camera d'albergo (1981)

Satira di costume in questo film di Monicelli, dove si tentano approcci di metacinema in chiave farsesca, senza lesinare sull'aspetto (auto)critico e su gli aspetti umani e privati della società dell'epoca.
Il film è gradevole, si apprezzano (ovviamente) le interpretazioni dei mostri sacri Gassman e Vitti, la briosità e la mimica di Montesano ma anche la versatilità dei caratteristi che li accompagnano, grazie anche a un discreto doppiaggio. Ci scappa pure qualche risata.

Sono perlopiù con Schramm; davvero un buonissimo film anticipatore, dove l'idea, notevole, vale più della realizzazione.

Denuncia alla manipolazione video e riflessione sullo stesso mezzo filmico; film a più riprese sgradevole, con dialoghi a volte taglienti.

Magistrale Gassman, che sulle prime manco avevo riconosciuto (sarà per il naso posticcio); quoto comunque chi dice che tecnicamente il film è (magari volontariamente) sottotono (Delli Colli alla fotografia proprio non si nota!) e che la sottotrama di gelosia con la Vitti è trita.

Più che buono.

non eccezionale ma l'ho gradito,come intrattenimento funziona bene e i personaggi e alcune gags son riuscite.chiunque c'abbia lavorato ha fatto di meglio,e neanche di poco.

Film non riuscito, sempre in bilico tra tentazioni autoriali ("la converrsazione" di Coppola?) e commedia all'italiana piu' deleteria, si salva solo per la prova di Gassman, istrionico come sempre.
Vorrebbe essere una satira in favore della privacy, e dell'abuso dei mezzi tecnici nella vita privata delle persone, ma ne esce soltanto un monolitico, volgare, becerotto sottoprodotto di genere, che fra l'altro non fa neanche ridere piu' di tanto. Uno dei punti piu' bassi della carriera di Monicelli