diary of the dead - le cronache dei morti viventi regia di George A. Romero USA 2007
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diary of the dead - le cronache dei morti viventi (2007)

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locandina del film DIARY OF THE DEAD - LE CRONACHE DEI MORTI VIVENTI

Titolo Originale: DIARY OF THE DEAD

RegiaGeorge A. Romero

InterpretiMichelle Morgan, Joshua Close, Shawn Roberts, Amy Lalonde, Joe Dinicol, Scott Wentworth, Phillip Riccio, Tatiana Maslany

Durata: h 1.35
NazionalitàUSA 2007
Generehorror
Al cinema nell'Ottobre 2009

•  Altri film di George A. Romero

Trama del film Diary of the dead - le cronache dei morti viventi

Un gruppo di amici, studenti di cinema al college, si avventurano nei boschi della Pennsylvania per girare un film horror a basso costo che utilizzeranno come progetto per la scuola. Durante le riprese però, i notiziari iniziano a riportare una scioccante ultim'ora: i morti stanno tornando in vita. L'incredulità dei ragazzi durerà ben poco, e presto dovranno cercare di evitare il reale orrore che si trovano di fronte e tornare alle loro case. Nel frattempo il Governo degli Stati Uniti passa rapidamente dal diniego a goffi quanto inutili tentativi di rassicurazione, fino al momento in cui i media smettono di funzionare. I ragazzi in fuga si renderanno presto conto che non hanno più una casa alla quale tornare, e l'unica forma di reazione che riescono a mettere in atto è il riprendere con le loro videocamere la follia, il caos e l'inferno che li circondano.

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Voti e commenti su Diary of the dead - le cronache dei morti viventi, 113 opinioni inserite

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VincVega  @  12/11/2018 17:11:29
   6½ / 10
Stranamente mi sono avvicinato solo ora al penultimo film di Romero, io che apprezzo sia i film di zombie, che i mockumentary (quelli fatti bene). Beh devo dire un buon prodotto, che i realizzatori di "The Walking Dead" devono aver visto prima della messa in onda in onda la serie TV, perchè se da una parte è preso da un fumetto, dall'altra qualche spunto devono averlo preso. C'è anche la critica sociale ai tempi di internet, ma a parte questo non ci sono particolari novità. Tra i difetti, qualche forzatura e il doppiaggio.

biagio82  @  17/07/2018 12:19:25
   8 / 10
non amo molto i mockumentary, trovo stupido che si cerchi di fare un film il più realistico possibile, lasciando in tender che quello che si vede nel film sia 100% autentico, ma che tutta via si noti il montaggio, si noti che la macchina da presa è sempre dove deve essere e che ci sia la musica giusta al momento giusto.....ma qui abbiamo a che fare con un vero genio del cinema e Romero mette subito in chiaro all'inizio del film che quello che vediamo è si un mockumentary ma su cui e stato fatto un po di post produzione, e già solo per questa trovata il film merita di essere visto.
Romero utilizza le nuove tecnologie, telecamere, cellulari ecc. per ammodernizzare il plot dei suoi film storici sugli zombie, quindi niente di nuovo all'orizzonte , ma è la critica sociale ad essersi evoluta, frasi come "dobbiamo riprendere, perchè se non succede davanti alla telecamera è come se non fosse mai successo" in questa epoca dove si da più importanza hai reality show, alle foto sui socialnetwork ed ai like che prendono più che alle relazioni sociali ed a godersi a pieno i momenti che fotografiamo, dimostrano ancora una volta come Romero sia un grandissimo lettore del mondo che ci circonda.
film straconsigliato,

anthony  @  17/07/2017 18:50:03
   9 / 10
Sinceramente non comprendo le 'argomentazioni' di chi il film non l'ha gradito.
Personalmente penso si tratti di un bellissimo horror di critica sociale in stile maestro Romero.
Gli attori sono scarsi e quindi anche le recitazioni, la storia non è originale e anche il 'monockumentary'nel2007 non era più una novità...ma il fatto è che il film è una bomba in egual misura; diretto benissimo dal maestro..con una linea sottile di inquietudine che pervade la pellicola dall'inizio alla fine (la scena dell'ospedale è terrorizzante e annichilente a dir poco..).
Le inverosomiglianze di cui molti 'critici' parlano andrebbero contestualizzate: siamo abituati a un cinema 'americano' dove viene considerato verosimile un tamarroide che trapassa di netto tre grattacieli con una McLaren...e viene invece considerato incoerente e stupido un ragazzo che non riesce a sparare precisamente in testa a uno zombi... senza considerare fattori quale la semplice paura o la pura e realistica difficoltà di impugnare una pistola e far fuoco (chi di voi ha mai sparato..?).
Quindi, bando alle ciance, con ''Le Cronache dei Morti Viventi'' ci troviamo dinnanzi all'ennesimo colpaccio del maestro Romero: un horror cupo, cinico, 'adulto', pauroso e assai politico....diretto, manco a farlo apposta con grazia e realizzato perfettamente.

76eric  @  23/01/2016 20:13:32
   8 / 10
Di questo film ricordavo qualche sprazzo e pensavo fosse una c....a pazzesca...., invece così non è.....

Romero non è mai banale, a parte l' ultimo capitolo Survival, che francamente non mi ha convinto, ma ci arriverò....
Dicevo non è mai banale perchè anche qui le tematiche sono sempre azzeccate e sempre attuali. Anzi, se pensiamo che la pellicola è del 2007, e che la grande crisona che stà vivendo il mondo occidentale e dalla quale sarà pressochè impossibile uscirne, funge un pò da precursore...
Certo, il catastrofismo e l' anarchia che vige in questo film è elevato all' ennesima potenza rispetto sia ai suoi precedenti film, sia ovviamente a quella che è la realtà, fortunatamente,.... Ma di questo passo...

La cosa più azzeccata e maggiormente fastidiosa a parer mio è la confusione e la manipolazione dei notiziari. La chiarezza di ciò che succede intorno ci viene data unicamente da ciò che vediamo coi nostri occhi, quotidianamente...

L' altro elemento essenziale ed azzeccato è l' uso della tecnologia, sempre rapportato a quello che è l' anno di uscita... Se pensiamo che dal 2007 ad oggi sono passati nove anni, fra videocamere, telefonini sempre più all' avanguardia ecc.. ecc..., anche qui si testimonia il fatto di come siamo legati al progresso tecnologico, che in questo caso, seppur abusandone, come da copione, viene fatto a fin di bene... Ma siamo pur sempre fatti di carne ed ossa... O inventeremo in futuro un cromosoma (??) in grado di farci avere dei circuiti cibernetici che ci scorreranno nelle vene, capaci di sostituire ciò che adesso riescono a fare piccoli pezzi di plastica???..... :-D

Provocazioni a parte, è il film più pessimista e più anarchico del Maestro. L' esercito che deve difendere il cittadino, non esiste più... Ognuno pensa alla propria sopravvivenza... Già con "Day of the dead" degli anni '80, Romero aveva preso di mira l' operato dei soldati, qui, nella visione catastrofista del regista, siamo passati ad uno stato di disfacimento totale.

Curioso è come Romero sia uscito con i film della saga a vent' anni di distanza. Addirittura producendone e dirigendone ben 3. Se vogliamo, a ben vedere, "La terra dei morti viventi" sarebbe più legato alla decade degli anni '90... "Survival of the dead" tocca il tema della famiglia, come ultimo baluardo di speranza (?), ed è anche piuttosto un film involontariamente comico.... L' ho visto un pò così, ma ci arriverò.... Chissà cosa si ingegnerà Romero ancora, per dare nuova linfa al lento cammino incontrastato dei suoi morti viventi... Lo sapremo, si spera, al prossimo capitolo...

alex94  @  30/06/2015 12:13:06
   6 / 10
Questo film non è brutto,è semplicemente inutile, Romero aveva già detto tutto quello che si poteva dire sugli zombi nei quattro film precedenti e quì non fa altro che realizzare un mockumentary uguale a tanti altri,che se non fosse per una buona anche se ormai banale e scontata critica ai media sarebbe del tutto privo d'interesse.
La trama è poco approfondita,non particolarmente interessante e tirata parecchio via,i personaggi sono poco caratterizzati e lo spettatore non si sente quasi mai coinvolto o interessato della loro sorte.
La regia è parecchio anonima,è senza personalità e si rivela priva di quella genialità ed inventiva che caratterizzava le precedenti pellicole del maestro,più o meno convincente la recitazione,deludenti gli effetti speciali,lontani anni luce da quelli di Savini.
Un filmetto guardabile,ad una sufficienza stiracchiata ci arriva ma non è veramente nulla di che.

GianniArshavin  @  30/06/2014 14:42:26
   7½ / 10
Romero nel 2007 diede alla luce questo suo quinto lavoro dedicato agli zombie , non collegato ai precedenti capitoli della "saga" e girato nell'allora nascente stile del mockumentary.
Malgrado il regista americano con questo titolo non inventi nulla ne spicchi per originalità , il film funziona davvero bene , confermando come il papa dei morti viventi non sia ancora bollito ed abbia tanto da dire nonostante i 70 anni suonati.
La pellicola è molto realistica sia nei comportamenti dei personaggi (escluse alcune situazioni alquanto stupide) sia nel propagarsi dell'epidemia , virulenta malattia che non lascia scampo agli uomini,come sempre più impegnati a farsi la guerra che a trovare una cura.
Il ritmo è sempre sostenuto , la tensione in alcune scene è palpabile , la regia è fresca e "moderna" e i personaggi sono discretamente caratterizzati , sicuramente sopra la media di produzioni simili.
Immancabile la classica critica sociale romeriana , a questo giro rivolta verso la tecnologia , i mass media e la natura violenta dell'uomo , quest'ultimo aspetto evidenziato da uno straordinario finale.
Quindi sebbene "Diary of the dead" non sia un film privo di difetti , ha dalla sua una serie di pregi che lo rendono uno dei migliori esponenti del filone falso-documentario ,del filone zombesco ed uno dei lavori più riusciti di Romero degli ultimi anni.

