brooklyn's finest (2009)

Buon thriller poliziesco ben realizzato con ottime interpretazioni dei suoi tre protagonisti che caratterizzano 3 agenti di polizia di New York che stanno attraversando tutti un momento di difficoltà che ha effetti su di loro sia come uomini che come agenti.

Gere è un poliziotto con un curriculum non proprio brillante, vicinissimo alla pensione, depresso e disilluso. Cheadle un infiltrato pieno di rabbia, ed Hawke un uomo ossessionato dai soldi e dai problemi economici.

Un film che trae ispirazione dai drammi polizieschi degli anni '70 per realismo e per le inclinazioni pessimistiche su cui prosperavano i film di quell'epoca. Uno stile che si addice a Fuqua e ai suoi attori.

Bel poliziesco, ben caratterizzato dai protagonisti.
Uno ossessionato dai soldi...un'infiltrato...e uno a pochi giorni dalla pensione.

Poliziesco coinvolgente, nonostante non brilli di originalità. Comunque Fuqua fa il suo lavoro sporco all'interno di un genere che conosce bene e le caratterizzazioni sono ben delineate. Intenso il climax finale. Buone le prove del cast, soprattutto Cheadle.
Tra i migliori film di Fuqua, comunque non ai livelli del suo più bello di tutti, ovvero "Training Day".

Curiosità: i tre protagonisti si incrociano tre volte: rispettivamente Gere e Cheadle fuori da un supermercato, Gere e Hawke nel distretto di polizia e Hawke e Cheadle nel ghetto, prima del finale.

Poliziesco drammatico, teso e sanguinario .Sceneggiatura asciutta ed interpretazioni intense. Ovviamente non vivendo a New York non possiamo sapere quanto sia verosimile il film che ci offre questa cronaca violenta e corrotta, ma stando ai notiziari del posto, qualcosa di vero purtroppo c'è.

Un buon prodotto

Poliziesco come non ne vedevo da molto tempo. Fuqua dirige magistralmente un cast di attori notevole in un ottimo intreccio narrativo. Musiche ed atmosfera di grande impatto. Assolutamente da vedere per chi apprezza il genere .

Operano nello stesso distretto di polizia ma le storie di questi tre poliziotti procedono in parallelo, senza quasi incontrarsi ma avendo in cumune ovviamente il teatro di una strada dove la violenza è insostenibile e la vita è appesa ad un filo dove la il corpo e l'anima si corrompono. Gli attori sono ben calati nei ruoli: la disperazione di Hawke, il risentimento di Cheadle, la voglia di riscatto di Gere sono i sintomi di un mondo malato dove la differenza tra bene e male rimane solo limitata visivamente da una divisa o da un distintivo. Malinconico e cupo, è un buon film composto da un collage dove ogni storia cattura l'attenzione per percorso intrapreso dai personaggi.

"Brooklyn's finest" è il risultato artistico di una regia che già lavorò, nel 2001 con "Training day", a produzioni thriller/poliziesco. Non sarà il migliore in assoluto il buon Antoine Fuqua ma riesce, essenzialmente, a darsi da fare e a mostrare al pubblico un film che nella sua essenza tutta americana, legata alla loro concezione del poliziesco, ha risultati non errati e discretamente accattivanti.

"Brooklyn's finest" ha un sistema di narrazione e di sceneggiatura classicista, forse è fin troppo classico. Il fatto di essere ancorato e standardizzato sulla linea della prevedibilità (storie che si intrecciano di vari sbirri) da una parte porta lo spettatore ad accettare la cosa come oggettivamente buona ma, allo stesso tempo, traspare che il tutto vive in uno scatolone cinematografico già visto, con tanti e forse troppi cliché come lo sbirro che attraversa il suo momento "no" (Richard Gere) e altri in cerca di soldi facili fra corruzione e cose del genere (bla bla bla).
Una critica che facciamo poi è in strettissima relazione con la decisione di Antoine Fuqua di voler portare il film a due ore di proiezione, la stanchezza per lo spettatore, nonostante un dignitosissimo ritmo, traspare più di una volta.

Quanto al resto possiamo dire che funziona tutto a livello tecnico fra fotografia e corpus attoriale ma la sensazione è che il film americano del 2009 faccia la sua partita per non subire più che per attaccare; lontano dalla morte e dalla gloria.

