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Discreto e strano documentario su 5 persone americane patite di cinema.
E' un argomento che ovviamente mi tocca in prima persona e tra l'altro è davvero indubbio che la gente rappresentata nel film, sia psicologicamente che fisicamente, un pò mi assomigli per davvero. E' molto probabile poi che, almeno nella fase calante della mia vita, mi aspetti proprio un destino del genere (5-6 film al giorno, collezionismo sfegatato di oggetti riguardanti il cinema, ecc. ecc.), cosa che in parte già mi appartiene (e che proprio non mi dispiace).
Il documentario però, checchè altri dicano, si impegna il più possibile secondo me per rappresnetare in cattiva luce i protaognisti, per farli apaprire il più strani ed alienati possibile, cosa falsa, dla momento che, visto i discorsi che fanno, si tratta di 5 persone oneste ed intelligenti.
Libertà significa fare ciò che si vuole non danneggiando gli altri, e le 5 persone qui rappresentata fanno proprio questo, ne più ne meno.
Quindi, sì, son dalla parte dei 5 protagonisti che dan il meglio di loro in un documentairo un pò prolisso (15-20 minuti in meno non avrebbero guastato affatto), aovlte noioso, ma comuqne generalmente ben realizzato.