Spera  @  03/02/2014 10:38:25
   6½ / 10
Che dire. Romero è sempre Romero.
Come dicevo nel commento precedente il bello di Romero è che nonostante faccia film horror ha sempre qualche perla di riflessione per noi, qualche critica feroce alla società, motivi per cui ci si ferma a pensare e che ti fanno capire di aver visto qualcosa di più di un semplice film sugli zombie.
Il voto qui è piuttosto basso perchè nonostante Romero sia un gran regista secondo me la sua regia come mockumentarista non funziona: l'ho trovata troppo pulita, troppo curata anche nell'illuminazione e quindi il brivido della ripresa che va a destra e a sinistra nascondendo oltre i limiti stessi dell' inquadratura orrori terribili funziona di meno.
Gli effetti splatter sono sempre un piacere per gli occhi ma i nostri zombie sembrano sempre meno agghiaccianti.
Sceneggiatura a tratti un pò forzata, il cameraman in certi frangenti l'ho trovato davvero odioso e con un comportamento da imbecille.
Qui Romero tocca un tema attualissimo e di interesse per tutti: il mondo mediatico dell'informazione.
Nel mondo di oggi i fatti vengono filtrati dai media che ne danno una visione soggettiva e quindi distorta; la realtà ha una maschera che grazie a mezzi come internet oggi possiamo strappare.
Romero zoomma in particolare sullo sguardo dell'occhio meccanico, la verità assoluta in quanto sguardo oggettivo, con ottime riflessioni sulla natura umana come spettatore spietato e bramoso di catturare la verità per quanto atroce sia e quindi rendendosene in parte sadico complice.
Tutte le critiche e le riflessioni operate da Romero però qui appaiono più slegate, meno integrate nel film, meno funzionali e aggressive di come erano state in "Zombie l'alba dei morti viventi" per esempio.
Altro punto a sfavore sono i personaggi caratterizzati poco e male.
Nei precedenti capolavori ogni personaggio che finiva in pasto agli zombie era una tragedia e un momento di carica emotiva incredibile; negli ultimi film invece non ci interessa più di tanto della sorte del gruppo, muoiono come mosche e dopo 5 minuti ce ne siamo già dimenticati.
Caratterizzazione molto superficiale, che crea poca empatia verso i protagonisti e di conseguenza poco coinvolgimento nella storia.
Nel complesso un film da vedere per gli appasionati ma che fa molto rimpiangere a mio avviso i capolavori precedenti: le 2 notti dei morti viventi e l'alba ...
"Quando all'inferno non ci sarà più posto i morti cammineranno sulla terra"

gemellino86  @  03/10/2013 09:38:57
   7½ / 10
Non è bello come i primi horror di Romero sugli zombi ma questo non è un film da sottovalutare anzi a me ha preso. La tensione si avverte molto nella prima parte. Buono anche lo splatter.

trillina85  @  24/08/2013 21:47:05
   9 / 10
mi e' piaciuto moltissimo,ancora una volta Romero ha fatto centro. Mi ha preso parecchio,sono prevenuta sui film in stile documentario ma questo e' davvero ben fatto..

Lucignolo90  @  26/07/2013 15:24:19
   8 / 10
Quasi un capolavoro horror nell'era moderna, nettamente il migliore della nuova trilogia sui morti viventi; nell'epoca del digitale Romero decide di rinnovare il genere che lui stesso creò decenni addietro e lo fa stupendo ancora una volta tutti, adottando lo stile meta-cinematografico POV alla Blair Witch Project o alla REC, scegliendo però la via del realismo totale: la protagonista ad inizio film ci spiega infatti che quello che stiamo per guardare è un film girato originariamente dal suo ragazzo, che lei ha terminato, montando più riprese di varie camere (quelle a spalla, quelle sugli elmetti dei soldati, quelle a circuito chiuso delle camere di sicurezza etc..) su di un laptop, le musiche drammatiche che sentiremo sono altresì aggiunte dalla ragazza perché l'intento dichiarato non è solo quello di documentare una due giorni da inferno dantesco, ma quello di spaventare per bene chi ritroverà il filmato e lo guarderà, mettendolo così in guardia sull'estrema pericolosità del contagio.
E così una piccola troupe di 7-8 persone che sta girando un filmino horror apprende dalla radio il diffondersi di un'epidemia che fa risvegliare le persone appena decedute con un pericoloso istinto cannibale. Decidono quindi di tornare in città con un camper, il tutto è documentato da Jason, regista del film, ritrovatosi ora suo malgrado regista di un documentario che vive sulla sua pelle.
Il film evita in questo modo sin dall'inizio lo spiacevole effetto che tutti noi abbiamo guardando i POV moderni: filmini amatoriali che però hanno colonne ed effetti sonori innaturali che non sai come possano essere presenti. Qui è tutto spiegato, scanso equivoci.
Nell'era dell'upload, della trasmissione in streaming , l'ammontare di dati provenienti da tutto il mondo è sconfinato, chiunque sia munito di una camera, perché no anche di cellulare, può documentare, chiunque può raccontare la verità o distorcerla come meglio crede nel montaggio; il web è il paniere di migliaia di voci, la verità oramai è irraggiungibile, i mass media tradizionali, obsoleti, sostituititi da bloggers e utenti di siti sharing come Youtube. Quando ci capita di assistere a un incidente per strada, non rallentiamo per aiutare, ma per la morbosa curiosità di vedere coi nostri occhi gli effetti dell'incidente; è proprio la stessa morbosità che porta la gente a guardare filmati sconvolgenti sul web e allo stesso tempo quella che porta altra gente a non poter smettere di filmare e caricare su internet le tragedie che si vivono in prima persona, scrivendo così le pagine di un diario "della crudeltà", un tipo di cronaca che ci fa tornare in mente il lavoro dai cine-reporter in Vietnam.
Quindi Romero dimostra di sapersi svecchiare, esplorando territori diversi da quelli della critica alla società consumistica chiusa in se stesso (che comunque non abbandona, vedere la parte finale) che aveva affrontato in Zombi e poi, a livello di caste cittadine, in Land of the dead.
Ma il significato di un film si annulla se poi la realizzazione è mediocre; invece in questo film si eccelle anche in questo: partiamo dal fatto che è un film realizzato con un budget misero (2 mln $ stanziati preventivamente!) che grazie a un infinità di accorgimenti (Agli SFX non c'è Savini stavolta ma l'altrettanto eccellente Greg Nicotero) sembra essere 10 volte più grande di quello che è in realtà, con l'uso incredibilmente efficace della CG.
Inoltre in questo film Romero non sbaglia la caratterizzazione di nemmeno un personaggio, tutti incredibilmente interessanti (su tutti l'ottimo attore che interpreta il professor Andrew, Debra e anche l'attore di colore tostissimo che, come tradizione, appare in ogni film del regista).
Ho lasciato per ultimo come menzione speciale quello che dovrebbe balzare agli occhi per primo e cioè un grandioso lavoro di regia di Romero, qui davvero in stato di grazia: la visuale in prima persona gli dà linfa nuova, nuovi spunti quindi per poter spaventare in modo originale lo spettatore, come quando ti ritrovi davanti a scene come:


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Proprio nella parte finale Romero dimostra di aver preso spunto dai film pseudo-amatoriali con camera a mano e di averli saputi portare ad un livello superiore: nel finale ad esempio riesce a sfruttare due persone che tengono in mano contemporaneamente 2 camere per farci un campo-controcampo, riesce a farci passare da una stanza all'altra grazie ai monitor delle security cam, dando quindi nuova e sconosciuta dinamicità a un genere di film finora monoprospettico, gioca sapientemente con le ombre, con lo sfumato, col ralenty e la voce fuoricampo nei video televisivi di mezzo, con l'effetto sorpresa, mai abusandone, sentendosi a ragione padrone sicuro del mezzo.
Ancora una volta Romero ha dimostrato come gli sia possibile prendere qualcosa che non esisteva quando lui era giovane, qualcosa che è invece intorno a noi da diversi anni, che non dovrebbe turbarci, come la tecnologia multimediale, costringendoci a guardarla sotto un inedito punto di vista, facendoci spaventare di noi stessi, ancora una volta a distanza di decenni. Quelli sotto esame siamo di nuovo noi, gli zombie sono solo parte dell'imponderabilità degli eventi, attori non protagonisti di qualcosa che a Romero oramai interessa solo marginalmente, esseri deambulanti riflesso di quello che siamo da vivi, ritrovatisi a soffrire una seconda volta senza un perché, costretti a vagare nuovamente su di una Terra prossima al collasso.

2 risposte al commento
Ultima risposta 26/07/2013 20.28.44
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Fortune  @  20/07/2013 00:03:34
   8 / 10
Complimenti Egregio Signor Regista G.Romero : questo e' uno dei tuoi film "tematici" migliori.
...Premetto che ho letto,dopo la visione del film, quasi tutti i commenti (positivi e non) e credo che molti di questi mi trovano d'accordo perche' hanno centrato appieno lo spirito e l'essenza della pellicola.Quindi per non ripetere le stesse cose, leggerei i commenti di:
phemt del 25/05/2008; matteo200486 del 03/06/2008; The Gaunt del 22/06/2009; R.Deodato Jr. del 11/06/2010

...il finale e' pazzesco.Gia' un Cult per molti.

