diaz regia di Daniele Vicari Italia, Francia, Romania 2012
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diaz (2012)

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locandina del film DIAZ

Titolo Originale: DIAZ

RegiaDaniele Vicari

InterpretiJennifer Ulrich, Monica Barladeanu, Elio Germano, Claudio Santamaria, Pippo Delbono, Sarah Marecek, Davide Iacopini, Aylin Prandi, Renato Scarpa, Mattia Sbragia, Paolo Calabresi, Alessandro Roja, Rolando Ravello, Emilie De Preissac, Ralph Amoussou

Durata: h 1.30
NazionalitàItalia, Francia, Romania 2012
Generedrammatico
Al cinema nell'Aprile 2012

•  Altri film di Daniele Vicari

Trama del film Diaz

Luca è un giornalista della Gazzetta di Bologna (giornale di centro destra) che il 20 luglio 2001 decide di andare a vedere di persona cosa sta accadendo a Genova dove, in seguito agli scontri per il G8, un ragazzo, Carlo Guliani, è stato ucciso. Alma è un'anarchica tedesca che ha partecipato agli scontri e ora, insieme a Marco (organizzatore del Social Forum) è alla ricerca dei dispersi. Nick è un manager francese giunto a Genova per seguire il seminario dell'economista Susan George. Anselmo è un anziano militante della CGIL che ha preso parte al corteo pacifico contro il G8. Bea e Ralf sono di passaggio ma cercano un luogo presso cui dormire prima di ripartire. Max è vicequestore aggiunto e, nel corso della giornata, ha già preso la decisione di non partecipare a una carica al fine di evitare una strage di pacifici manifestanti. Tutti costoro e molti altri si troveranno la notte del 21 luglio all'interno della scuola Diaz dove la polizia scatenerà l'inferno.

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Voto Visitatori:   7,53 / 10 (116 voti)7,53Grafico
Migliore produttore (Domenico Procacci)Migliore montatore (Benni Atria)Miglior fonico di presa diretta (Remo Ugolinelli, Alessandro Palmerini)Migliori effetti speciali visivi (Storyteller Maruio Zanot)
VINCITORE DI 4 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Migliore produttore (Domenico Procacci), Migliore montatore (Benni Atria), Miglior fonico di presa diretta (Remo Ugolinelli, Alessandro Palmerini), Migliori effetti speciali visivi (Storyteller Maruio Zanot)
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Voti e commenti su Diaz, 116 opinioni inserite

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DogDayAfternoon  @  19/08/2021 12:12:34
   7 / 10
Curata e realistica ricostruzione della mattanza alla scuola Diaz durante il G8 di Genova del 2001. Temevo una martirizzazione dei manifestanti, e devo dire che da questo punto di vista sono rimasto moderatamente soddisfatto, il regista cerca di mantenersi abbastanza neutrale, anche se siamo al limite: d'altronde non si possono non condannare le efferatezze compiute dalla polizia, ma mi avrebbe un po' infastidito se si fossero fatti passare per angeli i manifestanti che hanno subito queste ingiuste e atroci sofferenze. Un avvenimento che ha solo colpevoli, chi più chi meno, perché se stai a casa tua invece di manifestare contro non si sa cosa (mai capito e mai capirò il senso di manifestare contro un concetto così astratto e generico come il capitalismo, se non quello di creare caos e disordine), puoi stare sicuro che nessuna forza dell'ordine irromperà a casa tua per massacrarti di botte.

Dicevo moderatamente soddisfatto perché nella prima parte c'è qualche timido tentativo di far vedere che pure i cosiddetti manifestanti pacifici qualche devastazione l'hanno comunque combinata, peccato che nei 5 minuti finali crolli tutto con delle scene e delle didascalie abbastanza retoriche e di parte. Anche un'introduzione un po' più ampia su quanto avvenuto nei due giorni precedenti non avrebbe guastato, più che altro per immaginare meglio lo stato d'animo con cui le forze dell'ordine sono arrivate a prendere una decisione simile (decisione che ripeto è ovviamente inadeguata, incivile e inammissibile).

Le scene delle violenze sono molto crude e realistiche, un bel pugno allo stomaco. Molto bravi anche gli attori, sia i poliziotti (con qualche star come Germano e Santamaria) ma soprattutto i manifestanti, e davvero niente male anche musiche e regia.

Assolutamente un film consigliato per approfondire uno dei fatti di cronaca più controversi del nostro paese.

DarkRareMirko  @  27/03/2021 19:45:01
   9 / 10
Opera senza dubbio forte, ricostruita a Bucarest, con almeno qualche faccia famosa (Germano e Santamaria); era da tempo che non venivo colpito da sequenze di violenza (magistrale tutta la direzione dall'ingresso dei poliziotti nella scuola in poi).

Tanto più che tutte vere, ahinoi; 'na vera mazzata, una forte e travolgente opera di denuncia, ben diretta ed interpretata.

Qualche cenno in più riguardo a script e contesto non avrebbero fatto comunque male.

E' ormai chiaro che l'Italia non è più da tempo una democrazia...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  14/11/2020 15:56:35
   8½ / 10
Impressionante, Diaz mi ha lasciato senza parole, conosco abbastanza bene i fatti che hanno colpito Genova in quel periodo, soprattutto quello della Diaz, avvenuto in una tristissima notte di luglio del 2001.
Non solo al termine, ma durante tutta la visione del film, si spera che ci sia un appiglio, una speranza, una giustificazione che spieghi tutto l'orrore in cui noi italiani con questo film ci riflettiamo. Vicari invece non mi ha lasciato una speranza. Nè durante la visione, nè al termine quando attonito e distorto nell'espressione del volto mi sono alzato e spento Netflix.
Il film non lascia respiro a tal punto che spesso ho provato pena e paura che il regista mi facesse tornare nelle scene più crude che mi aveva appena fatto abbandonare. Se da un lato la verità mi ha inorridito e mi ha fatto odiare con ribrezzo il soggetto istituzionale carnefice, dall'alto con più calma e freddezza mi sono chiesto come si sia potuto permettere questo regista di destabilizzare in questo modo la mia fiducia nello stato in cui vivo.
Pochi film mi hanno generato o meglio ancora causato una tale convivenza di emozioni contrastanti ed intense.
A livello di regia, è stato magistrale il compito di Vicari, la tensione è palpabile e il ritmo incalzante, il film è ricco di originali flash-back e flash-forward, inquadra le stesse situazioni da punti di vista e persone diversi, vi sono molte riprese d'archivio, tutto questo lo rende più facilmente leggibile; la crudezza delle immagini e le riprese fanno sentire lo spettatore presente a quegli atti terribili.
Gli attori sono tanti e alcuni già conosciuti al grande schermo e da volti meno noti: Elio Germano, Claudio Santamaria, Pippo Delbono, Rolando Ravello, Renato Scarpa, Alessandro Roja, Paolo Calabresi, Jennifer Ulrich, Davide Jacopini, Ralph Amoussou e Fabrizio Rongione. Protagonisti veri e propri non ce ne sono, sono i fatti ad esserlo.
Bravo e bestiale Vicari nel raccontare qualcosa che purtroppo stavolta è realtà (i fatti sono tutti agli atti). L'orrore narrato in Diaz non si può arginare con la fantasia come con i film del terrore, da giovane non ho dormito dopo aver visto Hit, ora purtroppo mi è toccato stare sveglio convivendo con una pagina della nostra storia di italiani di cui mi vergogno e mi tocca anche dormirci sopra.
Da far visionare a quanta più gente è possibile.

