caro diario regia di Nanni Moretti Italia 1993
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caro diario (1993)

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locandina del film CARO DIARIO

Titolo Originale: CARO DIARIO

RegiaNanni Moretti

InterpretiNanni Moretti, Renato Carpentieri, Antonio Neiwiller, Claudia Della Seta, Lorenzo Alessandri, Raffaella Lebboroni, Marco Paolini, Moni Ovadia, Riccardo Zinna, Jennifer Beals, Alexandre Rockwell, Conchita Airoldi, Giulio Base, Giovanna Bozzolo, Sebastiano Nardone, Roberto Nobile, Antonio Petrocelli, Cristina Aubry, Donatella Botti, Umberto Contarello, Gianni Ferraretto, Pino Gentile, Sergio Lambiase, Valerio Magrelli, Carlo Mazzacurati, Yu Ming Lun, Serena Nono, Oreste Rotundo, Mario Schiano

Durata: h 1.40
NazionalitàItalia 1993
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 1993

•  Altri film di Nanni Moretti

Trama del film Caro diario

Il film é diviso in tre episodi distinti. Nel primo il protagonista gira in vespa per le vie di una Roma estiva. Nel secondo decide di raggiungere un amico a Lipari. Nell'ultimo, ricostruisce le tappe della lotta contro la malattia di cui ha sofferto per un anno.

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Voto Visitatori:   7,84 / 10 (57 voti)7,84Grafico
Miglior filmMiglior colonna sonora
VINCITORE DI 2 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior film, Miglior colonna sonora
Miglior regia (Nanni Moretti)
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Miglior regia (Nanni Moretti)
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Voti e commenti su Caro diario, 57 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Goldust  @  22/11/2020 21:52:27
   7½ / 10
Tre episodi di diversa natura e portata per un Moretti intimo e sincero, capace di raccontare il proprio mondo con i silenzi e con le immagini ( nel primo, "in vespa" e nel secondo, "isole", in cui è memorabile la sequenza del dialogo con i turisti americani, in cui il nostro chiede anticipazioni sulla telenovela Beautiful ) oppure di riflettere dei propri malanni fisici ( nel terzo, "medici" ) sempre ovviamente con il sorriso sulle labbra ed il grottesco in bella mostra. Tra i suoi lavori più riusciti e giustamente amati anche se non concordo affatto con il sito che lo cataloga come un film drammatico .

VincVega  @  28/02/2019 18:01:47
   7½ / 10
Ottimo film a episodi di Moretti, in grado di parlare di diverse tematiche con la sua solita morale ed ironia.

marimito  @  08/01/2019 07:56:29
   7½ / 10
Diviso in tre parti, apparentemente staccate fra loro ma che in realtà risultano unite da un unico filo rosso, rappresentato dalle frustrazioni dell'uomo moderno che Moretti rappresenta benissimo; alle prese con questioni diverse di differente spessore ma dinanzi alle quali l'uomo/Moretti diventa logorroico, paranoico, isterico.
Moretti nel rappresentare le frustrazioni umani resta sempre il migliore.

JohnRambo  @  22/09/2017 21:43:19
   9 / 10
Mitico. E non sono comunista.

fabio57  @  25/11/2016 11:33:52
   7 / 10
Il più autobiografico dei film di Moretti, ha il sapore di una piccola autocelebrazione, si pensi al "magnifico quarantenne" che percorre in vespa le vie di Roma. Certamente non tra i migliori, è costituito da tre episodi, forse il più carino è l'ultimo che descrive il suo personale calvario con una malattia non subito diagnosticata,che poi, fortunatamente per lui, è stata finalmente riconosciuta e curata. Il nostro comincia a muoversi, sballottato tra ciarlatani, guaritori improvvisati e luminari saccenti, ma poco efficaci, incartandosi in un aggrovigliato e faticoso percorso sanitario. Siamo in Italia e questo non ci fa meraviglia, purtroppo molti di noi si saranno identificati nel personaggio.

