carnage (2011) regia di Roman Polanski Francia, Germania, Polonia, Spagna 2011
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carnage (2011)

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locandina del film CARNAGE (2011)

Titolo Originale: CARNAGE

RegiaRoman Polanski

InterpretiJodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz, John C. Reilly

Durata: h 1.19
NazionalitàFrancia, Germania, Polonia, Spagna 2011
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 2011

•  Altri film di Roman Polanski

Trama del film Carnage (2011)

Dopo una lite dei rispettivi figli, due coppie si incontrano per discutere dell'accaduto e per cercare di risolvere la questione pacificamente, ma, sorprendentemente, si lasciano sfuggire il controllo della situazione..

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Voto Visitatori:   7,28 / 10 (230 voti)7,28Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
Migliore sceneggiatura non originale
VINCITORE DI 1 PREMIO CÉSAR:
Migliore sceneggiatura non originale
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Voti e commenti su Carnage (2011), 230 opinioni inserite

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Crabbe  @  04/03/2017 09:33:06
   7½ / 10
Sarcastico e geniale film di Polanski alle prese con una riproposizione di una famosa piece teatrale.

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Ultima risposta 15/01/2019 22.14.46
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Nic90  @  16/06/2016 16:47:30
   3 / 10
Media oltre il 7 per questa ciofeca?
Siamo seri?
Un'ora e un quarto di film per dire e fare sempre le stesse cose,dialoghi banali e ripetitivi,metto 3 per l'eccezionale regia di Roman.
Super bocciato.

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Ultima risposta 06/09/2022 01.12.51
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Sayurisama  @  13/08/2013 16:50:35
   6½ / 10
Non male, anche se mi ha un po' annoiata. Da certi punti di vista è quasi sfinente, ma suppongo che sia proprio ciò che la regia voleva trasmettere. Una cosa che mi domando...ma come mai le donne sono sempre quelle che reggono meno l'alcol? Che stereotipo fasullo! Kate Winslet è bellissima e bravissima!

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Ultima risposta 13/08/2013 20.05.13
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MonkeyIsland  @  17/07/2013 19:22:19
   7½ / 10
Un operazione interessante questa di Polanski molto simile per certi versi vista l'impostazione a La Morte E La Fanciulla.
Qualche buco a livello di sceneggiatura c'è (in particolare la psicologia dei personaggi) ma il film è una bella lotta borghese.
Spicca Waltz in bravura e la Winslet anche se è un po' troppo sopra le righe.

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Ultima risposta 17/07/2013 19.53.06
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  03/11/2012 11:30:56
   5 / 10
Film molto teatrale con ottime recitazioni dei 4 attori che presenta dialoghi e situazioni che tendono a ripetersi con il passare del tempo, e quindi porta ad annoiarsi. Complimenti a Polanski per il rapporto tra soldi spesi (è tutto girato in una stanza) e incassi, anche se, vista la fama del regista, mi aspettavo di meglio.

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Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  15/10/2012 20:56:16
   8 / 10
Una camera da pranzo 2 coppie totalmente diverse all'apparenza ma alla fine debolezze e confessioni fanno di questa pellicola un gioiellino.
Davvero bello non annoia mai

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Ultima risposta 18/10/2012 00.56.47
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junior86  @  15/06/2012 22:49:08
   7½ / 10
Film in stile molto teatrale, costato forse quanto? 200 dollari??
Nonostante ciò, riesce ad entusiasmare anche solo per il suoi 70 minuti, perchè sono minuti intensi e pieni di significato, un confronto fra due famiglie diverse, ideologie diverse, interessi diversi, che inizia con i soliti convenevoli e si tramuta in una carneficina a suon di parole, insulti, dispetti....
Il regista è da lodare per l'originalità di tutto quanta la pellicola, per avere fatto una trasposizione cinematografica della realtà, di quello che può succedere a tutti, senza troppi fronzoli o altre caricature tipiche del cinema.
L'oscar alla sceneggiatura direi che è strameritato, e i quattro unici attori sono tutti bravissimi

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Xavier666  @  27/05/2012 12:24:57
   8½ / 10
Entusiasmante per noi che, oltre al cinema, amiamo il teatro. Christoph "Franz Landa" Waltz è strepitoso.

