buongiorno, notte regia di Marco Bellocchio Italia 2003
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buongiorno, notte (2003)

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locandina del film BUONGIORNO, NOTTE

Titolo Originale: BUONGIORNO, NOTTE

RegiaMarco Bellocchio

InterpretiMaya Sansa, Luigi Lo Cascio, Pier Giorgio Bellocchio, Giovanni Calcagno, Roberto Herlitzka, Paolo Briguglia

Durata: h 1.45
NazionalitàItalia 2003
Generestorico
Tratto dal libro "L'affare Moro" di Leonardo Sciascia
Al cinema nel Settembre 2003

•  Altri film di Marco Bellocchio

Trama del film Buongiorno, notte

Chiara, giovane terrorista appartenente alla lotta armata, è coinvolta nel sequestro Moro. Attraverso il suo sguardo prende corpo il complesso mondo degli "anni di piombo", disperatamente fiducioso nell’avvento della rivoluzione e intrappolato nei rituali della clandestinità. Di contro è chiamata a vivere la normalità del quotidiano con i suoi ritmi di sempre...

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Voto Visitatori:   7,31 / 10 (135 voti)7,31Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
Miglior attore non protagonista (Roberto Herlitzka)
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior attore non protagonista (Roberto Herlitzka)
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Voti e commenti su Buongiorno, notte, 135 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  02/06/2023 13:16:22
   8 / 10
Ancora mi manca "Esterno notte", ma questo primo film di Bellocchio sul caso Moro è già di per sé un'opera decisamente notevole. Roberto Herlitzka fornisce una prova attoriale di altissimo livello, la voce del regista su quegli anni è accorata e potente. Quando un'idea si trasforma in dogma e viene abbracciata da fanatici, la storia ci insegna che finisce sempre male e il lavoro di Bellocchio lo racconta benissimo.

130300  @  22/01/2023 22:01:28
   7½ / 10
DogDayAfternoon  @  07/11/2021 21:29:43
   6½ / 10
Il sequestro di Aldo Moro visto con gli occhi dei sequestratori, in particolar modo con quelli dell'unica donna componente del gruppo. Leggo elogi particolari per l'attrice protagonista, mah...a me questa Maya Sansa proprio non piace, secondo film che vedo con lei dopo "La meglio gioventù" e seconda volta che non riesco a trovarci nulla di buono, molto ma molto meglio invece l'interprete di Aldo Moro che sicuramente è quello che spicca tra tutti.

Per il resto un film interessante che però paga forse una certa staticità, inoltre le immagini di repertorio sono sicuramente sempre affascinanti in un film storico ma forse qui sono anche un po' esagerate, a tratti sembra quasi un documentario. Suggestivo l'utilizzo della intro di "Shine on you crazy diamond" (una delle intro più belle di sempre), specialmente nell'ultima scena.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  11/04/2021 17:54:59
   7½ / 10
Bellocchio porta sul grande schermo la vicenda del rapimento di Moro, ma non è la ricostruzione fattuale dell'avvenimento a interessarlo, bensì la psicologia dei soggetti in campo. La protagonista si trova così a dibattersi tra l'arido materialismo dialettico dell'ideologia brigatista e l'umana compassione nei confronti di uomo eretto a emblema di tutto il male politico italico. Ottima opera.

Goldust  @  27/05/2020 17:07:05
   7½ / 10
Una visione insolita ed interessante ( da un punto di vista privilegiato che è quello interno al gruppo terroristico ) su di uno dei fatti di cronaca politica più tristemente celebri della nostra prima Repubblica. Un film utile per capire le persone prima dei terroristi che, evidentemente, non sono tutti uguali; senza fronzoli, senza morali, senza tentativi di schieramento o riabilitazione storica. Quello che, probabilmente sempre, una pellicola "storica" dovrebbe fare.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  08/12/2019 19:11:18
   8 / 10
Film sicuramente importante per rilevanza storica, fatto benissimo con scenggiatura solida e ottime interpretazioni soprattutto della protagonista che surclassa tutti gli uomini , tranne forse un rassegnato aldo moro .
Quello che non mi è andato giù è l'aria non proprio drammatica del film , con i sogni e le paura dei brigatisti che si intercalano alla vicenda , non viene detto nulla di cosa succerà dopo e anche l'ultima scena fuori dal nascondiglio è parecchio discutibile , Non so , forse Bellocchio vuol farli passare per meno ******* di quello che furono ??
il voto comunque è per il film , la politica la lascio altrove

paolo__r  @  19/03/2018 12:20:42
   8½ / 10
Film molto interessante e ben recitato, con una buona ricostruzione storica. Decisamente piacevole e ricco di spunti notevoli.

Oskarsson88  @  28/04/2017 01:47:36
   7½ / 10
Bel misto tra storia reale e libera interpretazione, con un'ottima colonna sonora e una brava attrice molto ben caratterizzata, più che gli attori maschili. Bel lavoro di Bellocchio, davvero un ottimo regista.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  23/01/2013 12:21:57
   7½ / 10
Al momento è il miglior Bellocchio che ho visto.
Un film politico simbolico, inquietante, riflessivo.
Terry ha detto tutto.

TheLegend  @  11/10/2012 04:22:40
   6½ / 10
Tutto sommato abbastanza monocorde.
Comunque difficile inventarsi chissà cosa dovendo trattare una storia del genere e non dovendo rischiare di spettacolarizzare troppo l'accaduto.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  05/09/2012 19:24:40
   10 / 10
Mi sono dimenticato di dire che "Buongiorno, Notte" non è propriamente il titolo della poesia di Emily Dickinson, il cui primo verso dice "Good morning, Midnight". La scelta di tradurre "Buongiorno, Notte" è stata dello studioso e traduttore italiano Nicola Grandini.

Un capolavoro.

Vedi recensione

Invia una mail all'autore del commento eddiguff  @  20/01/2011 21:32:26
   8½ / 10
Ah, ma allora esiste ancora il cinema impegnato e non pacchiano. Oltre alle stupende musiche dei Pink Floyd, ho apprezzato soprattutto come viene riportato l'interrogatorio dei brigatisti a Moro. Loro che inneggiano al proletariato, alla classe operaia, alla libertà. E lui che gli dice di non essere mai andato contro a tutto ciò e sembra non capire esattamente cosa essi rivendichino. Credo che il tutto sia molto vicino alla realtà e la sensazione è che questo fatto così eclatante si sia smarrito in una bolla di sapone pseudo-ideologica che non è servita a nessuno.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  02/01/2011 22:59:13
   8½ / 10
"In fondo la sua è una religione. Come la mia."

