diario segreto da un carcere femminile (1974)

Non capisco molto una media così bassa, alla fine l'ho trovato un film onesto. Di Silvestro, qui al suo esordio come regista, si impegna nel realizzare un connubio tra gangster movie e dramma carcerario femminile. Magari il risultato è leggermente grezzo e ci sono alcuni punti che sfociano nell'eros gratuito, ma in fin dei conti la sceneggiatura segue egregiamente una trama lineare che alterna violenza e drammaticità, soprusi colpi di scena e tradimenti e si lascia seguire con interesse. Non mancano elementi tipici di entrambi i generi. Il cast è nutrito (soprattutto quello femminile) e le musiche sono belle. Per me è salvabilissimo.

Maldestro tentativo di fondere una trama tipicamente poliziesca con il women in prison. Ovviamente anche per stuzzicare la fantasia del secondo, il primo elemento è puramente riempitivo e costruito come tale per fare da passarella alla bellezza della compagine femminile. Qualche carattere è ben inquadrato, ma per il resto è un film che si dimentica facilmente.

Un woman in prison che si intreccia con un mafia movie (o viceversa?), insomma, ne carne ne pesce...
Fece da apripista per l'infimo sottogenere in Italia, meno erotico di quello che ci si potrebbe aspettare, con interpreti quasi accettabili e con un minimo di trama (che non è che sia sviluppata particolarmente bene, ma almeno c'è).
Solo per curiosi o amanti del genere.

WIP italiano, bruttino forte. Al di là delle solite suggestioni sadico/lèsbiche e di qualche chiappa e zinna al vento, c'è poco altro. Piuttosto scrauso.