Triplice incroce di vicende di poliziotti nel difficile quartiere di Brooklin..
Cattivo,crepuscolare,malato,provocatorio insomma un film dove si trova il peggio di ciò che deve affrontare la polizia in un posto dall'alto tasso di criminalità ..
sapientemente girato non ha buchi narrativi anche se la fine è un pò troppo forzata per me.
Bene i protagonisti Cheadle,Gere e Hawke.. ma anche i compromari fanno bene il loro.
Ottima fotografia specie negli interni.

Il migliore poliziescho che abbia mai visto. L´intreccio delle vicende personali dei 3 poliziotti si collegano bene l´uno con l´altro

Polpettone che attinge da Crash,Traffic e American Gangster.
Trama banale e che non decolla mai, Gere abbastanza pietoso, inoltre film eccessivamente prolisso visto che accade qualcosa solo l'ultimo quarto d'ora..

A quanto pare Fuqua ha amore da vendere per i poliziotti..!! Dopo "Training Day", un'altra pellicola in cui essi vengono dipinti come infami, doppiogiochisti e via dicendo, salvando solo il personaggio di Richard Gere che è veramente l'unico pregno di umanità, tanto alla fine..

SPOILER

Bel film.

Difficile credere che questo è lo stesso Fuqua di capolavori ..si avete letto bene capolavori.. quali TrainingDay e Shooter !

-voto d'incoraggiamento sperando in un ritorno ai fasti passati-

Il film scorre abbastanza lento ma ci sono interessanti vicende che gli fanno guadagnare la sufficienza. Snipes molto meglio di Gere. Un poliziesco vedibile.

Tre storie ordinarie di poliziotti newyorkesi che si sfiorano appena. Non s'intrecciano ma si sfiorano. Di fatto, dunque, restano vicende slegate e, delle tre, a mio medesto parere, solo quella con protagonista Ethan Hawke riesce minimamente ad attrarre lo spettatore. Le altre due storie non offrono un granchè: la vicenda di Gere è molto piatta, piuttosto banale, insapore. Quella con Don Cheadle protagonista, invece, è più intrigante ma usata ed abusata nel cinema tanto da non apparire per nulla intrigante.
Nel complesso, a parte una regia fluida ed elegante, il film non regala emozioni: non decolla mai e scivola in un anonimato che sa di rimpianto.

Buon poliziesco.
Se cercate un film solo spara tutto e niente storia, allora non è per voi. Se cercate un BUON film poliziesco, che rispecchia la cruda realtà della periferia New yorkese, allora sedetevi comodi e godetevi lo spettacolo.

Bello.

Carino. Per passare una serata. Forse un po' lungo. Tre storie di cui una sola veramente interessante(anche se è una storia trita e ritrita).

Dopo il successo di "training day" questo regista ha avuto una carriera abbastanza deludente...decide cosi di tornare sulle strade cupe e violente del suo maggior successo...ma non riesce a colpire nel segno!
Tutta la storia appare un po' fredda e distaccata e il finale delude le attese...
Si raccontano i giorni di tre poliziotti che nel corso della storia si incroceranno piu' volte fino al prevedibile epilogo...
Quella di Gere è la parte meno interessante e riuscita...quella di Cheadle non mostra nulla di nuovo,tutto gia' visto mille volte...un po' meglio la parte di Hawke che esprime i turbamenti di un Padre di famiglia che cerca di sbarcare il lunario con i metodi meno ortodossi possibili...

3 storie di poliziotti in cerca di migliorare le proprie vite..c'è chi ci riesce e chi no.Vi è un'ottima trama sorretta dall'interpretazione di 3 mostri di bravura Gere/Hawke/Cheadle Che cn il poliziesco se la cavano alla grande.Il risultato è il coinvolgente terzo lavoro riuscito di Foqua dopo Training Day e l'imperdibile Shooter.Vale la pena dargli un'occhiata.

Un buon cast e il regista di Training Day:peccato che stavolta non ne avessero voglia.
Tre storie di poliziotti newyorkesi (l'infiltrato,il corrotto,l'infingardo) che si incrociano.Magari si intrecciassero,si incrociano come quando incontrate una persona x strada e al massimo ci picchiate contro.Ma di una tristezza....!
Succede qualcosa negli ultimi 10 minuti (su 120 o più).
Bisogna essere bravi ad arrivarci e il premio non vale la costanza.