Sotto certi aspetti Buongiorno, notte è speculare all'Ora di religione, il film precedente di Bellocchio. Il regista non vuole assolutamente cercare ricostruzioni storiche verosimili, quanto analizzare l'ideale che diviene dogma, unico e indistruttibile cui il personaggio di Lo Cascio incarna. Nessun dubbio, nessuna incertezza, solo cieca obbedienza, senza rendersi conto che le vittime di una volta sono diventati i carnefici di oggi.
"L'immaginazione al potere" recitava un celebre slogan di una volta. Ebbene questo film è la morte di quell'immaginazione. In questa pellicola vive i suoi ultimi barlumi di libertà, nell'immagine di un Aldo Moro fuori dalla prigione, libero e vivo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  28/06/2010 11:29:39
   8½ / 10
Altro film italiano eccellente,da vedere per l'originalità e il coraggio con cui viene affrontato un argomento che ha segnato la storia e le coscenze del nostro paese.
Di film e di fiction su Moro ne abbiamo avute tante,molte seguono la storia così come deve essere accaduta ma "Buongiorno,notte" è originale e diverso. La trama è romanzata ma è precisa nella ricostruzione eppure Bellocchio tenta (con coraggio) di dare spessore umano anche ai "cattivi",difatti la protagonista è una brigatista. Seguiamo i giorni del rapimento attraverso il suo sguardo,i suoi tentennamenti e i suoi sogni.
Ci sono delle scene da antologia (quella dell'ascensore,del bambino e il finale su tutte),altre un pò troppo forzate. Molto onirico e con una colonna sonora molto particolare che và da Vivaldi ai Pink Floyd quasi in maniera ossessiva ma che riescono a far entrare subito nell'atmosfera da sogno che vogliono dare molte sequenze. Il tono che mantiene il lavoro di Bellocchio è indefinibile perché varia dal grottesco al drammatico all'onirico senza mai fermarsi.
Anche ottime le interpretazioni che vedono nel trio Sansa-Lo Cascio-Herlitzka il punto migliore.
Alla parte maggiore riservata ai sequestratori e a Moro,indubbiamente e inevitabilmente romanzata e quasi metaforica,fa da contrappunto una ricostruzione precisa degli avvenimenti esterni,dalle lettere inviate alla ridicola seduta spiritica tenuta da alcuni politici. Anche questa scena,volutamente ridicola e che entra poco nel contesto,ricalca un avvenimento realmente accaduto ed è l'ennesimo atto di condanna di Bellocchio non tanto verso i brigatisti ma verso chi non ha fatto nulla,se non all'apparenza,per salvare la vita di Moro.
D'altronde i pensieri del regista sono espressi chiaramente attraverso un personaggio (Enzo) che nel film uscirà di scena poco prima della fine: i brigatisti sono degli stupidi perché quello che fanno si rivelerà inutile. Lo stesso prigioniero dirà loro che verrà reso solo un martire da quel loro modo di agire che porterà alla sua condanna a morte.
C'è anche una lotta tra ideologia e umanità che la protagonista Chiara affronta e in una delle scene più forti del film è espressa in maniera perfetta quando negherà a sé stessa di aver pianto per aver trovato una lettera toccante.
Essenzialmente il film affronta la Storia attraverso 3 piani narrativi,costruiti in maniera esemplare: c'è quello reale rappresentato dalla tv,dai veri volti e dalle parole dei politici; c'è quello reale-romanzato predominante nel film,in pratica la storia principale; e infine c'è il piano onirico,quello sulla forza dell'immaginazione che non può non fare esclamare nel finale: "Se solo fosse successo veramente!".
Nel finale convergono questi 3 punti in maniera toccante con l'ode a Syd Barrett,traferite ad un funerale ipocrita e di facciata: persino la bara è vuota.


"...Il mio sangue ricadrà su di loro."
(Aldo Moro)


Il tono di speranza del finale non è di certo riservato a quel carnaio di facce smorte e colpevoli ma al sogno di Chiara e di un'Italia (non) intera.

"Buongiorno,notte.
Torno a casa."
(Emily Dickinson)

Suskis  @  09/02/2010 22:37:03
   7½ / 10
Forse un film per chi questa tragedia l'ha vissuta all'epoca. Molto onirico ma altrettanto forte. Io ero troppo giovane quando uccisero Moro, e da allora restano soltanto recriminazioni. Questo film mostra una possibile realtà dei fatti e delle persone (possibili quanto i sogni della protagonista e degli italiani).
Insoliti i Pink Floyd di Wish You Where Here e di Dark Side of The Moon (ma credo che all'epoca fossero parecchio ascoltati).

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godfa982  @  10/08/2009 15:21:37
   6½ / 10
Che non si sia fatto nulla per salvare Moro e che si sia deciso di "sacrificarlo" per demonizzare le BR è storia ormai risaputa. Anche Tornatore ce lo ricorda ne "il camorrista", in cui gli stessi esponenti della DC fecero di tutto per liberare l'assessore Cirillo compreso scendere a patti con la camorra e con le stesse BR. Non fu cosi per Moro, letteralmente abbandonato da tutti. Del film di Bellocchio ho apprezzato molto l alternarsi tra realta e sogno, Moro prigioniero e Moro "coinquilino", con il doppio finale: la realtà e cio che Chiara ha sognato di fare... e che l'Italia intera ha sperato accadesse.

Il segno della croce dei brigatisti prima di cenare è emblematico, anch'essi, loro malgrado, si son ritrovati ad essere pedine d un gioco piu grande di loro, e a commettere qualcosa che in fondo non avrebbero voluto...il senso di pietà non è solo cristiano, non appartiene solo a Moro, ma è un qualcosa di umano e che tutti (brigatisti compresi)sentono.

Alcune scelte musicali m hanno lasciato un po perplesso, come del resto forse l'opera tutta non è riuscita ad entusiasmarmi, un film discreto, ma sinceramente la grande esaltazione della critica l ho vista un po capziosa, un po "telecomandata" basta vedere chi ha partecipato alla produzione del film per farsi un idea. Scene gia viste per i film di Avati, critica osannante e servizi ai tg (delle stesse aziende produttrici) che sono puri e semplici spot.

Una cosa che prorpio non sono riuscito a madare giu è stata la scelta di mostrarci un papa "finto" (interpretato da un attore) nella scena in cui legge il bigliettino inviatogli dalla presidenza del consiglio dei ministri.. e dopo un po mostrarci il vero papa con immagini di repertorio affacciato a San Pietro. Scelta a mio avviso pessima...ma poi a questo punto se lo fai, lo fai anche per Moro e mostri le foto con il VERO Moro.