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Ultima risposta 06/06/2012 19.29.33
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TheGame  @  15/05/2012 19:48:11
   7½ / 10
Confronto antropologico e ideologico senza esclusioni di colpi, in una carneficina dell'obiettività che porta a dire tutto e il contrario di tutto. Polanski, teatrale e talvolta prolisso, alla fine decide per noi e ripristina prevedibilmente gli equilibri, orchestrando uno dei migliori cast a memoria di cinefilo.

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Ultima risposta 24/05/2012 18.02.41
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Oskarsson88  @  01/04/2012 17:41:36
   8 / 10
come fare un ottimo film con una manciata di monete...waltz comunque domina la scena seppur tutti siano in gran forma, e bravo polanski!

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Invia una mail all'autore del commento Elly=)  @  07/03/2012 20:59:29
   8 / 10
Fu il primo film che vidi alla mia prima Mostra d'Arte Cinematografica a Venezia e devo dire che per me è difficile pensare al film di Polanski senza pensare automaticamente a Venezia.

Il film è pieno di situazioni assurde e ridicole, zeppo di battute frizzanti, con un cast divertente dove troviamo una Jodie Foster "allegra", lontana dai suoi tipici ruoli drammatici hollywoodiani.

Polansky è uno dei più grandi registi esistenti, è un regista che ha sempre saputo espandere il suo talento e la sua maestria nei generi e nelle storie più svariati. Questa volta sceglie il genere commedia e si pone una sfida: riuscire a girare un intero film ambientandolo in un'unico ambiente e devo dire che ce riuscito alla grande! Tolte le scene dell'ascensore, del bagno e del giardino che servono più da sfondo, la storia ruota intorno a soli quattro personaggi dentro una stanza: uno più caratterizzato dell'altro (e già da qui si vede la straordinaria bravura e collaborazione, intesa tra regista e cast) e non esiste un apice in cui tutto confluisce in una grande risata, ma semplicemente gag casalinghe esilaranti, gesti ed espressioni ripetute, atteggiamenti portati all'estremismo che fanno di CARNAGE un gran film degno di essere alla Mostra. Tanto di cappello perché ancora una volta il nostro Roman non ci ha delusi! =)

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Ultima risposta 09/03/2012 01.09.31
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fluke  @  15/11/2011 21:24:15
   5½ / 10
Il film di Polanski e' ambizioso: il dispiegarsi delle dinamiche familiari e coniugali e le differenze di classe in un interno newyorkese.Purtroppo il progetto non e' all'altezza del risultato. Lo sviluppo delle situazioni e' inverosimile e I tratti sono a volte caricaturali e la recitazione e' a dir poco sopra le righe se non isterica. L'unico a dstinguersi e' il bravissimo caratterista Reilly. Polanski fa rimpiangere Bergman con il suo Scene da un matrimonio.

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Ultima risposta 16/11/2011 14.22.57
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  07/11/2011 11:25:24
   8½ / 10
Fantastica lezione di cinema da parte di Polanski e dei 4 protagonisti: unica unità di spazio e di tempo, 4 attori (mostruosamente bravi) in scena ed una regia che coglie ogni sfumatura delle loro espressioni: ne risulta una mostra di ipocrisie piccolo-borghesi, con alleanze e colpi bassi a ripetizione. Il quadro finale è totalmente desolante, senza via di scampo.
Tutti e quattro da oscar i protagonisti, ma il vero mattatore è Waltz: praticamente ogni sua battuta è da antologia, ed il suo ghigno beffardo è di un'eloquenza impareggiabile.