Zisola  @  13/07/2013 19:33:04
   6½ / 10
Nulla di nuovo per carità, però ho molto apprezzato questo tipo di sceneggiatura usato da Romero, discreto il ritmo suspance di parecchie scene, e piacevoli alcuni piccoli spezzoni come per esempio


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Un film che non mi ha particolarmente entusiasmato ma che si lascia guardare, considerando che la pellicola fra le cose principali tende a mettere in rilievo il cambiamento psicologico di ogni personaggio durante questo inaspettato viaggio "on the road"

Italo Disco  @  06/03/2013 15:35:16
   7 / 10
Mastro Romero nell'era ipertecnologica! Anche con la telecamera a mano il suo tocco rimane inconfondibile,passano gli anni ma il suo disamore per la razza umana rimane intatto. Non un capolavoro, ma per gli appasionati di zombie-movie é da vedere.

albert74  @  19/02/2013 11:34:39
   7 / 10
film discreto che non aggiunge molto ai tanti film del genere. tuttavia l'idea di alcuni ragazzi che girano un horror e poi si ritrovano essi stessi in una situazione decisamente horror mi pare interessante.
alcune situazioni sono state riprese nella serie tv the walking dead, che a mio avviso, almeno nella prima stagione è la migliore trasposizione cinematografica sugli zombie negli ultimi 20 anni.
lo splatter - a differenza di come hanno scritto molti - è assolutamente nella media di questo genere di film, se non leggermente sotto.
alla fine il sangue si vede ma non più di tanto e gli zombie uccisi si contano sulle dita di due mani.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  02/01/2013 10:17:27
   6½ / 10
Romero si confronta con il mokumentary per raccontarci da una prospettiva inedita l'apocalisse zombie.
I pregi stanno tutti nella consolidata abilità di creare un mondo da incubo, dove paure ancestrali fanno uscire il peggio dalla razza umana (quella viva si intende). Peccato per un cast poco indovinato e una cattiveria lasciata per migliori occasioni.

Solo per appassionati!

mr orange  @  07/10/2012 23:08:54
   6 / 10
si lascia guardare e comunque in alcune situazioni si respira una bella tensione, purtroppo il film incontra parecchi limiti, alcuni derivanti proprio dalla decisione di farlo come mockumentary. qui però ho parecchio apprezzato il montaggio successivo anche da diverse videocamere gestito molto bene. qualche errore di sceneggiatura e qualche situazione troppo ridicola non mi fa assegnare più della sufficienza.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR dubitas  @  07/10/2012 19:01:11
   6½ / 10
Buon film.Manda un bel messaggio alla fine ed è interessante come Romero critichi la società in modo ironico e pizzicante,senza scadere mai nel ridicolo o nel banale,e rimanendo sempre dentro il suo ''genere''.
Gli zombi sono un po' antiquati,ma è questo che li rende affascinanti : è chiaro che c'è il tocco di un grande regista dietro che voleva ricreare le atmosfere di un tempo, o forse semplicemente i ricordi, di alcuni film come ''la notte dei morti viventi''.
Come dicevo prima,per apprezzare ''diary of the dead,'' bisogna comprendere il messaggio che c'è dietro e capire che non tutti gli horror sono finalizzati al salto di poltrona.Questo,pur mettendo pochissima tensione, è molto più efficace di Indisidious o altre boiate che si vedono in questi tempi.
E' forse un film complesso in cui non mancano tocchi di genialità e stile,scene efficaci/splatter e molto altro.
Gli unici punti deboli a mio avviso sono due : il ritmo narrativo (lentino nella parte dello sviluppo) e i personaggi che,pur essendo caratterizzati bene,non recitano affatto in modo dignitoso e lasciano una performance tutto sommato dimenticabile,affianchiamoci anche dei dialoghi un po' anonimi.
Lo consiglio agli amanti del genere, e soprattutto vedetelo più di una volta perché a primo impatto potrebbe sembrarvi il solito teen horror,ma non è così.C'è molto altro.........

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  05/08/2012 00:38:42
   6 / 10
Caruccio.... niente di originale, salvato solo dall'esperienza del vecchio George. Il film risente della totale assenza di pathos, angoscia apocalittica ed energia che ha caratterizzato i suoi primi capolavori zombeschi, su tutti, Zombie del '79. Freddi gli effetti speciali digitali seppur ben fatti. Altra storia quello che faceva Tom Savini.....

DarkRareMirko  @  19/06/2012 23:38:06
   8 / 10
Romero usa le tecnologie sdoganata da film che vanno da The Blair witch project in poi, questa volta aggiungendo spessore e personalità grazie al suo stile inconfondibile.

Tante critica allo strapotere di media e giornalismo, un pò di sangue (discretamente ben reso da effetti in CG), qualche ironia; di sicuro è tra i migliori first person movies mai realizzati, seppur il pretesto della camera accesa e sempre presente è un pò stucchevole.

La quadrilogia sugli zombies non poteva essere espansa meglio; il sequel però, a quanto pare è già un pò meno ben riuscito.

C.Spaulding  @  05/06/2012 00:54:18
   8 / 10
Ottimo film in stile documentario. Molto splatter e con molta azione. La storia prende abbastanza senza annoiare. Voto 8 meritato:

BlueBlaster  @  17/03/2012 03:08:42
   7 / 10
Secondo me è superiore a "La terra dei morti viventi"...se guardiamo bene ha aperto la strada ai mockumentary horror...
A me è piaciuto e qualche scena mi ha fatto tremare.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  14/03/2012 15:45:37
   6 / 10
Altro passo falso del buon Romero, padre indiscusso dei morti viventi (per chi non lo sapesse, suoi gli straordinari, irragiungibili capolavori "La Notte dei Morti Viventi", "Zombi" e "Il Giorno degli Zombi").
Già con il fiacco "La Terra dei Morti Viventi" (opera nata vecchia e fuori tempo massimo) il regista ci aveva dimostrato che sull'argomento non era rimasto più niente da dire (al giorno d'oggi, queste creature le abbiamo viste reinventate in tutte le salse con tanto di corse, acrobazie e parlantine varie).
Inutile dire che con le "cronache" ormai non si sorprende più nessuno e, cosa ancora più grave, non si aggiunge nulla di nuovo a quanto già detto in passato sia dallo stesso Romero sia dai successivi cultori del genere: credetemi, non c'è una, e dico una idea o situazione qualsiasi che non sia già stata vista in precedenza in qualche altro film, filmetto o filmaccio. Sono sempre i soliti dialoghi (se non sono stereotipati sono ridicoli), i soliti problemi, i soliti zombies, e i soliti idioti (incredibile, tutti i personaggi, davanti alla situazione, dimostrano da subito un sangue freddo da primato - cosa che mi fa sempre incazzàre - e un'egoismo da far paura).
Tutto questo ripreso da una regia incolore, televisiva e incredibilmente lineare, quasi da non credere che dietro al tutto ci sia il regista della prima immortale trilogia. L'unica novità (se novità si può chiamare) è l'aggiunta del mockumentary-style, una robetta che non dispiace mai (tanto per dare all'opera quel tocco da cinema-verità) ma che rimane comunque una semplice (e anche inutile) trovata creata ad hoc per restare al passo con i tempi.
Cosa si può salvare? Qualcosina c'è sì... Gli effetti splatter digitali sono efficaci (ma fanno comunque rimpiangere quelli artigianali del macellaio Savini), il ritmo non cala mai, e uno spaventino qua e la ogni tanto non manca. In più Romero, come al solito, non si risparmia la sua immancabile critica alla società... negativa e pessimista al massimo naturalmente.
Insomma, non è un film memorabile ma nemmeno un film brutto. E' solo un horrorino standard buono per farti passare un'oretta e mezza senza pensieri.

Dopo la notte, l'alba e il giorno, è ora che il nostro caro instancabile George se la metta via: i bei tempi sono finiti, gli zombies hanno fatto il loro tempo, e, cosa più importante, non fanno più paura a nessuno.

6 stiracchiatissimo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  09/01/2012 12:10:25
   7½ / 10
Non fa paura, è innegabilmente meno bello degli altri capitoli romeriani degli anni'70 e '80 sugli zombi ma, rispetto a La Terra dei Morti Viventi, quel senso di angoscia continua ad assalirti, sempre.
Non sono gli effetti splatter, per la verità rimpiango quelli artigianali di Savini; non è neanche l'uso del mockumentary a rendere questo film tanto speciale; è sempre Romero che imbastisce una critica alla società mai banale e sempre con spunti ottimi e sociologici che questa volta riguardano principalmente la verità, il sacrificio che si DEVE compiere per essa, oltre che la fatidica domanda sull'ottimo e triste finale: "meritiamo di salvarci?".
La risposta è implicita, ormai la sapete.
E l'angoscia quando scorrono i titoli di coda ti assale, perché questo è orrore (horror) vero, non quando salti dalla sedia ma quando ti senti strozzato e hai i brividi per qualcosa che va oltre lo zombie che ti mangia la carne. Grande Romero, un settantenne ancora giovane che non ha paura di sperimentare e se questi sono i risultati, va benissimo.

Jolly Roger  @  26/12/2011 17:22:27
   6 / 10
cosa faremmo se, all'improvviso, sentissimo alla radio che i morti tornano a vivere e il mondo stà sprofondando nel caos completo?

Faremmo esattamente come in Diary of the Dead: cercheremmo di stare uniti, magari su di un camper, di imbottirci di armi, di viveri e di benzina, e infine cercheremmo di raggiungere casa - o, in mancanza, un posto sicuro, dove chiuderci in attesa che la piaga passi.
Quello che invece non faremmo, però, è riprendere tutto con una telecamera, anche quando abbiamo uno zombie a un metro da noi e che magari si stà mangiando un nostro amico!