Come detto, a mio avviso, film discreto ma non un capolavoro o semitale come i piu hanno voluto farci intendere.

Dam182  @  26/06/2009 15:39:00
   8 / 10
everyray  @  08/09/2008 17:12:33
   8 / 10
Il drammatico rapimento di Aldo Moro rivisto con gli occhi di Chiara (In realtà Anna Laura Braghetti che faceva parte del gruppo delle BR che tennero in ostaggio Moro)!
Un fatto storico degli anni di piombo rivissuto in chiave onorica da Bellocchio e personalmente ho apprezzato molto il finale un pochino discusso nel quale

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Granf  @  11/08/2008 13:22:44
   8 / 10
Grandissimo film di Bellocchio sul sequestro Moro. La regia è perfetta e gli attori sono ottimi, in particolare Maya Sansa e Roberto Herlitzka. Poi c'è quel finale bellissimo carico di speranza e poesia.

La sicurezza, poi il timore, poi ancora il rimorso e la rassegnazione di una delle persone coinvolte in quello che è stato uno dei momenti più tristi della storia italiana, si contrappone allo spietato Lo Cascio, idealista convinto e combattivo.
Bellocchio dà un volto a questa gente, si pone domande e cerca invano di trovare risposte. Grande cinema.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  16/06/2008 22:58:20
   7½ / 10
Se “Il caso Aldo Moro” è incentrato per massima parte sul calvario personale dell’ex presidente della DC, correlato alle dinamiche, narrate con un taglio quasi documentaristico, della politica nazionale, nell’opera di Bellocchio si dà più spazio al travaglio interiore di uno degli artefici del famigerato sequestro: una giovane brigatista di nome Chiara. Alla ricostruzione meticolosa dei fatti attuata da Giuseppe Ferrara, inoltre, si contrappone qui la preponderanza dell’apporto di fantasia del regista di Piacenza, il quale descrive l’evolversi della progressiva crisi di coscienza della ragazza, che si manifesterà sia a livello conscio che (soprattutto) a livello onirico.
Se inizialmente il recluso è visto, agli occhi di Chiara, come un mero prigioniero politico strumentale alla causa dei suoi compagni, lo stesso poco alla volta si “trasfigurerà”, nella mente della brigatista, in un martire vittima di un intero sistema: all’Aldo Moro politico, quale rapprsentante di quella classe politica tacciata dalle B.R. di essere fautrice di un’azione antiproletaria, si sostituirà l’Aldo Moro uomo, fatto di carne e sentimenti, e imprescindibilmente legato alla sfera affettiva costituita dai suoi congiunti e dai suoi (veri) amici. Allo stesso modo sarà segnata la dimensione onirica della ragazza, i cui sogni dapprima avranno ad oggetto il trionfo dell’ideale comunista, e successivamente il desiderio di vedere libero l’ostaggio.
Ad alimentare i dubbi di Chiara è la figura del collega di lavoro: un giovane scrittore in erba, i cui ideali politici sono in antitesi alla lotta armata portata avanti dai rivoluzionari. Egli (che probabilmente incarna una sorta di “alter ego” ideale del regista, di cui porta il pensiero) esprime le sue reprimenda verso il criminale movimento brigatista, perché viziato da un’agire fondato sulla forza e sulla prevaricazione nella sostanza simile alla linea operativa di quella stessa classe politica dirigente avversata dai rivoluzionari, e in tutto e per tutto uguale all’azione repressiva del regime fascista. E proprio il ricordo di un libro sulle testimonianze dei partigiani prigionieri dei fascisti, che il padre di Chiara soleva leggerle nel periodo della sua infanzia, determinerà in essa la definitiva presa di coscienza della profonda ingiustizia alla base dell’atto del rapimento: nessun ideale è giusto quando è portato avanti con il sacrificio umano. Questo concetto, nella visione d’insieme di Bellocchio su tutto l’evento, si applica anche ai governanti, il cui dovere morale di garantire la vita di qualsiasi cittadino deve venire prima della ragione di Stato. Pertanto, la lezione morale che si trae da questo film riguarda tutti coloro che sono stati implicati nella drammatica vicenda dello statista: dagli esecutori materiali dell’omicidio, i brigatisti, a quelli ideali, i politici.
La pellicola si chiude con una sequenza molto bella e toccante, nella quale si riprende Aldo Moro (impersonato da un ottimo Roberto Herlitzka, che non fa rimpiangere l’interpretazione del grande Volontè) che, nei desideri e nell’immaginazione della giovane Chiara, cammina per le strade di Roma verso casa, finalmente libero.

unpoeta67  @  15/01/2008 19:27:04
   7 / 10
un film che riporta indietro nel tempo , fa un po' senso sentir parlare dell'omicidio moro catalogando il film come storico . il film comunque e' bello e valido , come ha detto qualcuno mescola purtroppo il sogno con la realta' , il fatto e' che probabilmente di sogni ne aleggiavano pochi al tempo...

gei§t  @  19/12/2007 17:38:00
   8½ / 10
bellissima storia che mescola sogno e realtà, soprattutto il finale è deciamente stupendo... dando vita alla speranza che in mezzo a quel gruppo di pazzi e stupidi ci fosse uno animo buono che potesse risolvere la situazione.
pazzi al mondo ce ne sono tanti, acceccati da stupidi ideali, ma per fortuna c'è anche chi ha la testa che gli funziona.
bello rivedere questo fatto storico ricostruito con tanta fantasia e con qualche "se" che ci fa immaginare un evolversi diverso degli eventi... ma è solo un sogno purtroppo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  22/10/2007 19:20:43
   8½ / 10
Non avendo a disposizione altro che i ricordi di questo film (volutamente) scorretto, posso dire che Buongiorno, notte è il Capolavoro Cinematografico che non ci meritiamo.
Un Bellocchio che forse ha il limite ancora una volta di affidarsi alla Metafora creando questa sorta di Sogno di Liberazione (di Moro) che è la Liberazione sua, nostra, della generazione che ha vissuto sulla propria pelle il terrorismo e quel terribile crocevia tra Via Fani e Via Catani.
Messo davanti alla responsabilità di accertare vero o falso, di imbroccare l'invettiva, o di umanizzare (rischio ideologico fortissimo) anche i terroristi, Bellocchio sceglie la via di un ripensamento etico, storico, ideologico, filosofico e culturale del Brigatismo: naturalmente i tradizionalisti puri, che magari avranno applaudito i tanti film inutili e agiografici su Moro, non avranno apprezzato granchè.
Notevolissimo l'interprete, sorprendentemente calibrata l'interpretazione della Sansa, efficace anche LoCascio, forse nella sua interpretazione migliore.
Le note epiche e tutto sommato serafiche di Shine on your crazy diamond si aprono a squarci eversivi di rara bellezza, inscenando una Tragedia Italiana con il pudore ma anche il coraggio di una Rappresentazione Borgesiana.
Bellissimo.