FaustoWinnfield  @  29/04/2020 16:00:05
   2 / 10
Film che gioca sull'indignazione dello spettatore e ci riesce in pieno. Solo che l'indignazione non è rivolta agli incresciosi fatti avvenuti in quell'estate 2001 ma a come questo filmetto di Daniele Vicari li rappresenta: quasi del tutto estrapolati dal contesto, di modo da costruire una ricostruzione dei fatti assolutamente faziosa, pro-manifestanti e anti-polizia. Diaz è questo, un'operazione commerciale costruita ad hoc per far presa sul popolino indignato. Un film insomma tanto di successo quanto moralmente errato. Risibile anche sul lato tecnico, la pellicola ha l'unico pregio di non annoiare grazie alle sequenze di violenza, ma difficilmente un film così orrido annoierebbe. E' un principio che vale anche per film come Alex l'ariete, talmente ridicoli da non annoiare. Diciamo che siamo a quei livelli.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  25/07/2017 00:07:02
   7 / 10
Complessivamente un buon film, pure tralasciando il palese schieramento del regista. Tecnicamente tutto sommato positivo, anche se non stiamo parlando di un capolavoro, a livello di sceneggiatura i personaggi sembrano essere apparentemente poco caratterizzati, ma credo che ciò derivi dalla scelta di realizzare un film improntato in qualche modo sulla coralità. Forse non memorabile ma comunque interessante, può valere un'occhiata, anche perché sia a livello di tecnica che per il modo in cui vengono trattate le tematiche proposte si tratta di un film piuttosto originale e coraggioso nell'attuale panorama italiano, uno di quei film che dimostrano che non siamo solo in grado di produrre commediacce scadenti e mal riuscite che parlano di o sol o mar o cor.

pernice89  @  08/09/2015 14:02:56
   7½ / 10
Nient'affatto male questa ricostruzione della tragica vicenda della Diaz a Genova durante il G8. Soprattutto, fa rabbrividire il fatto che praticamente nessuno è stato condannato perché non esisteva il reato di tortura.
Comunque, parlando del film in sé, trovo che sia stato molto coinvolgente e ben realizzato, con un ottimo cast, nessuno escluso. E ti parla di un frammento di storia italiana.
Consigliato, anche se è un po' crudo. Per questo se non sopportate le scene violente forse è meglio evitarlo, ma è un peccato perché è un film che ti da qualcosa.

TheCineMaster  @  04/08/2015 12:27:28
   4 / 10
Media voti assolutamente troppo alta per questo sopravvalutato docu-film drammatico di Daniele Vicari. Perlomeno non è un film noioso, si può dire tutto meno che sia noioso, e gli attori sono bravini, ma la ricostruzione è palesemente di parte in favore dei ribelli. Il film non esplora sino in fondo le ragioni del blitz della polizia nella Diaz, limitandosi ad appropriare la colpa su una bottiglietta lanciata a vuoto. I personaggi, per quanto discretamente interpretati, sono delle macchie psicologicamente parlando, narrativamente non convince, in quanto i punti di vista talvolta si sovrappongono, creando confusione, e registicamente è scialbo. Inoltre non è totalmente sbagliato ritenerlo un film ricattatorio negli intenti del regista: far indignare. Nemmeno far riflettere, far indignare. Far indignare di fronte ad una ricostruzione misera e lasciata da parte per dare spazio alle tante scene di sangue e di mattanza pubblica. Se siete sensibili evitatelo, altrimenti....evitatelo comunque.

Spotify  @  14/06/2015 21:13:18
   7 / 10
Un buon film italiano anche se mi aspettavo qualcosa in più. Sicuramente si rivela un'opera molto utile, perchè fa una certa chiarezza sugli avvenimenti del G8 di genova, però l'impianto mi è sembrato un po' troppo stile documentario (vedi spoiler). Comunque la regia di Vicari, seppur presenta questa cosa, mi è comunque piaciuta, perchè ci fa proprio capire che atto di follia totale è stato quello delle forze dell'ordine, e anche, di quanto, tali soggetti, possono essere crudeli, riguardo particolarmente agli abusi nella caserma di bolzaneto. Il regista esalta molto la violenza, infatti vediamo diverse scene ai limiti del pulp, però secondo me ha fatto bene, perchè, ripeto, un atto di barbarie come questo va mostrato in tutta la sua crudeltà, per capirne proprio tutta la pazzia che c'è di contorno. Attori diretti molto bene, tutti interpretano la loro parte ottimamente. In particolare Santamaria mi è piaciuto molto. Vicari magari non ha avuto proprio un gran senso del ritmo, infatti specialmente nella prima parte il film è lentino, mentre nella seconda, più precisamente dopo l'irruzione nella scuola, ci si "diverte" di più. Però le scene in cui quella povera gente innocente, va nella struttura per chiedere di dormire fanno venire veramente i brividi, visto che non sanno minimamente cosa si sarebbe scatenato poco tempo dopo. La sceneggiatura non è chissà che, perchè poi, bisognava attenersi a fatti realmente successi, quindi non si può pretendere più di tanto. I dialoghi però sono molto validi. Buona la fotografia e resa benissimo la città devastata dai black block, con le relative scene di guerriglia urbana. Il finale è forse un po' frettoloso, però in fin dei conti regge.

Un film che prima di tutto deve far riflettere, e complimenti a Daniele Vicari, per essere stato il primo a portare sullo schermo con un estremo realismo, questo fatto di cronaca nera riguardante il nostro paese, perchè nell'arco di 11 anni nessuno prima ci aveva mai pensato o provato. Peccato che il livello tecnico non è altissimo, però tuttavia è una buona pellicola. 7=.

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daniele64  @  27/10/2014 16:18:05
   7½ / 10
Il valore principale di questa pellicola non è quello artistico ( comunque non disprezzabile ), ma naturalmente quello documentale , e per questo il mio voto è così alto . Comunque si vede che il regista Vicari conosce il mestiere e dirige bene il cast composito di questa pellicola corale . Ho notato che ci sono state parecchie discussioni tra gli utenti di questo sito sull'attendibilità e sull'imparzialità delle vicende presentate . Il fatto che si basi sugli atti processuali però mi porta a credere che il film sia abbastanza realistico . Del resto c'è chi afferma che invece è fin troppo soft ! Si capisce chiaramente che , a G8 praticamente concluso , i più alti vertici della polizia hanno organizzato in maniera ( quasi ?! ) criminale una spedizione punitiva contro manifestanti inermi per "dare un esempio" ai contestatori e per dare un po' di "soddisfazione" agli agenti , presi di mira da una parte dell'opinione pubblica per la morte di Giuliani e per gli scarsi risultati nel mantenere l'ordine contro i black block ! E quello che non si riesce a sopportare è proprio questo spirito di rivalsa e di vendetta che appare evidente nei comportamenti violenti ed inumani degli agenti che hanno fatto irruzione alla Diaz ed in quelli della caserma di Bolzaneto . Del resto quando ci si muove nell'ottica del "branco" , anche le forze dell'ordine purtroppo non fanno eccezione ed evidentemente a volte il loro comportamento sfocia in palesi eccessi veramente criminali ( i casi sono tutt'altro che infrequenti nella cronaca nera , nazionale e non ! ) , con buona pace della sociologia "pasoliniana" . Purtroppo , almeno qui da noi , è difficile che qualcuno paghi realmente per questi gravissimi comportamenti perchè chiunque sia al potere ha troppo interesse ad avere l'appoggio delle cosiddette "forze dell'ordine" e manca quindi la volontà politica di punire per davvero i pesci più grossi ( in questo caso specifico nemmeno quelli piccoli !! ).
Naturalmente , quando avremo davvero bisogno di loro , pregheremo che siano rapidi , efficaci e magari anche violenti...