Il film è poco credibile. Questo è il principale difetto. Lasciamo perdere la lentezza dello svolgimento, lasciamo perdere il fatto che gli zombie sono molto (troppo anzi) retrò.
Quello che non va è la critica alla società moderna "voyeuristica", al bisogno di riprendere ogni cosa e di metterla su youtube: come viene fatta questa critica? Attraverso un gruppo di ragazzotti che naturalmente non fanno altro che...riprendere con la telecamera tutto quello che succede. Anche a rischio della vita!
E questa critica sociale...ma quale critica sociale?! Dov'é? Solo una gran retorica pelosa, che culmina con un finale davvero fastidioso:
Perchè gli umani non si meritano di essere salvati?
Non si meritano di essere salvati perchè metà mondo muore di fame?
Non si meritano di essere salvati perchè ci sono ancora le guerre?
Non si meritano di essere salvati perchè stanno distruggendo la natura e l'ambiente?
NO, niente di tutto ciò, la verità ce la svela il film: non ci meritiamo di essere salvati perchè spariamo ai morti viventi, e noi siamo loro e loro sono noi. Bella morale del CxxxO.
Da guardare, ma solo come semplice intrattenimento di un'ora e mezza.

SensationSk3in  @  09/12/2011 02:50:38
   7½ / 10
Al di là di tutto il maestro è sempre il maestro, su questo non ci piove.
Il passo falso da me gradito di "Land of the dead" (gradito perchè sono cultore di film zombie pieni di splatter e per l'attore di The Mentalist :P), come volevasi dimostrare è stato gradevolmente riscattato ritornando al low-budget.
La recitazione aimè, come in molti gia hanno detto, non è niente di trascendentale, ma ho trovato in essa una motivazione "romeriana". Persone comuni, normali, indifese che si trovano difronte ad una sciagura come la piaga dei morti viventi.
La critica alla società moderna è come sempre ben presente (anche nel terzultimo capitolo seppur stracolma di steriotipi da major). ma stavolta è meno velata meno nascosta, diciamo, più volutamente marcata nelle scene.
Penso che questo sia l'unico vero, ed ultimo film che Romero possa dare al cinema Horror di nicchia che piace tanto a noi, non a caso l'ultimo chiamarlo aborto...è dire poco.

deralte  @  06/06/2011 20:02:38
   7 / 10
La trovata di utilizzare un camper sul quale avvengono gli spostamenti dei protagonisti rende il film abbastanza scorrevole.. Anche il finale mi è piaciuto e al tempo in cui lo guardai speravo che il terzo capitolo partisse da quella situazione.. Probabilmente viene caricato un po troppo da critica esplicita e la recitazione rende il film lontano dall'essere privo di pecche ma mi ha comunque soddisfatto.. In definitiva Diary of the Dead secondo me è l'episodio più riuscito della seconda trilogia sui Morti Viventi di Romero.. Peccato che quest'ultima sia finita miseramente con un terzo capitolo parecchio scialbo.

Constantine  @  01/06/2011 01:56:10
   7½ / 10
Romero torna ai suoi Zombie. Torna ai suoi zombie riportandoci dove tutto è iniziato, a cambiare stavolta è lo stile narrativo ma la morale è sempre la stessa. Diary of the Dead funziona egregiamente: tensione, critica alla mala informazione e alla disinformazione, spesso risulta troppo sopra le righe; ma resta un film molto convincente e riuscito. Romero riesce nell'intento dell'analizzare perfino lo stile stesso nel quale decide di girare, mentre disseziona la società a colpi di pistola nel cranio. Peccato che le situazioni veramente surreali siano un pò troppe e che facciano perdere quel binomio necessario (realtà-finzione) affinchè il film riesca a contorcerti le budella. Per gli amanti della serie è già un cult imprescindibile.

diego83  @  27/05/2011 08:49:46
   6 / 10
La storia è sempre la stessa,le reazioni e il filo conduttore sempre il medesimo...ma va premiato per non essere il solito film in cui il nodo principale è solamente il "salviamo la pelle dagli zombie"...Durante il film infatti vengono tracciati anche tanti altri aspetti...e la domanda finale sui titoli di coda fa pensare e ne completa l'iter tracciato durante il film....la risposta ? NO !

guidox  @  22/05/2011 16:32:27
   7 / 10
la storia segue un po' il solito canovaccio romeriano e di diverso c'è solo l'epoca in cui è girato, ma per me questo film è comunque buono.
ok, ormai il tema dei morti viventi è ipersfruttato, ma Romero riesce comunque a generare interesse e tensione.
esagerate le stroncature.

Invia una mail all'autore del commento nrgjak  @  22/03/2011 20:07:17
   7 / 10
Un gradino sopra la media.. anche se la storia di zombi è sempre la stessa, romero da più gusto a tutto

Neurotico  @  21/01/2011 11:49:00
   8½ / 10
Il regista americano si confronta con la tecnica registica della soggettiva della handycam,i risultati artistici sono secondo me superiori sia a Cloverfield che a REC.Meno movimenti bruschi nelle riprese ne favoriscono una visione piu' fluida e comoda,c'e' suspance,critica sociale(in particolare nei confronti dei sistemi di informazione,di internet,del potere del governo,dei militari),effetti digitali ben curati,situazioni splatter che gli amatori sicuramente apprezzeranno,invenzioni visive,spruzzi di ironia,spunti di riflessione intellettuale.Il ritmo non e' forsennato,forse la paura(intesa come puro spavento)non e' elevata,ma tutto cio' e' voluto.
Il regista dipinge un'umanita' alla sbando,che,quasi incapace di sopportare il dolore e la paura,debole e non all'altezza di contrastare la decadenza,non puo' far altro che filmare la propria morte,il dolore,lo sconcerto,la follia.Il risultato e' un uomo anestetizzato,reso insensibile dalla prospettiva distaccata del ruolo di spettatore.La giustificazione e' quella di documentare la verita'(quale che sia poi la verita' del contagio e' un mistero) e di diffonderla.
Romero filma una pellicola disillusa,fredda,cupa,pessimista.A mio parere grande film!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  28/12/2010 14:58:20
   6½ / 10
Il primo film di quello che, se ho capito bene, fa parte di una nuova trilogia romeriana.
Uno zombie-movie non molto diverso da alcuni altri ad essere sinceri, come protagonisti ci sono i soliti teen-agers che vogliono riprendere gli eventi per girare una specie di testimonianza (ma questa volta la motivazione è credibile, per via dell’importanza della tecnologia moderna e il ruolo rilevante che ricopre youtube), molte scene sono scontate e altre sono praticamente uguali a “Rec”. A sua volta “Rec 2” ha momenti simili a “Diary”!
Per fortuna la trama va avanti senza annoiare troppo e Romero è riuscito bene anche stavolta a dosare lo splatter senza gratuità e ad accennare la critica sociale evitando di imporsi troppo.
Ho preferito “Survival of the dead”.

JOKER1926  @  01/11/2010 18:38:12
   6½ / 10
Dal creatore dello Zombie movie, ovvero Romero, prende forma un nuovo film su questo argomento del genere Horror, "Le cronache dei morti viventi".
Da una trama sicuramente poco elaborata, ma doveva essere così, nasce un lavoro di tutto rispetto, poco originale e geniale ma dopotutto assai godibile, Romero è una garanzia, bene o male ci son gli spunti degni di nota che attraggono, corposo ad esempio il lavoro tecnico che vede una bella fotografia, inquadrature certamente non usuali, attori tenaci e soprattutto un notevole lavoro circa la ricercatezza degli scenari oscuri ed ammalianti, queste ambientazioni dark sono provvidenziali nel creare l'atmosfera.
La prima parte di film è molto criptica e riesce a colpire tanto, nella seconda suspense e ritmo si mantengono a galla fino ad un finale freddissimo, come contesto vuole, sicuramente buono ed apprezzabile.

"Le cronache dei morti viventi" non mostra poi tanto sangue, discorso comunque abbastanza relativo, questo film inoltre lancia chiari messaggi all'umanità, insomma Romero non si ferma all'effetto visivo ma cerca di infondere un "qualcosa" in più.

tnx_hitman  @  01/11/2010 16:44:12
   9 / 10
Che devo dire io se non ho ancora visto La Notte e L'Alba e ho solo visto La Terra(che è un calderone di splatter mal riuscito)Dei Morti Viventi?

La concezione negativa e meccanicistica della Natura attraverso gli occhi dei falsi mass media e delle telecamere della gente pronta a tutto per farsi una reputazione.Ah già dimenticavo ci sono anche gli zombie!E' il primo film sugli zombie che mi ha fatto più pensare al tema ben sviluppato dell'opera che al tasso di gore o quant'altro,anche se comunque bisogna aprire anche una parentesi sulla regia di questo film che è suggestiva e Rec 2(per chi mi può capire)ha scopiazzato dallo stile di questo capitolo di Romero(cambio di telecamere e punti di vista).

"La Tecnologia è fantastica..fino a quando non funziona più niente"
"Il Mattino ci rivela per ciò che siamo non per ciò che possiamo sembrare"
"Noi siamo più umani di loro?..Ditemelo voi"
L'aggiunta di una stupenda sceneggiatura mi fa spedire il voto complessivo a 9.

Complimenti a Romero,che ha modernizzato la sua critica sociale fino a farmi piacere moltissimo il prodotto.

28 Giorni e Settimane Dopo,L'Alba Dei Morti Viventi(remake Snyder),REC,Zombieland,Shawn Of The Dead,Diary Of The Dead:tra zombie e infetti questi sono i migliori.

