byzantium regia di Neil Jordan Gran Bretagna, USA, Irlanda 2012
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byzantium (2012)

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locandina del film BYZANTIUM

Titolo Originale: BYZANTIUM

RegiaNeil Jordan

InterpretiGemma Arterton, Saoirse Ronan, Jonny Lee Miller, Daniel Mays, Sam Riley

Durata: h 1.58
NazionalitàGran Bretagna, USA, Irlanda 2012
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 2014

•  Altri film di Neil Jordan

Trama del film Byzantium

Il rapporto tra la giovane Eleanor e sua madre Claire, tenutaria di un bordello, si basa su un segreto inconfessabile. Le due donne sono in realtà dei vampiri, che hanno attraversato duecento anni di dolore e solitudine per arrivare fino ai nostri giorni. L'inizio del dolore è coinciso con l'arrivo di un soldato senza scrupoli, che ha costretto Claire alla prostituzione. Da quel momento la vita della donna è diventata una lotta senza quartiere per proteggere prima se stessa e poi sua figlia. Ma Eleanor è stanca di vivere nella menzogna, e quando si innamora di Frank decide di uscire allo scoperto. Ovviamente, sua madre ed altri vampiri che vogliono vivere nell'oscurità le impediranno di trovare finalmente la tranquillità a lungo bramata. Tra presente e passato, la storia di Claire ed Eleanor viene raccontata in un susseguirsi di tragedie immerse nel sangue.

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Voti e commenti su Byzantium, 22 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

hghgg  @  25/11/2015 11:12:16
   8 / 10
Ho adorato questo film, questa nuova scorribanda vampiresca di Neil Jordan; considero "Byzantium" nettamente superiore a "Intervista col vampiro".

Per me "Byzantium" è uno dei film chiave e fondamentali nella rinascita cinematografica del genere vampiresco che dopo un periodo tremendo (1997-2008) è tornato, pare, a sfornare ottimi film in buona quantità, nel drammatico e perfino nella black-comedy con titoli come "Solo gli amanti sopravvivono" "A girl walks home alone at night" "What we do in the shadows" per citarne altri dei fondamentali, senza dimenticare il capostipite della rinascita, quella meraviglia svedese di "Lasciami entrare" (2008, appunto).

E questo film di Jordan rientra pienamente in questa lista, questa volta la visione drammatica, sofferta e romantica del vampiro di Jordan trova maggior compimento, privo di obblighi verso mediocri romanzi e forte di una sceneggiatura migliore, più solida, più capace di dare un senso a dialoghi di una certa intensità e profondità senza cadere (quasi) mai nella supercàzzola irritante alla Brad Pitt/Banderas dell'intervista.

In più una visione originale e particolare del vampiro, non solo con caratteristiche usate molto raramente nel genere (il taglio invece del morso, il poter camminare tranquillamente alla luce del sole, l'annullamento dei clichè più classici e tradizionali) ma anche con idee nuove come di mostrare i vampiri come una sorta di circolo ultra-maschilista pronto a sbarazzarsi di chi non si attenga alle loro rigide regole, punto che rappresenta la chiave delle disavventure finali delle due protagoniste, due donne, due vampire, madre e figlia legate da un'eterna solitudine costrette a districarsi tra il loro disagio interiore e tra il disprezzo del loro stesso clan.

Il tema della solitudine espresso attraverso la condizione di due vampire e soprattutto attraverso Eleanor (una meravigliosa Saoirse Ronan che il dio verde dell'Irlanda ti benedica) è trattato bene nella sceneggiatura, è molto sentito, con riflessioni e dialoghi riusciti e non banali senza mai scadere nell'eccessivo o nello stucchevole e anzi regalando diversi momenti forti ed emozionanti. Eleanor come "dolce angelo della morte" che si nutre solo di chi sta già per lasciare la vita e sua madre Claire, personaggio ancora più complesso, stratificato, alla fine persino commovente, che certo cerca di vivere la sua condizione in ben altro modo.

Neil Jordan, che già nel 1994 in realtà aveva tappato più di un buco, alla regia fa un gran lavoro regalandoci scene indimenticabili anche solo per intensità e atmosfera. La sequenza di Eleanor con il vecchio all'inizio del film, la sua prima vittima, è strepitosa e mi rimarrà in mente molto a lungo, il finale concitato con una brusca accelerata di ritmo, il flashback sulla vita di Claire, la scena in cui lei torna dal mare, come vampiro, il dialogo tra Eleanor e quella professoressa, la sequenza finale con il distacco tra le due, abbiamo un Jordan davvero ispirato, riesce a rendere con grande efficacia la potenza emozionale delle scene, e rende meravigliosamente i decadenti spazi dell'hotel Byzantium così come trasforma il rituale di trasformazione in vampiro, qualcosa di eterno e ancestrale, in un affascinante miscuglio di Fantasy e, come diceva bene ferzbox, oscura Fairy Tale britannica.