Invia una mail all'autore del commento AcidZack  @  20/10/2013 18:18:47
   8 / 10
Aiuta a sensibilizzare ed aprire gli occhi su quell'evento. Triste

pinhead88  @  03/10/2013 20:41:14
   1 / 10
Tipico fiction-movie fresco fresco di mediocre italietta che non serve a nulla se non per scandalizzare cervelletti banali che scendono in piazza con la CGIL o tanto più per fomentare masse di gggiovani figli di papà che giocano a fare i balordi puzzoni ma finiscono all'obitorio.
Che sia una storia vera poco me ne importa, provo solo tanta indifferenza riguardo questi compitini scolastici che cercano a tutti i costi l'enfasi denunziante per un panorama cinematografico di bassissimo livello.
Vicari fa solo intuire che le migliaia di manganellate date dalla polizia scaturiscono solo da una bottiglia lanciata per aria, e tutto ciò fa capire da che parte stia il regista, nientepopodimeno che coi ggggiovani figli di papà puzzoni!
Sfornare questi film mediocri non fa che aumentare il livello di idiozia del nostro cinema odierno, questo è il massimo che sappiamo fare. Qualcuno faccia un film sul Canaro piuttosto, anche se ne uscirà fuori una mèrda comunque.

DISPREZZO TOTALE.

11 risposte al commento
Ultima risposta 16/10/2013 01.09.13
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  20/09/2013 11:24:29
   8 / 10
La posizione di Vicari è ben chiara, lo sguardo non è partigiano come non vi è alcuna beatificazione delle vittime. Ciò si evince dalla scena posta in apertura, con i black-block intenti a creare devastazione e caos. Messo l'accento su come tra pacifici dimostranti si nascondesse anche del marcio il regista passa all'inoppugnabile cronaca. E quindi alla terrificante mortificazione di ogni diritto democratico ed umano, causata da un manipolo di rabbiosi "rappresentanti dello stato". Uomini insoddisfatti e mediocri, incapaci di reagire ad una situazione esasperante per la quale dovrebbero essere stati addestrati. Non è una massificazione, ed è giusto che ciò sia evidenziato, anche se i dubbi e le perplessità di un paio di poliziotti sono forse l'unica cosa che spunta artificiosa in una pellicola in cui l'aderenza alla realtà sconvolge a più riprese.
I punti di riferimento vengono eretti con velocità e destrezza, poi si dà il via all'infame notte del 21 Luglio 2001 con la macelleria gratuita e i soprusi che seguirono nella "Diaz" e nella caserma di Bolzaneto.
Cinema di denuncia quindi, non contro il sistema per forza ma necessario nel mettere a nudo fatti vergognosi insabbiati sotto la cortina fumogena della solita Italia che urla e strepita, ma quando c'è da scendere in campo per difendere il diritto alla propria libertà china la testa come il più pavido dei servi. Fa indubbiamente piacere riscoprire un approccio impegnato a queste latitudini, soprattutto asciutto ed intelligente nel mettere il pepe al **** a quei poteri forti corrotti ed inadeguati in modo imbarazzante.
Gli attori più noti restano in panchina, il quadro corale è illuminato dai volti comuni di ragazzi che nonostante una recitazione non sempre all'altezza regalano spontaneità e naturalezza alla pellicola.
Polemiche e facili speculazioni meglio lasciarle da parte, come del resto gli aspetti politici, i meriti stanno nel dare ritmo vertiginoso a fatti davvero inconcepibili con i perchè sospesi nell'aria alla disperata ricerca della motivazione anche più assurda.
Lo scempio è ora accessibile tutti, non ci sono più scusanti, è sufficiente aprire gli occhi.

felliniano  @  17/09/2013 11:42:45
   8 / 10
'"Un film che andrebbe proiettato in prima serata su Rai 1 il lunedi (utopia...?).
Sulle vicende deli fatti di Genova è calato un silenzio tombale , sull'argomento c'è molta disinformazione e a mio avviso il 90% degli italiani nemmeno sà cosa sia successo in quei giorni nella scuola Diaz e nella caserma di Bolzaneto.
Il primo merito percio và al coraggio che ha avuto il regista Vicari nel realizzare questo film descrivendo i fatti in modo nudo e crudo effettuando un'operazione di divulgazione.
Durante le parti finali del film ricorreva nella mia mente solo una domanda: "come è stato possibile che sia accaduto tutto ciò?" ," perchè tanta violenza?" .
Un film che provoca nello spettatore tanta rabbia e voglia di giustizia.
Un film di denuncia di cui l'Italia ne ha tanto bisogno.

peppe87  @  09/09/2013 12:13:13
   6½ / 10
ricostruzione piu o meno fedele dei fatti dell'epoca
astenersi deboli di stomaco

Goldust  @  03/07/2013 11:07:45
   7½ / 10
Tralasciando la componente politica, della quale per una volta si può fare a meno, il film-ricostruzione di Daniele Vicari è senz'altro ben fatto, e rende soprattutto l'idea di quello che successe all'interno della scuola Diaz la notte del 21 luglio 2001. Non ci sono slanci melensi, la melodrammaticità è rigorosa e mai ostentata, la violenza necessaria: il maggior pregio della pellicola è comunque la sua costruzione ad incastri, con il punto di vista e di racconto dei fatti spesso ribaltato. Quello che però Vicari spiega poco ( tre minuti, all'inizio del film ) sono i giorni precedenti all'irruzione nella Diaz, dove l'aspra guerriglia urbana tra manifestanti e forze dell'ordine nelle strade genovesi aveva causato addirittura un morto: per dei reparti di pubblica sicurezza ridotti all'esasperazione uno sprono all'attacco ben più consistente della pur genuina aggressione alla pattuglia di via Battisti, sul quale il regista insiste.

sagara89  @  26/05/2013 23:33:51
   6 / 10
l idea di raccontare questi eventi fa onore a questo film..ma la realizzazione non e' stata all altezza dell obiettivo..

freddy71  @  19/05/2013 21:00:11
   7 / 10
purtroppo la drammaticità dell'evento non lascia troppo spazio ad un esame tecnico del film....anche se secondo me non è fatto proprio benissimo cmq vale la pena vederlo per la ricostruzione fatta abbastanza bene.

topsecret  @  03/05/2013 16:37:40
   6½ / 10
Il resoconto di una notte di follia.
Un film duro che racconta un fatto di cronaca avvenuto in Italia durante il G8 di Genova nel 2001. Un film che però, a mio avviso, non affronta tutti i vari aspetti di quei giorni dove centinaia di delinquenti, non si sa bene in nome di quale ideale, misero a ferro e fuoco una città intera, mescolandosi a manifestanti pacifici, ma si limita ai particolari cruenti di un solo accadimento, per quanto feroce, meschino ed incivile.
Un film questo di Vicari che nella sua coralità non ha grandi nomi nel cast e non caratterizza nei dettagli i vari personaggi protagonisti di quei fatti, ma che comunque è in possesso di una forza visiva ed emozionale che sembra non risentirne, lasciando spazio più alle immagini, alle sensazioni ed alle riflessioni che ognuno di noi può fare.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  27/04/2013 23:51:58
   7 / 10
Sembra proprio incredibile che tutto quello mostrato in questo film sia vero...e sinceramente sarebbe bello credere che non sia vero,ma non è cosi!
Il regista ha infatti raccolto in maniera certosina i fatti e i processi per portare il massimo rispetto nei confronti di chi ha una posizione o un'altra sul G8...si perche qui la politica centra poco e certamente non si parla mai di questi argomenti.
"Diaz" ha un importante valore in quanto documento storico...per quanto riguarda, invece, il valore tecnico o cinematografico che dir si voglia, non assistiamo a nulla di particolare.
Regia senza guizzi e personaggi trattegiati al minimo.

Fabbro75  @  10/04/2013 10:08:40
   6 / 10
Un film che era da fare, che sicuramente scuote e fa provare un misto di rabbia, impotenza ed indignazione estrema. I colpi fisici e psicologici inferti ai ragazzi della Diaz è come se li sentissero un po' anche gli spettatori in sala, una vicenda veramente incredibile. In questo senso il film è sicuramente efficace.
Da un punto di vista strettamente cinematografico mi aspettavo meglio. Come hanno fatto notare alcuni c'è un approfondimento dei personaggi vicino allo zero, una recitazione a volte sciatta e una regia che, anche e non solo per questi motivi, lascia parecchio a desiderare. Fare bene un film corale è difficile e Vicari non è Altman.
Nonostante ciò ritengo sia comunque da vedere.

torino78  @  03/04/2013 14:08:19
   7 / 10
Ipotizziamo che questa pellicola non tratti una storia vera, che non ritragga uno spaccato della nostra storia e che l'accaduto sia un'invenzione del regista...
in questo caso confermo il mio voto...