sweetyy  @  24/07/2015 19:08:19
   7½ / 10
3 episodi interessanti, con grandi spunti di riflessione..dalla società, alle città, alla medicina. Ottimo lavoro di Moretti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  21/08/2014 15:56:17
   7½ / 10
Moretti è un autore di una certa continuità, certo un lucido esaminatore della società italiana. è un buon regista. Non credo meriti un posto speciale nella storia del cinema italiano.
Mi spiace dirlo ma pur apprezzandolo non riesco a trovare un film memorabile, compreso "Caro diario". Trovo tante scene cult, tantissime, ma la frammentarietà del suo stile mi è urticante, addolcita per fortuna dall'ironia sempre presente.
In "Caro diario" poi anche come attore il buon Nanni si dimostra valido, almeno stavolta.
Ed è un film molto delicato, introspettivo e "leggero". Ecco, Nanni Moretti piace ai francesi perché è più un autore francese che italiano. Il suo cinema viaggia tra l'intellettualismo eccessivo e l'assenza di peso dell'umorismo; al patentino di autore francese aggiungiamoci anche le simpatie politiche e il gioco è fatto.
Facile capire perché a Cannes sia sempre stato guardato con un occhio di riguardo.
Non discuto di certo la validità del suo cinema: in "Caro diario" le musiche sono sempre usate in modo perfetto, non ci si annoia mai. Cosa manca? Un collante. è sempre mancato un collante nei tanti collage impazziti di scene in un cinema che personalmente non riesco a farmi piacere fino in fondo, né a trovare indispensabile come tanti altri autori di ieri e di oggi.
Moretti è importante, è bravo. Nulla di più di questo.
Si alza da terra con facilità sorprendente ma non è mai riuscito a volare alto.
Peccato.

massapucci  @  16/04/2014 01:25:06
   7½ / 10
Sicuramente un buon film. Ho preferito la prima parte ("la vespa"), alla quale per me segue la terza ("i medici"), mentre la seconda ("le isole") credo sia la meno riuscita.

GianniArshavin  @  12/02/2014 22:27:42
   7½ / 10
Caro diario è forse il film più personale e famoso di Nanni Moretti. Diviso in 3 episodi,la pellicola contiene in toto gli elementi caratteristici del cinema del regista,fra cui spiccano delle riflessioni,spesso anche ironiche,sull'Italia e sugli italiani. Oltre a questo fattore, consueto nei suoi lavori,in questo caso Moretti si apre totalmente al pubblico raccontando episodi della sua vita privata anche abbastanza delicati.
Il primo capitolo della pellicola è "La Vespa", il migliore a mio modesto parere. La voglia di vivere,nonostante i problemi e la solitudine della città ad Agosto,trasmessa da questo primo spezzone è totale. Tra riferimenti,riflessioni,scene famosissime,un immagine diventata icona (il regista in Vespa) ed un finale pazzesco, questo primo capitolo è da considerarsi davvero un capolavoro.
Il secondo è forse il più debole del lotto,troppo lento e verboso.
Chiude il più intimo degli episodi,che vede Moretti alle prese con una malattia, che ha davvero contratto,aprirsi totalmente allo spettatore lanciando una chiara critica,senza isterismi o volgarità,alla sanità italiana e ai medici più impegnati ad ostentare la propria parlantina forbita che non ad ascoltare i clienti.
Consiglio quindi quest'opera del regista di Brunico,che seppur lenta e in alcuni parti astrusa,regalerà emozioni e sorrisi ad un pubblico anche a digiuno di cinema Morettiano. Lo stile molto personale e la chiarissima identità biografica rendono questo prodotto degno di essere visto ,con la classica visione sull'Italia del regista che non deluderà i fans.