BlackNight90  @  17/10/2010 20:00:49
   8 / 10
Un nuovo inizio della fine per Romero, molto apprezzabile e riuscito il suo tentativo di riportare al giorno d'oggi la sua inossidabile voglia di denuncia, con l'aggiunta del punto di vista di colui che da anni sta dietro l'obbiettivo della macchina da presa e sa cosa vuol dire "comunicare una verità".
Niente di così straordinariamente originale per carità, visto che la tecnica di ripresa è vecchia come il cucco (ma il modo in cui sono integrate le riprese delle telecamere di sicurezza e la giustificazione del modo d'essere dell'opera sono ottimi e di fatto annullano ogni pretesa dei film di questo tipo di farsi portatori di un orrore puramente reale, differenziandosi ad esempio dai contemporanei Cloverfield e Rec) e la critica di Romero è palese e condivisibile: c'è un'umanità che ora gode dell'immediatezza della comunicazione e dell'infinità mole di conoscenza messale a disposizione per aumentare in modo più arrogante che mai il suo potere e mentire a se stessa.
Tra la gente impaurita c'è chi crede all'informazione manipolata e censurata e chi decide di creare da sè una verità, entrando a sua volta in quel meccanismo diabolico e disumano che gli fa perdere la sensibilità e il senso di una realtà che ormai è frammentata in milioni di piccole verità filmate.
Romero punta il dito contro e per la prima volta si rivolge, alla fine, direttamente allo spettatore ("You tell me."), ancora una volta per svegliarlo dal torpore con un'ultima sequenza che altro non è che una crudele sentenza.
Romero, da vecchio maestro, riesce a dare alla sua pellicola una tonalità di pessimismo attuale e diretto, più razionale forse di quanto fece nella vecchia trilogia ma allo stesso modo sofferto.
Peccato solo per un cast non all'altezza della situazione (paradossalmente quello che sembra di sentire più vicino è Jason, colui che non è mai inquadrato), perché di sequenze interessanti ce ne sono molte.

"Shoot me."

despise  @  11/10/2010 09:26:18
   7 / 10
A me è piaciuto l'ennesimo film romeriano sui morti viventi.
Molto diverso dai suoi precedenti lavori, Diary of the Dead, segna il ritorno dell'inventore degli zombie movie al cinema low-budget.
Lo stile mockumentary è molto ben fatto

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e gli elementi romeriani ci sono tutti: satira sociale, satira politica, critica ai media ed al macabro voyeurismo di oggi, come se il buon zio George avesse sentito la necessità di riportare nell'epoca della rete tutte le sua tematiche.
Un gradino sotto la quadrilogia, ma cmq un prodotto valido pur con tutti i suoi difetti.

Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  05/10/2010 11:50:09
   6 / 10
Tutto sommato non mi è dispiaciuto...ma siamo davvero lontani anni luce dai capolavori che hanno reso celebre il "maestro"

corey  @  27/07/2010 21:57:45
   6½ / 10
il ritorno di romero convince a tratti, gli zombie sono splatter al massimo ma la ripresa con telecamera amatoriale secondo me è poco credibile, ma anche romero si è uniformato alla moda del momento..gli attori così così, film non originale

topsecret  @  27/07/2010 06:50:47
   7 / 10
Ennesimo film sugli zombie scritto e diretto da George A.Romero, sempre affidabile e con qualche elemento in più che lo rende interessante ed assai godibile. Stavolta la cronaca del contagio è ripresa dall'occhio di una videocamera di un piccolo gruppo di studenti universitari, intenti a sopravvivere documentando ogni aspetto del loro viaggio verso casa.
Una pellicola che non lesina sugli effetti gore, risultando molto ben congeniato e, per i fans del genere, davvero soddisfacente.

chem84  @  19/07/2010 14:18:33
   7½ / 10
"Il problema non è che i vivi si svegliano morti...ma che i morti si risvegliano vivi".

Una delle tanti frasi significative di questo film, che mostra ancora una volta che il buon Romero senza zombie proprio non riesce a tirare avanti.
Effettacci sempre ok, ripresa convincente, attori inesperti ma di buone prospettive e messaggio che arriva forte e chiaro.

dibinho  @  01/07/2010 14:07:46
   6½ / 10
Non mi ha entusiasmato molto, in certi momenti poca tensione e suspance
Cmq ugualmente apprezzabile come film.

-Uskebasi-  @  25/06/2010 14:40:31
   6 / 10
Si ok, uno zombi-pretesto per mandare un messaggio: la denuncia ai mezzi di comunicazione e di informazione (non si può sapere più a cosa credere), ai veri zombi del web, all'indifferenza per tutte le cose che accadono.
Siamo ormai diventati veramente immuni a tutto ciò che vediamo attraverso un vetro?
Meritiamo sul serio di essere salvati?
Il messaggio non c'è dubbio che arrivi, anche perchè ribadito più volte, ed è sicuramente giusto e condivisibile (almeno per me), ma al di là di questo che cosa rimane!? Rimane veramente poco e per nulla eccezionale. I personaggi e soprattutto i comportamenti degli stessi sono poco credibili. Non c'è affatto drammaticità, la situazione in cui si trovano è del tutto normale ai loro occhi; ho capito che anche questo rientra appunto nella critica che siamo immuni e non ci meravigliamo più di nulla, ma non rende affatto, tolto il messaggio non mi ha trasmesso alcuna emozione. Romero a mio parere si è concentrato troppo su quello che voleva dirci finendo per dircelo su quasi ogni scena tralasciando tutti gli altri aspetti del film, quando in realtà una denuncia sottile è sempre molto più efficace.
Resta cmq un prodotto che ha una sua originalità e il finale è apprezzabile.

Peccato però, poteva essere di gran lunga migliore...

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/06/2010 15.56.53
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Rand  @  24/06/2010 12:06:33
   8 / 10
visto più di un anno fa, ma come al solito filmscoop ha commentato il film solo ora! Comunque dopo la Terra dei morti viventi romero continua con la sua disgressione sulla minaccia non morta...
Budget ridotto, ma grandi idee, un monumenctary horror, che La strega di Blair se lo sogna! Mentre gli studenti recitano nella finzione, questa accade veramente, i morti si alzano e attaccano i vivi! Nonostante il film fosse sottotitolato l'ironia traspare a pie sospinto, con le telecamere che spiano i morti, cercando di spiegare l'imspiegabile, assistiamo alla debacle della civiltà, con i militari che si comportano(al solito) come sciacalli, pronti ad imporre la loro legge ai malcapitati che gli capitano davanti. Critica alla società dello spettacolo, alla società istupidita, ai giovani che pensano che una mummia sia solo un effetto speciale di un film, Romero è caustico come al solito, ma efficace anche, buoni attori, fotografia, effetti speciali, un cast di attori sconosciuti ma bravi alquanto, danno al tutto una nuova energia, finale duro, la speranza latita, ma Romero ha ancora molto da dire sopra il declino della società e dei media...
Kult

enter  @  14/06/2010 08:02:13
   6½ / 10
il centesimo film del genere..e non si vede...romero ha tirato fuori un altro buon film,filmandolo nella realtà:questo gli mancava...

AMERICANFREE  @  12/06/2010 19:03:52
   8 / 10
bentornato Romero, dopo i recenti flop finalmente un bel film horror! bella trama e per non farsi mancare niente tanto splatter! lo consiglio per gli amanti del genere!

Invia una mail all'autore del commento R. Deodato Jr.  @  11/06/2010 10:24:49
   9 / 10
Una eccellente presa per i fondelli del sistema mediatico contemporaneo: da una parte l'informazione "ufficiale", spesso censurata o adattata, dall'altro l'uso (e l'abuso) dell'informazione "fai da te" che ormai è alla portata di mano di chiunque grazie alla tecnologia più banale. Il mezzo usato: un godibilissimo e "sano" film di zombi, quelli veri, che camminano dinoccolati (come ironicamente ed esplicitamente sottolineato anche in certe scene), che sembra vadano piano ma se capiti nel loro raggio di azione non perdonano. Film di denuncia ed ironico, quindi (il marchio di fabbrica del maestro Romero), ma senza scadere nel grottesco. Non c'è la cappa oppressiva ed isolante di Zombi (Day of the dead), ma è naturale, anche quello ormai è impossibile: internet e le videocamere sparse per ogni dove non ti consentono più di essere isolato. Nemmeno in un simile scenario apocalittico. Bravo Romero, ti perdoniamo quella scemenzuola de La terra dei morti viventi (Land of the dead)!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  31/05/2010 14:36:41
   7 / 10
I film di Romero non sono elementari horror all’interno dei quali l’unico scopo è mettere in mostra il maggior numero di efferatezze e crudeltà combinate ad un’azione incessante.
E “Diary of the dead” non fa eccezione,pellicola girata secondo la tendenza dell’ultima ora,quella del mockumentary (e per un regista settantenne è dimostrazione di grande vivacità mentale), è un ulteriore tassello dell’apocalisse romeriana, cominciata ormai più di quarant’anni fa con “La Notte dei morti viventi”, da parte di un autore sempre abile nel trattare argomenti di stretta attualità inseriti in contesti di matrice horror.Questa volta la denuncia del più celebre regista “zombesco” si focalizza nei confronti dei mass-media ,della potenza ormai raggiunta da questi.Televisioni e radio che blaterano solo di ciò che ritengono opportuno,manovrate da governi ai quali la contraffazione sulla notizia è imprescindibile per mantenere uno status intoccabile,bonari e tranquillizzanti nell’illustrare le virtù di un mondo in cui il male è ben celato sotto un pesante drappo costituito da illusioni e miraggi di spregevole inconsistenza.Romero mostra come la soluzione per fermare tutto ciò sia alla portata di tutti,internet è il mezzo con cui demolire i falsi miti e informarsi senza filtri.
Allo stesso tempo la pellicola è un ammonimento sul bisogno continuo di vedere,su quella morbosità vouyeristica che contraddistingue l’uomo ingigantita dall'assillante necessità di uno dei protagonisti,deciso a filmare tutto,senza accorgersi di proporre a sua volta una propria verità,quindi mistificata e artificiosa.
Romero suggerisce la soluzione e al tempo stesso mostra la corrutibilità umana.Lo fa nel modo che meglio conosce,ovvero attraverso uno zombie-movie.In questo caso caratterizzato da una trama discreta,senza invenzioni che facciano gridare al prodigio,non risparmiandosi in effettacci sanguinolenti e graffiante incisività nei confronti di un mondo che con o senza i morti viventi continua a precipitare nel baratro.