Meno affascinante, ma alleluia trattata decentemente, l'ovvia love-story tra Eleanor e il ragazzo umano di turno tra l'altro personaggio efficace e riuscito, nella loro reciproca solitudine (di nuovo) troveranno un amore apparentemente impossibile (of course) solo che alla fine l'amore impossibile loro lo mandano a càgare e lo rendono possibile, un po' tipo finale di "Dark Shadows" di Burton ma in versione seria. Anche qui c'è una grande scena (mentre i dialoghi li ho preferiti altrove nel film) quando lui si ferisce e gronda sangue sull'asfalto e lei vorrebbe aiutarlo ma fa la faccia di quella che si pente di non aver fatto colazione la mattina per poi spremersi il fazzolettino.

Il ritmo lento e sospeso è perfetto per il tipo di narrazione, accompagna la solitudine delle protagoniste, le interpretazioni sotto le righe, i dialoghi a volte sussurrati, è un film delicato, comunque non complicato ma capace di buona profondità. Jordan è magistrale poi a tenere le briglie del film nell'improvvisa accelerata della parte finale dove si fa alta la tensione, l'adrenalina aumenta, la drammaticità esplode e il ritmo accelera con uno stacco che potrebbe spiazzare ma qui la regia tiene tutto in piedi benissimo e anzi mi ha fatto parecchio palpitare, la sceneggiatura ci regala poi scelte e sviluppi non scontatissimi anche in questo caso. Grazie all'eccellente caratterizzazione delle due protagoniste personalmente la parte finale è stata decisamente tesa, mi ha tenuto incollato allo schermo.

Certo se molte di queste sequenze sono così riuscite è anche merito di due attrici in forma smagliante. Gemma Arterton e Saoirse Ronan sono due dei migliori talenti degli ultimi anni e qui si ritrovano insieme e in uno dei loro film migliori (se non il migliore, almeno per la Ronan, tuttavia giovanissima e con tipo 8 film in uscita tra domani e il mese prossimo più altri tre già nelle sale...), il risultato è splendido, l'intesa ottima, le due danno vita molto bene allo splendido, sofferto e complesso rapporto madre-figlia delle due vampire. Il film l'ho visto in lingua originale così da non perdermi il delizioso accento british delle due (la Arterton soprattutto che magari se dai del british ad una irlandese si incàzza pure e poi è un po' diverso, bello lo stesso) e davvero sono bravissime, nei tanti dialoghi e scambi, nei momenti più intimisti, nella scena finale splendida e persino quando c'è da alzare i toni nel corso del film, soprattutto negli ultimi 15 minuti, continuano ad essere impeccabili, in quel momento soprattutto una strepitosa Arterton, attrice carismatica e versatile un po' poco càgata purtroppo. La Ronan invece aveva raggiunto l'apice prima, quando discute con la professoressa che non crede che lei sia un vampiro.
C'è un faccia a faccia da brividi in cui la prof viene fulminata da quegli occhi azzurri pazzeschi di un'intensità e un'espressività meravigliose, ci si potrebbe perdere la dentro. Con in più un dialogo tra i migliori del film. E poi la scena con il vecchio che ho già citato, li basta ammirare.

Se la Arterton è carismatica la bionda irlandesina è a dir poco magnetica, se l'inglese sa essere esplosiva e sensuale la Ronan è eterea e splendidamente fragile, delicata (oddio, vaglielo a dire alla prof di quella scena...), con quella bellezza pura e giovanile (18 anni all'epoca del film, 21 adesso). Insomma si completano a meraviglia e formano un duo vampiresco degno di lode. Giustamente poi in una produzione Inglese/Irlandese (oltre che statunitense) si sono divisi le protagoniste una per paese. Per inciso, penso che la Ronan abbia anche bei margini di miglioramento vista l'età, insomma non voglio dire che sia già una Bette Davis ed esaltarla troppo, è brava ma può migliorare, comunque sono contento anche così.

Ottime le scenografie, curate e perfettamente inserite nelle atmosfere del film quelle interne dell'hotel Byzantium, affascinanti quelle esterne della grotta, esaltate da una fotografia eccellente che ci regala una delle più interessanti ambientazioni del recente cinema a tema vampiri.

Un bravo a Neil Jordan questa volta non glielo nega nessuno, così come alle due prime attrici. Bellissimo film.