sonhador  @  14/10/2007 17:08:02
   6 / 10
mediocre film dalle ottime potenzialità iniziali ma che alla lunga fa scemare notevolmente l'interesse. Molto bravo l'attore nei panni di Moro. A parte qualche buona scena nel complesso deludente.

addicted  @  21/09/2007 14:47:39
   8½ / 10
Davvero un gran bel film, che a mio parere rappresenta il ritorno di Bellocchio alle sue vere qualità, dopo aver smaltito i postumi della sbornia psicanalitica.
Avvincente, teso, tragico.
L'ultima sequenza è magistrale: muove l'animo a commozione.

vehuel  @  16/07/2007 08:54:12
   8½ / 10
film davvero bello, bella la ricostruzione storica e gli attori sono molto bravi.
Assolutamente da vedere!!!

orsobruno77  @  04/07/2007 02:38:18
   7 / 10
Buongiorno, notte - Marco Bellocchio


In questo periodo sto prendendo molte informazioni su “il caso Moro”, tramite un libro che sto leggendo e che consiglio vivamente, “La tela del ragno” di Sergio Flamigni, e quello che trovo in rete.
Tutto è nato dalla visione di un altro film “Piazza delle cinque lune” e al libro sono arrivato su consiglio di Gianluca, che ringrazio.

Con la madre dei miei adorati nipotini, abbiamo deciso di farci una serata vedendo i film che hanno cercato di dare una spiegazione a ciò che avvenne nel 1978 dalla strage/rapimento di Via Fani all’omicidio.

Il film di Bellocchio è il primo che abbiamo visto dei tre che avevo affittato, e quindi comincio a scrivere di questo.

Sapevo che non mi sarebbe piaciuto, ma non per questo l’ho visto con preconcetti o svogliatamente.
Credevo che il soggetto del film fosse leggermente diverso, mi sono anche sentito spiazzato e non poco da come la storia andava sviluppandosi.
Da come l’avevano pubblicizzato, o almeno, da quello che avevo capito io dal trailer, sembrava essere la ricostruzione di ciò che è avvenuto nella casa in cui tenevano l’On. Moro prigioniero.

Invece non c’è una ricostruzione fedele, ma il tutto è una scusa per mostrare come si sviluppano i rapporti tra i carcerieri e il prigioniero.
Una specie di sindrome di Stoccolma…

Ma…sono i brigatisti ad essere influenzati dai modi e dal personaggio di Moro.
In particolare la Braghetti, una brava Maya Sansa, che si esalta ed esulta appena apprende dal tg che la strage di Via Fani è andata a buon fine…

È forse lei il personaggio principale, anche più di Moro.

La vediamo fredda e distaccata sul posto di lavoro, compiere azioni monotone e quotidiane senza lamentarsi, quasi come se il suo essere lì fosse un alias necessario, una copertura da portare avanti senza peso…

Ma i problemi iniziano quando il personaggio di Marco Bellocchio fa la sua comparsa nel film.

Torno un attimo indietro.

Effettuato il sequestro, Mario Moretti, capo dell’esecutivo brigatista, apre le famose borse personali del Presidente della DC, e da una di queste tira fuori la sceneggiatura di un film, “buongiorno, notte” di Enzo Passoscuro.

Marco Bellocchio ha creato un personaggio che parlasse per lui, il suo nome nel film è Enzo Passoscuro, un collega della Braghetti, un collega che non vediamo mai lavorare, che è molto interessato alla brigatista, flirta con lei, o almeno sembra, perché poi da alcuni discorsi si può pensare che fosse un poliziotto o un agente dei servizi infiltrato, invece nulla di tutto questo…
Del resto lui le parla della sceneggiatura che ha scritto, le dice di voler essere altro che un dipendente ministeriale, le racconta la storia di questi fatti tragici commessi dai brigatisti e di come lei fosse stata ispirazione per lui per il personaggio principale della sua storia…
Potrebbe essere tutto o solo la coscienza della Braghetti.

Potrebbe essere una proiezione della sua coscienza e nient’altro.
È il suo lato comunista, ma moderato e non brigatista.
È il suo farsi domande, e non semplicemente e ciecamente eseguire ordini…spingi un pulsante, tira una leva…

Oppure questo personaggio è stato inserito nella storia solo per colpire la finta corazza che ha addosso, per far vedere che forse non era così forte e convinta dei suoi ideali e di ciò che stava facendo.

O anche, per mandare allo spettatore un messaggio di finta fermezza negli ideali e nei fatti…

C’è un parallelismo interessante con il libro “Lettere di condannati a morte della resistenza europea” e con la loro situazione di prossimi esecutori di una condanna a morte.

Da notare che il libro lo vediamo inizialmente nelle mani di Enzo Passoscuro, che lo legge e ne prende appunti nella biblioteca dove lavoravano e poi lo vede in un suo sogno nella libreria di casa preso dal prigioniero in giro tranquillo tranquillo mentre i carcerieri erano tra le braccia di Morfeo.
Solo verso la fine lo troviamo tra le sue mani, sempre in sogno, mentre è distesa a letto addormentata, sogna il Presidente della DC che le toglie il libro dalle mani e lo posa sul comodino per poi sedersi al suo capezzale.

Aveva letto le lettere di Moro alla moglie e alla famiglia, prima di andare a dormire, lettura di lettere che lascia spazio ad una sola interpretazione, si sentiva nei panni del carnefice e non poteva giustificarsi non avendo giustificato i suoi predecessori citati nel libro…



Il regista carica maggiormente queste scene con una colonna sonora eccezionale e alterna filmati di repertorio di esecuzioni di partigiani e rivoluzionari…

Dopo la lettura delle ultime lettere di Moro si sentono anche le lettere presenti nel libro, lettere di amori mai riuniti, di famiglie mai nate, ma soprattutto di vite spezzate…

Lei sente molto la figura paterna dato che tramite un colloquio con Enzo veniamo a sapere che lei è cresciuta senza genitori…

Il personaggio di Enzo ad un certo punto incarna anche le paure della brigatista che proietta in lui il suo probabile e possibile arresto.

Mario Moretti è interpretato molto intensamente da Luigi Lo Cascio, un personaggio calcolatore, freddo e spietato. Molto bravo.

L’attore che interpreta Aldo Moro ci mostra un personaggio riflessivo, saggio e padre. Commovente.