BrundleFly  @  12/05/2010 10:32:53
   7 / 10
Uno zombie-movie con qualcosa in più. Finalmente, dopo il pessimo "La Terra Dei Morti Viventi", Romero lascia da parte i film tutto splatter e poca sostanza e torna alle sue critiche sociali fatte come si deve. La camera a mano secondo me poteva essere sfruttata meglio, dato che non mi ha provocato tutta 'sta angosca e tensione, senza contare la surrealità di alcune situazioni dove J. invece di aiutare i suoi amici continua a riprendere come un idiota.

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In un periodo in cui l'horror risente un po' è comunque un ottimo prodotto che si distingue leggermente dalla massa.
Ovviamente in Italia non è arrivato perchè è un film troppo "intellettuale" per il nostro pubblico medio.
Ottimo il finale.

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Ultima risposta 12/05/2010 20.09.41
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LionelCosgrove  @  08/04/2010 13:25:52
   7½ / 10
Dopo il pessimo "La Terra dei Morti Viventi" Romero è tornato al vecchio splendore con la "nuovissima" e "originale" tecnica della ripresa amatoriale.

Davvero un ottimo zombie-movie che va in sempre in crescendo...

Bravo Romero, continua così che i tuoi zombie lenti lenti ci piacciono proprio.

floyd80  @  01/02/2010 11:08:11
   8 / 10
Film visto in lingua originale mi ha lasciato a bocca aperta. Dopo il mediocre La terra dei morti viventi Romero ci propone una pellicola girata come un documentario e gli zombie ci guadagnano.
Critica sociale, bravi attori, un'ottima sceneggiatura, personaggi non caratterizzati ma comunque con una loro anima e regia da grande horror.
Peccato che non ho trovato una versione italiana in giro.

7HateHeaven  @  16/01/2010 11:06:49
   8 / 10
Romero al 100%!!!
Il budget è basso, tanto che si può sospettare che la scelta documentaristica sia quasi obbligata, o meglio una buona soluzione al problema. Comunque quello che conta è che questo horror è fatto bene, c'è tensione, c'è paura, una buona dose di sangue, ottime scene, e anche gli attori se la cavano.
Inoltre, nonostante il genere (ma Romero in questo è il maestro), c'è spazio anche per la critica, non proprio velata, alla società contemporanea. o meglio alla disinformazione contemporanea.

bulldog  @  23/12/2009 09:50:54
   7½ / 10
Romero continua con la sua personalissima critica sociale al mondo dei media sottoforma di metafora orrorifica e lo fa nel migliore dei modi.
Budget basso,personaggi psicologicamente 'scarni' e largo uso di riprese a mano, ma attenzione a differenza di film immondizia tipo REC qui non ci troviamo di fronte ad un abuso della handycam bensì ad una critica a tale modello.
Splendida sequenza finale,Romero dopo 40 anni,escluso qualche piccolo passo falso(vedi Bruiser ad es),sembra non aver perso colpi...incredibile.

'Prima eravamo noi contro di noi, poi siamo diventati noi contro di loro…solo che loro siamo noi'

Doraemon10  @  18/11/2009 01:12:14
   9 / 10
ragazzi io l'ho visto in lingua originale ma è uscito in italiano? cmq un bel film come sempre quelli di romero

Xavier666  @  04/11/2009 18:08:55
   8 / 10
Incredibile , quando dopo la terra dei morti sembrava che avesse finito gli argomenti della sua retorica sociale ecco un attacco al sistema perverso dei mass media! Metaforico e illuminante e violento come al solito. Aspettiamo Survival of the dead!!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  22/06/2009 12:47:53
   8½ / 10
Ho sempre adorato Romero, volevo vedere questo film, ma le aspettative non erano molto alte ed invece...sorpresa: Diary of the dead non è soltanto un semplice esercizio di stile fine a se stesso, Romero non vuole riproporre la solita salsa al servizio delle nuove tecnologie e nuove mode (iniziata con The Blair witch preject e proseguita con i vari Rec, Cloverfield ecc.), ma innesca un discorso proprio sul loro uso, sul come la rappresentazione oggettiva della realtà possa essere sempre e comunque manipolata oppure perdersi e confondersi nel mare di filmati nei blog o su youtube dove vengono proposte le proprie visioni della realtà senza però riuscire a determinare quale sia quella vera, se mai ce ne fosse una. Se c'è un film a cui mi sento di accostarlo, anche per l'infelice destino distributivo italiano, è Redacted di Brian De Palma fra l'altro dello stesso anno (il 2007) di Diary. Ma se il film di De Palma è più estremo nel moltiplicare i punti di lettura e per certi versi più accattivante di Diary, l'ultimo film di Romero è più lineare e più convenzionale di Redacted. Certamente all'interno della pentalogia dei morti viventi ha il pessimismo assoluto di Night of living dead: non c'è via d'uscita, non c'è più speranza per un umanità che in fondo non merita di sopravvivere.
Il film ha un budget ridotto, gli zombi non sono tanti ma sono ben centellinati e non manca nè la tensione, nè soprattutto un senso di angoscia che ti prende nel profondo. Gli attori, quasi tutti sconosciuti, sono efficaci nei loro ruoli pur mancando, penso volutamente, un certo approfondimento psicologico: sono ragazzi che assistono in diretta al disfacimento del proprio mondo, spaesati dal flusso di immagini che non riescono a codificare e nel caso del film-maker, arroganti nella presunzione di essere utile a qualcosa ("72.000 contatti in 8 minuti").
Complimenti ancora a Romero, anche all'interno di modelli narrativi abusati, riesce a rinnovarsi e a dire qualcosa di nuovo.

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Ultima risposta 22/06/2009 13.20.10
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Sgt. Pepper  @  23/05/2009 19:22:33
   6 / 10
Filmetto ben costruito e come sempre Romero ci sa fare con gli zombi, ma ci sono alcune cose che davvero non mi vanno giù.

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Apparte questo ripeto, Romero ci sa fare con gli zombie movie e per questo il prodotto finale risulta essere sufficente, ma la frase che calza a pennello è: "Non male, ma potrebbe essere migliore".

ROBZOMBIE81  @  30/03/2009 23:54:21
   7 / 10
in questa pellicola romero lancia una critica ancora più marcata e a 360 gradi sul nostro mondo mettendo tutto in discussione dai mezzi d informazione al potere,dall integrazione al cinismo dell uomo quando si ritrova in condizioni estreme..un romero che tralascia gli elementi tipici dei film horror quali l azione o la tensione preferendo metterci di fronte alla nostra realtà cruda e spietata utilizzando la tecnica della cinepresa in spalla,idea non nuova in generale ma nuova nella sua galleria di film sugli zombi...un resoconto amaro di quello che siamo più che un vero e proprio film horror..anche se certe scene e certe riprese le ho trovate molto suggestive...il voto è piu per il contenuto che per la forma...un romero inca.zzato!!!

sandrone65  @  30/03/2009 14:32:23
   6½ / 10
Come tutti i film girati "in soggettiva" con la telecamera a spalla anche questo è faticoso da seguire. Risulta davvero difficile dimenticare l'assurdità di una persona che nel bel mezzo ad attacchi di zombie non cessa di riprendere ciò che accade... è grottesco, ed il risultato è che il film coinvolge quanto lo può fare un documentario. In questo senso è azzecatissimo il sottotitolo "Le cronache dei morti viventi", il film ha tutto l'aspetto di una cronaca con relativi pregi e difetti. Personalmente, se decido di guardare un film di zombi più che soffermarmi sulla critica sociale desidero principalmente immedesimarmi nella vicenda e con "Diary of the dead" questo non accade. Pregevole comunque l'attenzione dedicata al ruolo dell'informazione e la presa di coscienza che esiste solamente ciò che è riproponibile in termini di fruizione, in questo caso telematica... di qui l'ossessione dell'operatore nel voler fissare su pellicola ogni accadimento, che è il tema fondamentale del film.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  29/03/2009 18:19:17
   7 / 10
Ci sono tutte le tematiche classiche del cinema di Romero, qui riproposte con forse maggiore sincerità e forza empatica.
Ed è proprio questo il punto: quel crescente desiderio di dire, raccontare e/ denunciare tutte le contraddizioni dell'uomo, della sua amoralità dinanzi al desiderio di sopravvivere rappresenta forse il maggiore difetto di questa seppur ottima e commovente pellicola.
Romero si fa prendere la mano, prediligendo la schiettezza delle parole al fascino delle immagini. E questo errore non l'aveva mai fatto.

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Ultima risposta 30/03/2009 13.53.28
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leonida94  @  14/03/2009 16:06:04
   7½ / 10
Se volete vedere un film di Romero, questo è meglio evitarlo...
Insomma... Mi aspettavo massacri di zombi, azione e le altre solite cose.
Invece qua troviamo un Romero più "maturo".
Infatti il regista si distacca dal solito film di zombi, e cerca di distinguersi dalla massa.
La fuga, la ritirata, lo scoppio di violenza e le mutazioni ci sono sempre, ma in maniera molto più ridotta rispetto ai suoi predecessori, o comunque in modo meno evidente.
Prima di tutto in questo (presunto) penultimo capitolo il regista calca, in modo instancabile e continuativo l'uso improprio di media, spesso non veritieri e della disumanità e pazzia che a volte spinge l'essere umano a guardre un video o anche a riprenderlo senza provare emozioni. Come se lo schermo (o la telecamera) ti facesse osservare le cose da lontano e distaccatamente, anche se le vivi anche tu.

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In verità in ogni film di questo grande regista abbiamo sempre trovato un piccolo sfondo di denuncia, che però si andava sempre a perdere tra le pieghe di qualche scena splatters, ma in questo la denuncià è stata messa al primo posto.
Le pecche sono molte e la pellicola(anche per il difficile metodo usato per farla) risulta "minata" di forzature ed errori.
Un lato positivo invece sono le continue riflessioni sulla vita che accompagnano tutto il film, e spesso risultano davvero toccanti.
Insomma, un film molto diverso dagli altri della saga, ma originale rispetto alla solita trita e ritrita solfa degli zombi.
In italia si trova solamente con i sub, visto che non è stata nemmeno degnata di una doppiatura,ma in un certo senso è anche meglio, visto che la naggior parte della massa avrebbe snobbato questa pellicola.

Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  13/03/2009 13:46:02
   7 / 10
E' un B movie, nemmeno tanto originale, con attori penosi e personaggi poco approfonditi. Però è bello. E' bello perchè si fa seguire tutto, perchè è ben girato ed è diverso da i film simili (vedi Rec), con un montaggio come si deve, con la giusta dose di sangue. Romero non rinuncia alla sua critica sociale, punzecchia le istituzione ma questa volta e al sistema di informazione e alle tecnologie che si rivolge. Un paio di personaggi interessanti (il professore, ad esempio) fanno il resto. Veramente un buon lavoro low budget, aspettando il secondo round (ammesso che le voci che circolano siano vere) che sembra andrà sul tradizionale.

statididiso  @  07/03/2009 02:30:06
   8 / 10
gran bell'esercizio di stile... 'Diary of the Dead' non è altro che il sunto della quadrilogia romeriana sui morti viventi, e non il quinto episodio: la critica è sempre la stessa, anche se questa volta più sottile e con una maggiore attenzione verso il www, e alcune scene sono addirittura riprese pari passo dai precedenti lavori. Romero grazie alla genialata del montaggio compenetra alla perfezione l'utilizzo della telecamera a spalla, riuscendo laddove altri invece hanno avuto più di un problemino (vedi 'Rec' e 'Cloverfield'). l'unica cosa che rimprovero al regista è il basso tasso di gore (in questo senso 'Rec' si è lasciato decisamente preferire). comunque, ma di che stiamo parlando?!? L

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  25/02/2009 12:48:20
   7 / 10
Buon lavoro di Romero, distante però dal fascino del secondo capitolo della trilogia degli zombie (per me il migliore film di sempre sui simpatici non morti).
Diverso dai recenti film girati con camera a spalla, infatti qui ci viene mostrato un vero e proprio lavoro montato a dovere dagli stessi protagonisti.
Originale quindi nella forma ma non nella sostanza, con il piccolo particolare che a trattare l'argomento è colui che ne è stato il capostipite.

Mezzo voto in più per la scena finale, poeticamente disturbante.

venetoplus  @  02/02/2009 11:23:59
   8½ / 10
Ottimo commiato (ma ne siam davvero sicuri?) di Romero, filmaker che dimostra d'essere a passo dei tempi con questa versione in prima persona del suo personalissimo universo Zombi. Qualche sbavatura nella sceneggiatura (si, vabbe' che il protagonista "deve" riprendere ad ogni costo e in ogni contesto.. ma a volte il tutto sembra un po' eccessivo) ma nel complesso un ottimo film..

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  30/01/2009 13:53:37
   9 / 10
Che grandissimo film. Romero stupisce ancora e, soprattutto, riesce a fare paura, a creare un terrore e un'ansia insostenibile con questo "Diary of the dead", ovviamente ancora inedito in Italia. Completamente diverso da porcherie come "The Blair Witch Project", ma diverso anche dai nuovi ultimi film diretti con la telecamera a spalla. Innanzitutto qui il filmato è stato modificato, con inquadrature da diverse angolazioni, da cellulari, da telecamere di sicurezza e a infrarossi, c'è il commento di una delle protagoniste e i movimenti della mdp sono piuttosto fermi e non oscillanti fino alla nausea. Girato a basso costo, hanno comunque utilizzato il digitale che risulta mai invadente, gli attori esordienti sono convincenti e come al solito lo splatter è dosato alla grande dal regista.
Come sempre il grande Romero utilizza i ritornanti per una feroce critica, questa volta rivolta ai mezzi di comunicazione e a tutti il mondo dell'informazione. La critica diventa una sorta di malinconica e tristissima rassegnazione verso un mondo che non merita di essere salvato, che non prova niente per le cose brutte che accadono, che è diventato completamente immune ("E' strano come, guardando le cose, vedendole attraverso una lente, o un vetro, alla fine diventi immune"). Romero critica, in modo molto più feroce rispetto ai precedenti film, tutto il genere umano, approfittatore e opportunista, animale cattivo ed egoista che probabilmente è arrivato al capolinea.
A mio avviso, il film è ai livelli del primo capitolo dei morti viventi, per le stesse emozioni che ha suscitato in me, è angosciante, cattivo, violento e claustrofobico ai massimi livelli. Altro tassello il finale, di una cattiveria e di uno sconforto incredibili.
Un capolavoro, non me lo aspettavo, applausi a George Romero.

"Se non riprendi, è come se non fosse successo, no?"

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  28/01/2009 21:01:06
   7 / 10
Il ritorno di Romero nel campo dei morti viventi è stato certamente buono, però confronto hai suoi lavori precedenti (escluso la terra dei morti viventi) questo film è abbastanza inferiore.
Pure Romero in questo film si basa sullo stesso uso della telecamera che è stato fatto nello stile di Blaire Witch Project, Cloverfield e nel indimenticabile Rec, e il risultato come spesso prevedo (adoro questi generi) è sempre positivo, perchè e come se stessi vivendo letteralmente dentro al film, e poi questo genere è quello che mi fà un pò più scagazzo! infatti anche in questo film qualche paura l'ho presa. Poi c'è da sottolineare che gli effetti splatter sono fatti veramente alla grande, è su questo non c'è nulla dire.

Infine bellissimo film di Romero l'ennesimo sui morti viventi, però con uno stile nuovo, ma devo dire che secondo me non distribuirlo in Italia è stata la cosa più stupida che si poteva fare, adesso capisco che magari al cinema italiano non avrebbe fatto piacere, però magari renderlo trovabile per coloro che amano questo genere come idea non sarebbe stata proprio male.

Cleric Preston  @  25/01/2009 14:49:04
   6½ / 10
Sugli zombie si è già visto e prodotto tutto.
E per tutto si intendono decine e decine di film. Li abbiamo visti lenti, li abbiamo visti veloci, li abbiamo visti con occhi vitrei e li abbiamo visti con occhiacci rossi...
La salsa non cambia, morti viventi da uccidere con un colpo alla testa.
Romero può praticamente vantare il credito di averli ideati, e lo fa senza troppi fronzoli.
Il suo lavoro scorre piacevole, pur non ideando nulla di nuovo e la tensione è spesso molto alta.
La pecca, che caratterizzò anche cloverfield, della telecamera onniriprendente è enorme e infastidisce, se non altro Romero prova a giustificarla con la fissazione del protagonista nel riprendere qualsiasi cosa senza mai abbandonare la cinepresa...
Ogni tanto poi i suoi amici si ricordano di parlare con un cerebroleso con in mano una videocamera pure nei momenti di pericolo e fanno deboli tentativi di resistenza; insomma l'effetto ridicolo di una persona che non si stacca mai dalla videocamera è mitigato ma certo non annullato.

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Invia una mail all'autore del commento King Of Pop  @  07/01/2009 00:16:49
   8 / 10
Magnifico,a mio parere il migliore film di Romero sugli zombie.La tecnica della ripresa soggettiva non ha fatto altro che rendere più realistica questa pellicola dandole delle sfumature più horror.Purtroppo in Italia è ancora inedito,quindi avendolo visto con i sottotitoli non me lo sono goduto al 100%...posso dire però che lo considero un capolavoro.

Aztek  @  11/10/2008 22:33:30
   8½ / 10
Già un film sugli zombie con la firma di un certo Romero significa andare sul sicuro, se poi si utilizza la tecnica della Handy-cam (già utilizzata in altri grandi horror), di cui sono estremamente innamorato, il risultato, per me, non può che essere favoloso.
L'ho visto con i sottotitoli in ita, e forse non sono riuscito ad apprezzarlo al 100%....altrimenti avrei dato un voto più alto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  11/09/2008 18:09:38
   7 / 10
L'ennesimo film sui morti viventi porta la firma del loro creatore, G.Romero. Diversissimo dai suoi precedenti lavori, Diary of the Dead, segna il ritorno del papà degli zombie al cinema a basso costo. Dopo le recenti uscite di Cloverfield e Rec, mi aspettavo un film molto simile a questi due lavori, ed invece mi sbagliavo. Diary of the Dead è un film-documentario, simile per certi aspetti al Cannibal Holocaust di R.Deodato. Le tematiche trattate sono molto simili a quelle del capolavoro made in Italy degli anni 70, anche se non raggiunge quei livelli. Buona la prova del cast esordiente ed ottimi il trucco e gli effetti speciali, molto realistici. Col passare dei minuti, però, credo che perda parte dell'originalità della prima mezz'ora. Forse sarebbe stata migliore l'idea di farne un mediometraggio, anche se nel complesso rimane un buon film.