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Ultima risposta 30/12/2011 12.27.15
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  30/10/2011 11:56:09
   7½ / 10
Chi spera oggi di rivivere le ansie del condominio kafkiano nell'ultimo di Polanski, non può che rimanere deluso, eppure il nuovo salotto di "Carnage" non è poi così nuovo, se si ripensa a "Cul de Sac", per esempio, se ci si ricorda de "Il coltello nell'acqua"... una marea deserta isolava gli strani personaggi, chi ne faceva le spese erano, così premuti l'uno contro l'altro, i rapporti umani, i nervi, l'atmosfera era, lo è in "Carnage", se non angosciante, claustrofobicamente soffocante, isterico il sarcasmo.
Ovvio più strette saranno questi ambienti e più violenti e abrasivi risulteranno gli attriti. Se non sempre solide, le pareti della gabbia non si assentano mai: sono i convenevoli, le abitudini, i mestieri, i doveri, le responsabilità famigliari, gli hobby, i pareri degli altri - quando nessuno può ormai più pensare di evadere dalla prigione comune, ciascuno dovrà finire con il pensare esclusivamente ai prigionieri che ha trovato dentro la sua cella - bisogna pur scaricare questi volt che tormentano! Ma come si può replicare a una serie di parole se non con altre parole, creando, in tale modo, ulteriori sbarre, non altro che irrisolvibili paradossi? Non se ne esce. L'intero esistere si riduce a un confronto con i propri simili d'impossibile conciliazione, ad un continuo reagire, allontanare e superare l'alto, nel subire un'infinità di pensieri propri e non propri, in una stanza, o in una scatola sola: quella cranica.

L'introduzione è tanto semplice quanto adeguata: l'episodio dei ragazzi intorno al quale si svilupperà l'intera commedia, è già molto lontano. La violenza fisica è adolescenziale. Cresceranno, saranno maturi, educati. Il come, ce lo illustra il film di Polanski.
Poiché l'incidente dei figli (gli assenti) ne sarà un falso centro: i discorsi vi divergono, ognuno finisce per parlare di sé e sparlare dell'altro. Sono gli sfoghi, le liti, i diverbi degli adulti accompagnati come non bastasse da numerosi rumori di disturbo: il telefono che squilla in continuazione, il phon, il deodorante per ambiente, il cane che abbaia del vicino, le chiamate della madre. Tra questi, ironicamente, mondi diversissimi e fuori contesto: John Wayne e i bambini dell'Africa.
Quel che rischia Polanski, ed è forse anche il limite di "Carnage", è il non volere celare nulla, in questa umiliazione alla morale, in questo scontro tra criceti in gabbia. Le cortesie di circostanza durano poco, provocano nausea come la torta offerta di pere e mele, tutto è rigettato fuori palesemente, insudiciando abiti, arredo, profumi, oggetti soprattutto, sui quali ci si diverte a infierire: il catalogo, il telefonino, la borsa, cose che confessano le ridicole debolezze e manie di ognuno.
Poi, gli schieramenti cambiano: c'è il momento dello scotch in cui gli uomini sono virilmente amici, e le donne, loro mogli, all'altro lato del ring; è il marito contro la moglie, l'uomo contro l'uomo, la donna contro la donna, il genitore contro il genitore, la coppia contro la coppia, l'ospite contro il padrone di casa, il consumatore contro il venditore, l'imprenditore di successo contro il commerciante di sciacquoni, tutti contro tutti.
Ottime le prove degli attori, fatta eccezione forse della Foster, i quali isterismi eccessivi oltrepassano il "sopra le righe"; e tra loro esso, primo protagonista, dio del massacro; seduto in uno dei salotti di New York: beve scotch, fuma sigari, risponde alle migliaia di chiamate.

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Ultima risposta 05/11/2011 13.23.14
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  20/10/2011 11:57:54
   8 / 10
Ho letto in qualche rivista che si incensa (giustamente) la feroce critica borghese di Carnage,ma Bunuel ne avrebbe riso. Sono d'accordissimo: se da un lato la classe cristallina di Polanski rende questo suo ultimo lavoro perfetto in ogni dettaglio,dall'altra ho qualche riserva su come va a finire la situazione in sè,in preda ad isterismi e follia nevrotica. C'è qualcosa di poco originale nella deriva presa dai 4 protagonisti che è preannunciata sin dalla trama: in poche parole,dove si vuole andare a parare è prevedibilissimo. Certo il modo in cui si arriva al punto di rottura è orchestrato in maniera tale da non farci neanche accorgere QUANDO questa linea dell'ipocrisa delle due famiglie venga superata,ma è probabile che lo sia sin da quando mettono piede in casa dei coniugi.

