dellamorte dellamore regia di Michele Soavi Italia, Francia 1993
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dellamorte dellamore (1993)

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locandina del film DELLAMORTE DELLAMORE

Titolo Originale: DELLAMORTE DELLAMORE

RegiaMichele Soavi

InterpretiStefano Masciarelli, Barbara Cupisti, Anna Falchi, François Hadij-Lazaro, Rupert Everett

Durata: h 1.46
NazionalitàItalia, Francia 1993
Generehorror
Al cinema nel Gennaio 1993

•  Altri film di Michele Soavi

Trama del film Dellamorte dellamore

Francesco Dellamorte ha scelto di rinchiudersi in una sorta di esilio volontario come guardiano del cimitero di un piccolo paesino. Con lui vive solo una strana creatura, una specie di muto folletto chiamato Gnaghi. Un brutto giorno però i morti decidono di tornare in vita, uscendo dalle loro tombe e seminando il terrore nel borgo. Dellamorte si vede così costretto a intervenire, uccidendo i morti per la seconda volta e seppellendoli di nuovo.

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Voto Visitatori:   6,67 / 10 (109 voti)6,67Grafico
Migliore scenografia
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
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Voti e commenti su Dellamorte dellamore, 109 opinioni inserite

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teneratenebra  @  19/12/2018 00:56:27
   7½ / 10
Pietra tombale dell'Horror Italiano, punto di arrivo e epilogo di un fortunato sviluppo del suo genere, durato quasi cinque decenni che creato capolavori entrati di rigore nella storia del genere.


La premessa è doverosa in quanto Soavi, discepolo del grande Argento, appartiene a quella schiera di ultimi maestri italiani in grado di tradurre i propri incubi e le proprie ossessioni in storie su pellicola.

Tratto da un romanzo di Sclavi, massacrato da buona parte della critica (accuse di nichilismo fine a se stesso) l'opera è un sofisticato divertissement che non nasconde la sua ingenuità intellettuale (il pessimismo adoloscenziale che lo pervade ne è il punto debole) ma sorprende e incanta grazie ad una vena poetica, a tratti gotica a tratti surreale, che conduce lo spettatore nel profondo dell'alienazione del protagonista, antieroe contraddittorio, romantico e cinico, tenero e spietato. Se poi questo grande ritratto del diverso, di un individuo fuori dal suo tempo, viene condito da resurrezioni di zombie, dosi di thriller & splatter, scenari lugubri bè... allora... come resistere alla seduzione di questo trip, magari ingenuo, in fondo narcisista, tuttavia sinceramente nostalgico verso un modo nostrano di raccontare le storie dell'orrore?

dagon  @  03/06/2018 20:08:00
   6 / 10
Un po' un pastrocchio, ma apprezzabile è almeno il tentativo di fare qualcosa di originale e fuori dagli schemi, cosa rarissima specie nel cinema nostrano. Qualche guizzo si alterna a svariati momenti veramente trash. Rupert Dylandoggheggia, la Falchi ci mette il fisico e poco altro.

biagio82  @  28/01/2018 23:16:11
   7½ / 10
il miglior lavo di soavi.
un film non per tutti dato il gusto per il non sense è l'inedito (per l'epoca) mix tra horror e commedia dove la fanno da padrone i personaggi surreali e grotteschi e con una stranissima poetica di fondo, dove il regista riesce a far esplodere tutto il suo talento visivo nella relizazione di scene visivamente superlative come la relizazione dei fuochi fatui, della morte o la scena dove la falchi facendo l'are sulla tomba si sovrappone alla statua alle spalle e sembra un agelo.
ottime le scenografie (david di donatello meritatissimo) buoni tutti gli attori (si,anche la falchi non mi è dispiaciuta) e finale stranissimo che ti fa chiedere "cosa ***** ho guardato?" (e si, anche questo secondo me è un bene)
film promosso sotto tutti i punti di vista secondo me e che giustamente è diventato un cult col passare del tempo

Oskarsson88  @  25/05/2017 11:40:30
   6 / 10
Mmmm, e come lo valuti un film così. Francamente non è affatto il mio genere, un horror-fantasy-comedy che mi ha lasciato vagamente interdetto. Il 6 è più un premio al regista per aver tentato qualcosa di nuovo e originale, che non è da tutti, e il film non annoia, anche se non mi ha particolarmente preso. In ogni caso, non è un vero horror, tutt'altro!

antoeboli  @  14/12/2016 21:48:21
   6 / 10
Un film coraggioso di soavi , dove il normale sembra troppo diverso agli occhi di chi ci prova ad osservare , e fuggire sembra essere l unica possibilità per abbandonare i problemi che ci perseguitano.
Questa potrebbe essere la chiave morale del film , con un sfavillante coppia Everett-Lazaro , e una regia non sempre ottima ma che viene promossa .
Vero punto forte è la scenografia , che è ancora oggi affascinante , tra l altro venne premiata col david .
Effetti speciali di Stivaletti , che potrebbero far storcere il naso , pensando al 94' , dove ci troviamo con robette artigianali ma di quelle Fulciane di almeno 10 anni prima , anche qualcosa di più .
Difetti , secondo me una trama che non ha una vera storia , ma sembra andare avanti solo con delle situazioni ,e un'Anna Falchi , che a parte mostrare le poppe , altro non sembra fare .
Un film non per tutti , ma consigliato a chi vuole vedere uno Sclavi che stava per creare successivamente il suo Dylan Dog , visto che questo è un prototipo .