Guy Picciotto  @  23/05/2013 19:45:30
   9 / 10
Metto un voto alto a questo film pure se con tutta probabilità non è un film da 9 in pagella (come nessuno dei film di Moretti lo è oggettivamente) , perchè è una riflessione malinconica, ma mai amara e sopratutto mai banale dell'Italia un momento prima che Silvio Bunga Bunga Berlusconi ( uno dei pochi italiani che resterà nella storia carismatica degli ultimi 200-300 anni al di la dal bene e dal male) entrasse in pianta stabile nella vita di tutti noi.
Il film infatti uscì nelle sale alla fine del 1993.
Cosa ci racconta Moretti? Moretti ci racconta il precipitare della società italiana nella scostumatezza in una deriva tale che nel 2013, 20 anni dopo, si sarebbe rivelata senza fondo.
E il Moretti migliore, quello profetico (quando radiografa l'eremita sfascista, anarchico e pessimista nel secondo episodio, quello che dice a Moretti:" gli italiani ridono , ridono! ma cosa hanno da ridere tanto? non c'è proprio niente da ridere! :-))
Ma è anche è per fortuna il Moretti distaccato, da par suo, che preferisce non muoversi proprio da nessuna parte ed evitare pure la scorciatoia...se non con la sua lambretta per le strade DESERTE di Roma nel bel mezzo dell'estate. a contemplare uno spettacolo che io ritengo assurdo, la laboriosità umana.
Soave il primo episodio dedicato a Pasolini, Moretti va a trovare in lambretta lo spettro del grande poeta friulano attraversando lande di baraccopoli dell'ostiense, e deserti interiori distillati dal piano di Jarrett: inquietudine dei deserti profetizzati.
Si va dallo spernacchio verso il radical chic di sinistra intellettuale (l'amico del secondo episodio) allo sberleffo verso il popolino alto borghese vacanziero di Panarea con i loro figli rin********ti dalle pubblicità e dai falsi bisogni indotti.
E un soave valzer nei gironi infernali dell'Italia pre seconda repubblica che si conclude con un attacco intelligente , acre (con spezzoni di vita vera del Moretti in riabilitazione post tumore) e grottesco alla lobby super corporativa dei medici.
Aleggia per tutto il film una brezza da fine dei giochi , un po un "questi sono gli ultimi istanti di quella che un tempo fu l'italia che conobbi".
Tutto ciò grazie alla Dittatura dei Sei Canali (onnipresenti nel secondo episodio ) grazie alla prostituzione legalizzata televisiva e alla resa della democrazia (scissione banca d'Italia dal Ministero del Tesoro anno 1981).
L'attacco finale alla casta dei medici è da estendersi a tutti gli oligopoli che da li in poi (post crollo del muro) iniziarono a spartirsi monopolisticamente i settori chiave dei bisogni primari, famiglie che godono della connivenza istituzionale.....
L'italia che se ne frega ed ignora, ignora il perchè i pedaggi in autostrada dovrebbero andare in tasca ai Benetton a cui hanno svenduto le concessioni e che usano quei miliardi per comprarsi milioni di ettari di terreni e sfruttare la povera gente.
In caro diario va in scena un paese di *********...dal latino deficere, mancanti di qualcosa, forse chiamasi attributi, forse di conoscenza, forse solo di coscienza di nazione, il tutto raccontato dal Moretti più sfilacciato , poetico e calibrato mai visto.

tonnorefanio  @  25/02/2011 20:01:48
   8½ / 10
Il miglior film di Nanni Moretti, quello più maturo e autentico (definitivo il passaggio dall'alter ego Michele Apicella all'interpretazione di se stesso). Un lungometraggio a episodi che comunque hanno un loro filo conduttore: il rapporto del protagonista con le persone, gli amici, i problemi di salute, giunto ai quarant'anni.
Il merito dell'attore-regista è quello di raccontare il film con più auto-ironia rispetto ai film precedenti (e questo lo rende anche più simpatico), ma mantenendo intatta quella sobrietà che è ormai caratteristica del suo cinema.
L'ultimo suo vero film.

dobel  @  25/10/2010 11:02:31
   9 / 10
Uno dei miei Moretti preferiti!
Si legge molta sfiducia, molto pessimismo...però...
Il primo episodio cerca di infondere una certa spensieratezza, in un atto d'amore verso Roma, i quartieri, la Città come tale... ma presto ci si accorge che molte cose sono cambiate, e che la libertà sta svanendo. Il giro in vespa in questa Roma d'agosto, deserta, in cui alla fine non puoi fare nulla perché sei solo, è il prologo alle riflessioni successive. Non rimane che una cosa: la visita al lido di Ostia e al monumento ormai abbandonato e fatiscente in memoria di Pasolini (l'ultimo vero intellettuale libero, e per questo ucciso, del nostro paese), è un momento di grande cinema, quasi il canto del cigno di una cultura e di un modo di leggere la vita.
'Isole' è un episodio molto meno scanzonato sin dall'inizio: di isole non ce ne sono più, e forse noi non le cerchiamo veramente. Il desiderio di isolarsi non è appagante e non può essere appagato; viviamo una società che ci costringe a vivere tutto in onda. La nostra vita diviene materiale televisivo, così come era materiale poetico e letterario la vita degli antichi.
Il terzo episodio, sulla malattia che Moretti ha vinto, vuole quasi sancire quanto espresso: le cose si affrontano meglio se possiamo renderle oggetto di condivisione. Riprendere la propria ultima seduta di chemioterapia per farne un film è il massimo della condivisione. Non vogliamo essere isole, ci sentiremmo abbandonati. L'uomo è, evidentemente, un animale da branco. Mettere in piazza tutto, creare spettacolo da tutto, fare della propria vita un momento di riflessione comune e quindi trasfigurarla tanto da non appartenersi più in maniera esclusiva può essere un potente anestetico.
I medici non sanno ascoltare... dobbiamo fare in modo che sappia ascoltarci il pubblico!! A qualcuno dovrà pur interessare quello che ho da dire, cosa mi sta capitando!! Voglio che si sappia, voglio che tutti partecipino della mia esistenza, altrimenti non sto esistendo.
Come l'albero che che cade nel bosco non fa rumore perché non c'è nessuno ad ascoltarlo, così io non vivo se non c'è nessuno che mi guarda vivere!!
Questo è il vuoto che alla fine potrebbe comunicarci Moretti, e che forse inconsciamente vuole trasmetterci; ma i suoi film sono comunque luminosi, lasciano addosso un senso di poesia e voglia di vivere ed incidere con la propria vita. Tre confidenze al proprio diario che mi sono piaciute molto.