Ora lo ripeterò per la milionesima volta e fino alla nausea: tanti si sono prodigati ad incensare giustamente Carnage ma come un fantomatico "ritorno" del grande Polanski,il maestro che sfornava film negli anni '60 e '70 ai limiti della perfezione. Ma per la verità Polanski non è mai andato da nessuna parte (certo,stava per andare in galera ma questo è un altro discorso...).
The Ghostwriter è uno dei thriller più belli degli ultimi dieci o vent'anni,abnormemente sottovalutato. E senza dimenticare nemmeno che sempre negli anni 2000 il polacco ha dato vita al suo capolavoro,Il Pianista. Quindi non vedo il perché di tutta questa sorpresa da parte di critici evidentemente dormienti.

Ma come può Carnage non entusiasmare,d'altronde? Polanski si trova a suo agio ad ambientare un intero film all'interno di 4 mura,non è la prima volta che lo fa e ancora una volta la fortissima influenza di Hitchcock si fa sentire. Ma tanti sottovalutano la capacità che ha avuto questa volta di "sparire" letteralmente dietro la macchina da presa: non c'è un virtuosismo né qualcosa che stoni nella sua regia sobria e lucida. Credo sia un atto di tale semplicità e bravura da far restare meravigliati, quando tanti altri registi magari avrebbero inventato chissà quali tecnicismi complessi.
E poi i 4 giganti del cast,gestiti alla perfezione: Winslet superbamente sguaiata,Waltz faccione da schiaffi,Foster isterica e Reilly cinicamente disgustoso (attore a cui non sono mai stati tributati i giusti onori fino ad oggi).
è tutto così schifosamente PERFETTO che quasi rimani deluso,perché è esattamente il film che,almeno io,mi sarei aspettato da un artista che adoro come Polanski. E infatti...

Piuttosto mi piacerebbe rintracciare il difetto principale,che non è la durata (leggerissimo,il film finisce che manco te ne accorgi). La sceneggiatura tratta dal Dio della carneficina di Rezna è adattissima alle tematiche care al regista: humor nerissimo,cinismo e cattiveria a go-go. Ma la deriva che prende la situazione sembra troppo esagerata e,ripeto,nulla di così esaltante per originalità. Anzi,a me personalmente qualcosa proprio non ha convinto.
Senza nulla togliere al valore complessivo del film,sia chiaro. Soltanto mi stupisco per come altro della produzione recente di Polanski venga ignorato o bollato con superficialità,tutto qui.

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Ultima risposta 23/10/2011 13.40.57
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--Pio--  @  12/10/2011 12:14:02
   1 / 10
Che schifo...un film pesantemente al di sotto delle mie aspettative, mi sa che il caro Roman sta cominciando a perdere colpi...
A mio avviso è un film inutilmente pompato

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Ultima risposta 15/10/2011 13.49.10
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isaber  @  09/10/2011 20:28:55
   5 / 10
Mi dispiace dare un voto basso a un film di Polanski, che io stimo molto, ma purtroppo devo dire che sono uscita dal cinema totalmente delusa (anche perchè dopo aver letto le recensioni - tutte - positive, mi aspettavo qualcosa di diverso).
Ma davvero siamo messi così male da esaltarci per un film che ci mostra come dietro una facciata borghese e perbene si nascondano nevrosi, isterie e un istinto triviale? Tutto già visto. Sembra impossibile che il genio che ha diretto Cul de sac sia riuscito a girare una cosa simile.

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Ultima risposta 22/07/2012 23.35.21
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Larry Filmaiolo  @  03/10/2011 15:56:34
   8 / 10
Film bello e allo stesso tempo terribile. Oltre alla bravura disarmante degli attori, vanno sottolineate una regia raffinata e una sceneggiatura impeccabile. Annoiarsi è impossibile. Almeno io non mi sono per niente annoiato ma fin dall'inizio ho avvertito uno strano senso d'inquietudine, quasi di nausea, ad attanagliarmi le viscere, che si è propagato amaramente fino ai titoli di coda, scemando un po' nel finale.
Per quanto riguarda la morale: il film andrebbe visto da TUTTE le coppie sposate di nazionalità americana, se non di tutto il mondo occidentale. Per capire quanto male siamo messi.