Ma se dovessi votare quanto queste scene mi hanno aperto gli occhi e mi hanno fatto pensare... beh... non basterebbe il 10.

chem84  @  12/02/2013 17:44:03
   8 / 10
Film visto in due tempi, dato che la prima volta ho dovuto interrompere la visione al minuto 51, causa ira funesta.
Una autentica mazzata nei denti, non tanto per ciò che si vede (e che aggiunge ben poco a quello che purtroppo già si sa), ma per tutto ciò che l'episodio Diaz-Bolzaneto è stato e continuerà ad essere.
Un bravo a Daniele Vicari per aver riproposto sul grande schermo lo sdegno di quei giorni.

BrundleFly  @  09/02/2013 12:12:31
   8 / 10
Raramente metto voti così alti a film italiani, e forse in questo caso è anche esagerato, ma voglio premiare l'opera di Daniele Vicari che riesce a raccontare un così importante avvenimento di cronaca, riportando i fatti raccolti dai processi e dalle testimonianze senza essere di parte.
Crudo, diretto e mai perbenista, Diaz è un'opera che fa ben sperare per il futuro del cinema italiano.
Ottime musiche ed eccellente fotografia (per una volta non sembra di trovarsi in una fiction di Rai 1).

Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  05/01/2013 18:57:57
   7½ / 10
Un quasi documentario su una delle pagine oscure della nostra democrazia, per quello che è successo lì quella notte e per tutto quello che (non) è successo in seguito.
Molto ben realizzato, riesce a far passare pensieri e paure di chi purtroppo ha avuto la sventura di capitare alla Diaz e poi alla Bolzaneto.
Per capire e non dimenticare.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  02/01/2013 11:52:25
   8½ / 10
Coraggioso e imprescindibile cinema di impegno civile.
La storia, tristemente conosciuta a tutti, è raccontata con grande capacità e intelligenza registica, ideologicamente è meno schierato di quanto possa sembrare in apparenza. Racconta i fatti e non scivola nel facile "film di sinistra" come i più celebrati "I cento passi" e prodotti simili.

Jennifer Ulrich è bravissima e la lunga sequenza in caserma è un pugno allo stomaco, per nulla compiaciuto.

Il finale emoziona in profondità.

Clint Eastwood  @  12/12/2012 19:06:16
   6 / 10
Film sulla deficienza italiana che giustamente alza l'accento sull'assalto alla scuola Diaz, mal calcolato e assurdo. Vicari ? Ha scelto belle musiche.

edmond90  @  08/12/2012 23:30:34
   4 / 10
Secondo me è parecchio brutto.Ne avevo sentito parlare bene e quindi mi ha deluso ancora di più.
Non funziona niente:zero approfondimento psicologico,zero analisi delle motivazioni che hanno portato ai fatti rappresentati,è tutto decontestualizzato e fine a stesso.
Non riesco a capire a chi dovrebbe interessare una roba del genere.Non è un film di inchiesta,pare un filmetto horror di serie C.Su due ore di film un ora di pestaggi brutali(filmati anche male,rallenty a tutto spiano,primi piani insistiti ecc..),intervallati da ridicoli siparietti drammatici tra alcuni dei personaggi(la scena della telefonata è vomitevole).
A che pro scomodare dopo 11 anni fatti gravissimi come quelli di Genova per farne un morboso pseudo-documentario che non funziona neanche a livello spettacolare?Tanto vale che uno si riguardi i filmati d'archivio,che tra parentesi sono molto più scioccanti del film stesso.
Ho letto paragoni con il grande cinema d'inchiesta italiano,ma per me sto Vicari non vale un unghia del mignolo di un Rosi o di un Damiani...

mauro84  @  08/12/2012 15:54:03
   8 / 10
bel film su una tragica storia italiana.. 11 anni fà.. ricordo tutt'oggi pensando a quei fatti.. ero curioso.. era tutto in diretta e riveder sto film sembra riviver un poco quei giorni tragici.. di ordinaria follia.

un bel film dove varie storie s'intrecciano nel bene e nel male di quei giorni.. e di quella scuola .. bersagliata.. giustamente e con troppa violenza dalla polizia.. la questura ha esagerato.. come poi ha esagerato nelle carceri.. tutto ha un limite!

complimenti al regista per aver fatto riviver questi tragici momenti... complimenti ai vari interpreti (visto che gli attori son quelli reali della vicenda^)

per non dimenticare! film da vedere!

calso  @  27/11/2012 12:28:01
   7½ / 10
Narrazione ben fatta da parte del regista che si limita a raccontare i fatti evitando di entrare nel merito della questione...un capitolo tristissimo della nostra storia, a prescindere da qualunque parte si voglia stare...la violenza è raccontata in maniera cruda, fa star male fino alla fine...

fabri70  @  19/11/2012 18:26:44
   9 / 10
grande...ecco finalmente un film italiano veramente buono.fatti veri.ragazzi guardiamolo e riflettiamo...non è tutto oro ciò che luccica

Elmatty  @  18/11/2012 19:23:29
   8 / 10
Un colpo dritto allo stomaco.
Un ottimo prodotto italiano, qui si può vedere come il cinema italiano non sia affatto in crisi.
A parte questo il film evidenzia bene una delle pagine più schifose della storia italiana, quelle che ti fanno schifare di fare parte di questo nostro paese.
Consigliato per chi non conoscesse bene la storia dell'irruzione della scuola Diaz dopo il G8 di genova del 2001.

pinnazza  @  12/11/2012 10:02:19
   7½ / 10
La pellicola mostra quanto subito passivamente all'interno della scuola da parte dei manifestanti, azzerando, anzi, ridicolizzando, le motivazioni dell'incursione da parte delle forze dell' ordine.

Ne deriva un film decisamente schierato, forse troppo.

Al di là di questo è un vero pugno nello stomaco.

Sono stato a Genova il giorno stesso dell'incursione nella Diaz. La città era veramente un campo di guerra, tutto distrutto, e una volta diffusa la notizia di quanto accaduto, c'era terrore negli occhi di ogni persona incontrata per strada

shock1  @  12/11/2012 09:22:02
   9 / 10
Sono stordito da quanto visto e (successivamente) da quanto letto negli atti processuali. Non posso credere che qualcuno qui nel forum stia facendo un'apologia degli agenti coinvolti in questi eventi, aggrappandosi a scene secondarie e probabilmente parte del "romanzo" come le manate all'autopattuglia. Diaz racconta una parte fondamentale della storia italiana.

the saint  @  06/11/2012 14:49:11
   3½ / 10
vedere commento di:


CAVALIERE OSCURO!!

d'accordo con lui in tutto e per tutto!

vale1984  @  29/10/2012 13:59:31
   7½ / 10
un film davvero intenso che racconta uno dei momenti più critici e pesanti del mondo moderno. Forse l'essere una genovese e l'avere visto la città sotto assedio influiscono su quello che penso in merito al film...è stato pesante e vedere quella ricostruzione così cruda e cruenta mi ha scosso. Avevo dimenticato l'efferatezza e la paura che tanti hanno provato.
Insomma è molto ben fatto e rende gli eventi. Quello che è sconcertante è la sentenza tanto magnanima per chi ha fatto queste cose. Crudo e spaventoso.