Anche tornando a sguazzare nella melma che gli è più congeniale, Fuqua non riesce a dare alla sua ultima opera quel qualcosa in più che gli permetta di fare il salto di qualità. Gli ingredienti ci sono tutti. Un cast altisonante e in buona forma, uno scenario magnifico, una storia solida; eppure tutto assume una patina di deja-vu. Gere a suo agio come il migliore Cheadle, bene Hawk, quasi un cameo quello di Snipes. La carenza di un mustang di razza si fa sentire. Una pellicola che oltre a sottolineare la maestria di Fuqua e la sua naturale predilezione per il genere aggiunge davvero poco.

Film che non mi ha entusiasmato. Un poliziesco con varie sfaccettature ma che cade spesso in una trama banale.

Finalmente un Fuqua degno di essere visto, l'unico forse dai tempi del bellissimo Training Day. Qui non siamo su quei livelli ma poco ci manca: ok, i clichè ci sono, dal poliziotto alcolizzato alle soglie della pensione a quello traffichino con problemi a casa fino all'inflitrato che non ha più una vita propia. Roba già vista ma girata con mestiere immersi in una New York sudicia come nei polizieschi di una volta, più uno scheletro narrativo degno del miglior Inarritu: zero forzature, semplicemente tre storie di identico impatto emotivo che convergono in un finale senza scampo. Il tutto arricchito da una regia e un montaggio coi fiocchi - c'è una sequenza a metà pellicola che da sola vale il prezzo del biglietto -
Ottimo davvero il cast, da Richard Gere - grandissimo - a Don Chadle, passando per Ethan Hawke e Wesley Snips. Da noi è uscito direttamente in dvd passando abbastanza inosservato ed è un vero peccato: fa tranquillamente il suo dovere.

mahh.. non dice granché..

Pellicola in cui il protagonista principale è Brooklyn dove convergono 3 storie diverse di disperazione; il film è crudo e meno "tamarro" di quanto ci si può immaginare, lo consiglio

Duro e sporco poliziesco metropolitano dai toni drammatici e disperati, sorretto da ottime interpretazioni e da un epilogo decisamente implacabile.

Un buon poliziesco che però alla fine ti lascia con l'amaro in bocca...
questo in sintesi, il mio commento al film.... ti aspetti sempre quel "quid"
che faccia fare alla pellicola il di salto qualità per farla uscire dall'anonimato,
ed invece dopo due ore di attesa non rimane nulla... peccato perchè il cast
prometteva molto. Inferiore (e di molto) a Pride & Glory sempre sulla corruzione nella polizia newyorkese....

Riparte dal genere poliziesco Antoine Fuqua,meritatamente baciato anni fa dal successo ottenuto con "Training Day" e successivamente incapace di ripetersi su certi livelli,ora ci riprova con "Brooklyn's Finest", tornando a trattare uno spaccato di cupa vita poliziesca.Poteva essere l'occasione giusta per un rilancio in grande stile, considerato il notevole cast a supporto di una storia torbida, intonata al clima da guerriglia urbana scatenatosi in un uno dei quartieri più famigerati di NY.
Fuqua si limita ad una diligente illustrazione di luoghi comuni corredati da una moraletta fin troppo semplicistica,non riuscendo quindi a distinguersi dal solito prodotto ben confezionato ma privo dell'opportuna dose sovversiva.
La vicenda riguarda tre poliziotti:Sal (E.Hawke),sbirro della narcotici costretto a trovare un'abitazione più salubre e spaziosa ma privo della somma necessaria per acquistarla,quindi Tango (D.Cheadle), da tempo infiltrato nella gang del quartiere ma stanco di una doppia vita da cui potrà estraniarsi solo accettando un incarico infame e infine Eddie (R.Gere),ad un passo dalla pensione,alcolizzato e depresso.
Di fatto uno schema a tre voci che si accavalla in un finale tanto atteso quanto prevedibile,Fuqua si dilunga nell'osservazione dei personaggi ma non offre null'altro che figure stereotipate e già conosciute,distogliendo lo sguardo da una più confacente azione
Il mestiere del regista che dimostra facilità di movimento in certi ambienti, favorisce comunque una visione accettabile e molto coinvolgente in alcune circostanze.

Spero che Fuqua riesca ancora a regalarci qualcosa di meglio in futuro. Questa Brooklyn ne è un buon presagio. Un film ben caratterizzato dagli ottimi tre personaggi e nel loro intreccio. Forse poco emozionante nel complesso. In ogni caso vedere storie di questa caratura è sempre un bel vedere.

