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Film molto particolare in cui i piaceri segreti considerati tabù dalla società(quello che pensiamo e non possiamo dire se no verremmo giudicati o arrestati) dell'essere umano vengono raffigurate con allegorie(neanche troppo allegoriche in alcuni casi). Il film si districa in due fasi: la preparazione segreta e laboriosa e l'esplosione del risultato di cio. Il punto debole è che per comprendere appieno cosa stanno "rimuginando" i protagonisti ci vogliono circa 50 min(di film muto con musica e qualche suono) di preparazioni noiosette da seguire perchè senza un collegamento semplice al risultato(se uno ha pazienza però poi e ripagato!!). Poi il tutto avviene in un contesto sporco Spoiler. Per finire Ottima regia, Ottima fotografia e discreti gli attori.
Credo sia tutto sporco e marcio per far passare come le nostre perversioni siano sporche o almeno è cosi le le viviamo. Buona scelta artisticamente ma difficilmente lo consiglio come film per non appassionati.
I cospiratori...i sabotatori della libido. Ingegneri di piaceri alternativi. Riviste, polli e cartapesta, feticci da appuntamento. Odio vicino, consumato nelle ante di un armadio, programma condiviso, tacito, segreto...mascherine, teste giganti, pupazzi di pezza. Palline dell'estasi al termine del lavoro chiuso in busta. Mani lungo i ferri, eros dallo schermo, frustrato, dimenticato. Carezze di rulli, dai denti chiodati, spilli, setole e protuberanze pelose. Gioielli a squame, preziose bocche di orgasmi in diretta e giù anche l'ultimo velo...a quattro mani e quella bocca bionda. Domenica, i grafemi del portalettere. Vestito di porno, piume ed ombrelli....birillo di un masso. Porpora colata nel gioco per bambini..cripte e frustini, aste senza anima, occhi sofferti in tagli di paglia. Scoperta che intravede godimento, dimora che rievoca la fine di un gemello, candele nello specchio dell'acqua, nudità, varco che si apre su chi deve entrare o per chi deve uscire.
Jan Svankmajer mostra in questa pellicola il nucleo del godimento umano come forse nessuno aveva mai fatto. Nessuno pensi che i protagonisti di questa pellicola siano strane persone malate o perverse: quelli che vengono qui tratteggiati sono i ritratti di un semplice edicolante, di un ispettore di polizia, di una postina e così via. Ma come la psicoanalisi ci insegna (e per una volta è lo stesso autore ad esplicitare Freud tra i suoi ispiratori), ognuno di noi possiede un nucleo di pura perversione; e ciò che il geniale regista ceco fa, è solamente riprodurre tale nucleo di godimento perverso senza mezzi termini.
Questo è anche il motivo per cui il film è muto. Il godimento infatti per essere assoluto non può essere mediato dalla parola: i personaggi di Conspirators of Pleasure (titolo bellissimo) non conoscono la restrizione della parola ed è per questo che sono liberi di mostrarci il loro godimento in tutta la loro oscenità.
Infine, è interessante notare come in questo film ognuno è intento in varie minuziose e misteriose attività, il cui unico scopo è in realtà quello di soddisfare il proprio godimento: in questo modo Svankmajer ci mostra come alla fine tutti noi nella vita di tutti i giorni siamo sempre indaffarati nelle più disparate faccende, ma alla fine ciò a cui realmente miriamo, e ciò a cui sempre giriamo intorno, nient'altro è che questo irriducibile nucleo di godimento perverso e osceno.
La differenza, è che nella nostra realtà tale dimensione è schermata dalla parola, e possiamo quindi comportarci come se non fosse così, tenendo a debita distanza il nostro godimento perverso e mostrandoci come delle persone rispettabili. Nel film di Svankamjer invece tale schermo cade, e siamo liberi di (o condannati a) vedere ciò che vi sta dietro in tutta la sua oscenità.
