dallas buyers club regia di Jean-Marc Vallée USA 2013
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dallas buyers club (2013)

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locandina del film DALLAS BUYERS CLUB

Titolo Originale: DALLAS BUYERS CLUB

RegiaJean-Marc Vallée

InterpretiJared Leto, Matthew McConaughey, Jennifer Garner, Dallas Roberts, Steve Zahn

Durata: h 1.57
NazionalitàUSA 2013
Generedrammatico
Al cinema nel Gennaio 2014

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Trama del film Dallas buyers club

Ron Woodroof vive come se non ci fosse un domani, non credendo alla medicina ma professando solo la religione della droga e dell'alcol. La scoperta di non avere realmente un domani a causa della contrazione del virus HIV apre un calvario di medicinali poco testati e molto inefficaci, fino all'estrema soluzione di sconfinare in Messico alla ricerca di cure alternative. Lì verrà a conoscenza dell'esistenza di farmaci e cure più efficaci, ma non approvate negli Stati Uniti, che deciderà di cominciare ad importare e vendere a tutti coloro i quali ne abbiano bisogno, iniziando un braccio di ferro legale con il proprio paese.

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Voto Visitatori:   7,77 / 10 (135 voti)7,77Grafico
Migliore attore protagonista (Matthew McConaughey)Migliore attore non protagonista (Jared Leto)Miglior trucco e acconciature (Adruitha Lee, Robin Mathews)
VINCITORE DI 3 PREMI OSCAR:
Migliore attore protagonista (Matthew McConaughey), Migliore attore non protagonista (Jared Leto), Miglior trucco e acconciature (Adruitha Lee, Robin Mathews)
Miglior attore in un film drammatico (Matthew McConaughey)Miglior attore non protagonista (Jared Leto)
VINCITORE DI 2 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior attore in un film drammatico (Matthew McConaughey), Miglior attore non protagonista (Jared Leto)
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Voti e commenti su Dallas buyers club, 135 opinioni inserite

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horror83  @  22/05/2016 18:25:08
   4½ / 10
Le uniche due cose che ci ho trovato positive in questo film sono l'argomento aids+denuncia alle case farmaceutiche e ospedali che fanno i loro interessi e delle vite umane se ne fregano, e il dimagrimento dell'attore protagonista (che si è calato bene nel ruolo). Punto! per il resto è un film che non mi è piaciuto. Non mi è piaciuto il personaggio protagonista, non mi è piaciuta la sua storia, non mi sono piaciuti neppure gli altri personaggi, e l'ho trovato un film noioso. non mi ha proprio nè coinvolta nè convinta!!!! Bocciato!

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Ultima risposta 28/05/2016 23.48.46
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  21/07/2014 12:44:29
   7½ / 10
Io questa cosa di Matthew McConaughey che adesso sa recitare proprio non me la spiego. Ma zero proprio. Quello era un cane pazzesco, non uno così così, proprio un cane inarrivabile, uno il cui apice dell'espressività era con la maglietta o senza. E invece superati i 40, di punto in bianco ha imparato a recitare. Cioè, non è che abbia imparato a recitare, è che è diventato un attore strepitoso, uno dei migliori in circolazione. A memoria mia non esiste un altro caso simile, uno che era un cane inguardabile che da un anno all'altro diventa invece non solo bravino, non solo accettabile, no, ma proprio strepitoso. E lo conferma una volta di più con questo film, che si prende interamente sulle spalle (assieme a Jared Leto, che però è sempre stato bravo) e trasforma da film "normale" a ottima pellicola. E non solo perché è dimagrito: attori migliori di lui ( vedi alla voce Christian Bale) hanno subito analoghi processi dimagranti senza alterare la qualità della pellicola cui partecipavano. No, lui oltre a dimagrire diventa l'anima del film, l'anima di Woodroof, che incarna fino alle più estreme conseguenze. Ed il miracolo risulta ancora più incredibile ove si pensi che in contemporanea, con lo stesso look, ha interpretato il broker di Wolf of Wall Street, nella scena che, grazie a lui, è diventata la migliore del film, illuminandolo. Il che vuol dire che il buon Matthew, con lo stesso fisico emaciato, ha interpretato magnificamente un broker esaltato della Rothschild ed un texano omofobo con l'AIDS. Signori, giù il cappello, perché è dai tempi d'oro di Kevin Spacey e Sean Penn che io non vedevo una roba simile a livello di recitazione. E scusate se è poco.

