il rispetto per I giovanissimi Villaggio e Proietti, devo dire che hanno interpretato personaggi un po troppo antipatici, pure il discorso (uguale al primo capitolo) riguardante al percorso pieno di lacrime e sanguine mi è parso forzato, sarà perchè ho amato alla follia il primo Brancaleone, sarà che la novità del primo mi aveva fatto innamorare, sarà che vedere per la prima volta Gassman in questo ruolo faceva più effetto, ma questo secondo capitolo non sono riuscito proprio ad apprezzarlo.

lukef  @  14/03/2012 22:56:58
   7½ / 10
Bello, forse più riflessivo ma complessivamente inferiore al primo episodio. Attori bravi ed appropriati, Gassman come sempre eccezionale... non ho invece apprezzato il montaggio: troppo lento e che non di rado rischia di smorzare la tensione, specie nelle scene di combattimento. Non voglio certo dare lezioni a Monicelli, che sicuramente avrà perseguito delle scelte precise, ma proprio per questo possono piacere come no.
Comunque consigliatissimo, alcune scena indimenticabili.

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Buba Smith  @  07/08/2011 17:04:27
   1½ / 10


Una porcheria ingobile. Noioso, e totalmente inutile. Un Zmovie.

Nemmeno una battura che riesce a strappare un sorriso. L'unica ammiratrice di questa pellicola, può essere la patumiera.

Grande delusione Gassman, che si è ridotto a fare stà porcata. Non si può sparare alto solo perchè c'è lui. Che sarà pure bravo, ma stà porcheria veramente non merita nulla.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  27/06/2011 20:30:22
   8 / 10
Davvero un bel sequel, questo. Peccato che non ne siano stati fatti altri su Brancaleone...
Carine le battute, sempre rigorosamente in brancaleonese, e questa volta si passa al lato più "magico" del Medioevo, c'è anche la caccia alle streghe e ci sono sortilegi di ogni specie. Le prove degli attori sono anche in questo caso positive, ma del resto, con gente del calibro di Gassman, Villaggio, Proietti e mettiamoci pure la Sandrelli, non poteva essere altrimenti. Positiva anche la regia di Monicelli. Forse 8 è un voto un pò esagerato... fa niente...
Simpaticissimo il re che parla in rima...

guidox  @  06/06/2011 22:37:19
   7½ / 10
inferiore e non di poco al suo predecessore, nonostante un Gigi Proietti veramente azzeccato.
rimane godibile ma non raggiunge quasi mai le alte vette del primo capitolo.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  15/10/2010 00:42:42
   7 / 10
E'un po'troppo simile al primo in certe parti e un po'fiacco in certe altre per bissare il capolavoro del primo Brancaleone. Simpatici Villaggio e Toffolo, per niente invece Proietti. Il nano Cippa (pure il nome riciclato dal primo film) rifà la parte dell'ebreo del primo film (un po'di fantasia, orsù). Alcune gag meritano (il falso papa) ma non ho apprezzato l'introduzione della strega e della magia. Il finale mistico in rima in terra santa, con un crudelissimo (ovvio) Adolfo Celi è discreto ma non mi ha convinto troppo.

hideakianno  @  11/08/2010 15:39:01
   7 / 10
capitolo secondo delle avventure dell'istrionico cavaliere branca.....solo leggermente inferiore al primo ma godibilissimo......grande cast .a partire da gassman e la sandrelli(bellissima) ,ma altrettanto bravi i caratteristi(toffolo ),e le partecipazioni di villaggio e proietti agli albori della loro carriera....menzione speciale per sal shepiro che fa morire dal ridere con il suo accento inglese mentre parla in volgare

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phemt  @  13/05/2010 10:24:00
   8½ / 10
Seguito più o meno allo stesso livello del primo capitolo anche se del cast originale rimane solo il solito stratosferico Gassman a cui si aggiungono alcuni giovani praticamente all’esordio o quasi (Proietti, Tofolo e Villaggio) destinati, chi più chi meno, ad una eccellente carriera e una splendida Sandrelli più una serie di comprimari tutti all’altezza della situazione…