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Ultima risposta 15/12/2016 21.14.18
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Spotify  @  18/06/2015 19:31:54
   7 / 10
Film stranissimo questo qui di Soavi, però non mi è affatto dispiaciuto. C'è un mix di generi incredibile: grottesco, horror, commedia nera, thriller, fantasy, dramma ecc... tutto mischiato molto bene, tanto da definirne un "perimetro" molto originale. Questa pellicola è ancora una volta la prova di come noi italiani, un tempo (anche se poi questo non è stravecchio) facevamo lavori molto innovativi. Peccato che oggi non sia più così e l'unica cosa che riusciamo a produrre sono i cinepanettoni con Boldi e De Sica o le "love storielle" con la Cortellesi e Bova. Proseguiamo col film in questione. Soavi non fa la solita storia sui morti che resuscitano, ma vuole andare oltre, dove invece altri registi italiani non si erano spinti. Utilizza gli zombi come una specie di metafora che rispecchia il rapporto tra la vita e la morte, tant'è che poi quest'ultima lo porrà di fronte ad una singolare e in un certo senso, drammatica decisione. Poi attraverso l'enigmatico finale, ci fa capire, come non si può scappare dai propri problemi e che se sei sempre stato uno che ha fatto una vita molto sedentaria e senza aspirazioni, facendo il becchino insieme a un aiutante ritardato, non puoi pretendere di scoprire il resto del mondo e le sue meraviglie, perchè ormai la tua stessa mente si rifiuta, che esso possa esistere, e così si è costretti a rimanere permanentemente in uno stato, appunto, mentale, molto restrittivo, a causa proprio della vita condotta fino ad allora. Ho cercato di spiegarlo quanto meglio potevo, il fatto è che è abbastanza complesso descrivere il lato psicologico di tale pellicola. Soavi, peraltro già allievo di Argento, Bava e altri, si rivela in uno stato di grazia, facendo dei veri e propri passi da gigante rispetto all'esordio di 7 anni prima con "Deliria". Sforna una validissima regia, rese molto bene le scene di tensione, poi riesce a creare una fantastica atmosfera, molto cupa ma allo stesso tempo piacevole. Inoltre l'ironia presente gioca un ruolo molto importante, infatti viene valorizzata molto, e fa si che si alternino benissimo momenti horror/thriller e momenti comico/grotteschi. Poi grande direzione di Everett. C'è anche un buon ritmo che si avverte specialmente nella prima parte. Molti buoni e usati al momento giusto gli effetti splatter. La cosa in cui il film pecca molto invece, è la sceneggiatura: troppi i punti lasciati senza alcuna spiegazione, un sacco di forzature e poi ho avuto la sensazione come se avessero voluto strafare, cercando di realizzare un filmone, inserendoci appunto delle cose, a mio modesto parere, molto discutibili, e si sa, con gli horror, specialmente quelli prodotti a basso costo, bisogna stare molto attenti, il rischio di frittata è molto alto. Peccato, ma non mi ha convinto per niente. Per fortuna la fotografia fa "riemergere" la barca, è davvero ottima, molto caratterizzante e da quella tinta dark. Stesso discorso per la fantastica scenografia, sempre molto gotica, come piace a me, e che insieme alla regia, da la bella atmosfera di cui ho parlato anche prima. Valide le musiche. Il cast è sorretto quasi completamente da un grande Rupert Everett, per il resto è poca cosa, La Falchi, oltre a qualche sensuale scena di nudo, non è gran che a livello di recitazione. Il finale, è sicuramente curioso, non è ne bello, ne brutto. Se vogliamo trovare un termine adatto, mi verrebbe da dire originale.


Particolare, sicuramente non il solito zombie-movie, innovativo e forse unico nel suo genere, però una sceneggiatura poco credibile e una seconda parte non all'altezza della prima, penalizzano molto. Comunque, alla fine non è male, un'occhiata la merita. 7- .

Testu  @  04/10/2014 15:20:55
   7 / 10
Pellicola particolare, riportata, con le dovute differenze, dallo stesso autore del romanzo Sclavi (con l'assistenza di Mignacco e Freghieri) anche come crossover della sua creatura più nota, Dylan Dog, sull'ottimo Super book n-5 e Speciale n-3, col titolo Orrore Nero. Su carta l'origine della maledizione di Buffalora è spiegato e si ricollega ai primi numeri dell'indagatore dell'incubo, inoltre per quel che ricordo il Francesco su carta rispetto al film è altrettanto complesso ma un po più estremo.

Il film in se è apprezzabile ed Everett in quanto modello originario per il volto di Dylan fu un'ironica quanto preziosa aggiunta. Unico appunto il finale, decisamente strano, ben diverso dal fumetto (ignoro il libro).

GianniArshavin  @  04/10/2014 14:20:20
   6½ / 10
Simpatica commedia/horror diretta da Soavi tratta da un romanzo di Sclavi che a sua volta ispirò lo stesso scrittore nella creazione della serie di Dylan Dog.
Malgrado certa fantasia nella sceneggiatura ed una certa illogicità nello sviluppo ,"Dellamorte dellamore" è una pellicola divertente , che si ricorda con piacere e che è stata diretta con estro da un Soavi in gran forma.
La storia è molto creativa e non si fa mancare proprio nulla:abbiamo zombie che risorgono in un cimitero di un paesino , un guardiano molto in stile Dylan Dog (bravo Everett) tenebroso e solitario , tanto black humour , una Anna Falchi in un triplo ruolo che non nasconde le sue grazie notevoli e degli effetti splatter di buon livello.Inoltre mi sembra doveroso menzionare fra le note liete del prodotto le scenografie ed il finale , forse un po pretenzioso ma certamente inaspettato.
Un mix quindi di elementi e ingredienti per un titolo molto amato ma anche molto odiato per, appunto, la sua anima alquanto bizzarra e fuori dagli schemi.

alex94  @  29/06/2014 19:58:01
   8½ / 10
Stupenda horror-comedy diretta da Michele Soavi nel 1993.
La trama è ottima, molto originale e si sviluppa bene, divertendo molto grazie ad una buona dose di ironia e grazie ad alcuni momenti horror riusciti,ottima la regia e molto buona l'interpretazione di Rupert Everett nei panni del protagonista,piuttosto pessima invece la Falchi.
Ben realizzati anche gli effetti speciali di Stivaletti e lo splatter presente in buona quantità.
Insomma l'ultimo grande film horror realizzato in Italia e per questo meritevole di una visione.

Alex22g  @  19/04/2014 19:05:29
   10 / 10
Un cult degli anni 90. Un commedia-horror a tinte Trash e qualche spruzzata di splatter e humor nero . Un mix che non ha nulla da invidiare alle produzioni di Sam Raimi come l'armata delle tenebre o la casa 2 . Certo qui siamo di fronte ad un film dal badget inferiore e più simile a Dylan Dog che ai lavori di Raimi ; ma tutto funziona alla grande e per me è uno dei film più belli della mia adolescenza :) Regia , muische,dialoghi e personaggi strepitosi. Da vedere e rivedere nel tempo .