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Ultima risposta 04/10/2011 17.01.17
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Invia una mail all'autore del commento devilkiss73  @  03/10/2011 00:39:19
   5½ / 10
Ma tutti sti voti così alti per cosa? Sì è vero, è un film girato praticamente in un appartamento (praticamente non hanno speso nulla), vedere 4 personaggi che cambiano umore ogni 5 minuti...la trama è anche buona, fa riflettere, ma na pesantezza esagerata...
Stiamo diventando sempre più robot che guardano le recensioni positive e ci si accoda, assurdo...

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Ultima risposta 28/12/2011 10.28.58
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marcodinamo  @  02/10/2011 12:28:02
   7½ / 10
qui il voto va solo agli attori: Waltz 9, Winslet 8.5, Reilly 7, Foster 5,5. Media 7.5

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Ultima risposta 02/10/2011 23.49.49
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paride_86  @  28/09/2011 02:43:03
   7½ / 10
Eccezionale film di attori tra cui brilla, indiscusso, Christoph Waltz.
"Carnage" è una feroce satira della borghesia - alta e bassa - in cui ognuno di noi si può riconoscere e che fa ridere a denti stretti perché colpisce duro.
Oltre ad essere ben scritto è girato in maniera magistrale, soprattutto tenendo conto che si svolge per la maggior parte in un interno.
Polanski è davvero un grande artista/regista, su questo non c'è dubbio.
Solo una cosa mi lascia un po' perplesso quando vedo i suoi film: quanto è giusto pagare il biglietto per far guadagnare uno stupratore (impunito) di bambine?

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Ultima risposta 20/10/2011 18.45.25
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SteveMaister  @  27/09/2011 00:13:55
   4½ / 10
Film di una bruttezza rara... L'unica nota positiva e' la recitazione dei 4 attori...
Film a mio parere soporifero..
Ad oggi mi chiedo quale sia il senso di questa pellicola.... Bha...
Guardatelo solo se non dovete pagare...!!!!!
Finale che ti lascia allibito ( in senso negativo)

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Ultima risposta 27/09/2011 22.49.54
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anthony  @  23/09/2011 13:35:02
   9 / 10
Non posso che premiare in toto questo film teatrale..
Un'angoscia frenetica, esasperante e allo stesso tempo incredibilmente accattivante e divertente prende lo spettatore..per catapultarlo, in ultima istanza, in fondo al tunnel delle convenzioni, dei luoghi comuni e del "climaterio" di qualsivoglia emozione pura e allo stato brado.
La ridicolizzazzione della Borghesia in salsa salottiera dove, la telecamera, ci mette il suo per centrare ed esaminare minuziosamente i piccoli crimini dell'imbolsaggine totale della società bianca figlia della "pace terrificante" dove le cannonate risuonano per mano di centri commerciali, convenzioni, pubblicità accecanti e mero impoverimento critico e mentale della persona-oggetto.
Quattro attori strabilianti (Waltz è una cima, la Winslet si conferma la migliore attrice della sua generazione, la Foster e C.Really offrono interpretazioni, anch'essi, da fuoricalsse). Una regia curata e asciutta.

Roman Polanski, regista di alti bassi, talvolta sottovalutato e qualche altra sopravvalutato, firma quello che è il suo capolavoro comico-tragico.

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Ultima risposta 27/09/2011 11.02.34
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  23/09/2011 12:36:40
   7 / 10
Un elegante esercizio di stile, condotto con indubbia maestria e senso scenico cinematografico. Un'operazione di mestiere e divertimento da un grande regista un po' sopravvalutato (dagli anni '70 in poi).
Polanski si mette al servizio di uno script teso e micidiale, che ben si adatta alla sua poetica della paranoia e della claustrofobia. E riusce a rendere tesa una banale vicenda di litigi e improperi che scadono nel turpiloquio. Tesa sì, ma non troppo interessante: che quei quattro splendidi interpreti (alcune volte un po' troppo sopra le righe come la Foster alla fine; irresistibile Walz) finiranno per scannarsi, lo si capisce, ce lo aspettiamo, e poi un po' ci satura.