Antoine Fuqua torna al poliziesco old style zeppo di clichè.
Siamo lontani dai fasti di Training Day ma comunque il film è solido, ben interpretato e decisamente interessante.
Bravi i tre protagonisti sebbene troppo stereotipati, bella l'atmosfera cupa e grigia della strada.
Fin troppo scontate alcune scene ma comunque un film discreto.

fuqua và a nozze con i polizieschi urbani, è il suo pane e si vede, un film questo che è passato totalmente inosservato da noi,ma che ha qualità e andrebbe rivalutato,gli manca forse qualcosa per renderlo decisamente sopra la media, ma la fattura è ottima e ne consiglio la visione

Bel film. Consiglio la visione.
Grande Richard

Fuqua torna sulle tracce che lo resero famoso - lo sbirro buono e quello cattivo o nessuno dei due ... Il regista ci illude troppo per quasi due ore parlando di quartieri malfamati, negri & droga Co., il problematico poliziotto di turno, ci fa sperare troppo per quasi l'intera sua durata concludendo senza una valido significato. Un vero peccato.
Quando un finale poco elaborato/ragionato rovina l'intera immagine del film. 6/6.5

Ritorno alle origini per Fuqua, tra i migliori registi odierni nel presentare il marcio e il lato sporco delle forze dell'ordine. Non siamo ai livelli dell'eccellente "Training Day", visto che c'e' molto meno ritmo e piu' dialoghi, ma l'atmosfera ricreata da una squallida Brooklyn a fare da "cartolina", e l'introspezione/caratterizzazione dei tre personaggi principali in questo caso fanno la differenza: un poliziotto sul viale del tramonto rassegnato, stanco, e indifferente a tutto quello che lo circonda (formidabile Richard Gere); un'agente della narcotici con famiglia numerosa a carico, disperato per soldi, incapace di far fronte alle spese e per questo piu' volte "costretto" a rubare prove e reperti in contanti (un Ethan Hawke maturo, rugoso e sofferto); un detective sotto copertura, amico di un trafficante (Wesley Snipes, sottotono), e talmente immerso nel proprio lavoro da essere quasi incapace di distinguere i confini del giusto e della legge (un bravo Don Cheadle, piu' o meno nello stesso ruolo di "Traffic"). Tre anime perdenti e maledette destinate alla distruzione nel violento e straziante epilogo finale, unico momento in cui i loro destini si incroceranno... Delle tre storie, forse quella piu' "interessante" e' quella di Gere, a voi la scelta... Fatto sta che questo rimane uno dei polizieschi piu' duri e veritieri usciti negli ultimi anni (negli States, perche' qui in Italia non si e' ancora visto). A tratti risulta soporifero, la sceneggiatura cade spesso in deja' vu, e un po' piu' di azione, forse non avrebbe guastato;, ma l'efficace messa in scena (splendida la fotografia), la storia comunque avvincente, e la secca e fantastica prova dei tre attori protagonisti finiranno in ogni caso per coinvolgervi ed appassionarvi come non mai, specie nel tesissimo finale nel palazzo popolare.
Un poliziesco corrotto, dark e crepuscolare. Pero' gli manca quella scintilla... non so.
Da vedere lo stesso. 8 -

il grande ritorno di fuqua con un poliziesco duro, cinico e sporco della strada su cui è narrato.
i clichè ci sono: lo sbirro alcolizzato ai limiti della pensione, quello sotto copertura che non riesce più a distinguere cos'è giusto da cos'è sbagliato... ma un'ottima storia, che fa convergere i destini dei protagonisti nei violenti minuti finali, e delle interpretazioni solidissime dei tre interpreti principali, fanno di questo film un'opera compatta e con una sua precisa identità.
visione d'obbligo per gli amanti del genere come il sottoscritto.

Dopo le ultime prove deludenti, Antoine Fuqua torna alle atmosfere che più gli si adattano, in un film "Training day". Le tra parallele vite di altrettanti poliziotti del distretto di Brooklyn /Richard Gere, Ethan Hawke e Don Cheadle fanno un film stile "Crash", ma senza troppi collegamenti in modo che i tre si trovino insieme soltanto nelle ultime sequenze della sceneggiatura. Un poliziesco senza fronzoli che lascia scorrere veloci i suoi ben 140 minuti (nonostante l'abbia visto alla proiezione di mezzanotte a Venezia) e che ci lascia incollati alla sedia fino all'ultima scena. Alcune ingenuità di sceneggiatura fanno storcere un pò il naso, ma tutto sommato l'opera è riuscita, anche grazie ad un'ottima fotografia.