Sulla stessa falsariga del primo, anzi l’armata è ancora più scalcinata, mostra un impostazione più riflessiva a un pelo meno goliardica con qualche riferimento/citazione/parodia anche a Bergman…
Notevolissima tutta la parte finale in rima baciata in cui brilla un grande Adolfo Celi…

P.S. Certo cha io Enrico Maria Salerno, per quanto il predicatore esce giusto i primi minuti, l’avrei tenuto nel cast!

CAMORRISTA  @  12/05/2010 19:17:53
   7½ / 10
un grande gassman,con un inizio del cinema di paolo villaggio troppo forte!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  09/05/2010 15:19:46
   7½ / 10
Dopo 4 anni dall'uscita del primo capitolo, ecco il secondo capitolo del nostro eroe Brancaleone firmato ancora una volta Monicelli, e interpretato ancora una volta da un'eccezionale Gassman.
In questo secondo episodio Brancaleone si dirige verso il santo sepolcro, e durante il viaggio si dovrà imbattere in altra pazzesche sfide e nuove conoscenze, tra quelle che spicca di più è l'incontro con la morte!
Non siamo hai livelli del primo capitolo, ma è comunque un grandissimo film, degno del primo capitolo che resterà un capolavoro della commedia all'italiana.
Da sottolineare poi l'ottima fotografia, mi è piaciuta allo stesso modo del primo capitolo, e infine buonissime le interpretazioni anche di Villaggio e del resto del cast. Da vedere.

(λ³)  @  02/02/2010 04:04:40
   10 / 10
un po' più riflessivo e impegnato rispetto al primo, forse meno dissacrante, cambiano i co-protagonisti ma l'ho apprezzato comunque alla stessa maniera

vodici  @  17/10/2009 16:50:30
   9 / 10
Un punto in meno rispetto al primo capitolo. Ma che cast! Memorabile la sequenza in cui Brancaleone sfida con la morte! Classico!!!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  12/10/2009 18:30:54
   7½ / 10
Rivegnite or dunque e giudicate voi, omini, da le mirabil tele de lo illustrator Luzzati introdotto, se lo viaggio mio secondo est lo immago stinto de lo mio primo, o lo degno proseguo bensì de le imprese mei.
Altra armata d’istessa sciagurata natura mi toccò in esto novo loco meco, ma che vo’, pater fui disignato e codelli li filj mei, c’altro miglior non isperassi, e un po’ stanchi semo giunti alfin a qui dinnanzi a Girusalemme Sacre e più sinza desio. Qua e là citando lo Bergman, lo Bunuel, e de li impiccati lo ballo funereo, sfiniti anco davero ci sentimo.
E per qual apparizione tanto pugnai a sgombrar lo passo mio? La morte e niun’altra, o Felicilla mia, che come lo insegna lo illustre De Andrè menistrello: mai servì l’averla colpita ne lo core, poiché la morte mai vero non more.

Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  25/05/2009 02:16:32
   10 / 10
Continuano il viaggio e le fatiche del nostro Branca, le tentazioni e le diverse possibili letture del mondo, visioni. E il nostro eroe non ci delude, rispondendo per le rime a qualsiasi avversità, alla guida di una schiera di emarginati, reietti. Si avvicina il Tristo Mietitore per il nostro Brancaleone, e i toni e le tematiche del film si fanno sempre più profonde, scavando tra le macerie della società di allora e di adesso. Più "impegnato" rispetto al primo film, intreccia diverse scelte auliche, farsesche, comiche, fino a farsi parodia della "gerusalemma liberata" in un lungo spezzone di duelli a suon di rima.
Stupendo il finale !

topsecret  @  05/11/2008 17:44:41
   7 / 10
Gli ho preferito il primo perchè l'ho trovato più divertente, ma resta comunque un film discreto. Oltre all'immenso Gassman, simpatiche anche le interpretazioni di Villaggio, Proietti e Celi.