Il resto del cast non esalta, si nota un po’ troppo la recitazione in alcuni di loro…

Non capisco perché nello scrivere la sceneggiatura Bellocchio non abbia cercato anche un po’ di fedeltà ai fatti, alcuni punti sono veramente lontani da quello che ormai si conosce.

Questo aspetto non mi è piaciuto per niente, speravo di imparare qualcosa in più sui giorni della prigionia, invece nulla.

Il film è girato bene, la fotografia trasmette una sensazione continua di pioggia imminente e il montaggio è molto particolare e ben ritmato.

Forse questo mi ha dato fastidio che per trattare argomenti umani, di interrelazione tra un padre e una figlia, che forse ritrova il genitore mai avuto, abbia usato “il caso Moro”.

“da vedere” o “da NON vedere”?

non sono capace di dare una risposta.

1 risposta al commento
Ultima risposta 22/10/2007 19.13.41
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Il Messere  @  15/05/2007 19:13:29
   7 / 10
Il film migliore tra quelli sulla figura di Aldo Moro ("Il caso Moro" e "Piazza delle cinque lune" non sono invece molto riusciti), seppure talvolta blandamente simpatizzante con le luride brigate rosse.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  25/04/2007 19:31:29
   6½ / 10
Rivisitazione di uno dei piu grandi avvenimenti dello Stato italiano contemporaneo fatta in maniera sobria, carina e soggettiva (forse troppo..).Maya Sansa bravina...Lo Cascio ha un ruolo marginale in quanto il tutto e' molto incentrato sulla vita della ragazza...Riflessiva la scena finale del funerale con tutti i personaggi politici di allora.
Piu che sufficiente. 6 1/2

Gruppo COLLABORATORI julian  @  20/04/2007 20:08:46
   6½ / 10
Fatto abbastanza bene.
Mette i brigatisti in una luce migliore di quanto mi aspettassi.

1 risposta al commento
Ultima risposta 22/10/2007 16.34.15
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Jumpy  @  01/03/2007 20:42:32
   7 / 10
Al di là di qualche scena toccante mi è sembrato molto incentrato sui rimorsi e la ricerca della normalità di Chiara, più che sul caso Moro vero e proprio.

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norah  @  14/11/2006 23:12:01
   6½ / 10
Interessante film sul caso Moro ,che nulla aggiunge e nulla toglie al solito panorama cinematografico italiano.
Tanto per cambiare, senza infamia e senza lode.

badovino  @  07/11/2006 03:24:35
   8 / 10
Se Giorgio Gaber fosse ancora vivo, continuerebbe a cantare la sua bellissima canzoneteatrale IO SE FOSSI DIO e continuerebbe a dire che i brigatisti sono strani, non possono essere capiti...non sembrano uguali...gli innominabili che hanno saputo ottenere solo il pietismo popolare per il povero carabiniere ucciso...gente verso cui c'è smarrimento...sgomento...e niente più. Forse da qui si potrebbe partire sulla caratterizzazione amorfa dei terroristi nel film di Bellocchio. L'unica è la ragazza ad essere seguita passo passo fino alla tragedia finale, mentre gli altri tre brigatisti sono lasciati in un alone di mistero oscuro...freddi...nessun sentimento per loro...nessuna parola spesa male o bene...fanno il loro porco lavoro...enunciano ad Aldo Moro le loro ******* proletarie, ma niente di più ci fà capire qualcosa delle loro anime. L'indifferenza verso una totale ignoranza, bestialità, lo sgomento verso una mentalità delirante. Il film è ben concertato. Maya Sansa è bellissima e bravissima: di sicuro una delle nostre migliori attrici. Lo Cascio un tantino in ombra...ma per il ruolo che ricopre e ho già spiegato il mio punto di vista. Musiche dei Pink Floyd in sottofondo che danno un tocco in più. Molto affascinante il doppio sguardo della ragazza...uno rivolto alla realtà e l'altro alla fantasia, all'immaginazione: lei è l'unica che davvero vorrebbe liberare il presidente democristiano e presa dai rimorsi di coscienza si prefigura nella sua mente una scarcerazione liberatoria e purificatrice. Alla fine cosa rimane? Lo schifo! Lo schifo per una fetta di popolazione italiana dedita al terrorismo e lo schifo per una classe politica dirigente che non alzò un misero dito...un sono fo.t.tutissimo dito per salvare la vita di Aldo Moro. Il film di Bellocchio non sarà forse il più bel documentario su questa brutta pagina di storia italiana, ma pone delle domande...sta a noi trovare le risposte.

Paolo70  @  30/09/2006 23:41:39
   7½ / 10
Film ben fatto su un triste avvenimento storico.

larcio  @  18/09/2006 19:24:15
   7 / 10
carino ma mi aspettavo molto di più....preferisco l' affare moro di giuseppe ferrara...ad ogni modo il film di bellocchio è molto più riflessivo. bravini anke gli attori

fagin  @  17/07/2006 19:06:03
   9 / 10
film bellissimo

mory.t  @  15/07/2006 18:25:52
   8½ / 10
moltobello,mi piacciono i film riflessivi,i sensi di colpa della giovane terrorista sono i nostri

1 risposta al commento
Ultima risposta 17/07/2006 19.06.48
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  21/06/2006 13:44:35
   6 / 10
non male ma poteva essere migliore(proprio come dice il voto)...
la cosa peggiore è la struttura dei personaggi(preaticamente inesistente) infatti si parla solo della vita della ragazza...mentre un "lo cascio" mi viene messo in un ruolo marginale e senza grandi picchi di bravura...
si lascia vedere perche non è noioso...carino

Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  09/06/2006 16:55:31
   6½ / 10
mi è piaciuto molto lo cascio in questo film, ma sinceramente lo spessore psicologico degli altri componenti delle brigate mi è sembrato un po' esile, molto stereotipato... come se il moto di coscienza della ragazza fosse legato più ad un clichè femminile che non ad una riflessione.
In generale bello e ben cadenzato l'uso delle immagini di repertorio, anche quelle decontestualizzate rispetto al caso moro, interessante lo spunto di chi sa che va a morire. Però, per certi versi, mi ha lasciata abbastanza distante, sicuramente per la sua volontà di distaccarsi da ogni giuizio politico o di valore... ma io sono una donna che poco apprezza il freddo distacco.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  09/06/2006 16:44:29
   7 / 10
La presentazione di un appartamento che molti vorrebbero avere: luminoso, ampio, un piccolo sogno. E' lì che si svolgerà uno dei capitoli più orrendi della nostra storia contemporanea, con un angusto rifugio approntato ed un buco dal quale osservare il povero prigioniero, sottoposto ad un processo estenuante ed inutile. La decisone era già stata presa.