crimal9436  @  20/08/2010 11:35:29
   7½ / 10
Nergal85  @  07/06/2010 10:12:48
   4½ / 10
decisamente una delusione.... mi aspettavo molto di più da un film ritenuto un cult del cinema italiano. gli unici punti di forza sono la fotografia e le musiche del maestro piovani, ma il resto è inguardabile. ritmi troppo lenti (modello regia francese), con un parte centrale soprattutto ridicola e piena zeppa di strereotipi.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  17/05/2010 12:27:12
   8½ / 10
Ho sempre adorato questo film di Moretti diviso in episodi. "Caro Diario" è uno dei film più intimisti, malinconici e liberatori del regista.
Bellissimo il primo episodio tra la mitica immagine di lui in vespa e la chiusura che omaggia Pasolini. Notevole quello sui medici che non forza la mano su facili sentimentalismi e molto divertente quello sulle isole.
Consigliato a tutti.

goodwolf  @  27/04/2010 13:53:37
   7½ / 10
Mi ha sorpreso positivamente. Ho visto altri film di Moretti, ma questo è nettamente una spanna sopra: leggero, profondo, sarcastico, triste, e a tratti esilarante. Tre bellissimi episodi, magari con qualche tempo morto di troppo, ma va bene così.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  22/03/2010 15:24:04
   8 / 10
Non il migliore di Moretti ma ugualmente un gran film in cui riconosciamo il giovane Moretti di Ecce Bombo ormai 40enne e quasi per nulla cambiato e quanto mai istrionico e sagace. Io poi sono convinto che ci sia una qualche affinità con l'Holden di Salinger, soprattutto nel modo in cui il personaggio si pone in una continua ed estrema lotta nei confronti di un pensiero conformista e assetato di stereotipi. Al di là della fantastica ironia di Moretti e della surrealtà di certe scene, credo che questa sia esattamente la chiave per comprendere i suoi film.

MidnightMikko  @  09/02/2010 17:48:15
   9 / 10
Secondo me il film migliore di Moretti. Tre episodi differenti,ognuno un capolavoro. Il primo,un'interessante giro in vespa che finisce in un omaggio al grande (e maltrattato,bisogna dirlo) Pasolini. Il secondo,una ricerca d'ispirazione tra le stupende isole nostrane. Il terzo,una satira pungente sulla sanità italiana. Buona regia di Moretti,grandissimi attori (su tutti sempre il mitico regista,grandissimo Carpentieri,detrattore della televisione prima,dipendente da telenovelas dopo),montaggio eccellente,sceneggiatura ottima,musiche splendide.
Da vedere assolutamente

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  08/01/2010 13:40:12
   8½ / 10
Gia' il titolo del film ci porta verso l'opera piu' autobiografica di Moretti,forse il top della sua carriera!
Ho visto i film di Moretti in ordine da "ecce bombo" non conoscendone nemmeno uno...di film in film si nota la sua crescita registica,purtroppo non interpretativa,e con "caro diario" sforna un raro caso di "film a episodi" che raggiunge un livello alto di qualita'!
Per quanto tutti parlino del primo episodio,a me è piaciuto di piu' il secondo!
Il mondo della televisione passato al setaccio con un co-protagonista che rappresenta l'Italiano succube dei messaggi televisivi!
Il passaggio da un'isola ad un'altra rappresenta anche l'allontanamento dalla realta' del Mondo,e infatti ad Alicuti,l'isola piu' lontana e meno civitalizzata,manca addirittura la corrente elettrica!
Il terzo episodio poteva durare di meno...anche lo spettatore vive la via crucis del regista che per la prima volta "indossa" il suo vero nome...ovviamente perche il fatto lo riguarda personalmente!
Il primo episodio è quello piu' "alto" che puo' far applaudire il critico o annoiare l'ultimo arrivato...
Ottimo

gandyovo  @  29/12/2009 16:55:55
   7½ / 10
primo film di moretti visto al cinema per me.
il mio ricordo è di un film piacevole e non banale.