Harvey Ross  @  15/09/2008 09:34:09
   8½ / 10
Che film ragazzi..l'ho rivisto dopo molti anni ed è sempre più bello!
Si può dire essere uno degli ultimi (badate, non l'ultimo) film italiano completo: c'è satira, c'è comicità, c'è azione, c'è regia, c'è recitazione!
Unico ed inimitabile Gassman!!
Da vedere per farsi un po di cultura cinematografica e rendersi conto quanto il cinema italiano stia cadendo in basso!

nevermind  @  16/05/2008 19:38:54
   8 / 10
Uno dei pochi sequel che non tradisce e rovina il precedente...Eccezionale Brancaleone da Norcia!

P.S. Peccato per l'attore che interpretava il predicatore nel primo film che è stato sostituito in questo sequel...Faceva troppo ridere il tono in cui parlava! :-)

Gruppo COLLABORATORI julian  @  08/05/2008 18:06:33
   7½ / 10
Poteva uscire un film banale e fastidioso per la poca originalità, ma dietro la macchina da presa c'è ancora Monicelli e allora nulla è perduto.
Monicelli ricompone completamente l'armata Brancaleone, affiancando al pilastro Gassman una formazione di attori di nuova generazione (oggi tutti sui 60-70 anni): Proeitti ben mascherato (il quale probabilmente ha interpretato anche la morte), Paolo Villaggio e Stefania Sandrelli davvero bella da giovane.
Tutto sommato il cast, che allora poteva sembrare nulla di che, oggi ci appare di ottimo livello dato che conosciamo la buona carriera che hanno poi avuto i tre attori.
Insomma il risultato è un altro godurioso film, magari non all'altezza del primo che è stato fulminante, ma con nuove valide trovate e nuove lingue maccheroniche create dal mix di dialetti e latinismi.
Si, direi che chi ha amato il primo sarà soddisfatto pienamente anche di questo...

drugo78  @  04/05/2008 13:41:03
   9 / 10
accolgo sempre con un certo pregiudizio i sequel. ma la visione di questo,vi assicuro,ha tolto tutti i miei dubbi.lo consiglio a tutti quelli che hanno fatto del primo un film di culto.anche questo è meritevole quanto il primo.eppoi, che dire di gassman in versione teatro? le solite banalità..grande ,eccellente ,,strepitoso,perfetto,ineguagliabile.

alexp79  @  03/09/2007 22:13:13
   10 / 10
commovente, uno di quei film a cui metti 10 senza pensarci un secondo.
la prima parte è una serie senza fine di battute indimenticabili, di quelle che si fanno tra amici che portano avanti una serata. La seconda parte, tutta in rima, è poesia pura. E nel mezzo? quanti momenti tristi e ironici, momenti leggeri, e profondi, come solo la "commedia all'italiana, (e questo è uno dei migliori esempi) può dare.
Chiudo con una mia opinione: Gasmann nella migliore interpretazione personale e assoluta nella storia del cinema....ma questa è un opinione.....

mattiaonline  @  28/07/2007 09:09:02
   7 / 10
Il cast è più ricco ma l'intensità del film è calata rispetto all'originale, cmq godibile.

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Ultima risposta 24/09/2007 18.08.57
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Dick  @  28/07/2007 01:26:58
   6½ / 10
Mmmhh, si simpatico, ma mi aspettavo di meglio sinceramente. Certo,

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Ultima risposta 16/08/2014 18.31.44
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  04/06/2007 02:16:55
   8½ / 10
Di poco inferiore al primo, ma il divertimento è comunque assicurato. Gassman è bravissimo ed anche i personaggi di contorno (su tutti Gigi Proietti) non sono certo da meno. Bellissimo.