Metafora dell'homo homini lupus? Sì certo.
Ma Polanski ci priva anche del piacere liberatorio insito nello smascheramento delle convenzioni civili e dell'ipocrisia, poiché ci impedisce di provare empatia per alcun personaggio, e svelando il lato meschino e misantropo degli uomini, come delle donne.
Ma questo nichilismo è di maniera: non è viscerale, nè sofferto. E non è geniale.
Un gioco al massacro che - come film - è più un gioco che un massacro.

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Ultima risposta 24/09/2011 14.26.07
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  21/09/2011 01:33:36
   7 / 10
Che succede se all'odiatissima (quanto praticata) ipocrisia col suo corollario linguaggio "politically correct" sostituissimo una sana sincerità col suo connesso linguaggio volgare e fuori luogo? Ebbene, sarebbe la fine della convivenza, della (nostra) civiltà: affiorerebbero subito i non-detti accumulati da una vita e, soprattutto, i sensi di colpa addossatici dagli altri.
Per dimostrare questa tesi, armato del bisturi affilatissimo di una delle commedie-rivelazione del teatro contemporaneo, Roman Polanski costruisce "in vitro" lo scontro tra due famiglie che si dilaniano (il "carnage" del titolo) per futili motivi fino a scadere nel ridicolo e nel grottesco.
Sì, in questa operazione non c'è una sola sbavatura di regia; sì, tutto si regge sulle spalle di quattro bravissimi attori che fanno a gara per superarsi (penalizzati però da un doppiaggio discutibile di cui fa le spese soprattutto Jodie Foster); sì lo script è davvero di ferro (e ancora una volta Polanski lo co-firma con l'autore dell'opera da cui trae il suo film); sì, i dialoghi somigliano a delle lame di Toledo lanciate in modo random e dunque per questo devastanti; sì, la stupenda partitura listziana di Alexandre Desplat commenta con divertito, ironico contrappunto titoli di testa e di coda; sì, dopo una partenza un po' incerta il film imbocca deciso la strada del ritmo incalzante (in un kammerspiel: incredibile ma vero)... eppure tanta perfezione mi ha suggerito un'assenza dell'anima, un'artificiosità dell'insieme, un sublime distacco dalla materia narrata che mi ha francamente dato molto fastidio.
A meno che questo fastidio non sia inconsciamente causato dalle provocazioni continue che grondano dal testo di questa ultima pellicola di Polanski: in tal caso saremmo di fronte a un capolavoro senza essercene accorti...

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Ultima risposta 07/10/2011 07.37.20
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  20/09/2011 21:34:47
   8 / 10
In circa 80 minuti assistiamo allo sgretolamento delle convenzioni sociali fondate sull'ipocrisia del reciproco rispetto a tutti i costi, come pedaggio per salvare un'apparenza che si rivela solo un vuoto formalismo fine a se stesso. Un meccanismo che reprime le pulsioni istintive in cui la sua stessa distruzione ha quasi un valore catartico che ci mostra quello che in fondo siamo, sia in un appartamento newyorkese o nella regione del Darfour.
Una commedia nerissima dai dialoghi talmente brillanti da non farti accorgere la sua breve durata e un gruppo di attori eccezionale. Ognuno di essi in fondo è un archetipo caratteriale riconoscibile, tranne forse per il personaggio della Winstlet, più sfuggente, probabilmente il puù sfaccettato dei quattro tanto che non sono riusciito ad inquadrare del tutto il suo carattere.

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Ultima risposta 21/09/2011 23.51.44
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  20/09/2011 18:43:00
   8½ / 10
E' indiscutibilmente bravura: di quella che può benissimo essere una rappresentazione teatrale, Polanski fa un bellissimo esempio di cinema, perfetto nel ritmo incalzante, negli stacchi, nel gioco dell'andirivieni degli ospiti, perfino nel rubare l'immagine riflessa nello specchio.
E non parliamo dei dialoghi.
Su un set ridotto ad un appartamento newyorkese, due coppie dapprima cercano di confrontarsi “civilmente” (le virgolette sono d'obbligo), ma ben presto prendono a fronteggiarsi duramente fino a perdere ogni parvenza di autocontrollo e trasformando quella specie di seduta in un massacro reciproco, prima tra coppie opposte e infine dentro le coppie stesse.
Tutta la messinscena della convivenza e della tolleranza non regge l'urto della violenza che, repressa, viene covata sotto i sorrisi di convenienza.
La brutalità del non detto nei rapporti esce con la furia di un geyser e lascia sfiniti gli astanti.
Una bella sferzata contro l'ipocrisia, quasi a ripristinare un ordine naturale, spontaneo e cattivo, che si fa beffe delle “belle parole” e che viene incarnato infine dai bambini coinvolti nella tanto vituperata rissa.
Si sogghigna parecchio, ma ci si può rispecchiare facilmente.
Eccezionali gli interpreti, Waltz è uno spettacolo, ma Jodie Foster è imprendibile.