TheSorrow  @  24/10/2012 19:33:33
   5½ / 10
il grosso difetto dell'ultimo film di Vicari non sono la regia, curata e a tratti davvero coinvolgente, nè le interpretazioni degli attori, tutti in parte e mai sopra le righe.semplicemente è l'idea di affrontare un argomento così controverso come quello della "diaz" in maniera a tratti frivola, senza i dovuti approfondimenti. creando dei personaggi-macchietta, sollima decide di intraprendere la lunga scia di film italiani senza le palle di raccontare tutto in maniera coerente, ma ricorrendo a stemperamenti e occhieggiando a chi ama il romanzo anche quando il racconto dovrebbe essere più didascalico.insomma, aldilà delle scene cruente su cui il regista decide di calcare la mano, il film manca di incisività e alla fin fine lo spettatore non può che sentirsi in qualche modo raggirato.

drobny85  @  22/10/2012 13:40:12
   7½ / 10
Purtroppo è tutto vero.
Vicari porta sul grande schermo uno dei fatti più drammatici del nostro paese e avvenuti nella nostra vita civile.
Il racconto è frutto dei vari processi svoltisi, crudele e freddo nel descrivere la macelleria messa in atto in quella terribile notte della Diaz, perchè a volte l'inferno è in terra.

Non pulire questo sangue.

floyd80  @  10/10/2012 16:04:13
   8 / 10
Crudo, un pugno allo stomaco che soffoca lo spettatore, a tratti la pellicola si trasforma quasi in un film dell'orrore dove i carnefici non hanno volto, non hanno identità.
Un'ottima regia da un autore che si allontana dai lidi rassicuranti della fiction all'italiana con i soliti personaggi con lo stampino, ma approda in mare aperto facendo precipitare lo spettatore in una tempesta zeppa di insensata violenza.

Ch.Chaplin  @  07/10/2012 14:50:22
   9½ / 10
Lo premio politicamente per il coraggio e per la spregiudicatezza della mostrazione cinemtaografica. Peccato per qualche sbavatura nel montaggio e nella fotografia. Per il resto veramente ottimo. Da far vedere in prima serata su tutte le reti generaliste

Gruppo COLLABORATORI julian  @  26/09/2012 01:02:03
   7½ / 10
"Manufatto ? A me sembra una scuola"

L'onda d'urto della celere, dopo le scorribande in ACAB già in qualche modo ispirate dai fatti della Diaz, stavolta si abbatte senza controllo su una scuola, con immagini non troppo differenti da un assedio di barbari, nel panorama grigio e industriale di Genova, perfetto teatro di morte.
Gli autori non si pongono limiti nel rappresentare violenze e umiliazioni, in un quadro talmente irreale da essere veritiero.
La polizia è una massa informe di persone che, come tali, hanno bisogno di scaricare le tensioni accumulate, giustificate in qualche modo dalle gerarchie che li controllano e comandano, accomodate in un centro direzionale che funge da distorsore di informazioni, ed è così spiegata la dinamica con la quale le notizie, nel passare da un gradino all'altro della scala, cambiano di senso e di entità. In mezzo alla massa informe un solo uomo: Max Flamini.
E' certo che ci sia uno studio documentaristico alla base, ma è vero anche che l'imparzialità decade quando i black bloc vengono incarnati da uno sparuto gruppo di adolescenti.
C'è un immagine ricorrente, un ralenti su una bottiglia lanciata, che assurge - con molto autocompiacimento registico - a fulcro narrativo dell'intera vicenda, a filo conduttore di tante storie spezzettate che, tra flashback e flashforward, danzano intorno a questa comune matrice di cause ed effetti.
E' un buon cinema, ma sembra che ormai ci si sforzi a farlo perché è costruito, non arriva spontaneamente. E, un'altra cosa triste, quando vogliamo fare buon cinema il cast presenta i soliti nomi noti. Gli unici possibili.

outsider  @  23/09/2012 09:48:00
   9 / 10
premetto che conosco Genova, la citta', personalmente. Questo gia' di per se, se non ci fosse stato alcun disordine, chiarirebbe ai piu' di come sia achifoso il nostro paese a livello governativo. Una citta' che avva bisogno di tanto, per non parlare delle dinamiche legate al porto, che poi e' stata rimessa a nuovo per questo evento, per la glorificazione della globalizzazione e del termìne esterofilo coniato da qualche anno "gloCale", che soffoca l'economia locale e distrugge l'identita' dei luoghi.
a farne le spese piu' alcune nazioni che altre, infatti la Germania, locomotiva d'Europa e nazione di "esportazione" e' quella che soffre di meno e riesce a cavalcare la crisi. Ma ai governanti poco importa di questo e poco importava al nanerottolo stra potente di turno anche nel 2001. Immaginate cosa han pensato di noi all'estero, magari proprio i tedeschi nel vedere i propri connazionali, a prescindere dalla condivisione di chi dovesse guardare il film, rispetto all'idea politica del no global contestatore, ma pensate all'impressione nnefanda che abbiamo dato. Come italiani abbiamo il dovere di toglierci il cappello davanti al regista che ha voluto girare questo corretto reporting, anche riduttivo, a dire il vero, perche' di schifezze ce n'erano ancora da raccontare. La polizia italiana composta da bestie frustrate. Un tempo nell'esercito si parlava di ideali, di amor di patria. Questi la patria la distruggono, la offendono, vilipendono l'ordinecostitutivo della repubblica in quanto il loro ideale e' la violenza del picchiatore che si sfoga contro l'inerme. E non si parla di fascismo e/o comunismo, questi sono concètti superati che nulla c'entrano con la bestialita' umana. Certo, nelle dittature comuniste, come nella nostra fascista di un tempo come in germania vi erano le nefandezze della degradazione della violenza, attuate da chi, in una situazione di piccolo potere, circostanziava la bassezza umana nell'affronto al prossimo. Ma l'idea con questo non c'entra. Questo era odio, impreparazione all'ordine pubblico, balordaggine ai vertici, bestialita' fra gli operatori e a tutti i livelli operativi. Quello che e' accaduto a Genova nel 2001 e' una vergogna italiana e, purtroppo, non tutti hanno pagato, la maggior parte dei diretti colpevoli, a parte i cPri espiatori, l'hanno fatta franca e, anche chi ha pagato, ha goduto della prescrizione proprio per quel reato di calunnia per cui doveva essere perseguito. Il resto delle condanne ha toccato alcuni, magari meno colpevoli di altri che si sono ben defilati e addirittura, come qualcuno a La7 ha evidenziato, sono stati promossi. Che schifo. E chi ha messo a ferro e fuoco la citta', i v eriblack block, non sono stati mai identificati. E la gente ignorante ancora a sparare ca ga te qualunquiste contro i manifestanti. Vergogna!

maitton  @  06/09/2012 10:23:44
   6 / 10
onore al coraggio di chi ha portato sullo schermo i fatti di genova, soprattutto al modo con cui lo ha fatto, senza fronzoli e mettendo in mostra la violenza e gli abusi in modo cosi'crudo.
avro'sempre rispetto per chi, con coraggio, denuncera' qualsiasi abuso, ovunque esso venga commesso.
sul voto non mi sento di andare oltre, il film manca completamente nella sua parte, diciamo, "cinematografica", nessuno dei personaggi viene approfondito a dovere, discutibili alcune scelte di cast (su tutte le due ragazze che continuavo a confondere in continuazione).
merita di essere visto, affinche'tutti sappiano cosa e'successo a genova.

TopoXL  @  05/09/2012 10:05:15
   9 / 10
bisogna vederlo.
io sinceramente mi sono un po' annoiato,perche conoscevo storia e
fatti accaduti gia perfettamente ,quindi non ho visto nulla che non sapessi.
per molti ignari che non si sono interessati alla vicenda e' da vedere per scuotersi un po.

9 per il coraggio e l'attenta ricostruzione dei fatti.

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Ultima risposta 05/09/2012 14.56.43
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  04/09/2012 17:36:46
   7½ / 10
Un film che è più documentario che narrativa in immagini.
Duro, violento, disturbante come la realtà, come la violenza gratuita, come il non rispetto dell'essere umano.
Da vedere assolutamente.