ulisseziu  @  03/12/2009 14:43:58
   9 / 10
Per me il migliore di Moretti. Innanzitutto rispetto ai precedenti ha una fotografia degna di questo nome e non risulta quasi un prodotto amatoriale. Nonostante giri intorno a diversi discorsi senza arrivare ad una conclusione precisa e senza far emergere un qualsiasi filo conduttore, le sue analisi delle situazioni sono sempre intelligenti e vengono affrontate con un punto di vista originale.
L'episodio di Lipari con tutti i figli unici è assolutamente esilarante, ma si tocca l'apice con la scena di lui sulla vespa che si dirige verso ostia per visitare il monumento a Pasolini, con la stupenda esecuzione del concerto di colonia di Jarrett... una costruzione perfetta, momenti di grande cinema, da brividi.

benzo24  @  22/11/2009 13:52:55
   4 / 10
caro diario è un film che nasconde una terribile mancanza di idee. è un film sopravalutato e pesante.

outsider  @  02/10/2009 00:31:32
   10 / 10
Moretti lo amo e punto e basta.
Poi oggettivamente raffigura la realtà in modo serio e divertente insieme! Nanniiiiii ...continua così!

Invia una mail all'autore del commento wega  @  30/04/2009 22:00:48
   8 / 10
Bellissimo invece "Caro Diario", il primo film di Nanni Moretti che vidi. Documentaristico certo, ma intimo quanto un diario, scomodo quanto una denuncia e maturo perché in realtà ti mette comodo nella visione. Per il resto con Nanni 'sto a zero.

DarkRareMirko  @  16/04/2009 00:36:00
   9 / 10
Ottimo film di Moretti, episodico, a tratti ironico, molto denunciatario.

Presente pure la Beals di Flashdance (che già comuqnue 5 anni prima aveva lavorato con Carlo Vanzina ne La partita).

Il primo episodio è molto leggero e votato all'ironia, prima di fermarsi di fronte al momumento a Pasolini, omaggio intelligente e graditissimo, che dà al film sacralità e rispetto.

Il secondo, quello dei viaggi, è molto aperto ad interpretazioni ma, seppur discreto, lo reputo come il più debole episodio tra i 3 presentati (mi pare giri un pò troppo a vuoto francamente).

Il terzo capitolo, autobiografico, parla di malasanità, non rinunciando tutto sommato ad un aurea grottesca tragicomica (i continui viaggi, intrallazzi, ecc.), con finale inquietante.
Più che per la malasanità di per sè, fà paura vedere che, tra tanti luminari, tutti han detto la stessa cosa, non accorgendosi che c'era qualosa di molto più grave dietro a ciò che essi diagnosticavano.

Grandissima prova per Moretti, con un certo tipo di film come raramente se ne vedono in Italia.

E' un film che parla di nanni in prima perosna, certo, ma ci riguarda tutti.

Da vedere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  14/12/2008 23:52:39
   8½ / 10
Un Moretti molto più riflessivo, più intimista (come da titolo): malinconico nel primo episodio con la stupenda chiusura al monumento a Pasolini, più caustico negli altri, ma senza cadere nel manicheismo.

iraclion  @  28/09/2008 20:15:02
   5 / 10
mah... piuttosto sciapo... secondo me moretti al di fuori del sarcasmo, del cinismo dei suoi film "politici" perde molto in efficacia. molto meglio come censore che come poeta. bellissima la fotografia,carino qualche spunto di critica sociale( pressappochismo dei medici, invadenza della televisione etc) ma sommersi da un mare di noia che vorrebbe essere intimismo.

mrwoolf  @  29/06/2008 19:35:52
   10 / 10
il migliore di nanni; la prima parte è un insieme di pensieri, idee, riflessioni per le strade di una roma soleggiata e deserta e si chiude con l'immagine del monumento a pasolini in vergognoso degrado e abbandono; la seconda parte racconta il viaggio di nanni tra le isole siciliane, con svariati spunti comici e la terza, autobiografica, le vicende legate ad una malattia.
bellissimo il finale