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Ultima risposta 19/04/2014 19.14.50
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  06/11/2013 16:27:31
   7½ / 10
Primissima impressione: cosa càzzo sto vedendo?
C'è un talento visivo di indiscutibile valore, Soavi è bravissimo, ma la trama è delirante: un becchino che si innamora, uccide degli zombi, poi comincia a confondere vita e morte. Seconda impressione: anche la sceneggiatura ha un suo perché. Anzi, dirò di più: pur avendo caratterizzazione da film di genere o b-movie che dir si voglia, "Dellamorte Dellamore" in realtà mi sembra un progetto totalmente anarchico e molto più poetico di quel che potrebbe apparire ad una visione poco approfondita.
Che Tiziano Sclavi abbia un'ironia moooolto particolare è cosa risaputa, basta leggersi un numero a caso di Dylan Dog scritto da lui. Questo è principalmente ciò che frega in "Dellamorte Dellamore" i detrattori accaniti: un'accozzaglia di nonsense. Ma non è cosi. Il senso ermetico c'è soprattutto nell'ottimo finale, e la sceneggiatura tratta a sua volta dal romanzo di Sclavi è una riflessione su eros e morte esplicita, morbosa (Sclavi sembra avere nel suo DNA la fascinazione per l'amore della/nella/sulla morte, e qui si sfiora la necrofilia de facto).
"Dellamorte Dellamore" è un film sovraccarico ed eccessivo: visivamente infatti Soavi non si risparmia. Regista talentuoso anche se purtroppo non un'artista a tutto tondo, si è barcamenato negli anni in progetti con sceneggiatura non all'altezza della sua capacità barocca di riportare le immagini su schermo e la creatività visionaria del suo metodo. Sclavi neanche è un genio ma un altro talentuoso che ha una sua poetica personale e un tratto distintivo (anche se in fin dei conti la sceneggiatura mi pare non sia sua). Il mix è esplosivo. Il film è allucinante e tremendamente schizzato, poco omogeneo nel ritmo, confusionario ma anche trascinante, originale e dal respiro internazionale (non sembra un horror men che meno italiano, e non lo è infatti).
Altro motivo di destabilizzazione è il protagonista principale. La confusione nasce dalla creatura più famosa di Sclavi, Dylan Dog, di cui Dellamorte è un prototipo evidente. Dylan è modellato sulle fattezze di Everett che quindi fa saltare subito all'occhio la somiglianza gemellare con il suo fratello di carta e inchiostro. Aggiungiamoci anche il maggiolino, il sense of humor, un aiutante grottesco (non all'altezza di Groucho però) e la confusione regna sovrana. In realtà questo è il film del romanzo che ispirò Dylan Dog. Ma è anche un'operazione totalmente differente e una riflessione che sbraca su altri lidi: non un horror puro, non una commedia nera eppure un mix di entrambi con evidenti richiami fumettistici per dichiarazione dello stesso Soavi.
Anche sul lato interpretativo non tutto funziona a meraviglia: Everett è perfetto ma la Falchi ha dalla sua solo una bellezza e delle curve fantastiche. Avrebbe giovato una controparte femminile più all'altezza specie recitativa, considerando il ruolo impegnativo e trino che ottempera.
Quindi questa pellicola resta un Cult con la c maiuscola e a ragione.
Resta un solo, enorme rammarico: che questo team cosi ben assortito Soavi/Everett/Sclavi non abbia dato il via ad un film su Dylan nonostante ci abbiano provato per lungo tempo. Anche un sequel di "Dellamorte" poteva essere interessante. Ma vogliamo mettere, con tutto il rispetto, una trasposizione cosi esplosiva e congeniale dell'indagatore dell'incubo invece di quella chiavica di Routh uscita poco tempo fa?
Ecco, "Dellamorte Dellamore" è tante cose e non va valutato con leggerezza e sufficienza. Il modo in cui il protagonista confonde morte e amore fino a non sapere più distinguere l'una dall'altra e a conviverci perdendo qualunque senso della realtà o della morale è molto più interessante di quello che può sembrare a prima occhiata il solito film trash sugli zombi. Cosa che non è. Assolutamente.

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Ultima risposta 07/11/2013 00.17.05
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clint 85  @  06/10/2013 10:57:00
   6½ / 10
Macabra e grottesca commedia, tamarra al punto giusto.
Apprezzabile nei suoi limiti.

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Ultima risposta 06/11/2013 17.20.02
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Serendipity  @  01/08/2013 10:24:59
   9 / 10
Poche parole: IL MIO FILM PREFERITO.
Divide il pubblico tra chi lo odia e chi lo ama per i seguenti motivi:
1 effetti speciali scarsi
2 recitazione non proprio brillante
3 colonna sonora 'strana'

Ma andiamo oltre. *****, un becchino impotente e il suo aiutante demente, una mandria di zombie, una bella donna che si rincarna volta dopo volta: è semplicemente geniale, e fa morire dal ridere. Lo consiglio vivamente. Se poi lo troverete brutto o ridicolo, almeno avrete visto qualcosa di nuovo.

Ah, ho dato 9 solo perchè in certi punti è un pochino lento.

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Ultima risposta 01/08/2013 14.56.56
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ferzbox  @  20/07/2013 14:57:06
   7½ / 10
Non ho mai visto il film di Dylan Dog uscito recentemente al cinema,e non ho alcun interesse a vederlo;mi è sembrata una violenza bella e buona ad un personaggio che gli americani si sono permessi di stravolgere e violentare senza alcun ritegno(anche la Bonelli ha la sua bella parte di colpa...ma i soldi,si sa,fanno gola e la Bonelli non è questa casa editrice così facoltosa).
Comunque,il nostro Tiziano Sclavi,famoso scrittore oltre che creatore del personaggio di Dylan Dog,scrisse diversi anni fa,il romanzo di un altro personaggio popolare:Dellamorte Dellamore.
Oltre ad aver ispirato la creazione di Dylan Dog,nel 1993 il regista Michele Soavi ne girò un film scegliendo come attore protagonista la musa ispiratrice di Sclavi per l'aspetto dell'indagatore dell'incubo:Rupert Everett.
Il risultato fu una pellicola molto carina che ricalcava in linea di massima la trama del romanzo.
Il guardiano di un cimitero che si trova a dover affrontare dei morti viventi uccidendoli una seconda volta con un colpo in testa,grazie anche all'aiuto del suo ambiguo assistente Gnaghi.
Nonostante non si tratti di Dylan Dog e nonostante il personaggio di "Dellamorte Dellamore" abbia comunque un suo incredibile carisma,risulta quasi istintivo vederlo come un omaggio all'indagatore dell'incubo;non solo per la presenza e l'abbigliamento di Everett,ma anche per l'ambigua e bizzarra atmosfera della storia che richiamano alcuni numeri strampalati del fumetto come "Cagliostro" o "Golconda".
Una pellicola degna di nota che mi ha deliziato tanto e che quasi non riuscivo a credere fosse stata prodotta in Italia.
Volete vedere un film che richiami Dylan Dog?...vedete questo.

Ultima chicca:nel terzo speciale annuale di Dylan Dog "Orrore Nero" c'è un ulteriore omaggio al personaggio di Dellamorte Dellamore ....leggere per credere...

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Ultima risposta 21/07/2013 13.18.37
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Sir_Montero  @  31/01/2013 21:32:50
   7½ / 10
Trasposizione cinematografica di un'opera di Tiziano Sclavi (Dellamorte Dellamore), il cui protagonista è Francesco Dellamorte, "Doppelgänger" del più celebre fratellastro, Dylan Dog.
La resa filmica, operata da Soavi, è brillante e molto fascinosa.
Una regia tecnicamente attenta e precisa, ci mostra la storia di questo misterioso personaggio, e del suo fedele amico-collega Gnaghi, che lavora e vive nel cimitero di Buffalora, infestato, per chissà quale arcana ragione, dai morti che, invece di restarsene buoni sottoterra, ritornano dalle tombe per beccarsi puntualmente una pistolettata in testa.
Non è tanto l'aderenza del film alla storia originaria (in ogni caso, fedelmente rispettata da Soavi) a rendere speciale questo atipico prodotto del cinema italiano di genere, ma sono le atmosfere cupe e decadenti che permeano gli scenari, il nichilismo disincantato del protagonista, l'umorismo nero che contraddistingue diversi momenti ai limiti del trash puro, l'oniricità grottesca e toccante che sembra inghiottire l'intera storia...una storia che racconta di amore e morte, di cinismo romantico e amore disilluso, e lo fa con le parole, da noi tanto amate, del sogno e dell'orrore.
Lo consiglio vivamente per chi, come me, è cresciuto a pane e dyd, tra lacrime e sorrisi.
Daltronde...