L'eccentrica ricerca del piacere dei protagonisti di "Conspirator of pleasure" fa il pari con l'impronta stilistica del proprio autore, ovvero grottesca a dir poco, quanto l'intenzione di raggiungere una soddisfazione corporea e cerebrale in modo anticonformista. Jan Svankmajer rende armonioso un miscuglio di elementi che abitualmente cozzerebbero, li manipola e modella sino a renderli compatibili nella surrealtà urbana abitata da persone impegnate ad armeggiare con fare complottistico nella costruzione del proprio appagamento. Una riflessione sulla libido che esalta la libertà e l'immaginazione dell'individuo, infischiandosene delle convenzioni andando a prendere le distanze da ciò che naturalmente e abitualmente risulta eccitante per l'essere umano. Non è un film che punta sull'erotismo o facili scorciatoie pornografiche, è un'interazione schizzata tra uomo e soggetti inanimati eletti a surrogati particolarissimi di partner in carne ed ossa. Spesso diavolerie costruite con paglia e pezza o strumenti di uso comune tra i più disparati assemblati in modo geniale. Animati in stop-motion non hanno come finalità l'orgasmo dei loro ideatori, sono più degli stimolatori sensoriali all'interno di contesti completamente privi di dialoghi e, come da tradizione del regista ceco, saturati di effetti sonori riprodotti con ostinazione. Il piacere è quindi esclusivo e non condivisibile per l'alienata umanità di Svankmajer, prigioniera di un racconto circolare in cui il destino può avere in serbo una morte beffarda oltre che riassegnare i ruoli in questo gruppo, raffigurazione anarchica e piacevolmente folle contro l'omologazione selvaggia.
Il primo film di Svankmajer che ho visto mi ha completamente spiazzato. Non credo che si possa dire qualcosa di veramente sensato riguardo a una tale opera siccome né siamo abituati a un'estetica di questo tipo, né si può averne un approccio squisitamente razionale. COP è un film che innanzitutto dichiara la superiorità assoluta dell'immagine sul resto degli elementi che normalmente concorrono in una produzione cinematografica. Il regista dimostra di saper passare indifferentemente da un linguaggio all'altro, pur rimanendo all'interno di un film tradizionale. I cospiratori sono personaggi estremamente affascinanti e il film, pur essendo muto e surreale, coinvolge enormemente. Svankmajer si dimostra un Autore vero, dotato di una precisa padronanza del mezzo, unita a una visione del mondo che sa veicolare con la sola forza dell'opera d'Arte. Questo è un gran film, difficilissimo da valutare. Preferirei evitare il voto, perché è un film che si apprezza a un livello istintuale e dionisiaco, però è sicuramente una preziosa e importante opera d'arte da visionare assolutamente.
Un film davvero originale, non c'è che dire! Un mondo decadente di persone altrettanto decadenti e abbastanza disgustose, totalmente incapaci di relazioni umane, ma solo concentrati sulle proprie perversioni e su come realizzarle. Eppure la follia a cui si assiste è spesso assai divertente. E nonostante si tratti di un tema unico, prolungato per tutta la pellicola (forse sarebbe bastato un corto?) non si può non farsi catturare dalla lenta preparazione di questa apparentemente insensata "cospirazione". Il finale è inaspettato e spiazzante. Insomma: ce n'è per pensarci ancora parecchio!
Primo lungometraggio del signor Svankmajer...e devo dire che mi ha molto colpito. Una storia basata sull'ostinata ricerca di perversioni e piaceri da parte dell'umanità la quale sembra non gli basti mai. Non ci sono molte altre parole da spendere per annoverare questo film. Guardatelo!
In un deserto dove ogni cosa è sempre uguale alla precedente, in un deserto di idee, di mediocrità e conformismo, Svankmajer è un'oasi rigogliosa. Questo 'Cospirators of pleasure' è un'opera bellissima, diverte ma non svanisce dalla mente dello spettatore appena ultimata la visione, non è vuota come maggior parte delle opere in circolazione. I film di Svankmajer, meritano sempre una seconda visione. Consigliatissimo, lunga vita a Jan Svankmajer!
il capolavoro di svankmajer insieme a sileni. l'interazione ossessiva e lasciva con la materia ci introduce nel mondo delle infinite possibilita' dei sensi, agli infiniti percorsi che conducono al piacere e al godimento. Un tuffo nel corpo umano e un'immersione profonda nella sua psiche. Nessun dialogo, sono gli occhi, le mani, i corpi interi a parlare, il corpo che modella, costruisce, crea, distrugge e ricrea. i rapporti tra questi esseri, perduti dentro se stessi, sono marginali, fugaci, diffidenti, pericolanti, in via d'estinzione. Essi rifuggono ogni sorta di contatto fisico, pur stabilendone altri in solitudine e attraverso l'uso non ordinario di oggetti e materiali, trasformando la realta' a loro piacimento.
