Lolita è infelice e sovrappeso, Etienne uno scrittore famoso ed egocentrico, Pierre si crede un fallito, mentre Sylvia, sua moglie, insegnante di canto frustrata, lo stima profondamente...
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Lolita è una giovane aspirante cantante lirica con un'opinione molto bassa di sè (vorrebbe tanto avere il coraggio della Passione della Carmen di Bizet ma, di quest'ultima, ha soltanto la suoneria del cellulare); si trova brutta (a dispetto del nome che porta), sovrappeso ed è infelice anche per il rapporto di sottomissione che la lega al padre (al quale non hai mai saputo dire di "no" in vita sua).
"Così fan tutti" è una storia di esseri umani che sanno perfettamente cosa farebbero al posto di altri, ma non fanno altrettanto bene al loro posto.
E' una storia dove la tirannia della bellezza e del potere sono assolute (Lolita è trasparente agli occhi di tutti, è "comme une image", incapace di qualsiasi reazione, si adagia sulla sua remissività e accetta di diventarne vittima) e l'unico personaggio che riesce a liberarsi da questo giogo è Sébastien (colui che, forse, diventerà il compagno e la "guida" di Lolita).
Lo script procede con ritmi un po' contenuti e conferisce ai personaggi qualche stereotipo di troppo; ciò non toglie che i dialoghi rimangano buoni e in alcuni casi geniali, come la scena in cucina: "Li levo i pomodori?" "Non lo so, guardali" "Li sto guardando, ma non mi dicono se devo levarli oppure no".
Meritatamente premiato per la sceneggiatura a Cannes 2004.
Film corale che ritrae l'alta borghesia intellettuale francese. La regia è sobria ed elegante; i dialoghi sono curati ed è notevole l'interpretazione di Bacri. Infatti il suo personaggio, quello dello scrittore egoista incapace di amare, è il più completo e divertente; interessante anche quello di Lolita, ragazza problematica, che ricerca, inutilmente, l'approvazione ed il sostegno di un padre assente. Nel complesso una commedia abbastanza interessante.
mmh...strano, come tutti i film francesi. qualcosa non mi ha convinto. i personaggi sono abbastanza credibili, e la storisa non è proprio tutta da buttare. ma alla fine lascia un po' perplessi.
Nel complesso un film insignificante e piatto...Dopo "Il gusto degli altri" mi aspettavo qualcosa di brillante e invece non riesco a salvare nulla di questo film: dialoghi banali, personaggi poco convincenti e privi di spessore. Una noia mortale pervade ogni sequenza e ti accompagna fino alla fine. Lo sconsiglio vivamente a tutti.
molto alla moda, titilla gli animi dei destrorsi d'italia e d'altrove, confermandoli nella loro opinione che chi è di sinistra è solo squallidamente radical-chic. Grazie a film come questo ci si tiene a vita i bush, i berlusconi, perché tutti sono bravi a vedere i difetti della sinistra europea o mondiale e fa tanto moda metterli in mostra. Ma, intanto, restiamo nelle mani di una classe politica - completamente beota - di destra. E questo, forse, fa meno moda dirlo!
Con una regia minimalista (e, ahimé!, un pessimo doppiaggio) A. Jaoui fa un altro ritratto della borghesia colta francese tra ipocrisie e meschinità varie... Sicuramente inferiore al precedente ottimo "Il gusto degli altri", ma J.P. Bacri (nonostante il doppiaggio da schifo) resta un grande e sua moglie A. Jaoui sempre sublime.
Questa nuova uscita francese mi ha lasciato un pò perplesso rispetto a quello proposto negli ultimi anni. Intendiamoci non che il film sia brutto o fatto male, però non ci ho trovato lo spirito che aveva contraddistinto altre opere tipo "l'apparenza inganna" o "il gusto degli altri" (tra l'altro della stessa regista).
Il film narra le storie che ruotano intorno a una ragazzina, figlia di uno scrittore molto popolare in crisi di ispirazione. Le vicende sono molto semplici e nella semplicità ben tratteggiate. I personaggi come al solito vengono caratterizzati con particolarità, su tutti direi lo scrittore interpretato da J.P. Bacrì, cinico e malvagio nel suo piccolo, al centro di un mondo di imitazione che forse non merita per come è l'uomo. La stessa M. Berry e la regista A. Jaoui sono decisamente brave nei loro rispettivi personaggi, ma comunque tutto il coro canta bene e si ritaglia un posto di rilievo nella commedia (drammatico mi sembra un pò forte). Nulla si può dire che i francesi non sanno dare corpo e anima ai loro personaggi.
Le musiche (classica inframmezzata da canzoni) accompagnano le scene principali del film molto bene e la scenneggiatura è accattivante. Si sorride più per l'umorismo nero di Bacrì che per le vicende, ma ci si emoziona poco...tutto fila liscio ed è forse questo a colpire, il film non lascia un grande segno all'uscita, forse in alcuni punti annoia anche un pochino, la vicenda rischia di passare velocemente nel dimenticatoio.
Film dalla trama semplice ma mai banale, che in un intreccio di esistenze e comportamenti umani mostra una realtà di tutti i giorni in modo reale e verosimile.Ben tratteggiate le psicologie dei personaggi e ben recitato, con dialoghi sempre intelligenti ,"alla francese" e buona musica.Non un capolavoro, ma un buon film, onesto e ben fatto che stimola la meteria grigia.