"Ognuno fa quello che può, per non pensare alla vita."

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Ultima risposta 31/01/2013 22.29.51
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InvictuSteele  @  25/11/2012 18:56:55
   9 / 10
Commedia Horror surreale, macabra, ironica e grottesca con una metafora di fondo incredibile che si rende esplicita nell'ultima sequenza. Ogni fan del mitico Dylan Dog dovrebbe amare questo film. Michele Soavi inoltre è tecnicamente un grandissimo regista (allievo tra l'altro di Dario Argento), peccato abbia lasciato il cinema horror a favore di commedie o film televisivi sulla mafia. Un vero spreco.

BlueBlaster  @  15/08/2012 15:09:41
   6 / 10
Diciamo che questa è la vera trasposizione di Dylan Dog sul "grande" schermo... La recitazione è approssimativa e la sceneggiatura fa pietà!
Tuttavia la regia e la fotografia non sono male...ma sicuramente non è un grande film!

C.Spaulding  @  07/08/2012 12:05:01
   7 / 10
lo vidi quando uscì e mi piacque molto. A rivederlo ora devo dire che il mio giudizio non è cambiato...è un'ottima pellicola di Michele Soavi. Un horror con venature comiche abbastanza coinvolgente e in linea di massima ben girato....certo ha i suoi difetti ma è lo stesso un ottimo prodotto. Per me si può vedere.

gemellino86  @  02/08/2012 16:13:30
   9 / 10
Sottovalutato film di Soavi con una grande atmosfera davvero inquietante. Ce ne fossero ancora in Italia prodotti cinematografici di così alto livello. Non comprendo una media così bassa. Davvero eccezionale.

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Gabo Viola  @  20/07/2012 06:09:08
   9 / 10
Creatività a go-go

Spera  @  21/10/2011 11:28:01
   7½ / 10
Questo film, nonostante alcune lacune della sceneggiatura e poco altro, mi ha intrigato molto. Premetto che sono un fan sfegatato di Dylan Dog e devo dire che le atmosfere e il mood dylandoghiano è stato centrato in pieno anche grazie a un Rupert Everett "da incubo". Ottimo anche Lazaro che non fa rimpiangere Groucho neanche per un momento. Soavi riesce qui a sposare comicità e malinconia dylandoghiana alla perfezione alternando riflessioni sulla morte, sull' amore e quindi anche sulla vita. Più che risposte dopo il film dobbiamo ricercare le domande: si perchè sono quegli interrogativi che ci fanno pensare e ci portano alle risposte che sono dentro di noi, la vita..la morte...l'amore..non si possono insegnare, non si possono ricercare negli altri ma sono pensieri che devono essere ricercati nella nostra esperienza personale. Qui Francesco è un signor nessuno che a un certo punto si chiede se esiste il resto del mondo ma in realtà questo ha poca importanza, tutto ciò che gli serve sapere è già dentro di lui. Ottime scenografie, musiche adatte al film che contribuiscono a dare quell'atmosfera oscura ma anche un pò comica a supporto del genere stesso. Unico punto debole: Anna FAlchi. Penso che se ci fosse stata un attrice capace il film avrebbe avuto un risultato di gran lunga migliore, la recitazione è davvero pessima...peccato.
Terminato il film comunque penso venga spontaneo il porsi alcuni interrogativi sul significato della vita ma so che alla maggior parte delle persone che hanno visto il film ciò non è successo..."ognuno fa quello che può per non pensare alla vita"

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Ultima risposta 25/01/2012 15.39.03
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barbuti75  @  28/08/2011 23:46:40
   7 / 10
Nonostante i suoi buchetti di sceneggiatura è affascinante questo film di Soavi: rimane quell'atmosfera horror-comico-grottesca del fumetto bonelliano a cui Everett riesce a dare corpo e sostanza.
Forse un po' eccessivo in alcuni punti, forse troppo erotico in altri (ma nei fumetti Dylan Dog nonmi sembra sia uno stinco di santo...anzi), forse troppo enigmatico in altri (il finale emblematico che però da alla pellicola fascino in più).
Sogno? Realta'? Incubo? Immaginazione?
Sono domande alle quali Soavi non vuole dare risposta, egli vuole solo riprodurre su celluloide un personaggio.
Molto bravo Hadij-Lazaro nei panni dell'assistente di Dellamorte.
Credo sia inutile parlare di anna Falchi che ha dato proprio "corpo" al suo personaggio! Ahahahah
Per i fan dell'investigatore dell'incubo una tappa obbligata, per gli altri evitabile, per me da rivalutare.

zakfett  @  28/10/2010 01:06:53
   6½ / 10
Film imperfetto, fascinoso e peculiare, a mio parer troppo lungo (come lungometraggio sarebbe stato eccellente, magari eliminando le parti comico-grottesche).


Ottimi Everett e Hadij-Lazaro.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  26/09/2010 14:52:52
   6½ / 10
Abbastanza carino il film di Soavi tratto da un romanzo. Buona trama, anche se è un po' "ripetitiva", nel senso che il film non si smuove per un bel pezzo, diciamo che per diversi minuti è poco vario. Comunque, ripeto, non è male. Un pochino di splatter, giusto quello che basta. Le somiglianze con Dylan Dog ci sono. La

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mi ha ricordato un po' "Re-Animator", comunque il film di Soavi segue la sua strada. I ritornanti si poteva benissimo chiamarli zombi.
Ah, dimenticavo, Gnaghi è un idolo!
Finale, che, però, non ho capito molto, anzi, se qualcuno può rispondere alle domande che metto nello spoiler qui sotto gliene sono grato

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rapture  @  19/08/2010 21:46:20
   8 / 10
Il finale non mi è piaciuto molto, ma il resto è intensissimo, buona regia e dialoghi, da vedere, soprattutto i fan di Dylan Dog.

Xavier666  @  10/08/2010 16:53:10
   8½ / 10
Molto poetico e romantico, drammatico e squallido come la morte e l'amore, e bando ai paroloni, ottimo Rupert Everet, Soavi ricrea parzialmente l'Indagatore dell'incubo come molti di noi lo avevamo sempre immaginato, con quell'autoironia, ironia o sarcasmo che lui spesse volte cerca di spiegare con un enorme senso di attaccamento alla vita nonostante L'Orrore della quotidianità e del reale.
Mi era piaciuto poco quando lo vidi anni fa, l'ho enormemente rivalutato visto recentemente.
Soavi (scusa Michele, ma dei tuoi film ho apprezzato solo Arrivederci amore ciao) poteva anche fare pena come regista, ma con una sceneggiatura firmata dal padre di Dylan Dog, Tiziano Sclavi, poteva solo venir fuori solo un prodotto di qualità.
Te ne accorgi dalle battute, dai dialoghi, dal sesso in mezzo ai morti, dai fuochi fatui...