Kesson  @  12/08/2008 17:00:46
   8 / 10
Personalmente ero molto scettico su quest'ultimo lavoro del grande Romero, un po' perchè mi ero fatto influenzare dalle non entusiastiche recensioni estere, un po' per la scelta registca del film. Se il cerchio sembrava chiuso con, il seppur buono (ma siuramente il meno riuscito), "Land of the Dead", ecco arrivare il quinto, e inaspettato, episodio di una delle saghe più famose della storia del cinema horror. "Diary of the Dead" chiude (?), quindi la (oramai) "pentalogia" sui morti viventi, e soprende per la sua realizzazione e la qualità generale. Il grande George forse affascinato dal ritorno in auge della visuale in soggettiva, rilanciata una decina di anni fa da "The Blair Witch Project", nata grazie al nostrano "Cannibal Holocaust" e rivista quest'anno negli ottimi "Rec" e "Cloverfield", decide di calare lo spettatore in un incubo in prima persona, in un mondo "mangiato" dai morti che ritornano in vita. Attraverso un viaggio on the road, verso la salvezza e la speranza, facciamo quindi parte di un gruppo di giovani che si ritrovano nel mezzo dell'apocalisse, carcando di sopravvivere. Il film è davvero notevole, sia per la sua relizzazione tecnica davvero superba e mai, vista anche la sua scelta registica, fastidiosa, e rispolvera quelle sensazioni di impotenza e terrore, che erano andate un po' perse nel precedente capitolo. Attraverso veri colpi e propri di genio, sia per situazioni ma anche per la caratterizzazione di taluni personaggi, il caro George ci immerge in una spirale di terrore, pur non disdegnando (come in tutti i suoi lavori del resto) una dura critica al potere dello stato e dei suoi politici, al degrado sociale, verso il mondo dei media e della comunicazione. Ed è un messaggio attualissimo, che se nei lavori precedenti del regista veniva mostrato attrverso i commenti o le situazioni che vivevano i suoi protagonisti, in "Diary of the Dead" viene mostrato attraverso il semplice guardare un telegiornale, con relativi commenti e interventi dei vari politicanti, attraverso i commenti dei protagonisti. Il risultato è quindi uno pseduo documentario su un plausibile mondo (odierno) al collasso, in preda ad orde di Zombie. C'è tutto e di più, paura, angoscia, scene potenti, sano splatter (grazie George), e ironia. Davvero un ottimo capitolo, di una delle più famose e importanti saghe cinematografiche del genere horror, che ridà grande speranza su un futuro e a questo punto atteso sesto episodio.
Insomma chi si aspettava una mera operazioni commerciale, verrà clamorosamente smentito.
Grande George, grande film.

goophex  @  01/08/2008 11:49:21
   6½ / 10
Il caro vecchio George sforna l'ennesimo film sulle sue amate creature. Il voto è piu' che sufficiente non tanto per il tema che è il solito ma per la rivisitazione dello stile con la quale stavolta il buon Romero ha voluto raccontarci la solita storia.. Certo viene da dire che anche il maestro ha ceduto alla tanto amata videocamera "amatoriale" ma onestamente l'ha fatto in modo dignitoso.

Max78  @  08/07/2008 16:46:27
   8 / 10
Non male l'ultimo lavoro di Romero,
il suo film + personale,almeno stando a quello che afferma..(ci fidiamo)
inquietante, ironico, tecnicamente validissimo, e zeppo di riflessioni del regista
Non è frenetico come Cloverfield e non procura salti dalla sedia
a livello di Rec,
c'è da dire che come ripresa a mano è molto + pulita di queste ultime pellicole, gli zombie sono inquadrati in tutto il loro splendore , e la telecamera non schizza a destra e a manca,
una scelta coraggiosa di Romero, e onestamente sento di doverla premiare...

non ho trovato malvagio nemmeno il cast, seppur imbastito con gente sconosciuta(almeno per mè),
e che dire del tipo armato di arco..... sublime ;)

"Meritiamo di essere salvati?"

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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  04/07/2008 15:03:34
   9 / 10
E' giusto che questo film non sia uscito nelle nostre sale. Vederlo distribuito in quattro cinema, magari ad agosto, con il pubblico di ragazzini imbecilli che accompagnavano la visione con risate e trilli di telefonini, mi avrebbe spezzato il cuore.
Perchè Diary of the dead non si merita il pubblico odierno. A differenza di prodotti analoghi, da un punto di vista tecnico, come Rec o Cloverfield, Romero non si limita a fornirci una registrazione nuda e cruda dei fatti, ma una loro rielaborazione postuma, sofferta e meditata. Ed è secondo me in questo che Diary si distanzia e supera gli altri film ripresi con la telecamera a mano che sono tanto in voga in questo periodo.
Non è un film dell' orrore in senso stretto, è la riflessione di un grande autore sull' informazione, sulla società, sulla natura umana in generale. Ed è anche giusto, da questo punto di vista, che i personaggi non siano caratterizzati in maniera approfondita: sono solo dei poveri disperati che hanno la presunzione di essere utili a qualcosa. Non hanno niente di particolare e nulla di speciale. Carne da macello, come tutti noi.
Il finale

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER è forse uno dei più strazianti e commoventi che mi sia mai capitato di vedere.


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tarax  @  16/06/2008 03:19:45
   7½ / 10
zombie movie molto carino firmato romero. Non il migliore ma neanche il peggiore:)

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  03/06/2008 09:32:34
   8½ / 10
"In tempo di guerra uccidere diventa naturale. Soprattutto quando non è necessario"

Il ritorno di Romero con un horror low-budget che spero non venga trasmesso nei cinema. La ragione è semplice: è troppo raffinato registicamente parlando e ben lontano dagli standard del pubblico dei popcorn-movie.
Seppur con un difetto molto grande quale il cast, e la caratterizzazione dei personaggi (potrei salvarne solo uno), Diary of the Dead rimane, a mio parere, un ottimo prodotto.
Romero arricchisce la sua opera con la sua classica dura critica verso la società, in particolare, verso i mass-media, verso la televisione e i giornalisti. Quest'ultimi sono rei di manipolare l'informazione distorcendo la realtà (in Italia questo problema è percepibile dai “vivi”) e da qui la necessità di creare qualcosa di reale un “diario della crudeltà”.
Ma una dura critica verso i “non vivi” verso una parte della società plasmata ad immagine e somiglianza dei potenti, una parte della popolazione assolutamente incanalata nei modelli forniti dal mezzo catodico. Privi di alcun senso critico verso la realtà e verso ciò che i mezzi d'informazione spacciano come verità.
Un'analisi del lato animale dell'uomo pronto ad abbandonare qualsiasi dovere morale e spinto da un irrefrenabile desiderio voyoristico di “guardare e non aiutare”. Raramente si possono vedere horror tematicamente impegnati e Diary of the Dead è uno di questi, in pieno stile Romero.
Un film tecnicamente eccellente, riprese ottime, grande montaggio e in un prodotto low-budget come questo, le grosse capacità registiche del grande Romero si fanno sentire. Ottimo make-up, digitale ridotto al minimo, per un prodotto che diventerà un cult in futuro.

“La tecnologia è fantastica finché funziona”

5 risposte al commento
Ultima risposta 08/07/2008 21.37.41
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gide  @  02/06/2008 21:48:57
   6½ / 10
sono un amante dei film sugli zombi xciò non poso bocciarlo,ma forse cominciano un pò a stufare,a parte Rec sono +o- tutti uguali

marfsime  @  30/05/2008 01:22:07
   6½ / 10
La partenza è ottima..il fatto di far apprendere la notizia del diffondersi dell'epidemia di morti viventi ai ragazzi da una tv mentre stanno girando un film amatoriale è carina..ma poi il film cala inesorabilmente di interesse e tensione. La cosa più innovativa è sicuramente il fatto di girare tutto il film attraverso l'obiettivo di una telecamera sulla scia dei successi di Cloverfield e Rec..tuttavia i risultanti sono altalenanti. Non mi sento di dire che non mi sia piaciuto..ma obiettivamente mi aspettavo qualcosa di meglio dal maestro Romero..quell'alone di suspence e tensione che si ritrovava in altri film sugli zombie di Romero è venuta a mancare quasi subito..peccato..perchè dopo le sequenze dell'ospedale sinceramente la pellicola ha perso molto fascino. Per un appassionato di film sugli zombie comunque si lascia guardare.

Invia una mail all'autore del commento Living Dead  @  28/05/2008 14:51:04
   9 / 10
Il ritorno di Romero ai budget risicati e alle produzioni indipendenti. Ma come è lecito aspettarsi, questa scelta non intacca minimamente il prodotto fnale.
L'idea di girare il tutto come se si trattasse di una sorta di mockumentary è geniale se rapportata alla critica sociale che sta alla base di Diary of the Dead. La prospettiva che ci viene mostrata non è solo quella della semplice cinepresa, ma anche quella di videocamere di sorveglianza, video girati con il cellulare o quella di filmati su siti internet. Il tutto è montato e corredato di voce narrante e colonna sonora come se si trattasse di un filmato studentesco. Diary of the dead, come diceva phemt, è molto più tecnico e meno commerciale (per quanto gli zombie movie di Romero possano esserlo) rispetto a Land of the Dead per esempio e si presenta come una critica alle generazioni moderne nomofobiche che vivono costantemente incollate agli schermi dei loro computer o delle tv, fagocitando tutto ciò che viene loro proposto rendoli insensibili e indifferenti anche alla morte.


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Il film non è esente da difetti, su tutti la scarsa caratterizzazione dei personaggi, qualche forzatura e inverosimiglianza nei loro comportamenti e qualche scena non troppo riuscita (la mummia). L'uso del digitale si nota, ma mi aspettavo di peggio, meglio qui che in Land of the Dead. A dirla tutta la vicenda non è nemmeno troppo coinvolgente come invece potevano esserlo quelle di Rec o Cloverfield e sicuramente Diary of the Dead deluderà chi si aspettava di vedere il classico zombie movie con sangue, azione e via dicendo. Soddisferà invece chi vorrà vedersi un film intelligente, nonchè un diverso modo di rapportare l'horror, solitamente materia di svago, ad una critica avanguardista sulle generazioni odierne e future.
Lunga vita al grande George e al il suo modo di fare film e di vedere la figura dello zombie.

"Are we worth saving? You tell me."

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  28/05/2008 01:07:05
   6 / 10
Dopo la visione di Rec sono costretto a chiedere di più per scioccarmi e spaventarmi.Diary of the Dead non ci riesce affatto.Il modo di girare così reale mi da sempre un po di agitazione,ma credo che ormai sia stato tutto già visto in questo genere,magari è stato proprio Romero a farci vedere già tutto.Per alcune scene gli do la sufficenza,ma non è che mi abbia convinto tanto.

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