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corey  @  04/09/2012 06:50:30
   7½ / 10
Un vero e proprio pugno nello stomaco, spero solo che sia stato portato all'estremo perchè se davvero tutto fosse andato in questo modo non avrei molte parole da aggiungere. Alla fine è una sorta di documentario di quei giorni tristi della nostra storia più recente raccontati da vari punti di vista, il quadro che ne viene fuori è a dir poco agghiacciante, non ho altro da aggiungere

C.Spaulding  @  02/09/2012 17:27:00
   6½ / 10
Finalmente l'ho visto ma mi ha un po deluso. Tecnicamente come film non vale molto ma ha il pregio di raccontare in modo diretto gli orrori della scuola diaz un film molto crudo che non lascia indifferenti ma che poteva essere molto meglio. Comunque merita sicuramente un voto superiore alla sufficienza.

CavaliereOscuro  @  30/08/2012 23:38:35
   3½ / 10
Non ci siamo. Film che racconta una storia in maniera tanto parziale da essere imbarazzante ed irritante. Speculazione bella e buona su di un capitolo triste della nostra recente storia. Paraculata finale quella di scrivere alla fine della pellicola che tutti gli argomenti trattati sono stralci di atti processuali, ergo: "scrivo questo e l'itagliano generico medio abbocca prendendo per Vero ciò che ho mostrato". In realtà il blitz alla Diaz (errore della Digos, i BB erano concentrati in altre strutture) non è partito da quattro manate della gente ad una pattuglia della polizia e ad una bottiglia vuota che manca il bersaglio (senza contare la scandalosa illazione che la pattuglia fosse stata mandata di proposito come esca per cercare il pretesto), c'è dietro molto ma molto di più. C'è una città devastata, ci sono centinaia di agenti feriti e blitz notturni da parte di facinorosi con lanci di molotov alle strutture alberghiere presso cui le forze di polizia erano ospitate. Segno che "l'intelligence" di queste bande armate ed organizzate funzionava meglio di quello di competenza ufficiale.
Non ho mai visto in vita mia (e parlo per diretta esperienza) reparti mobili della celere o dei CC implotonati e scalpitanti come cani da combattimento con la bava alla bocca, come vengono mostrati qui. L'irruzione è stata come una carica ma non è stata indiscriminata come ci viene raccontato, altrimenti nessuno si sarebbe salvato dalle botte. Ovvio che per la statistica qualcuno che nemmeno ha fatto resistenza c'è magari andato di mezzo. Ci sono diversi errori tecnici anche nel raccontare gli avvenimenti, dalle divise al gergo - mi viene in mente un ordine di un funzionario di PS "settimo riponete i tonfa..." , la Polizia ha il manganello non il tonfa che invece è in dotazione ai CC. Poi si cade e si scade nel profondo ridicolo, proponendo scene assurde come

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Caxxate immonde di cui sono ricchi gli atti processuali ma che solo un allocco potrebbe credere. In un processo di balle se ne raccontano, poi tutto è da verificare e non sempre si hanno riscontro al 100%.
Per concludere, considero questo Film arrogante e molto di parte. La regia non è malvagia ed alcuni attori se la cavano. Il resto è da buttare.

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Ultima risposta 09/11/2012 22.18.22
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Febrisio  @  12/08/2012 09:26:47
   9 / 10
Diaz fa riemergere un bisogno di rabbia e giustizia. Prende lo spettatore e lo scaraventa nei fatti di Genova. Lo strapazza duramente, senza retorica, senza personaggi stereotipati, lo mette nel centro di un mondo multiculturale, una piccola babele per i giorni del G8. Parlano i fatti, e gli occhi delle persone. Fa male, ma serve, è come quelle medicine che odi prendere. Riporta alla luce qualcosa di cui bisogna vergognarsi e indignarsi, e che nella realtà parecchia gente ha dimenticato. La cosa che più spaventa è la cattiveria ingiustificata; in quale modo può nascere tale rabbia dentro a una persona, tanto da perderne il rispetto per un altra, ma non solo, tanto da umiliarla e seviziarla? Oltretutto da parte di un autorità? La gente che combatte ogni giorno in una guerra civile o non, paesi meno fortunati, è più probabile che abbiano più rispetto dei loro "prigionieri". Un film giusto, e non dovuto. Se proprio dovessi trovare il pelo nell'uovo, è che a sua volta dimentica un piccolo dettaglio; sulla locandina compare "La più grave sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale" Allora necessitiamo di tanti altri film, perchè di cose ne abbiamo dimenticate parecchie. Un riscatto per il cinema italiano che sforna una pellicola emozionante e ben fatta sotto tutti i punti di vista. Gran bel film e straconsigliato.

Sbufasa  @  16/07/2012 23:20:45
   5 / 10
Si è detto tutto e il contrario di tutto su questo film, il più delle volte dando un giudizio critico sul contenuto e poco sulla forma. Bene, io voglio darlo esclusivamente sulla forma e non riesco a dare una sufficienza.
Il materiale per fare un grande film non mancava, bastava prendere pari pari il documentario di Lucarelli sul G8 per montare scene ben più crude di quelle fatte vedere in Diaz, condendole con una storia che nel film è stata solo abbozzata per tutti i personaggi senza mai andare fino in fondo. Ecco, se devo trovare un termine per giudicare Diaz direi abbozzato. Ti faccio vedere il sangue ma non troppo, ti faccio capire che c'erano dei responsabili ma non li cito mai, ti faccio intuire che c'è chi se lo meritava ma lo tengo fuori dalla narrazione, ti faccio pensare che forse i cattivi non erano tutti cattivi ma tronco l'evoluzione di questi personaggi a metà strada.

Forse è l'eccessiva aspettativa che mi ha tradito ma mi ha lasciato con l'amaro in bocca.

kako  @  14/07/2012 15:43:36
   9 / 10
se i film italiani raccontano il sociale e la storia del nostro Paese sono spesso e volentieri grandi film. Diaz è un film obiettivamente ben fatto e ben interpretato, con una regia dinamica che aumenta il coinvolgimento, oltre che essere indubbiamente un film coraggioso e importante. Una delle pagine più nere della nostra storia recente che doveva esser raccontata, una violenza barbarica, una mattanza che non va dimenticata e che per fortuna proprio in questi giorni sta trovando parziale giustizia. Il film di Vicari non è assolutamente retorico, ne falsa quanto accaduto, basandosi su prove e documentazioni. tanto da aver raccolto critiche anche "da sinistra" dal momento che non approfondisce a sufficienza le responsabilità politiche e delle alte cariche per quanto accaduto. Ma tolta questa critica, a mio parere il film resta un gran pugno allo stomaco, una pellicola di forte impatto emotivo, che non può lasciar indifferenti e che ha il grandissimo merito di far si che non si cancelli quella memoria che in Italia è spesso troppo breve.

cinefilomania  @  16/06/2012 16:00:55
   9 / 10
Quando le produzioni italiane sfornano questi tipi di film e non le solite commediucole mediocri,la differenza la fanno eccome.
Ottimo film,e bravi anche gli attori.
Da non perdere.

Fuori Orario  @  12/06/2012 16:20:02
   8½ / 10
UN PUGNO NELLO STOMACO

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Ultima risposta 12/06/2012 17.34.59
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opeth74  @  07/06/2012 18:35:32
   5½ / 10
Bello! se fosse l'ultimo videoclip dei Beastie Boys , riprese tecnicamente molto mainstream e movimento di macchina che ruffiana i grandi registi.
Sarebbe quindi da premiare , in fondo Vicari sa come si usa la cinepresa e si vede! Ma c'è un ma ed è che il film è italiano fatto in italia che parla dell'Italia e quidi diventa un fatto prettamente politico , che lo si voglia o no è inevitabile .
Vicari sceglie di dare un volto ai cattivi e di conseguenza gli altri sono i buoni e poverini perchè hanno il diritto di protestare in pace. E' quindi inevitabile cadere nelle solite banalità da sceneggiatura blockbuster (nascoste nelle intrecciate trame di crude scene da macello).
Vorrei citare una frase di Mao Zedong che tra l'altro è presente all'inizio di "Giù la testa" di Leone : La rivoluzione non è un pranzo di gala, non è una festa letteraria, non è un disegno o un ricamo, non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità e delicatezza, con tanta grazia e cortesia, la rivoluzione è un atto di violenza.
FINE

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Ultima risposta 12/06/2012 22.26.16
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catdog  @  02/06/2012 12:32:38
   8 / 10
molto obiettivo e realistico, bel film

Zio_iori  @  23/05/2012 13:17:18
   8 / 10
Mi è piaciuto moltissimo perchè Vicari ha focalizzato la regia sulla componente umana della storia e sui fatti di quella terribile notte, non il prima o il dopo. Sequeze dure e scioccanti... è terribile assistere a qualsiasi privazione dei diritti umani di un individuo.