ROBZOMBIE81  @  14/03/2010 22:35:23
   7½ / 10
Da ex appassionato di Dylan Dog(anche se molte cose non sono precise al fumetto)un film che ho apprezzato, interamente grottesco e malinconico..interpretazioni non eccelse e un finale un pò buttato li ma il risultato è davvero godibile..

SKULLL  @  15/02/2010 07:01:01
   7½ / 10
A me è piaciuto. La Falchi però riesce da sola a rovinarlo. Peccato, non dovrebbero permettere a lei e a quelle come lei di recitare in nessun film.

BraineaterS  @  20/01/2010 22:23:17
   7½ / 10
Bel film, molto meglio di quello che ci si poteva aspettare! Il migliore rimane Gnaghi (eheh), il cui personaggio abbiamo scoperto essere ispirato a un tipo che c'è davvero nel paese di Sclavi e che è una sorta di "scemo del villaggio"...
Le scene finali sono deliranti e hanno una bella ambientazione, come del resto tutto il film. Molto bello il finale, inaspettato.

Lazzaro  @  28/12/2009 17:01:51
   8 / 10
L'ultimo vero horror italiano. Soavi se avesse continuato su questa strada avrebbe raggiunto il successo di Argento. Soavi è riuscito a creare un nuovo stile.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  06/09/2009 23:44:47
   6 / 10
Il buon Michele Soavi. Onestissimo mestierante che tra la fine degli anni '80 e l'inizio del '90 si dedicò all'horror con buoni risultati come accadde con questo Dellamorte Dellamore.
Soavi strizza l'occhio al Dilan Dog di Tiziano Sclavi e tira fuori una divertente e interessante pellicola. Ironico e a tratti grottesco Dellamorte Dellamore è un esempio di come una buona idea realizzata in modo discreto possa portare ad un prodotto assai gradevole e sfizioso.
Everett molto in parte (Sclavi fece disegnare il suo famoso personaggio proprio con le sembianze dell'attore) e nonostante Buffalora non sia Londra l'atmosfera ricreata da Soavi l'ho molto apprezzata. Così come mi è piaciuto il taglio fumettistico fornito alla pellicola.
Peccato alcune cadute di stile un attimo trash (forse un po' più di un attimo...), la recitazione di alcuni componenti del cast non certo eccezionale (discolpo solo la Falchi che fa vedere le poppe rifacendosi così pienamente) e l'assurda piega che la trama assume sul finale.
Nell'insieme dunque una pellicola divertente che intrattiene a dovere peccato alcune pecche, che ahimè incidono sul voto finale.

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Gruppo REDAZIONE maremare  @  22/07/2009 09:33:00
   8 / 10
Horror stilizzato ricalca nei temi e nella realizzazione il Dylan Dog di Sclavi. Interpretato da un Everett assolutamente in parte è uno dei pochi horror italiani ad avere respiro internazionale

jollyblu  @  22/07/2009 02:27:36
   8½ / 10
davvero un ottimo film che pur presentandosi come un horror non punta affatto a spaventare lo spettatore(il che sarebbe impossibile vista la pochezza dei mezzi messi a disposizione di soavi),diciamo che uno dei requisti minimi per apprezzare il film è aver letto qualche fumetto di dylan dog infatti il fim è stato tratto da un romanzo di tiziano sclavi,creatore del personaggio prima citato,e leggere qualche storia dell indagatore dell incubo aiuta senz altro a comprendere l atmosfera surreale in cui il film ci trasporta ovvero quella di un mondo dove l orrore non è rappresentato tanto dagli zombie ma dal cinismo e dall indifferenza della gente difronte all orrore stesso.gli attori sono stati quasi tutti azzeccati everett è molto bravo a calarsi nel personaggio leggevo dei commenti su masciarelli che non condivido poiche secondo me invece è risultato molto convincente nella parte del sindaco cinico,la falchi non sara stata il massimo dal punto di vista recitativo ma le sue curve nelle parti con everett riescono ad "intensificare" le scene.il personaggio di francesco dellamorte che presenta molti punti di contatto con il suo alter ego cartaceo(dylan dog) è secondo me il vero punto forte del film. il film potrebbe lasciare un po spaesati se non si conosce lo stile di sclavi ma vale la pena di essere visto.

ascot  @  23/04/2009 12:09:42
   6½ / 10
oh mio dio..e il stato il mio commento verso la fine del film...l idea di fondo e buonissima,la storia un po tetra...chi non ama un personaggio alla dylan dog con un suo strano aiutante..pero da metà in poi nn mi ha piu convinto..troppe *******te sn state inserite..si poteva fare meglio rendendolo un po piu "realistico" e meno confusionario..la storia e bella..ma ero partito bene e sn finito un po...maluccio...

statididiso  @  20/04/2009 11:15:21
   9 / 10
ottimo lavoro, forse quello che ho più apprezzato... Soavi crea un'atmosfera pregna di umori al contempo romantici e cinici, il tutto circondato da un'alea di poetica indeterminatezza, capace di comunicare una certa "visionarietà": in poche parole, trascina letteralmente il fumetto su pellicola e, in coppia con Gianni Romoli, cattura in pieno lo spirito delle migliori sceneggiature sclaviane (col tempo venute meno e meno originali)... Everett è uguale spiaccicato!!! L

Drugo.91  @  20/04/2009 09:29:28
   9 / 10
film che comincia come una commedia horror, progredisce nel cinismo nuoir con un Everett autoironico, si conclude in un finale a tratti commovente, sicuramente bizzarro e misterioso (con relativo omaggio a Welles)..la storia è stata tratta da un romanzo di Sclavi, x chi non lo sapesse è l' inventore della serie a fumetti Dylan Dog, non a caso a interpretare il protagonista Francesco Dellamorte è Everett, l' attore che ha ispirato il personaggio del fumetto...questa storia per chi vuole averne una idea su carta è QUASI completa nello special di Dylan Dog : ORRORE NERO(super book n. 5)

lord vampire  @  10/04/2009 19:29:14
   7½ / 10
l'unica nota stonata è la falchi

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leonida94  @  06/03/2009 20:39:01
   8 / 10
Le commedie nere di solito non mi fanno impazzire, ma queta è l'eccezzione.
Mentre la guardavo dicevo: "Ma questo è Dylan Dog... E' uguale, stesso maggiolone, stesse rimorchiate e stessi amori, solito assistente stravagante, solite riflessioni e pensieri e solita pazzia".
Solo dopo ho scoperto che era tratto proprio dal mito del fumetto.
Se dovevo immaginarmi un film su Dylan lo pensavo pressappoco così, e quindi non mi ha deluso molto su questo aspetto.
Alcune scene, per chi ama questo insolito genere sono spettacolari,(come quella della moto o della testa) e altre sono davvero dei capolavori di ironia ( come quella dell'amputazione e del bidone successivo).
Isomma, horror, odio, amore, morte, ironia si intrecciano in una pellicola così pazzesca che in alcune scene risulta malata e fottutamente reale..
La cattiveria della vita viene messa in primo piano, e lascia lo spettatore con molti spuntio di riflessioni e frasi e scene memorabili.
Il finale è crudo e veritiero e lascia un forte messaggio come d'altrone lo lascia il film.
Tutto da godere questo bel esperimento che vi consiglio vivamente.