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  13/04/2008 04:57:35
   7½ / 10
Al preludio della famigerata “discesa in campo” di Berlusconi, Nanni Moretti tratteggia, attraverso una narrazione in forma di diario, una società italiana in cui, alla maniera un pò "alleniana", motteggia e schernisce certi comportamenti e abitudini dell'italiano "medio", prendendo di mira diverse tipologie di cittadino: dai registi che si ergono a censori della società facendo di tutta un’erba un fascio (emblematico a tal proposito è il momento, in cui Moretti afferma di non sentirsi appartenente alla maggioranza bensì a una minoranza) ai critici cinematografici poco coraggiosi e "conformisti"; dai genitori iperprotettivi al fatuo jet-set che popola i luoghi di vacanza più rinomati; dall'intellettuale ipocrita all'eremita che stoltamente crede di poter vivere meglio al di fuori della “civiltà” fino ad arrivare alla categoria dei medici, l’incontro coi quali mette in luce il relativismo –e anche un po’ la superficialità- imperante nel campo della medicina e che il più delle volte non dà soluzioni concrete, salvo trovare queste ultime quasi fortuitamente come avviene in maniera un po’ grottesca nell’episodio narrato dal regista di Brunico.
Sia l’inizio del film, in cui Moretti percorrendo in vespa diversi quartieri dell’Urbe evidenzia il contrasto tra la semplicità e la sobrietà dei luoghi più umili della capitale con l’artificiosità e la piattezza di quelli borghesi, sia il finale che vede lo stesso Moretti disfarsi di tutti gli inutili medicinali propinatigli e sostituirli con l’elemento più naturale esistente (l’acqua) sono i segni di un messaggio volto a richiamare un ritorno alla semplicità.
E’ sicuramente un Moretti meno caustico del solito e più tollerante, ma non per questo meno incisivo. Da “Caro diario” emerge infatti l’immagine desolante di un Italia segnata profondamente dal degrado socio-culturale, al di là della quale, tuttavia, il regista non si nega la possibilità di un riscatto attraverso il recupero del piacere delle “piccole cose”; un po’ come fece Woody Allen in “Manhattan”.

Brezeer87  @  20/03/2008 16:24:07
   8 / 10
Ho visto questo film giusto per la curioità di vedere Stromboli...
Devo dire che Moretti mi ha sorpreso, è il primo suo film che vedo...amaro, sarcastico e malinconico, questo mi viene in mente ripensando al film.
Ogni episodio racconta una realtà, un vizio, un pregio del nostro paese che volendo o nolendo c'è e non si puòfar finta di non vederlo!
Bravo Nanni, sia nella forma che nei contenuti!

NandoMericoni  @  17/02/2008 11:15:01
   7 / 10
secondo me il migliore di moretti insieme alla stanza del figlio...

Dutch Schultz  @  05/02/2008 12:42:12
   1 / 10
prendendo un titolo di una canzone di Prince . : SCANDALOUS.

film bruttissimo, come tutti quelli che ha diretto e interpretato.

Nanni Moretti = Regista documentarista di stato comunista.

5 risposte al commento
Ultima risposta 08/01/2010 13.30.34
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Dick  @  06/11/2007 18:35:40
   9 / 10
Attraverso momenti ironici e grotteschi e qualcuno toccante Moretti racconta in prima persona con il suo nome la solitudine e le frenesie e le manie di un' umanità che pare non più in grado apprezzare la bellezza della natura se non per una frazione di secondo e che pare non sappia più ascoltare e comunicare. L' ultimo episodio soprattutto dai fa parte un pò di tutti noi.

Mizoguchi  @  02/11/2007 16:02:04
   10 / 10
Film fondamentale che segna il passaggio dall'alterego Michele Apicella al Moretti in prima persona. Il film è il superamento di tutte le crisi di Apicella, quella mistica/morale de "La messa e finita", quella sentimentale di "Bianca" e quella politica di "Palombella Rossa". In pratica ci troviamo davanti uno "splendido quarantenne".
Con il pretesto del diario intimo, alla raccolta di nuove idee di scenggiatura, Moretti orchestra uno splendido film in tre parti in cui impietosamente analizza, più che se stesso, il mondo che lo circonda, rafforzato da un'autoanalisi durata praticamente 20 anni.
Ce ne per tutti, dai falsi intelletuali ai falsi medici, ai genitori mai cresciuti ai figli troppo cresciuti.
Un film dal ritmo vertiginoso, pieno di trovate e grande comicità, e un finale di rinconciliazione con la bellezza della semplicità che, alla luce dell'oscurità della crisi passata, è quanto mai pertinente.

addicted  @  25/09/2007 18:44:46
   10 / 10
Il primo episodio di "Caro diario" è un capolavoro.
Il secondo è divertentissimo.
Il terzo è spiazzante e intenso.
E' un film indimenticabile.
Ricordo l'impressione di totale gratificazione che provai uscendo dal cinema.
A mio modesto parere è stato l'ultimo grande film di Nanni Moretti.
Sto ancora aspettando il prossimo, perchè "La stanza del figlio" e "Il Caimano" sono stati un vero e proprio regresso.