"Cosa ha detto?"
"Ha pianto".
"Allora è toccante".
"No, non mi piace, è rassegnato. E' un vecchio".
Chiara è in conflitto, tra la speranza ed una lotta da portare avanti.

Tra finzione e realtà documetaristica, il film scorre senza falsi sentimentalismi o lacrime facili, seppure toccante.
Eppure, a mio avviso, si poteva fare meglio. I personaggi non sono efficaci, vividi.
Impressionante la carrellata su tutti i politici: Craxi, Andreotti... tutti.
Il risultato, purtroppo, è scarso.

style  @  08/06/2006 15:07:44
   7½ / 10
Bel film, a tratti toccante, ma "incompleto", già altri hanno detto più o meno quello che penso io, poco approfondito considerata la tematica.

Comunque rimane un ottimo film italiano, bene interpretato, commovente il finale...

manu76  @  07/06/2006 23:41:38
   6½ / 10
Film a tratti toccante.
Speravo in un maggior approfondimento del quadro socio-politico italiano nel periodo degli anni di piombo, una descrizione delle reazioni di partito, dei vertici dello Stato. Ancora troppe domande avvolgono quell'omicidio, ma qui non mi sembrano accennate nemmeno. Evidentemente non era questo lo scopo di Bellocchio.
Il film era , come hanno detto altri commentatori, incentrato di più sul rapporto tra realtà "vera" e realtà "immaginata."
Quello ke la terrorista alla fine avrebbe voluto, quello che tutti avremmo voluto, ma non è successo...Aldo Moro libero.
L'idea di una lotta di classe senza morti purtroppo era solo utopia e il sogno della donna è costretto a scontrarsi con la cieca delirante e criminale intransigenza dei "colleghi" assassini. Alla fine però non c'è riscatto e non c'è alcun gesto di rottura e ribellione. Tutto resta immutato. La redenzione e la liberazione per l'appunto restano confinati in una dimensione ideale " di come avrebbe potuto essere" di tutto quello che non è stato fatto..delle omissioni di tutti . in primis i Politici, con la loro patetica seduta spiritica copertura di chissà cosa...
Bravo Herlitzka. Lo Cascio un pò in ombra.

orsetto_bundi  @  07/06/2006 21:49:47
   8 / 10
Mado'........me lo sto rivedendo per la terza volta, perkè è uno dei più bei film "storici" made in Italy degli ultimi 10-15 anni......e dire ke Bellocchio non mi esalta......ma kon questo ha realizzato il suo più bel film, davvero un pikkolo grande kapolavoro della kronaka italica e del dramma.
Ottima la rikostruzione degli "anni di piombo" e, più in generale, degli anni '70 (gli spezzoni televisi d'epoka so' 'na kikka davvero !!!!)........quantomai veritieri i "deliri" dei brigatisti (mitika è la scena di Chiara& c. davanti alla tv ke ripetono quasi ipnotizzati "La classe operaia deve dirigere tutto")......immensa la prova degli attori, in partikolare di Luigi LoCascio (uno dei migliori attori italiani !!!!!!), Maya Sansa e ROBERTO HERLITZKA, ke NON è stato citato tra gli interpreti pur avento vinto (MERITATAMENTE !) Un David....
insomma.........kome fare a perderselo? :-)

Hugolino  @  04/06/2006 20:34:14
   7 / 10
Tematica abbastanza delicata, ma film che non serve a molto...

quaker  @  30/04/2006 01:08:44
   6½ / 10
Premetto che non mi piace Bellocchio (peraltro ho visto solo L'ora di religione ed I pugni in tasca) perché lo trovo antipatico e supponente.
Il film è naturalmemnte accurato (il piacentino è, comunque, un ottimo professionista: e dunque niente votacci) ma ha l'imperdonabile difetto di non fare i conti con la Storia. Chi volesse sapere qualcosa sugli anni di piombo e sulla vicenda Moro, avrebbe da quest'opera dalle grandi ambizioni (come pure da Piazza delle Cinque Lune, di segno opposto ma altrettanto poco felice) delle pessime informazioni, e finirebbe col farsi un'idea distorta di quel terribile periodo.
Gli americani con i loro film sul Vietnam hanno fatto i conti con la loro storia recente molto meglio di quanto abbiamo fatto noi con film come questo.

markbaz  @  24/03/2006 07:50:15
   5½ / 10
Quest'idea di mostrare la "vita quotidiana" del terrorista, che deve pur lavorare e andare a fare la spesa, non è per niente male, ed è anche trattata con una certa serietà da Bellocchio. Ma è tutto così pacchiano.

la mia opinione  @  30/12/2005 21:03:10
   9 / 10
Vorrei dargli il massimo perchè è davvero un film ricco di contenuti ed interessante soprattutto sotto l'aspetto della rivisitazione degli anni di piombo ma ci sono diversi difettucci tenici registici (anche le scelte delle musiche). Cmq consigliato a tutti, davvero un bel film anche se le BR sono descritte in modo un po' banale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kaiser soze  @  14/10/2005 14:42:18
   7 / 10
Film delicato ed intelligente, recitato in maniera lodevole. Dovrebbe essere preso ad esempio per un certo modo di fare cinema in italia che non c'è.

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  09/08/2005 00:45:42
   7 / 10
Un bel film, ben interpretato (Lo Cascio è decisamente uno dei miei preferiti nello scarno panorama del cinema italiano, che ci racconta in modo minimale eppure efficace una pagina nera della nostra storia recente.
"Didattico" ma non banale. Da vedere.

KANE  @  22/06/2005 15:42:29
   7 / 10
a volte noioso ma una noia che confina con la poesia!
bravissimi tutti gli attori.belle anche le musiche!


redblack  @  25/03/2005 11:26:38
   7 / 10
Non avendo vissuto quei tempi, e' stato molto interessante vedere questa ricostruzione magistralmente eseguita! bravi gli attori specialmente Aldo Moro...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR barbara  @  10/12/2004 09:51:14
   8 / 10
Mi è piaciuto tantissimo.
Di solito non apprezzo i film italiani per il loro eccessivo minimalismo, ma in questo caso mi sono dovuta ricredere. Complimenti per come è stato affrontato un tema tanto difficile e scottante, bravi gli attori (solo Lo Cascio mi è sembrato un po' a disagio).

Gruppo STAFF, Moderatore stefano76  @  24/10/2004 11:47:21
   7 / 10
Come per la maggior parte dei film italiani che vedo, non me la sento di dare più di 7. Un film discreto, ma che non riesce ad elevarsi e rimane carino e nulla più (almeno secondo il mio parere).