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Ultima risposta 21/07/2014 15.40.12
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hghgg  @  17/05/2014 22:47:59
   7½ / 10
Bel film questo di Vallée anche se siamo ben distanti anche solo dall'avvicinarsi al capolavoro. Il peggior difetto, soggettivamente parlando, del film è la poca capacità della sceneggiatura e ancor di più del soggetto di coinvolgere davvero: sarà che una storia su un tema così abusato e su cui oggi si sa (o almeno so) non poco non mi interessava particolarmente, sarà che non sempre la sceneggiatura si mantiene su livelli eccelsi ma il film non è riuscito a catturarmi e ad entrarmi nell'anima. Lo stile e le scelte del ritmo della buona regia di Vallée e del montaggio sono risultati quindi un po' troppo lenti (soprattutto nella prima parte, nonostante gli eventi si succedano con estrema rapidità ma a mio avviso non con una grande scorrevolezza) facendo risultare la struttura complessiva del film un po' pesante sebbene io non abbia mai provato reale noia o disinteresse, questo soprattutto grazie all'abilità degli attori e allo stesso Vallée che riesce a gestire bene cast e ritmo con una buona prova alla regia e con momenti e sequenze sicuramente memorabili, alcuni davvero molto buoni.
Alcune scene e alcune scelte di Vallée sono riuscitissime, tutta la parte centrale con il contrabbando di medicinali è ottima, con la nascita del "Dallas Buyers Club" e la "società" che viene a formarsi tra Woodroof e Rayon (a volte chiamato solo "Ray" un involontario richiamo alla "Sister Ray" dei Velvet Underground ? Perché ci starebbe tutto) e poi c'è la sequenza della

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER diretta con grande classe ed efficacia drammatica. Altre cose mi hanno convinto meno, il personaggio della dottoressa ad esempio e il suo rapporto con il protagonista mi sono scivolati via come se niente fosse, impalpabili, molto più interessante (seppure fosse forse la cosa più scontata e banalotta del film) l'evoluzione del rapporto tra Woodroof e Rayon, almeno per come è stato scritto, con classe. Nemmeno il finale, devo dire, mi è dispiaciuto, la storia biografica è stata trattata con tatto, intelligenza e abilità senza troppi facili moralismi, la giusta dose di crudezza, mai eccessiva, e un equilibrio invidiabile, merito anche allo script ed è un peccato che non riesca mantenere l'attenzione alta e costante proprio per tutto il film, merito forse più della storia in se. Ambientata nella seconda metà degli anni '80, la battaglia personale e poi collettiva di Ron Woodroof è come detto ben trattata ma il tema delle prime devastanti diffusioni del virus dell'HIV e conseguentemente dell'AIDS, le "credenze" (malattia contratta solo dai "froci") la consapevolezza e l'informazione (gli altri modi in cui si può contrarre il virus) sono tutte cose che oggi, almeno nel modo in cui sono narrate in "Dallas Buyers Club", attirano poco il mio interesse. Poco male, il film è quindi di impianto molto classico, ma ben diretto e molto ben interpretato, non è certo un capolavoro ma una valida visione, questo senza dubbio.