Grazie Top (-;

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topsecret  @  04/02/2009 20:13:23
   6½ / 10
Nonostante il cast poco credibile, il film risulta essere un discreto horror godibile e divertente.

Invia una mail all'autore del commento Don Callisto  @  26/01/2009 19:47:26
   8 / 10
porka eva, Rupert Everett è lo stesso di Dylan Dog, e dv dire ke ha veramente stile e ha fatto un ottima interpretazione, è uno dei migliori!!!
il film si basa su un romanzo ke nn ho letto, quindi nn sò esprimermi sulle differenze. Devo dire ke il film mi è piaciuto molto, e ci fa vedere dove l'amore e la pazzia possono arrivare, poi gli utlimi 15 minuti il film si dirotta verso il significato della pellicola..la fine del film lascia un pò perplessi, anke anna falchi mi lascia perplesso, scarna come attrice, ma il suo fisiko vale "il prezzo del biglietto".Cmq nn pensavo ke in Italia si facessero dei film così alternativi,è Raro!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  24/01/2009 12:01:00
   9½ / 10
"Viene un momento nella vita in cui ti accorgi di conoscere più morti che vivi"

Eccomi qua, cioè Alex e i miei tre drughi, cioè Pete, Georgie e... no scherzo, eccomi qua, sul divano, i miei occhi fissano incantati lo schermo e i titoli di coda di "Dellamorte Dellamore": regia di Michele Soavi, sceneggiatura tratta dal romanzo omonimo del grandissimo Tiziano Sclavi, attori: Rupert Everett, Anna Falchi, Stefano Masciarelli.
Ed ecco che la mia testa comincia a partorire alcune idee, strani pensieri, mi ritorna in mente Dylan Dog, il suo maggiolone, il suo "Giuda Ballerino", la morte, l'amore. Sono bloccato a riflettere su quello che ho visto, che mi ha travolto, spaesato, divertito, gasato ma mi ha commosso e anche disturbato.
Di solito quando mi sento così, vuol dire che il film mi è entrato nel cuore. Sono confuso ma molto molto felice.
Dialoghi eccezionali e indimenticabili, regia da urlo di Soavi e interpretazione assolutamente perfetta di Everett (e non poteva essere altrimenti visto che Dylan è ispirato proprio a lui), tantissime sequenze da ricordare, il ragazzo con la moto che esce dalla terra, il finale da lacrime agli occhi, l'incipit stupendo, alcune situazioni grottesche e poetiche allo stesso modo.
Insomma alla prima visione è gia diventato uno dei miei film preferiti e non potrebbe essere altrimenti. E' presente tutto quello che vorrei ci fosse in un film.
Grande capolavoro di genere. Unico in Italia, non credo si mai stato fatto un film così, surreale, onirico e geniale.

Chissà se esiste il resto del mondo...

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gasy  @  20/12/2008 22:51:44
   7½ / 10
Non è il film su Dylan Dog. è un film la cui atmosfera rimanda a Dylan. Come molte opere scritte, o basate, su Sclavi alterna momenti di poesia da 10 a parti incomprensibili. Comunque sono fiero che in Italia si sia girato un film così metafisico e non è qui che Soavi ha deluso.

genki91  @  12/10/2008 16:37:19
   6½ / 10
film girato anni dopo l'uscita del romanzo, ma girato solo adesso x il successo riscosso da dylan dog.Grande everett appena discreti gli altri.

DarkRareMirko  @  29/08/2008 09:57:51
   7 / 10
Distillato puro di genialità Sclaviana; perfetta la scelta di Everett per rappresentare il protagonista, mediocri invece tutti gli altri, a mio modo di vedere.

Soavi realizza uno dei migliori horror italici di sempre con poche idee, pochi mezzi, ma grandi risultati.
Finale enigmatico e difficile da comprendere, come nella migliore tradizione Sclaviana.

Consigliatissimo.

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DarioArgento  @  30/05/2008 00:15:29
   10 / 10
film con un atmosfera strana ma molto ben girato e fedele al personaggio di dilan dog....qualche piccola sciocchezza qua e la ma alla fine il film risulta un piccolo capolavoro di casa nostra....

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Invia una mail all'autore del commento Malvagio  @  02/05/2008 17:11:10
   7½ / 10
Molto eriginale e ben fatto a parte dei dettagli che fanno un pò ridere (fuochi fatui). L'unico film dove la falchi è una gran gnocca e il finale è davvero spettacolare.

greaser  @  20/01/2008 15:43:59
   8½ / 10
asile1  @  15/01/2008 17:10:59
   9 / 10
Uno dei miei film preferiti anke se non favoloso,Everett e' identito al grande Dylan...

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Signor Wolf  @  07/01/2008 22:49:27
   9 / 10
Cadaverico, surreale, ironico, demenziale, aghIacciante, onirico, dylandiato, insomma proprio da vedere!!!

Torghinarbet  @  20/12/2007 02:29:53
   10 / 10
Tiziano Sclavi ha tenuto ha lungo nel cassetto il romanzo che è alla base di questo film. Il lavoro di per sè è ottimo, ma ,probabilmente, per permettere a tutti di gustarne la "nera" ironia che lo pervade gli era necessaria una "cassa di risonanza" più efficace: Dylan Dog. Chiunque conosca il detective di Craven Road numero 7 sa molto bene che Francesco Dellamorte è il suo omologo letterario. In ossequio a Sclavi e ai suoi personaggi, Soavi tira fuori un delizioso "cadeau" sospeso tra il genere horror e la "dark-comedy", ma non solo: questo è anche un viaggio metafisico che vede il protagonista in fuga da un mondo spiritualmente defunto, in direzione di una cupa, ma affascinante, salvezza rappresentata dalla misteriosa "fata" (curiosamente credibile la Falchi in questo ruolo) che farà di tutto per amare.
Urge una precisazione: Dylan Dog è graficamente ispirato a Rupert Everett, ecco perchè la scelta dell'attore protagonista non poteva che ricadere su di lui.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  08/11/2007 00:51:29
   7½ / 10
Veramente un buon horror, venato dell'ironia sottile dell'autore di Dylan Dog, Tiziano Sclavi. Buono l'apporto dato da Rupert Everett al personaggio principale simile nel carattere all'eroe del fumetto, bravissimo Lazaro.