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/11/2007 18.38.42
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edwood  @  23/07/2007 12:44:06
   9 / 10
Tre episodi tra indignazione, malinconia e ironia. Struggente il finale del primo episodio che si interrompe nel luogo dell'uccisione di Pasolini. Agghiacciante il terzo episodio, la nostra sopravvivenza è legata al caso.

Il Messere  @  19/05/2007 19:49:34
   8½ / 10
Il film più intimista di Nanni, essenziale ed asciutto, colmo di leitmotiv della borghesia romana (come la mania immobiliare).Una pellicola di culto tra i morettofili (tra cui il sottoscritto), verosimilmente non piace a molti altri.

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  27/04/2007 10:26:57
   8½ / 10
Il miglior film di Moretti e comunque il più maturo. Ottimi tutti gli episodi, narrati in modo asciutto e con una sottile vena satirica. Lontano dal suo smisurato ego e dalla patetica voglia moralista che ha contradistinto i suoi ultimi film, Moretti riesce a dirigere un film leggero, estivo, in cui i suoi luoghi comuuni prendono forma sincera e finalmente non risultano forzati, portando la pellicola nella zona alta del cinema.
Io non sono una grande estimatore di Moretti eppure questo film lo adoro.

DocSerg1  @  26/02/2007 11:32:07
   7½ / 10
l'unico film di moretti che mi sia piaciuto davvero.

In genere Moretti non mi piace.
Non mi piacciono i suoi film, la sua parlata strascicata, i sui ritmi blandissimi.

MA "Caro Diario" è un capitolo a parte.
Un film molto intimo, personale, senza una vera trama eppure così coinvolgente.

Da vedere, assolutamente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  26/02/2007 11:18:14
   9 / 10
Mi mancava il coraggio di commentare i film di Nanni Moretti... hanno rappresentato tanto per me e ancora non ho avuto il tempo (la voglia) di gestire un "monumento scomodo" (e altresì non riuscitissimo) come il recente "caimano" (ci vorrebbero tre pagine del sito).

Con "Caro Diario" si chiude un ciclo, e beneficia di un fattore indispensabile del suo cinema, l'effetto "a distanza": è indubbiamente il Capolavoro di Moretti e il suo film piu' carburato e maturo.
E' - come dissero i critici - un M. quasi "Leopardiano" davanti all'astrusità della realtà circostante: quella della Famiglia, tradizionalmente intesa, ostaggio di prove che portano i giovani a integrarsi solamente con il proprio delirio di protezione iperattiva verso i figli.
Quello della Malasanità, cui Moretti - con il consueto stile autoindulgente - offre una delle piu' sincere e sofferte testimonianze volontarie attraverso il suo difficile percorso verso la "cura".
Quello delle mete turistiche, trionfo di populismo radicale e di incombenti villeggianti Vip

Ma è soprattutto il Moretti del primo episodio, lo "splendido quarantenne" che gira in vespa (un raro esempio di marketing indie, la locandina assunta a icona della sacher prod.) a far scendere il Sipario su tutto quello che ha fatto in 15 anni di cinema prima di questo film: forse i critici delusi dalle sue ultime prove dovrebbero comprendere che il cinema di Moretti dopo "Caro Diario" è diventato un'altra cosa (magari un giorno capiremmo "quale").
E' agghiacciante, bellissimo, l'omaggio a Pasolini, mentre M. gioca a pallone sulle note struggenti del Koln Concert di Keith Jarrett, rimarcando come la giostra della memoria abbia favorito soltanto una scomoda fuga dai ricordi
E' implosivo il giro in vespa (modello dichiarato del boom economico degli anni Cinquanta) in una Roma di quartieri periferici, davanti alla mostruosità di un'abuso edilizio che ha in parte svilito e violentato le potenzialità artistiche e architettoniche delle grandi città italiane.

"Caro diario", film riflessivo e straniante, va collocato al vertice del cinema di Moretti, e probabilmente ne è la summa: forse no, non vedremo MAI PIU' un suo film altrettanto lucido e coraggioso

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  21/02/2007 22:07:05
   7½ / 10
E' uno dei più freschi film di Moretti. Il primo episodio ha ormai alcune sequenze e frasi entrate nell'immaginario collettivo e da una idea di libertà in una roma agostana. Il secondo parla del tentativo fallito di trovare rifugio dalla volgarità televisiva italiana. Il terzo è un comico e tragico allo stesso tempo bozzetto sul linguaggio dottorese che finisce per farci rimpiangere il politichese. Bello.

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  15/10/2006 16:45:23
   5 / 10
non mi ha propio convinto , niente emozioni , insomma bocciato .