Li si vede ammiccare, macchinare segretamente, accrescere rancore l'un l'altro, percorrere in attesa i loro desideri inespressi. Li si vede mostrarsi orribili ai propri sensi, contrarsi in ridicoli spasmi, o adoperarsi, indaffarati, tra la ripetitività di un gesto che sembra protrarsi all’infinito. Sono i cospiratori del piacere. Li si vede soli, soprattutto, assorti nei loro rituali grotteschi, eppure tutti mutuamente coinvolti; e li si vede infine esternare le proprie perversioni più intime, dove il desiderio è pronto a manifestarsi, ma rimane in parte inespresso, e dove il pensiero non viene mai gridato, e anzi resta comunque il silenzio. Dove il regista lascia tuttavia libera l’immaginazione di traversare le regioni mute della sessualità, e dove l’arte, non più necessariamente bella, viene anch'essa asservita a questo 'stato deviato del piacere'.
Il terzo lungometraggio di Svankmajer è anche migliore dei precedenti. Conspirators of pleasure è un film difficile,strano e non per tutti ma meraviglioso. Chi conosce Svankmajer sa che il suo gusto per il bizzarro e il grottesco è particolare e in questo film è particolarmente rilevante questo aspetto. Difatti il film è pieno di immagini surreali,è grottesco e divertente oltre che geniale in più punti. Anche disgustoso ma il grande regista ceco del disgusto ne ha fatto volentieri uso nelle sue opere,lugubri e particolari. Un viaggio nel sesso,nelle perversioni sessuali che non sono mai rivolte ad una persona ma sempre ad un suo simulacro. La mancanza di dialogo nel film è forse una spiegazione sulla ricerca del sesso diverso a tutti i costi. Splendide alcune scelte che non possono che far sorridere e al tempo stesso un pò inquietare come la ripetizione di musiche in determinate situazioni e la struttura circolare tanto cara a Svankmajer,ovvero alla fine si ritorna all'inizio in un modo o nell'altro. In questo caso ci si scambiano i ruoli. Ma si rimane sempre cospiratori di piacere.
All' inizio, non avendo mai visto film del genere, ho pensato che era un ca**ta pazzasca...Però più va avanti più c'è qualcosa che ti appassiona e ti coinvolge, anche inquitante a volte. Viaggio nelle perversioni umane dove tutti sanno e sono d' accordo. Visionario questo regista... Non sono un amante del genere ma non ho potuto fare ameno di guardarlo... Consigliato.
Dopo sileni questo è il capolavoro di svankmajer : morboso , ironico perverso...nessuno come lui avrebbe potuto affrontare in modo cosi geniale e affasciante il feticismo e le perversioni umane senza cadere nel volgare ,nel banale o nel retorico... un film che nonostante le apparenze fa riflettere tantissimo...non sara' un film per tutti ma svankmajer è questo : prendere o lasciare ... CAPOLAVORO
Ecco lo sapevo.. da buon appassionato di cinema ( di ogni tipo di cinema ) sapevo che girovagando in cerca di stranezze ( film con medie altissime ma pochissimi commenti ) si può icappare in capolavori come in *******te come questa. Mi son informato sul regista, ho letto il poco che si trova in rete in italiano su questo film, prima e dopo la visione e mi aspettavo qualcosa di questo tipo, ma non cosi scadente.. Per prima cosa il film è totalmente muto ( a parte qualche gemito ) poteva inserire qualche brano d'atmosferea invece che la solita aria ( Grande Luciano, mi sembra... ) Secondo è noioso, non è questione di gusti, è noioso e basta. Magari son io che possiedo un q.i. troppo mdesto e non ho una preparazione di tipo umanistico per capire questo film... comunque almeno abbasso la media, prima che altri come me ( 90 persone su 100 credo ) possano incappare in codesta cosa e catalogarla come " brutta ". Si salva un pelo il fatto che dura poco e qualche inquadratura originale.
Perfetto... Un saggio sulla perversione, sul piacere, sulla masturbazione... Eccezionale la struttura circolare del film o per meglio dire spiraliforme. Il film è privo di dialoghi e questo lo rende ancora più puro. Eccezionale, Svankmajer è sicuramente uno dei più grandi geni viventi.