E siamo all'ultimo punto, gli attori. Be, a parte i tanti volti e caratteristi che fanno il loro dovere e a parte Jennifer Garner che non mi ha detto nulla, qui gli attori che fanno il bello e il cattivo tempo sono due: Matthew McConaughey e Jared Leto. Il primo, protagonista del film, è decisamente impazzito. Per anni e anni è stato un attore totalmente mediocre, apparentemente irrecuperabile e poi, negli ultimi anni (diciamo da "Killer Joe" di Friedkin) si è trasformato come non lo so in un attore, non dico straordinario, ma comunque di indubbio talento, con grande espressività, capacità di entrare nel personaggio e notevole duttilità e trasformismo. La sua in "Dallas Buyers Club" è un'interpretazione senza sbavature, bravissimo e convincente dal primo all'ultimo minuto, in perfetta sintonia con il suo personaggio. Un miracolo del cinema la sua trasformazione. Il secondo, Jared Leto, aveva già dato prova in passato di essere un buon attore e qui conferma ancora una volta che dovrebbe dedicarsi definitivamente al cinema. Si perché costui di primo mestiere farebbe il musicista, leader del gruppo 30 Seconds to Mars. Uno dei tanti cantanti o musicisti prestati al cinema, alcuni con scarsi risultati, altri scopertisi buoni attori; due geni della musica come John Lurie e Tom Waits ad esempio, anche nel loro impiego secondario nel cinema hanno ottenuto risultati memorabili, ma penso anche a Bowie, Bjork e altri ancora. Jared Leto invece è l'unico che passando dalla musica al cinema (o meglio, facendo contemporaneamente entrambe le cose, come gli altri già citati) si è scoperto più bravo come attore che come musicista, molto più bravo. Insomma per esser chiari i 30 Seconds to Mars sono un gruppo assolutamente mediocre et dimenticabile (ascoltato qualcosa di loro solo dopo aver visto questo film, prima ero nell'ignoranza e avrei voluto restarci) mentre Leto è a conti fatto un buonissimo attore. Cambia mestiere quindi, definitivamente, che hai trovato la tua vera strada che non sei Tom Waits che può far tutte e due le cose: lui è un bravo attore e un GENIO della musica, GENIO, ai più alti livelli di sempre. Tu sei un bravo attore e una CACCOLA della musica, ai più bassi livelli.

Be, l'interpretazione di Leto è favolosa in questo film (uno degli oscar più meritati da non so quanto a questa parte...) il suo Rayon è la scheggia carismatica e indimenticabile del film, figura irresistibile, decadente e devastata. Tremendamente convincente la prova di Leto, un travestito davvero perfetto. Tra l'altro da bravo musico, di cacca ma sempre musico. ne ha avuto di che ispirarsi con icone del Glam, del decadentismo e del travestitismo come Bowie, il primo Brian Eno e Marc Bolan. E questo irresistibile Leto/Rayon ci offre anche un omaggio apprezzabilissimo proprio a quel GENIO che fu Marc Bolan, tappezzando in continuazione l'appartamento con foto del leader dei T-Rex (inizialmente scambiato da Woodroof per Boy George in uno dei siparietti più divertenti del film) che fa sempre piacere ricordare e che appare in foto qua e la nella seconda parte del film; stima per Rayon e almeno così un grandissimo della musica l'abbiamo visto, ulteriore invito a Leto, in memoria di Bolan, a cambiar mestiere e darsi al cinema, che come attore qui è stato proprio bravo. La prova di Leto in "Dallas Buyers Club" è perfetta e la sua interpretazione trasformista, carismatica e travestitista, ironica quanto cupa e drammatica è assolutamente memorabile, non si dimenticherà in fretta,, ha calibrato e riportato su schermo benissimo le complessità drammatiche del suo personaggio. Man of the match.

Due grandi interpreti e un regista certo non geniale ma sicuramente capace, per un bel film, non l'unico di un 2013 a mio avviso soddisfacente.

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Ultima risposta 07/07/2017 06.47.27
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Jolly Roger  @  17/03/2014 13:43:18
   8½ / 10
Mi ha colpito.
La prima cosa da sottolineare è l'ottima recitazione degli attori. Gradissimo McConaughey (Oscar al miglior attore protagonista) e strepitoso Jared Leto (Oscar al miglior attore non protagonista). Una coppia formidabile, assolutamente in parte. Tra l'altro il film ha vinto un oscar anche per il trucco, direi meritatissimo anche questo.
Dallas Buyers Club non è un film sull'AIDS. Ovviamente il tema della malattia c'è, però non è il tema predominante. D.B.C. non strappa lacrime come Philadelphia. Ciononostante coinvolge profondamente e non c'è un momento in cui non ci si senta vicini al protagonista, persino nei momenti più duri, più tristi, quando commette errori o quando fa qualche strappo alla legge.
Dallas Buyers Club non è nemmeno, prioritariamente, un film d'inchiesta contro le case farmaceutiche – seppur anche questo tema sia trattato in modo significativo.
Dallas Buyers Club è, in realtà, prima di tutto un film sulla vita, sulla voglia di non andarsene, sul desiderio di restare aggrappati con i denti a questo mondo e a vivere con intensità i giorni che restano. Nel fare questo, il protagonista profonde la stessa ostinata determinazione con la quale, durante il rodeo, lotta per non essere disarcionato dal toro. E durante questa lotta, scopre una ricchezza che prima nemmeno conosceva: l'Amicizia. Quella vera, quella con la A maiuscola, che travolge ogni pregiudizio.