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Ultima risposta 25/11/2015 13.00.01
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  17/11/2015 11:13:45
   7 / 10
Una vita in perenne fuga quella di Claire ed Eleanor, vampire, ma forse sarebbe più giusto dire "soucriant" (variante del succhiasangue originaria delle zone caraibiche), legate reciprocamente da circa duecento anni da un rapporto indissolubile.
Madre e figlia, per il resto del mondo sorelle, di certo agli antipodi per comportamento. Gemma Arterton e Saoirse Ronan danno vita a personaggi tormentati, in cui la condizione esclusiva non è vissuta come un dono, ma come una condanna. La prima è una femme fatale strizzata in abiti conturbanti che poco spazio lasciano all'immaginazione, usa il proprio potere seduttivo per ammaliare e all'occorrenza cibarsi dei propri amanti, in quello che è un loop interminabile e vendicativo, all'origine del quale c'è la sua trasformazione da umana in creatura soprannaturale.
La Ronan invece incarna lo spirito romantico e più sognatore, per sopravvivere ruba la vita a chi ormai ha i giorni, se non addirittura le ore, contati. In eterno imprigionata nel corpo in divenire brama l'amore, struggendosi nella consapevolezza di non poterlo ottenere. Almeno fin quando non incontra Frank, coetaneo emofiliaco (il Caleb Landry Jones dell'eccellente "Antiviral"), non certo un Adone, ma sufficiente nello spronare Eleanor a spezzare quegli equilibri su cui le due donne hanno attentamente costruito la loro segreta esistenza.
A distanza di circa vent'anni da "Intervista col vampiro" Neil Jordan torna al dramma distillato dall'horror, lo fa utilizzando un interessante ed inedito punto di vista femminile, dato che le due ragazze non si nascondono dal Van Helsing della situazione, bensì dai loro simili, i quali, elementi spietati di una società fallocratica, non permettono alle donzelle parecchie cosucce, ovviamente già trasgredite da tempo dalle nostre. Se la creazione della creatura avviene secondo un rituale magico più adatto ad un fantasy per bambini c'è da dire che Jordan sul resto sbaglia poco o nulla, scegliendo una regia misurata ma di gran classe e ambientazioni cupe ben studiate, tra cui si staglia quella dell'hotel Byzantium, sfarzoso e al tempo stesso decadente come fu l'impero da cui prende il nome.
Sicuramente una buona variazione sul tema del vampirismo con due attrici in gran forma.

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Ultima risposta 18/11/2015 10.13.42
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ferzbox  @  31/05/2015 19:02:26
   7½ / 10
Bella sorpresina questa di Neil Jordan che,dopo "Intervista con il vampiro", è riuscito a regalarmi un altra storia affascinante sul vampirismo e la condanna che rappresenta.
Questa volta Jordan decide di raccontare una vicenda che intervalla il tempo presente con il passato,concentrandosi sulle esperienze di due donne vampiro(Claire e Eleonor,rispettivamente madre e figlia) che combattono le insidie del tempo insieme ma vivendo la loro maledizione in modo del tutto diverso.
Si trascende dalla figura classica del vampiro,alcune particolarità come la luce del sole letale o la capacità di trasformarsi in nebbia o pipistrello sono del tutto assenti,ma rimangono caratteristiche affascinanti come l'invito necessario per poter entrare nella dimora di qualcuno e la decapitazione come unico mezzo per il vampiro di trovare la pace eterna.
Ad ogni modo il film non si presenta come un horror; si tratta piuttosto di un film drammatico dove l'esistenza di tali mostri è reale; così come sul rapporto conflittuale e sofferente tra madre e figlia.
Claire e Eleonore si portano sulle spalle una lunga storia,dove il loro essere immortali risale ad eventi risalenti a più di 200 anni prima; fuggiasche e custodi di un terribile segreto,vivono nella società moderna confondendosi tra gli esseri umani e utilizzando il loro "dono" solamente per poter continuare a vivere(e sopravvivere)per sempre.
Tuttavia c'è una differenza tra le due; mentre Claire uccide e si nutre di sangue per poter trovare denaro e tirare avanti,Eleonore uccide solo chi ritiene pronto ad abbandonare la vita,assalendo e quasi confortando chi è prossimo alla morte,associando la figura del vampiro ad una sorta di angelo della morte con l'ingrato compito di donare la pace a vittime che sembrano riconoscerne il potere.
Tutto questo è vissuto con un pizzico di introspezione da film d'autore,dove trova spazio anche una componente da favola nera moderna che regalano al film un atmosfera onirica affascinante ed una narrazione profonda quanto quella di "Intervista con il vampiro".
Se si cerca il solito film del terrore non è la scelta migliore,se si vuole un film più psicologico e profondo(con una valida alternativa su tale tematica) allora "Byzantium" è una pellicola che non vi deluderà affatto; forse un pò lentino in alcuni punti ma interessantissimo da seguire,grazie anche ai numerosi flshback del passato che mettono sempre più luce sulla misteriosa storia delle due donne...
Non male....