Invia una mail all'autore del commento montecristo  @  19/03/2007 18:26:20
   8 / 10
Gran bel film seguito dell'Armata Brancaleone.
Scorre benissimo, bel sequel che non deve sentirsi inferiore al precedente capolavoro.
Inoltre da segnalare una delle prime interpretazioni cinematografiche di Paolo Villaggio che qui riveste il ruolo di un cavaliere tedesco...
Bello!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  01/12/2006 10:41:51
   8 / 10
Un film divertente e ricco di idee geniali,seppur inferiore rispetto a “L’armata Brancaleone”considerato che l’effetto sorpresa che colpiva lo spettatore nel primo capitolo qui viene inevitabilmente sminuito.
Monicelli pero’ è abile a intessere una trama dal bel ritmo,infarcita da personaggi davvero bizzarri e simpaticissimi,ovviamente su tutti svetta “il mattatore” per eccellenza, vale a dire un Gassman in stato di grazia,ma bravissimi sono anche i comprimari,fortissimi Toffolo,Villaggio e Proietti che riveste tre ruoli tra i quali quello della morte,sicuramente degne di nota anche le presenze femminili,dalla streghetta Sandrelli alla principessa Loncar.
Bellissima la parte finale tutta in rima,con un indimenticabile Adolfo Celi in versione re di Sicilia

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Ultima risposta 16/08/2014 18.32.51
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  11/06/2006 15:05:41
   8½ / 10
Degno sequel dell'"Armata Brancaleone". Di un pelo soltanto inferiore al primo. Più onirico ed un po' più amaro.

Gli attori sono diversi ed, ad un primo impatto, ci si sente un attimo disorientati, ma dura poco. Per fortuna, anche qui, l'umorismo non manca e neppure l'inventiva.
Sempre in latino maccheronico e strampalato, il buon Brancaleone da Norcia, un po' invecchiato, parte per le crociate. Ma perde tutti i compagni di viaggio ed invoca la morte, disperato, salvo spaventarsi non poco quando questa compare e chiede una proroga. La morte gliela concede.
L'incontro col 'lebbroso', un 'piccolo' principe, e al santone appollaiato su una colonna, lasciano senza fiato per le risate.

"Se una donna la ti si offre...periglioso è assecondarla. Ella, di poi, si vendica!"
"Cedete lo passo".

"Sono impuro, bordellatore insaziabile, beffeggiatore, crapulone, lesto di lengua e di spada, facile al gozzoviglio. Fuggo la verità ed inseguo il vizio".

"Tanto i conti tornano"... dirà la morte, nel deserto infuocato.

2 risposte al commento
Ultima risposta 08/05/2008 18.08.37
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Cappacicoria  @  15/05/2006 19:55:26
   9 / 10
Film entrato a pieno titolo nella storia del cinema, a dir poco esilarante

werther  @  18/09/2005 19:38:14
   8 / 10
Gassman è stratosferico. Villaggio anke un'ottima spalla. Come posso non dare 8. Mitico film che mi è rimasto impresso e che fanno ormai raramente. é figlio di un altro tempo purtroppo x noi.

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  25/07/2005 08:44:25
   8 / 10
Il primo è sicuramente superiore ma questo ne è comunque la naturale prosecuzione, Gassman eccezionale.

KANE  @  21/06/2005 03:59:25
   10 / 10
basta gassman+monicelli?
penso proprio di si!

Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  10/06/2005 19:04:08
   8 / 10
sicuramente inferiore al primo, unico ed inimitabile. probabilmente perchè viene a mancare il fattore della novità assoluta (l'invenzione del linguaggio è la più geniale), ma stranamente anche perchè un cast più ricco rende questa volta meno che nell'inimitabile prima armata. Mi pare di notare un gassman che inizia a farsi tronfio e solenne, perdendo parte della naturale cafonaggine del primo. ma comunque ce ne fossero di film così...

Gruppo REDAZIONE maremare  @  05/12/2004 01:15:29
   9 / 10
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