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Ultima risposta 01/04/2014 16.22.13
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MonkeyIsland  @  04/03/2014 14:50:53
   8 / 10
Mi trovo d'accordo con il commento dell'utente NotoriusNikki.
Per chi come me aveva già conosciuto in passato Vallée per lo splendido C.R.A.Z.Y. non c'è molto da sorprendersi dato che lo stile adottato dal regista è rimasto praticamente immutato.
La tematica dell'aids è affrontata in un modo molto diretto anche se si evita di buttarla sul classico drammone da soap opera e il sottile umorismo presente nei dialoghi non rende la pellicola mai noiosa ne melensa.
Sul cast eccezionali le prove di entrambi gli attori in particolare quella di Jared Leto.

4 risposte al commento
Ultima risposta 04/03/2014 20.21.11
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Odoacre71  @  13/02/2014 20:58:07
   7½ / 10
Temevo fosse un polpettone indigesto che mi avrebbe mandato con le gambe all'aria sul divano fino al risveglio del giorno dopo, mentre si è rivelato un film la cui visione risveglia sentimenti di angoscia e commozione. Dovrò optare per un'altra visione se voglio recuperare il sonno perso. Peccato!

1 risposta al commento
Ultima risposta 13/02/2014 21.42.45
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marcogiannelli  @  06/02/2014 15:13:55
   8 / 10
2 protagonisti da Oscar, una storia vera ben confezionata, critica e denuncia.
Un gran film, per grandi attori.

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Ultima risposta 06/02/2014 15.17.20
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Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  01/02/2014 18:52:35
   8 / 10
FIlm magnifico per i seguenti motivi:

Jean Marc Vallèe acquista presenza scenica assieme ai protagonisti raffigurati in Dallas Buyers Club.La macchina da presa diventa lo spettatore che piano piano si vuole avvicinare a due protagonisti che non hanno voglia di essere disturbati,per poi alla fine riuscire a catturare l'essenza,il cuore di essi.

Un altro compito importante lo svolge Il montaggio,che acquista senso se fuso con la regia.Insieme sono clinici,parlano per immagini e azioni e se ne fanno un baffo di quello che è stato messo per iscritto nella sceneggiatura,quest'ultimo vero colpo nell'occhio e passo falso nella realizzazione del film.

Il sonoro ha attirato la mia attenzione.Ci sono delle sequenze interessanti dove inseriscono un effetto che abbassa la guardia dell'interprete principale e lo rende più debole e impotente mentre compie la sua crociata contro il sistema farmaceutico fallaceo. Li anche noi ne siamo colpiti,ma soprattutto ci sentiamo violati,cosa non da poco in un film drammatico se ideato con cognizione di causa.

Stendo le lodi a Matthew McCounaughey,assieme a Leto sono la punta di diamante del film.
Eclettici e disillusi,rabbiosi e introversi.Spersonalizzarsi,abbandonarsi al dolce suono della morte per poi trovare la forza,la grinta di proseguire un cammino per dare uno scopo alla propria esistenza.

Il confronto con Di Caprio è palese,ma questa volta spero proprio che la Statuetta vada a Jordan Belfort,che ha saputo reggere il peso di tre ore di film dando un'interpretazione straordinaria e fornendosi di una proprietà di linguaggio che ammalia chiunque,colleghi in scena con lui e noi pubblico in sala.
Mentre qui si parla di sofferenza,restare nei punti tratteggiati nella sceneggiatura,e adattare la propria prova attoriale in differenti episodi del protagonista.Una performance più contenuta e pacata,ma sempre gigantesca eh nulla da mettere in discussione per carità.

Jared Leto è magnifico,lui senza ombra di dubbio è da Oscar.
Non ci sarà per molto tempo nel panorama cinematograifico un personaggio così intimo,dirompente ma trattato con grazia e guanti di velluto come quello interpretato da lui.

Dallas Buyers Club:una intensa lotta per la sopravvivenza di Ron Woodrof e di altra gente che naviga nelle stesse sue acque putride e melmose.Un affresco di una situazione ospedaliera decisamente non esemplare che poco si discosta da quello che succede qui in Italia.

Un bel film da vedere al cinema,rimediatelo.

6 risposte al commento
Ultima risposta 03/02/2014 15.38.40
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