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Ultima risposta 20/06/2015 20.25.00
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Manticora  @  13/02/2015 18:06:24
   8 / 10
Neil Jordan torna al genere che ha contribuito a plasmare il genere vampiresco, e anche stavolta non delude. Abbandonando le atmosfere ma neanche tanto dell'INTERVISTA, plasma un mondo moderno in cui i vampiri non sono esseri soprannaturali, ma esseri umani trasformati da un contagio, che risiede in un isola al largo delle coste inglesi, dove dimora qualcosa. Interessante la dimensione onirica che attaversa il film, le due protagoniste vengono narrate da una sola, Elanor, la più giovane, che scrive la sua storia ma non viene creduta, tranne che dalle sue vittime. Come quasi sempre l'amore anzi l'amicizia è veicolo di problemi, essere diversi ha dei vantaggi, ma è anche una maledizione. Mentre Claire(una credibile Gemma Aterton) si muove nel SUO MONDO, incurante della sua condizione, e pronta a sfruttare la propia bellezza per i suoi fini di sopravvivenza, Elanor(Saorsie Ronan,credibile anche lei) è tormentata dalla solitudine, e dal non avere amici. La storia per certi versi ha più di un parallelo con INTERVISTA CON IL VAMPIRO, anche se il punto di vista è radicalmente mutato, al femminile. Lo splatter e la violenza non mancano, l'inizio mi ha sorpreso, ma Jordan non cerca la facile spettacolarizzazione e mostra come sempre grande attenzione alla storia, peccato che il film sia stato del tutto ignorato da qualunque uscita cinematografica nel nostro paese. Gli altri attori, nonostante siano quasi tutti sconosciuti sono complementari alla storia, risaltano Daniel Mays, il membro anziano della fratellanza e Sam Riley, più giovane, anch'egli ingabbiato nel suo ruolo, e che dovrà scegliere. Finale non scontato, ma che lascia aperte molte porte, visivamente ben fatto, il sangue che zampilla dalla cascata ne è un esempio, sicuramente da vedere per gli amanti del genere.
"la pace sia con te"

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Ultima risposta 13/02/2015 18.15.06
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Zanibo  @  07/02/2015 12:32:31
   7 / 10
A chi e` piaciuto "intervista col vampiro" non puo` che piacere anche questo film. L'atmosfera "decadente" e` la stessa, ma per il resto i temi trattati sono in parte diversi e il tipo di interazione che i vampiri hanno con gli umani sono differenti. Quindi e` un film originale rispetto a "intervista col vampiro", pur condividendone una impostazione di fondo.

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Ultima risposta 07/02/2015 18.46.59
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MonkeyIsland  @  24/07/2014 18:50:50
   7 / 10
Sarà che non mi aspettavo niente da questa nuova pellicola di Jordan, che già aveva lavorato sul genere vampiresco con buoni risultati prima che fosse mainstream e orientato verso un pubblico di ragazza, ma l'ho trovata buona.
E' vero che ormai (giustamente) quando si ha a che fare con una storia d'amore con protagonisti vampiri si cerca un'uscita di emergenza ma almeno qui i personaggi sono ben tratteggiati e l'atmosfera gotica è ricreata benissimo e la fotografia è eccellente.
Non è un capolavoro ma vale la visione.

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Ultima risposta 16/10/2014 13.03.17
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  01/12/2013 15:59:22
   8 / 10
Byzantium rivela fin dall'inizio uno stile molto letterario, un racconto gotico che si fonde meravigliosamente ad un contesto moderno. Attraverso queste due figure femminili (madre e figlia) così agli antipodi nel carattere, c'è come uno sdoppiamento della personalità del vampiro. Sensuale, vorace, dannato nella figura di Claire e la maliconia della solitudine, la condanna in quella di Ella. Il tutto sostenuto da due attrici bravissime, all'opposto sia per caratteristiche fisiche e morali dei loro personaggi, ma che si assemblano alla grande.
Qui siamo molto lontani dai film tipici dei vampiri, nessuna zanna sporgente, nessuna bara come letto, nessuna disintegrazione di fronte ai raggi del sole. E' comunque un film cupo dalla splendida fotografia che riassume nelle sue stupende immagini uno stato interiore tormentato, dall'adagiarsi alla propria maledizione e un sogno di felicità difficile da raggiungere. Non mi stupisce nemmeno più il fatto che non sia stato distribuito in Italia. Ormai la lista di buoni film mai distibuiti supererà quella di tante ciofeche proiettate nei nostri schermi.

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Ultima risposta 04/02/2014 12.17.29
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