demonlover (2002)

Nonstante la buona fotografia , oscura , cupa e essenzialista negli arredi e nei costumi , la pellicola soffre di un elevato grado di pesantezza a causa di una scenggiatura veramente troppo intricata anche se originale .
peccato perchè anche le recitazioni sono buone e Assayas si vede che ha mestiere.

Un viaggio nell'opportunismo e nella perdizione, un film di Assayas interessante e ben confezionato,per quanto eccessivamente freddo riguardo al coinvolgimento e a tratti forse troppo pretenzioso.
Nel complesso non l'ho trovato male,ben fatto per quanto lontano dai lavori più riusciti di questo regista.

Demonlover è un film interessante, magari ingarbugliato nella trama, non molto lineare, ma non certo povera di spunti. Dopotutto Assayas non ha intenzione di fare un film di genere, ma di operare una riflessione ambiziosa, prendendo come riferimento il Videodrome di Cronenberg e cercando di attualizzarlo. un sovraccarico di immagini potenzialmente erotiche che paradossalmente desensibilizzano sia i protagonisti che lo spettatore in una rappresentazione gelida e per nulla "pruriginosa". Lo scopo è quello di ottenere il massimo profitto che è l'unico elemento che stimola la protagonista, disposta a tutto per ottenere i suoi obiettivi. Malgrado i suoi difetti non mi è diapiaciuto affatto.

A volte la voglia di confezionare un'opera autoriale a tutti costi fa incappare registi anche di talento in clamorosi autogol.
Assayas lavora quasi esclusivamente sulle atmosfere trascurando la storia che non ingrana mai e non si sforza nemmeno di essere originale.
La noia è veramente tanta nonostante qualche tocco erotico, si salvano solo la fotografia e le interpretazioni.
Evitabile.

Quoto in toto requiem.
Il film fa veramente c*agare, è noiosissimo e non si capisce mai dove voglia andare a parare.Merita la visione soltanto per lo splendido cast femminile,davvero una + fyga dell'altra :D

peccato..peccato davvero per questo film....Assayas è un autore che cerco sempre di seguire ma in questo film deludono parecchie cose....la trama, la costruzione della stessa sembra non trovare mai un punto di partenza...il film non inizia mai mentre l'impressione è quella di seguire solo immagini in successione, senza una linea artistica precisa, senza quasi uno scopo...quasi come se il regista fosse stato costretto ad un film del genere....confusione di montaggio, di sceneggiatura. confusione nonostante un tema che doveva essere affrontato in maniera totalmente differente.

Il regista di "Irma Vep" e "Clean", ex marito di Maggie Chang, l'attrice superba di "In the mood for love" che per "Clean" vinse a Cannes, ha girato questo incredibile pasticcio di spionaggio industriale, che non sta ne in cielo nè in terra, di una cofusione incredibile.
L'unica cosa di cui può vantarsi sono le attrici : Connie Nelsen, Gena Gerson, Cloe Savigny!

Ma fa schifo. Non lasciarsi ingannare dal non del regista!