Don't clean up this blood

Lo Specialista  @  20/05/2012 21:21:51
   10 / 10
metto 10 per equilibrare il voto dei 2 co.....ni che hanno messo 1

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Ultima risposta 22/05/2012 13.44.15
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR HollywoodUndead  @  18/05/2012 15:00:49
   8 / 10
Film che ti lascia col fiato sospeso fino alla fine. Ben diretto e ben interpretato, con scene crude che mostrano la violenza più pura sullo schermo.
Ritmo incalzante che sin dai primi minuti riesce ad intrigare e a far stare sulle spine fino all'ultimo secondo. Francamente non sono sorpreso, sapevo che sarebbe stato un gran film ed infatti eccolo. Bravi gli attori (TUTTI), da Claudio Santamaria ("Il Cartaio") a Paolo Calabresi (il mitico inviato del programma "Le Iene"), dalla bella Jennifer Ulrich ("L'onda") a Elio Germano ("Ti piace Hitchcock?"). Ottimo sotto tutti gli aspetti : Regia, recitazione, fotografia e scenografia.
Le scene di violenza sono molto realistiche e riescono a far sussultare regalando emozioni adrenaliniche.
Che dire, "Diaz - Don't Clean Up This Blood" è un concentrato di immagini che riescono a scatenare qualsiasi reazione. Personalmente l'ho trovato stupendo e consiglio la visione a tutti.

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Ultima risposta 29/05/2012 21.38.13
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  13/05/2012 00:13:38
   9 / 10
Un film dal respiro internazionale, come ormai raramente capita al cinema nostrano. Vicari si conferma un grande regista: sa dirigere, sa girare, ed il montaggio è da oscar.
Un pungo nello stomaco necessario: raramente si è visto denunciare con tale rigore il potere e i suoi abusi.
Imperdibile

Bobby Peru  @  12/05/2012 01:22:51
   8½ / 10
Bel film proprio, a prescindere dall 'orientamento politico... funziona, la regia c'è, gli interpreti pure, le musiche strumentali, inquadrature...ci sta tutto, per alcuni versi non sembra neanche una pellicola al 100% italiana come modus operandi!e poi credo sia uno dei film italiani piu "duri" degli ultimi anni.. non è facile non cadere nella trappola della retorica\scontato\prendere le parti ecc... funziona!

piripippi  @  10/05/2012 01:22:17
   8 / 10
se voglio analizzare il film dico che è straordinario, e fatto benissimmo, colpisce e lascia amarezza. siamo su un cineforum e non voglio predere le parti di nessuno ma fa riflettere e tanto. alla fine del film mi chiedo cosa sia realmente successo la dentro ma forse preferisco non saperlo. di sicuro questo film ricostruisce l'ennessima pagina negativa di storia nel nostro paese. scenicamente crudo , non lascia spazio all'immagginazione per andare nei dettagli di scene di una violenza di forte impatto emotivo. ritengo che debba essere visto questo film e mi piacerebbe sapere chi c'era lì cosa ne ha pensato dopo. tecnicamente parlando lo ritengo in film bello davvero ( ma forse il termine bello è inopportuno ) allora lo modifico dicendo che è ,tecnicamente parlando, ben fatto. bravo il regista

Jh0n_Fr0m_Br0nx  @  07/05/2012 12:44:45
   8½ / 10
Non voglio commentare questo film, perchè non c'è nulla da aggiungiere ala semplice visione di esso.
Silenzio!

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Ultima risposta 08/05/2012 15.04.36
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guidox  @  06/05/2012 19:59:49
   7½ / 10
sono d'accordo con chi sostiene che questo film così sviluppato, avrebbe avuto più senso 8-9 anni fa, più a caldo, a bocce non ancora ferme dal punto di vista delle conseguenze legali.
a mio parere manca di coraggio almeno in un paio di punti: dovevano essere fatti i nomi e si doveva spingere il discorso fino alle alte sfere della politica.
tanto anche leggendo qua e là le critiche dei detrattori, questo film passa ingiustamente per essere una manipolazione degli eventi e quindi si poteva andar giù ancora più duramente, evitando che so...la figura del poliziotto buono, che stona notevolmente con lo svolgimento delle tristi vicende reali.
ma d'altronde seppur in stile documentaristico, Diaz rimane un film.
per il resto, le interpretazioni da parte degli attori non sono certo indimenticabili e anche per quanto riguarda le questioni prettamente tecniche, non c'è niente che faccia gridare al miracolo; però la semplicità è anche un valore aggiunto del film, che risulta impeccabile dal punto di vista emozionale nel momento più duro, ossia quando la polizia irrompe nella scuola, riuscendo a farti gelare il sangue con quelle grida che sono il vero pugno nello stomaco, al di là di quel che i nostri occhi possano vedere sullo schermo.
senza dubbio un lavoro parecchio interessante.
"Quante squallide figure che attraversano il paese
com'è misera la vita negli abusi di potere."

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Ultima risposta 07/05/2012 21.18.51
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daghy  @  06/05/2012 12:05:39
   10 / 10
Un film crudo un pugno nello stomaco, peggio di un film horror, sono uscito dalla sala veramente sotto shock e questa notte ho fatto molta fatica a prendere sonno.
Non si può non andare a vedere questo film, le sale dovrebbero essere stracolme di persone per essere a conoscenza di quello che veramente è successo in quella scuola e che molti ormai hanno dimenticato.
I colpevoli devono pagare per quello che hanno fatto, ma sappiamo che in Italia non sempre è così...e tutto il mondo dovrebbe essere a conoscenza di questa macchia vergognosa che lo Stato italiano si porterà dietro per sempre.
Provo solo un'immensa tristezza, come è possibile calpestare i diritti umani in questo modo...

lukef  @  06/05/2012 00:23:56
   1 / 10
Film vergognoso… e non mi riferisco alla qualità della realizzazione (che è comunque mediocre) ma al contenuto che dire scandaloso è un eufemismo.
E' incredibile, non so se qualcuno ancora si ricorda, ma si parlava di una città devastata, automobili date alle fiamme, scene da guerriglia urbana; e poi poliziotti insultati ed aggrediti con pietre, molotov e quant'altro. Cosa invece ne viene fuori da questo film? Che i poliziotti, all'atto di fare il loro lavoro, si sono misteriosamente trasformati in sadici sanguinari che godono nel torturare i più deboli… scene che in confronto i carcerieri di Garage Olimpo (film sui desaparecidos in Argentina) sembravano brave persone; ed i manifestanti invece??? Noooo, tutta brava gente; a parte quello che ha gettato una bottiglia (addirittura!) per terra, erano tutti giovani intraprendenti, poliglotti, simpatici e sempre con una chitarra a tracolla.
Ma ci rendiamo conto? Nessuno mette in dubbio che ci siano stati episodi di violenza, dopo giorni e giorni di nervi a fior di pelle è anche comprensibile. Ma costruire un film del genere? Far passare le nostre forze dell'ordine al pari delle SS, ed invece questi, che ci son costati milioni di euro, come degli eroi? Il tutto ovviamente calcando ed enfatizzando all'inverosimile qualsiasi testimonianza di dubbia veridicità, che vedeva ragazze umiliate e sbattute tra cessi sporchi (già che c'erano potevano aggiungerci qualche stupro no?) di fronte a militari compiaciuti.. e pure medici, diventati anch'essi spietati per l'occasione.
Poi stupendo anche il contorno: la stampa che rivendicava i diritti civili, i "colpevoli" con le spalle al muro, mamme piangenti,belle innocenti tumefatte. A L L U C I N A N T E. E chiariamoci, non voglio certo dire che non vi siano state ingiustizie, ma anche un innocente che decide di avventurarsi in un contesto di tensione simile dovrebbe essere conscio del rischio, dovrebbe prendersi le sue responsabilità, invece di frignare a fatti compiuti.
In definitiva un film inutile, che non fa altro che alimentare la solita polemica all'italiana , che come peculiarità ha quella di essere totalmente controproducente e senza proposte alternative. E se qualcuno davvero ci tiene a combattere la globalizzazione, che faccia a meno di comprarsi l'iphone, la coca cola o il bicmac… invece di devastare l'Italia o prendere a sassate la gente che lavora.