Kayo  @  24/10/2007 23:54:20
   7 / 10
essendo un fan di lunga data del mitico dylan dog, devo dire ke il film (tratto dal romanzo di sclavi) nn è male, ed è realizzato con qualche spunto interessante.
la storia di questo guardiano di cimitero di nome francesco dellamorte (e ke in qualche albo di Dylan Dog, lo stesso indagatore dell'incubo lo nomina e ricorda come il suo alter-ego italiano) è senz'altro particolare e avvincente, in un misto tra horror e qualche piccola parte di demenzialità.
l'interpretazione di everett è buona, si cala molto bene nella parte del protagonista tenebroso e agghiacciante. buona anche la parte del "collega" gnaghi, mentre sono a dir poco scandalose le interpretazioni della falchi e di masciarelli. almeno la falchi però nel film fa vedere qualche dote migliore di quella recitativa...
tutto sommato, un horror all'italiana apprezzabile.

bussisotto  @  15/10/2007 12:58:18
   7 / 10
Lode al coraggio di Soavi (qui in veste anche di produttore) e Gianni Romoli per aver portato sullo schermo questa pellicola davvero inusuale nell'arido panorama del film di genere in Italia.
Una storia che si destreggia bene tra l'horror splatteroso e l'ironia surreale.
Bravo Rupert Everett. Lazaro si comporta benissimo, in qualità si spalla (il suo Gnaghy fa tenerezza). Anna Falchi e Stefano Masciarelli pietosi (almeno la prima è una gnocca, l'altro nemmeno quello...).
Inevitabile il flop colossale ai botteghini.
Spiace davvero che un regista così dotato come Soavi sia passato, in seguito, a dirigere film per la tv.

mr orange  @  26/09/2007 21:34:46
   6 / 10
questo film non ha niente a che fare con il fumetto semplicemente perchè proviene dall'omonimo libro di angelo stano che poi da questo libro ha preso spunto per partorire dylan dog.

il film non è un granchè a questo punto meglio il libro

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nevermind  @  14/09/2007 15:24:08
   7 / 10
Certo è che con il fumetto non c'entra nulla....Però devo dire che è un film molto particolare, e lo è anche la storia. Ricordo di aver deciso di vederlo proprio per associazione con il Grande personaggio del fumetto, ma nonostante la delusione ammetto che in fin dei conti ho apprezzato questo film.
Unico appunto: non oserei certo definirlo horror.

cinemamania  @  09/09/2007 13:31:03
   8 / 10
Non è la storia di Dylan Dog, ma il film è bellissimo. Bellissima la scenografia di questo film.

Alex Weird  @  18/08/2007 09:07:53
   8 / 10
Questo film mi è piaciuto da matti! Di sicuro il migliore di Soavi, ottima sceneggiatura

Aleister Drunk  @  18/07/2007 15:09:47
   8 / 10
Sceneggiatura perfetta. Scenografie profonde e spettrali. Soavi mette su una squadra di attori perfetti dove Everett era d'obbligo. Le luci lasciano un po a desiderare, cmq un film da non perdere a chi piace l'arte decadente.

Sig. Chisciano  @  12/05/2007 22:18:39
   8½ / 10
Bel film, molto riuscito nell'atmosfera grottesca e ironica, caratteristische principali della scrittura di Sclavi e di DYD. Non mancano momenti riflessivi ed esistenziali, non mancano neanche due grandi tette, in questo caso sono quelle della pessimissima Falchi. Il finale anche mi è piaciuto, ci sono solo alcuni momenti un po' scadenti ma nel complesso il film ha una sua poetica assolutamente riuscita.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento agentediviaggi  @  05/05/2007 11:51:11
   6 / 10
Anche io come molti disperati della mia generazione sono cresciuto culturalmente sulle tavole di Dyd, ma siamo sicuri che una trasposizione cinematografica sia l'ideale per ogni fumetto? In fondo questo film è una quasi fedele riduzione di tutti i temi che Sclavi ha usato nel suo capolavoro a fumetti; ironia non sense mista a zampate di filosofia, ii morti che ritornano, Amore&Morte che vanno a braccetto. E' un film divertente se vogliamo, con buoni effetti speciali, ma non dice niente (nè lo vuole dire) e non ha la poesia di Dyd (che pure ha fatto il suo tempo, diciamolo). Gli metto la sufficienza solo perchè Sclavi è stato l'autore più letto della mia adolescenza.

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phemt  @  04/05/2007 08:54:31
   8 / 10
Soavi si lancia in questa sua personale variante di uno zombi movie proprio quando l’horror italiano stava passando il periodo peggiore della sua leggendaria storia e lo fa con un prodotto di ottima fattura… La storia di base è di Sclavi e si vede, la regia di Soavi è più che ottima, alcuni personaggi sono ottimamente caratterizzati (brilla su tutti Gnaghi che si guarda pure blob in tv) e Everett è perfettamente in parte… La Falchi al tempo (vabbè in realtà anche ora) era indubbiamente una gran gnocca e nelle scene di nudo fa la sua notevole figura, purtroppo come attrice è a dir poco terribile quasi a livello della Marini… A dirla tutta la presenza di Masciarelli nel cast non qualificherebbe il film come tale, ma facciamo finta di niente va…
Il film funziona alla grande quando Soavi decide di buttarla marcatamente sul grottesco, un po’ meno nei momenti di stasi o quando cerca di gestire la storia (o le storie) tra Everett e la Falchi… Alcuni dialoghi sono fulminanti, alcuni momenti divertentissimi e il finale (per quanto non sia il massimo dell’originalità) è comunque riuscito… Ok, ci sono un sacco di stupidaggini che possono irritare un certo tipo di pubblico, ma sono tutte cose volute e in alcuni casi anche “citazioniste” (il tizio in moto mi ha ricordato Demoni del Lamberto dove tra l’altro Soavi faceva l’attore)…
Divertente, surreale, macabro, grottesco, originale ed intelligente, da vedere anche perché di prodotti del genere in Italia se ne fanno davvero pochi…
Effetti speciali a cura del buon vecchio Sergio Stivaletti (qui però un pelo meno ispirato rispetto ad altre situazioni)…

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  24/04/2007 16:37:01
   7 / 10
Certo, non si tratta del capolavoro made in Italy, ma di sicuro è un gustoso film di nostra fattura con cui possiamo (o meglio, POTEVAMO, siccome l’horror italiano è morto) dimostrare all’estero le nostre capacità. Tante trovate spassosissime, altre un po’ meno, scenografia e trucchi notevoli e lo spettatore si potrà certamente divertire. Insomma, anche Michele Soavi ha fatto i suoi bei filmetti… Anna Falchi, però, con quel suo bel fisico farebbe meglio a battere la strada che dimostrare la sua indecenza nel cinema…! ;-)
Peccato che l’audio è troppo poco curato e nei dialoghi capivo una parola sì e una no… mi sono venute anche un po’ le balle… poi ci sono quegli improvvisi botti e musiche ad alto volume fastidiosissime… vabbè, forse era colpa della videocassetta vecchiotta… e poi l’ultima scena non l’ho afferrata bene.

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Cardablasco  @  06/04/2007 02:26:56
   7 / 10
Grandissimo film,mix tra comico e horror,bellissima la parte di gnaghi,per me che sono un fan di Dylan Dog è stato un film molto piacevole

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  06/04/2007 00:25:25
   9 / 10
Soavi realizza una delle storie piu'deliranti e grottesche mai viste in vita mia.Tratto dall'omonimo romanzo di Sclavi,il film prende molto dalla mitologia de "l'indagatore dell'incubo",partendo con le identiche fattezze del protagonista(fantastico e indubbiamente perfetto per la parte Rupert Everet)fino all'immancabile maggiolone biaco...gli elementi tipici di Sclavi poi,sono tutti spalmati lungo le quasi due ore:riflessioni sulla morte,sull'amore e sull'esistenzialismo,con una comicita cinica e demenziale di base ad arricchire il tutto.Ottime le scenografie,perfetta la regia,grandiose le atmosfere,inutile ma molto arrapante la Falchi.Per chi scrive il miglior lavoro di Soavi...

