diabolik sono io (2019)

Il documentario è interessante perchè parti dall'idea di utilizzare nella finzione il misterioso Angelo Zarcone, ovvero il disegnatore del numero 1 Diabolik, sparito nel nulla più assoluto e frammenti di materiale storico con le interviste di repertorio alle sorelle Giussani ed altri personaggi che descrivono l'impatto di Diabolik nella socià italiana dei primi anni '60. Se la parte più di repertorio è molto bella, con delle buone chicche, non si può dire su quella fiction, un po' raffazzonata e francamente un diversivo ai limiti dell'irritante. Sinceramente non mi spiego la completa assenza, nemmeno un piccolissimo accenno al Diabolik di Mario Bava.