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  01/09/2004 15:19:28
   8 / 10
Bellocchio mette le mani su un tema complesso e ne tira fuori un film intenso ed equilibrato, splendida l'interpretazione di locascio, uno dei migliori attori italiani (accorsi,accattati la cassetta e guarda...)

Beppe  @  08/06/2004 09:56:21
   8 / 10
un bel film che racconta il dramma umano del sequestrato e il travagllio interiore della sequestratrice.. una volta tanto senza retorica e falsi eroismi

Invia una mail all'autore del commento sparrow  @  04/03/2004 19:00:29
   1 / 10
Un film penoso. Fa la giusta accoppiata con "L'ora di religione".

3 risposte al commento
Ultima risposta 14/10/2005 14.40.46
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Claudio  @  21/02/2004 12:22:51
   7 / 10
Carino, ma certo che in Italia facciamo pena proprio... Come si può gridare allo scandalo per non aver fatto vincere un film come questo? E' carino e nulla più. L'unica cosa davvero bella, è la recitazione di Maja Sansa e, probabilmente le musiche, davvero emozionanti.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  24/01/2004 00:15:39
   7 / 10
Inferiore all'Ora di religione e con un Lo Cascio fuori parte, conserva lo stile del Maestro e due scene da antologia.

Rama  @  15/01/2004 18:20:04
   8 / 10
tanto ho odiato L'ora di religione, tanto ho amato Buongiorno notte. Un paio di cadute di stile che per poco non piangevo hanno rovinato il cerchio perfetto. Corri Moro, corri......

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Ultima risposta 31/01/2004 10.53.28
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Invia una mail all'autore del commento fragen  @  08/01/2004 01:19:08
   9 / 10
Sono senza parole, l'ho appena visto su dvd...stasera avevo voglia di noleggiare un film, avevo voglia di vedere un bel film e avevo voglia di vedere QUESTO FILM...è davvero bello, mi è piaciuto tantissimo...e mi ha anche emozionato...mi è piaciuto il modo in cui è stato fatto...eh si...proprio bello.
Sono felice di averlo visto...e credo che tutti quelli che hanno detto che è noioso e brutto..beh, credo proprio che non capiscano niente di cinema.
complimenti al regista

cristiano  @  29/11/2003 14:02:11
   10 / 10
Meraviglioso! Un film che tocca direttamente al cuore e che a volte da autentici pugni sullo stomaco. Coreggiosa la scelta di un film su questo tema tutto giocato sulle emozioni e gli stati d'animo. Bellissima l'analisi di Moro, lontano dal politico e dal suo mondo, ma profondamente uomo e cristiano. Bellissima anche l'analisi della maturazione della terrorista che si accorge dei suoi errori. Mi è piaciuta molto la figura di Enzo, il ragazzo che frequenta la biblioteca dove lavora Chiara e che è un po' il grillo parlante, la coscienza di Laura. Geniale il parallelo tra le lettere dei partigiani condannati a morte e quelle di Moro che fa a capire a Chiara che sta sbagliando tutto. Commovente l'omaggio ai partigiani e alla loro Italia sana in contrapposizione alle altre, quella accecata dall'ideologia dei terroristi, quella insensibile dei politici e quella purtroppo piu' stupida, pettegola e piu' attuale della vicina di casa che capisce una cosa sola: Chiara e' tradita dal marito!

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  04/11/2003 21:11:34
   7 / 10
Dov'è finito il furore de "L'ora di religione", dei "Pugni in tasca", di "Nel nome del padre"? Caro Bellocchio, il mio 7 è un voto "d'amore" al tuo cinema, più che altro.

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Ultima risposta 06/11/2003 22.24.25
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carina  @  04/11/2003 15:14:34
   1 / 10
era tanto che non vedevo un film cosi noioso , lento ,insomma DUE PALLE!!!!!!

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Ultima risposta 25/01/2004 14.31.09
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Invia una mail all'autore del commento carmen  @  03/11/2003 12:05:07
   5 / 10
Film fatto sicuramente bene, molto intensa la colonna sonora che accompagna le scene quasi per mano, ottime le inquadrature sui vari sguardi, significativa e azzeccata la parte rumoristica delle scene....
Ma detto questo il film non mi ha suscitato nessuna emozione particolare, io non conosco bene la storia quindi non posso dare un giudizio sulla storia, ma posso solo dire quello cha suscitato in me.
Gli attori li ho trovati un po' spenti e dimessi come tutto il film in generale, ho provato solo un minimo di compassione alla lettura della lettera di Moro alla moglie ma per il resto, non so non sono riuscita a farmi prendere, è come se mancasse qualcosa a completare il quadro ma non saprei dire bene cosa.


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Ultima risposta 09/11/2003 01.57.35
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Invia una mail all'autore del commento piero  @  28/10/2003 16:42:28
   7 / 10
Sono andato a vederlo,come tutti,dietro la scia delle gran polemiche post-festival di Venezia e dei mancati riconoscimenti che secondo la rai avrebbe meritato se non altro perchè era un film italiano (?????)....devo dire che è sicuramente un ble film,con cadt all'altezza e di sicura valenza socio-storica....però devo ammettere che oltre questo (e per carità,non è poico...) non ci ho visto molto altro!!
Ripeto...film bello,affrontava un tema certamente coinvolgente...ma non mi ha suscitato grandissime emozioni!
Mi aspettavo qualcosa di più,non saprei nemmeno definire cosa...la scintilla che mi si accende dentro quando amo un film stavolta non è scoccata!

fede  @  23/10/2003 10:50:49
   10 / 10
Uno dei film italiani più belli in circolazione.Memorabile,destabilizzante,unico. Sicuramente riesce a spiazzare lo spettatore e farlo riflettere

action alberto  @  22/10/2003 19:35:18
   1 / 10
che schifo (non pensate che l'abbia visto!)