HATEBREEDER  @  20/03/2007 12:33:25
   9½ / 10
Sogni e realtà che si incrociano, sullo sfondo di vicende strampalate (a dir poco): in questo caso l'horror è solo una scusa per filosofeggiare con autoironia, per invertire il diverso con il normale.

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Ultima risposta 03/10/2007 21.44.44
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Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  02/10/2006 01:11:43
   9 / 10
fantastico fantastico fantastico, non c'è che dire. bravissimi everett e hadij-lazaro, questo film è incredibile, alcune frasi sono da antologia e così anche moltissime scene, incredibilmente surreali. un gioiello di soavi, bene.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  28/09/2006 16:24:53
   8 / 10
magnifico. nella prima parte è uno degli horror più divertenti che abbia visto, con dei dialoghi micidiali e un everett davvero ottimo...cinico e autoironico; in parte di brutto. la seconda metà è un po' più introspettiva e la storia si fa un filo confusa...ma rimane uno degli horror italiani più bizzarri e merita sicura una visione.


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Invia una mail all'autore del commento testadilatta  @  27/09/2006 09:33:01
   8 / 10
Bravo Soavi!
Un ultimo colpo di coda dell'horror italiano!
Da vedere per i buoni effetti e per l'atmosfera bizzarra che pervade ogni scena.
Non male Everett, veramente non male come interpretazione.

larcio  @  06/09/2006 21:22:23
   8 / 10
buon film di michele soavi che dirige un racconto divertente e coinvolgente...non è un vero e proprio horror, perchè a parte gli zombi e tutti gli effetti splatter mischia molti momenti drammatici, comici e persino erotici (parlo delle scene di anna falchi). carina anche la colonna sonora e bella la scenografia.

BobRobertson  @  05/09/2006 22:44:30
   7 / 10
erronramente la gente ha konfuso il personaggio si francesco dellamorte kon quello di dylan dog.
sono 2 facce della stessa medaglia e su questo siamo d'akkordo, ma non vanno mescolati tra loro kome la maggior parte delle persone hanno fatto.
dellamorte dellamore è tratto da un romanzo di sclavi e francesco (il protagonista) non ha nulla a ke vedere con dylan dog (anke se in un albo speciale, orrore nero, i 2 personaggi arrivano ad inkontrarsi).
a me il film è piaciuto, è diretto molto bene ed è bellissima la tripla interpretazione della falchi (ke va ad inkarnare le tre donne ideali di francesco dellamorte).
l'errore di noi italiani è stato quello di andare a vedere questa pellikola sperando di vedere sullo schermo dylan dog.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  19/06/2006 17:00:05
   7 / 10
Dai, tenete conto che lo abbiamo fatto noi italiani! Raramente negli ultimi anni ci siamo cimentati in film dalla trama così surreale. Alcuni spunti sono molto suggestivi, oltre al fatto che Rupert Everett è perfetto nella parte di Dylan dog. Forse Anna Falchi un pò fuoriluogo. Un film da vedere secondo me, le atmosfere macabre e il cinismo di molte battute lo rendono una pellicola molto particolare.

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Ultima risposta 11/12/2006 15.18.38
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stab  @  15/06/2006 13:50:52
   7 / 10
peccato si sia sciupata così una pellicola da molteplici potenzialità!....note positive: musiche, attore principale,effetti speciali,scenografie e storia e buona anche la regia....peccato purtroppo per alcune situazioni comiche che rovinano la tensione presente nel film. ad ogni modo è un film vedibile che diverte molto....

Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  04/04/2006 14:11:58
   8½ / 10
Sicuramente uno dei miglio film italiani degli ultimi 20anni.
Splendido il finale!!!

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Ultima risposta 05/09/2006 22.47.00
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Kesson  @  24/03/2006 02:27:43
   7 / 10
Vorrei ricordarvi che questo film é tratto dall'omonimo romanzo di Sclavi. Oltre alla presenza di Rupert "Dylan Dog" Everett e del maggiolone, questo film con il Dylan Dog cartaceo non ha nulla a che fare. Io l'ho trovato un film molto carino, originale, nel suo genere unico. Il budget é stato quello che é stato eppure la resa su pellicola é positiva. La Falchi é l'unica "cagna" del cast, negata nel recitare, mentre tutti gli altri attori sono piacevoli, Everett su tutti.

É un film horror diverso, ironico, particolare, nel suo genere, lo ripeto, unico, perché traspare lo spirito italiano un po' irriverente, e a tratti lo stile poetico che ha reso celebre Dylan Dog. In fondo il creatore é lo stesso, lo spirito e lo stile anche.

Invia una mail all'autore del commento gei§t  @  01/03/2006 11:11:29
   8 / 10
grandissimo sto film
davvero bello

regista  @  25/02/2006 16:24:16
   10 / 10
mooooooooooolto bello attori bravi perchè tanto disprezzo

2 risposte al commento
Ultima risposta 17/05/2006 00.56.42
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goophex  @  02/11/2005 20:04:20
   6 / 10
Divertente e visionario... merita la sufficienza

Ioria  @  02/11/2005 18:05:45
   10 / 10
bello nel suo genere

2 risposte al commento
Ultima risposta 01/02/2006 00.38.32
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justin81x  @  10/07/2005 11:07:05
   6 / 10
sinceramente con dylan dog non ha nulla a ke fare!
io ho guardato il film xkè mi piacciono le scene dei morti che tornano in vita,
ma soprattutto ho guardato qst film xkè c'era la falchi..una gnoccona da urlo!!

Invia una mail all'autore del commento Iovink  @  30/04/2005 17:48:34
   9 / 10
Tiziano sclavi ha tenuto ha lungo nel cassetto il romanzo che è alla base di questo film. Il lavoro di per sè è ottimo, ma ,probabilmente, per permettere a tutti di gustarne la "nera" ironia che lo pervade gli era necessaria una "cassa di risonanza" piu' efficace: Dylan Dog. Chiunque conosca il detective di Craven Road numero 7 sa molto bene che Francesco Dellamorte è il suo omologo letterario. In ossequio a Sclavi e ai suoi personaggi, Soavi tira fuori un delizioso "cadeau" sospeso tra il genere horror e la "dark-comedy", ma non solo: questo è anche un viaggio metafisico che vede il protagonista in fuga da un mondo spiritualmente defunto, in direzione di una cupa, ma affascinante, salvezza rappresentata dalla misteriosa "fata" (curiosamente credibile la Falchi in questo ruolo) che farà di tutto per amare.
Urge una precisazione: Dylan Dog è graficamente ispirato a Rupert Everett, ecco perchè la scelta dell' attore protagonista non poteva che ricadere su di lui.

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