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Ultima risposta 22/09/2011 15.56.14
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willard  @  20/09/2011 14:16:42
   9 / 10
Non si può far altro che dare cinque stelle a questa incredibile prova di puro intrattenimento teatrale cinematografico.

Sotto la splendida regia di Roman Polanski e la magnifica interpretazione di quattro fuoriclasse come Christoph Waltz, Kate Winslet, Jodie Foster e John C. Reilly, non si può far altro che applaudire al termine di questa commedia esuberante, che da un incontro quasi banale tra i quattro personaggi, in nemmeno 80 minuti, sviluppa in modo grottesco e geniale un'esplosione di battute e osservazioni sulla società e il mondo attuale.

Tratto dall'opera teatrale "God Of Carnage" di Yasmina Reza (anche co-sceneggiatrice insieme a Polanski), questo film non può che farci ulteriormente riflettere sul fatto che la "classe non è acqua".

Chapeau!!

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Ultima risposta 20/09/2011 14.37.09
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  20/09/2011 01:46:07
   8 / 10
Tipico film fiore all'occhiello di tutta l'intellighenzia cinefila da addetti ai lavori, "Carnage" va "ascoltato" fino in fondo, altrimenti rimane la sensazione di un'esercizio di stile ottimamente realizzato ma poco incisivo. Guardacaso l'operazione - abbastanza lontana dalla mia idea di cinema (per inciso ho amato alla follia opere come "Il lungo viaggio verso la notte" o "Chi ha paura di Virginia Woolf?") mi lascia dentro più interrogativi e inquietudini di un film di Scorsese. Sembra quasi che il film risponda a una sola domanda tipo "cosa accadrebbe se un giorno dicessimo a tutte le persone che conosciamo o incontriamo per strada quello che pensiamo di loro"? Uh che spasso POTER dare alla vicina di casa della p.u.t.t.a.n.a. rinc.o.g.l.i.o.n.i.t.a. o dire al datore di lavoro che è una gran testa di c...
potrebbe uscirne un moto liberatorio (se collettivo) invece per i protagonisti di questa storia risulta sconveniente, un gioco distruttivo con cui persino Bunuel avrebbe seri problemi.
L'aderenza all'ipocrisia sociale, come trattato dei rapporti umani, mette in luce soprattutto la fragilità delle nostre vite alla ricerca costante dello scontro o, in apparenza, al paravento in cui ripararsi. Ma neanche si può dire che l'unico elemento coerente, Penelope (vs. Jodie Foster, strepitosa!!!) sia fuori dal gioco delle meschinità e della mediocrità corrente, anzi probabilmente proprio la sua visione progressista la rende impertinente, come una "maestrina" che guida il gregge verso una nuova luce.
E' piuttosto interessante oltretutto vedere quanto - malgrado le divisioni e gli insulti - alla fine il tutto prenda la piega dell'identità sessuale: uomini contro donne e viceversa, una nuova eterna alleanza tesa a soffocare l'identità degli altri e, di fatto, la nostra.
Funziona tutto perfettamente anche se... prendi uno script con dialoghi strepitosi, metti insieme 4 attori fantastici e il gioco è fatto. Invero ho avuto l'impressione che in questa mise in scene di contrasti sarebbe stata necessaria maggior improvvisazione, perchè in qualche contesto l'espressività recitativa sembra pesantemente influenzata dalla talentuosa e circoscritta impetuosità dei dialoghi.
Ma sono futili perplessità davanti a un'opera Polanskiana - che ci crediate o no - al cento per cento, come un "Coltello nell'acqua" riscritto in un elegante appartamento, circa 50 anni dopo

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Ultima risposta 22/09/2011 17.10.27
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  20/09/2011 00:10:24
   8½ / 10
Polanski rispolvera un modulo noto al cinema, ma che pochi vogliono davvero mettere in atto perchè rischiosissimo e davvero arduo da realizzare in modo convincente. La semplicità di una storia del genere è solo apparente. In realtà un film del genere "costa" molto di più di quanto sembri.
L'impressione che si ha è che Polanski abbia preso quattro giganti della recitazione e abbia semplicemente detto loro: "scannatevi, ma conservate le buone maniere".