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Ultima risposta 20/03/2005 10.45.37
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Invia una mail all'autore del commento lunapapa69  @  19/10/2003 14:33:27
   8 / 10
Ritorniamo a sognare. Questo è il messaggio che il regista ci vuole offrire. Questo è il processo che vuole innescare nella nostra mente...é Bellocchio ci riesce. A lui non interessa "risolvere " il caso Moro: non ha alcuna pretesa di fare luce sulle eventuali omissioni dello stato nè tanto meno vuole farci apparire i brigatisti come semplici macchine di morte. Vuole solo invitarci a riappropiarci di un idea, di uno spazio onirico che la la realtà attuale nega a se stessa. Il film è proprio incentrato sulla dialettica tra le visioni del sogno (delle quali è portatrici la protagonista del film) e le visioni della realtà ( presenti attraverso le imagini della realtà filtrate dalla tv). Sono visioni che cozzano inevitabilmente tra di loro... e, alla fine sappiamo tutti come è finita la vienda Moro... ma piace anche a me , come del resto alla protagonista del film, sognreche Il segretario della DC si sia incamminato da solo verso la salvezza. Ecco, ritorna l'aspetto onirico evidente del resto nel titolo stesso che ci invita a riappropiarci della notte, luogo del sogno, luogo, a sua volta, di una riabilitazione mentale che funga da solida piattafoma su cui far crescere le nostre idee e le nostre riflessioni. NICO

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Ultima risposta 23/10/2003 03.56.57
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JulieBohem  @  14/10/2003 17:03:00
   4 / 10
(..) forse mi aspettavo di più,ma "buongiorno,notte" non mi è piaciuto per nulla,anche se ho trovato molto buona l'interpretazione dell'attore nel ruolo di aldo Moro. Credo che ci siano troppe cose lasciate a metà,senza una spiegazione..come il simbolo rosso nell'ascensore,il ragazzo che scrive un copione nel quale praticamente viene descritto il film stesso...non mi è piaciuta neppure un poco neanche l'interpretazione di "Chiara",che mantiene la stessa espressione per tutta la durata del film...e poi,perchè "Buongiorno,notte"? basta essere criptico e cervellotico,bellocchio!

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Ultima risposta 16/10/2003 00.51.05
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loop  @  11/10/2003 17:50:09
   9 / 10
Intenso, destabilizzante, coinvolgente. Sicuramente affronta la vicenda da un'insolita prospettiva... non so se la ricostruzione storica sia veritiera, non ho visto altri film sull'argomento. In ogni caso mi sembra che il regista abbia voluto privilegiare l'aspetto psicologico dei sequestratori attraverso una caratterizzazione meticolosa del profilo di ciascuno di loro. Sicuramente un film che emoziona e fa riflettere

karmaLP  @  09/10/2003 14:25:32
   7 / 10
Bellissimo film, soprattutto xké racconta la vicenda da un punto di vista neutro!

Invia una mail all'autore del commento Trollocop  @  09/10/2003 14:07:24
   5 / 10
Un buon film, nella media dei film italiani <d'autore>. Pretendere di vincere il festival con questo film è un pò da presuntuosi.

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Ultima risposta 14/10/2003 20.47.15
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Dr.Magalini  @  08/10/2003 16:12:52
   6 / 10
E' solo un comune film, la cosa che fa gridare al capolavoro, è semplicemente il fatto di conoscere la storia e poter "massacrare" di critiche i politici, in questo caso d'annata, ovvero lo sport preferito dagli italiani. In realtà il film è una storia di pura fantasia con i buoni da un lato (Moro e le sue perle di saggezza) e i cattivi dall'altro (i brigatisti psicopatici animati dalla follia pura). Le proteste per non aver ricevuto riconoscimenti importanti, si giustificano solo a causa della vittoria di film assurdi, dai russi ai giapponesi! Ma perchè di fronte a film coreani, cinesi, iraniani si grida al capolavoro? una sola parola meriterebbero la maggior parte di questi film, quella di Fantozzi davanti a "La Corazzata Potemkin": "per me è una ****** pazzesca!".

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Ultima risposta 11/10/2003 18.00.46
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NGC1261  @  30/09/2003 21:21:15
   9 / 10
ottimo film, molto intenso, per niente banale, denso di simbolismo. Appassiona e coinvolge, e soprattutto fa molto riflettere.

Ciccio  @  29/09/2003 22:18:18
   7 / 10
"Bellocchio l'appassionato". Così titolo questo commento. E' un bel film, ma ciò che è più interessante è l'amore che Marco Bellocchio ha messo nel raccontarci questa storia. Forte anche della famosa colonna sonora, il film ha un fascino che è lo stesso di chi fa il "primo film". Così mi piace immaginare il regista de "I pugni in tasca", mentre realizzava la pellicola: emozionato, pervaso d'amore, sognante... Splendidamente ispirato

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Ultima risposta 17/10/2003 17.59.52
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rover  @  29/09/2003 10:18:21
   6 / 10
Storicamente discutibile, continuo a preferire PIAZZA DELLE 5 LUNE, che per lo meno presenta qualche fondo di verità: ma credo che questo film fosse un viaggio nelle identità dei terroristi più che una ricostruzione storica.
Ingenuo tuttavia chi crede che il suo rapimento sia stato il solo frutto del fanatismo delle BR come nel film sembrerebbe.
Io proietto in un cinema e di film me vedo più di uno... non è esaltante ma si lascia vedere.
Non ho visto il film che ha vinto a Venezia, ma se avesse dobuto vincere questo il livello doveva essere un po' basso... niente a che fare con MAGDALENE che ha vinto lo scorso anno!

Invia una mail all'autore del commento Lara  @  26/09/2003 16:30:02
   9 / 10
Un gran bel film! Emozionante.

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Ultima risposta 27/09/2003 16.34.21
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Invia una mail all'autore del commento salvo  @  26/09/2003 10:47:48
   7 / 10
questo film non e' certo un manifesto della sinistra; anzi!
il regista ha ricostruito con grande onesta' politica ed intellettuale quel periodo pieno di contraddizioni all'interno del movimento. forse un po' freddino nelle emozioni che suscita, ma in compenso difficilmente, e dico sul serio, strumentalizzabile da qulasiasi parte politica.
figurarsi, se berlusconi e i suoi schiavi avessero trovato qualcosa da contestare non lo avrebbero gia' fatto!
beh, certo a pensarci bene non sono arrivate critiche perche' tutti i componenti di questo governo la storia non la conoscono affatto!!

Invia una mail all'autore del commento Eugenio  @  24/09/2003 14:35:29
   9 / 10
Aspetto di vedere "Il ritorno", ma deve essere un film del calibro del miglior Fellini o giù di lì per aver vinto contro questo capolavoro... (sempre che abbia vinto meritatamente...)

brucaliffo  @  24/09/2003 09:58:26
   9 / 10
io tutte queste critiche sul fatto che il film non si soffermi sulla verità dei fatti nn le capisco proprio...è palese che non sia quello l'intento...io credo che la denuncia alla violenza di cui si fa portavoce acquisti più potenza trattando di una vicenda nazionale e quindi comprensibile da tutti...è un film di una carica emotiva impressionante.la regia è ottima.La scena della lettura della lettera di Moro alla moglie con great gig in the sky in sottofondo o quella del funerale valgono da sole la visione del film.

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