8 risposte al commento
Ultima risposta 06/11/2007 18.59.37
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Vegetable man  @  24/09/2006 13:26:18
   7 / 10
Per me non è uno dei suoi film migliori. Gli episodi sono un po' sfilacciati e qualche situazione viene tirata un po' troppo per le lunghe (i giri in moto, la peregrinazione sulle isole) fino a diventare stancante. Ciò nonostante, ci sono frammenti bellissimi, in piena sintonia con la produzione di Moretti.

2 risposte al commento
Ultima risposta 05/02/2008 10.28.18
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franx  @  08/06/2006 16:23:49
   7 / 10
I primi due episodi sono un documentario su Nanni, il terzo non poteva essere altrimenti.
Avendo avuto un parente malato di cancro, posso dire che assegnerei un 10 al terzo episodio, per l'estrema realtà degli argomenti trattati.
Direi che gli è andata di lusso comunque.

tavullia86  @  16/04/2006 18:06:12
   9 / 10
nanni stupisce sempre...qui ha inserito3 film in un film con un risultato ottimo...che dire...nanni è nanni...speriamo però che non faccia mai un film di sole case come dice nella prima parte del film...anche se probabilmente riuscirebbe a fare qualcosa di bello facendo vedere solo case x un'ora e mezza...nella seconda la scena dei telefoni è stupenda....la terza parte è un capolavoro davvero....e ricordatevi di bere sempre un bicchiere d'acqua alla mattina perchè fa bene.....

rosicchiolo  @  09/04/2006 19:08:18
   2 / 10
moretti è veramente noioso e seccante nel tentativo di porsi come profeta in grado di erudire il mondo sul significato della vita attraverso quella che trovo falsa poesia fatta apposta per incantare ma in definitiva assolutamente superficiale

6 risposte al commento
Ultima risposta 06/11/2007 18.42.42
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polbot  @  24/01/2006 10:10:55
   10 / 10
Io sto a Fede, come Nanni sta a Berlusconi. Se ho una vespa e se ho viaggiato per le isole Eolie, QUESTO è il motivo. Stop. Spero di non "rivivere" anche il terzo episodio però!
E' uno scandalo che i film di Nanni abbian così pochi voti........ma cosa volete....noi abbian sempre fatto parte di una minoranza... ;-)

2 risposte al commento
Ultima risposta 10/06/2011 04.09.58
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marco86  @  10/09/2005 11:09:01
   7 / 10
Non penso che caro diario sia il miglior film di Moretti.Alcune trovate sono geniali,ma sinceramente preferisco di gran lunga film come bianca,Aprile o La stanza del figlio.Fra i tre episodi il mio preferito è l'ultimo,cioè quello riguardante i medici.

Kr0nK  @  04/08/2005 10:53:49
   10 / 10
Credo sia già stato detto tutto. Stupendo il primo capitolo, dove Moretti vaga con la sua vespa, in giro per i quartieri di Roma.
E da un viaggio concreto, si passa ad uno che lo è un po' meno, in giro per l'universo della stupidità umana.

Notevole.

viagem  @  29/07/2005 09:43:31
   9 / 10
3 cammei per un gioiellino di film. Il primo episodio, quello della vespa, è da storia del cinema.

KANE  @  22/06/2005 16:09:03
   9 / 10
bellissimo il miglior film di moretti!
eccezionali le trovate...
nascoste nella vita di tutti i giorni sono il trampolino di lancio per un escursus sulle abitudini, le manie e le convinzioni di tutti quelli che hanno più di neurone nel cervello!!
il più bello di moretti!


serenella  @  24/04/2005 11:35:20
   10 / 10
di meno non si può... un autentico capolavoro...

catadiottro  @  07/04/2005 23:19:16
   2 / 10
ragazzi questo film rappresenta come si possono sprecare le pellicole.veramente penoso

5 risposte al commento
Ultima risposta 06/11/2007 18.44.08
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wight  @  17/12/2004 20:34:02
   9 / 10
Concordo pienamente con l'opinione di maremare

Gruppo REDAZIONE maremare  @  30/11/2004 00:14:39
   9 / 10
Il film della maturità di Moretti.
Il primo episodio 'In vespa', si distingue dagli altri due per perfezione stilistica e narrativa e vale, da solo, il prezzo del biglietto.

3 risposte al commento
Ultima risposta 15/02/2005 15.57.13
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dragonfly  @  26/11/2004 13:19:57
   10 / 10
Il capolavoro del cinema italiano anni Novanta.

Invia una mail all'autore del commento Drughetto  @  22/10/2004 17:11:39
   10 / 10
Moretti sei il mio idolo.
Con questo film, il tuo migliore, hai dimostrato di essere un grande!!

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