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Ultima risposta 23/06/2013 14.34.40
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ughetto  @  19/09/2011 21:53:43
   7 / 10
per valutare questo film bisogna chiedersi quanto pesa la piacevolezza nel voto complessivo. e quanto pesa il contenuto.
a mio avviso l'opera è davvero godibile: sceneggiatura ben congegnata, dialoghi brillanti, attori ottimi (?); ma ha un contenuto che si approssima elegantemente allo zero.
quello che però in fondo fa prevalere il voto positivo è la regia.
filmare in un solo interno tutta l'opera è una sfida stilistica di grande livello. e il fatto che il risultato finale sia buono, come mi è sembrato esserlo in questo caso, non è per niente ma per niente scontato.

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Ultima risposta 20/09/2011 22.10.15
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR jem.  @  19/09/2011 12:27:27
   8½ / 10
Claustrofobico è la prima parola che mi è venuta in mente.
Mi sono sentita intrappolata in quel salotto, partecipe del crescendo di follia che invade i personaggi.
Recitazione ad altissimi livelli, su tutti troneggia la Foster.
Perfetto il finale.

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Ultima risposta 12/10/2011 20.49.37
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Invia una mail all'autore del commento logical  @  19/09/2011 02:38:34
   6 / 10
Polanski non esce dalla sua Gstaad per le sue note faccende processuali, quindi avrà ancora coscienza di sé e del suo glorioso passato, no? e allora perchè confezionare una simpatica commedia che andrebbe più che bene in un teatrino francese? Un pedante esercizio di stile che sembra uscito dalle mani di Rohmer, rococo borghese contemporaneo senza una vera ferocia o con qualche colpo di genio. I personaggi evolvono in tutte le prevedibili direzioni del rapporto urbano senza un reale chiasso che possa disturbare un cane. Lontano anni luce dalla gelida apocalissi anarchica à la Dogville, Polanski sembra quasi raccontare la noia dei suoi arresti domiciliari a cui in effetti ci si sente condannati.

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Ultima risposta 19/09/2011 21.45.22
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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  18/09/2011 11:32:01
   8½ / 10
A parte che è un film di dialoghi e attori, ed entrambi rasentano la perfezione.
Ma come diavolo fa POlanski a rendere così poco statica e così movimentata una vicenda che si svolge in una sola stanza per l' 80% del tempo?
Io sono rimasta esterrefatta da come sia ancora possibile fare Cinema con così poco, che poi è in realtà tantissimo.
Scrittura, regia, attori. Ed esce fuori una delle commedie più belle degli ultimi anni.

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Ultima risposta 19/09/2011 10.51.12
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Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  18/09/2011 09:07:34
   7 / 10
Non era materiale da film: a teatro sicuramente avrebbe reso meglio. Tutti gli attori sono bravi ed infatti l'intero film si regge su di loro ed i dialoghi divertenti. Molto cinico e nichilista (l'unico coerente dall'inizio alla fine è l'avvocato senza scrupoli) mi ha lasciato perplesso nel finale "buonista" (considerata la vicenda giudiziaria di Polanski, l'ho trovata una specie di auto-assoluzione).

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Ultima risposta 23/09/2011 04.46.18
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Luca&Teatro  @  17/09/2011 00:27:13
   1 / 10
Mai vista una cosa del genere,non so' esprimere il termine esatto x definire questo che non vorrei nemmeno chiamare "Film", vorrei tanto essere volgare nel giudizio, ma so' che non verra' pubblicato,e quindi mi limitero'.... (inconcludente, stupido,lento,irritante,nevrotico,ecc..) L'unica cosa salvabile e' l'interpretazione degli attori...

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Ultima risposta 23/09/2011 20.58.44
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