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Ultima risposta 23/09/2012 10.00.15
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bulldog  @  04/05/2012 21:31:35
   1 / 10
Mi han obbligato a veder sta roba in streaming, e ho staccato credo a tre quarti.

Insomma, non che mi aspettassi di veder qualcosa di intelligente, ma Diaz è la solita operazione di marketing per scioccare il buon cittadino dall'animo ribelle.

Cinematograficamente è sotto 0, le fiction di canale 5 son di gran lunga superiori sotto tutti i punti di vista.

Poi aldilà delle posizioni su quanto accadde a Genova, detesto profondamente tutti questi filmacci che tentanto in maniera goffa, seguendo la peggior scuola americana, di enfatizzare e riprodurre la realtà come conviene.

Trattasi fondamentalmente di intrattenimento per cittadini repressi.
Lo spettatore medio di una pellicola simile? E' il lamentante, ovvero colui che alimenta giornalmente lo stesso sistema che critica.

Già me lo immagino: la sera va a farsi sterminare nel campo di concentramento moderno, ovvero la sala cinematografica, dove lo lobotomizzano raccontandogli tutto il 900' al contrario, la mattina dopo ne parla scandalizzato in ufficio coi colleghi, poi torna a casa e triturato dai mass media sulla crisi continua a lamentarsi o a far analisi intellettuali rivoltanti(così come la scuoletta gli ha insegnato), sul fatto che i politici son tutti ladri.
Attende l'input guidato per un ulteriore manifestazione basata su falsi miti di ipotetico progresso e torna in piazza a far la guerra tra poveri e prendersi manganellate da qualche poliziotto con l'intelligenza di un bradipo.

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Ultima risposta 23/09/2012 09.29.13
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Pakserrion  @  04/05/2012 04:33:01
   8 / 10
tanta rabbia per queste immagini che fanno male ,c'è solo vergogna

barone_rosso  @  03/05/2012 22:04:39
   6½ / 10
Boh, discreto ma nulla di piu'. Manca una vera trama, mancano dei personaggi significativi, in effetti è semplicemente un documentario. Il problema è che è un documentario che tenta di documentare fatti che pochi hanno visto, portando sicuramente una realtà storpiata a uso cinematrografico, sia dal lato dei manifestanti che quello della polizia.

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Ultima risposta 12/05/2012 18.13.29
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Saifer  @  03/05/2012 15:58:46
   8½ / 10
Ottima regia, l'intreccio narrativo con susseguirsi di immagini presenti passate e future è fatto molto chiaramente e molto bene.
Attori in forma, scenografia e costumi adatti.
Trama molto cruda, tratto da una storia vera, magari un po' "americanatizzato", ma non sfora mai nell'esagerato. Da vedere

LaraZ  @  02/05/2012 19:21:48
   8 / 10
Io cammino per quelle strade ogni giorno.. e l'indignazione, la rabbia, la tristezza che ho provato durante la proiezioni sono impareggiabili. Gran bella trasposizione di un evento drammatico e doloroso della nostra storia recente.
La sofferenza è palpabile e lo stomaco contorto per 2 h di film lo conferma. Bello. Da vedere soprattutto per chi non ha seguito gli eventi in tempo reale, che serva a far nascere curiosità verso questa storia.

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  01/05/2012 10:42:58
   9 / 10
"…la benevolenza è una virtù che andrebbe elargita all'intera umanità anche se: a) non la si prova b)non si ha voglia di esternarla perché contrastata da prepotenti impulsi di malevolenza, è tuttavia essenziale esibire un comportamento cordiale e accattivante in quanto ciò rende i poliziotti molto perplessi, perché incominciano a chiedersi dove hanno sbagliato." (Tibor Fischer- La gang del pensiero )

"Il gruppo dei sanitari del Gsf ( Genoa Social Forum) era formato da 150 persone tra medici, infermieri professionali e volontari, presenti a tutte le manifestazioni nei giorni 19-20-21 luglio…e dopo la notte della Diaz.
In due giorni abbiamo effettuato più di 500 interventi di primo soccorso in strada per fratture sulle mani e sulle braccia ( traumi da difesa); ecchimosi e ferite su tutto il corpo, dovute a reiterate percosse con manganelli, calci e pugni; ferite lacero-contuse al capo; ustioni da impatto diretto di candelotti lacrimogeni e tantissime intossicazioni da gas lacrimogeni e urticanti.
La stragrande maggioranza dei nostri interventi è stata fatta su donne, moltissimi su appartenenti a gruppi pacifisti, giovani, giovanissimi e persone mature.

…Sentiamo che la nostra testimonianza sarebbe incompleta se non ricordassimo tutti quei cittadini genovesi che ci hanno aperto le porte dei loro palazzi, delle loro case,che ci hanno rifocillato, consigliato le strade dove scappare, nascosto noi e i nostri feriti, che hanno chiamato le nostre famiglie per dir loro che eravamo ancora vivi.
(I sanitari del Genoa Social Forum- Obbligo di referto)

7 risposte al commento
Ultima risposta 19/04/2013 20.22.51
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Invia una mail all'autore del commento DjAlan78  @  30/04/2012 19:33:51
   7½ / 10
Un pugno nello stomaco. Mi sono vergognato di essere italiano. Talmente realistico da potersi definire documentaristico. Essenziale, non retorico, coraggioso. Necessario per non dimenticare.

Risa  @  29/04/2012 22:05:22
   8½ / 10
DA VEDERE ASSOLUTAMENTE!!!
Film che non risparmia nessuno, e riporta fedelmente sul grande schermo il disastro che la polizia italiana ha compiuto nel vicino luglio 2001. E' una macchia indelebile della storia del nostro paese, ed è giusto continuare a ricordarla.
Don't clean up this blood.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  29/04/2012 16:17:39
   8½ / 10
L'avete letto tutti, i fatti della Diaz sono "La più grave sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale".
Così son stati definiti da Amnesty International, che non è esattamente un'organizzazione di estremisti faziosi.
L'avete letto, ma val la pena di ripeterlo perché questo è ciò che è successo a Genova e quello che questo film vuole significare.
Scomponete pure le parole e riaccostatele e poi rileggetele con attenzione: non c'è scritto "manipolo di poliziotti violenti che si son fatti prendere la mano" e neanche "eccessi di uomini in divisa esasperati dalle giornate di Genova": c'è scritto che è successo qualcosa che mette in pericolo la democrazia, quella a cui teniamo tutti, e che è successo impudicamente sotto gli occhi e le telecamere di tutto il paese; c'è scritto anche quanto sia fragile la democrazia e quanto vada difesa e quanto basti un niente per vedersi privati dei diritti fondamentali, violati per scelta e predeterminazione da un potere che non ha mai avuto remore ad usare la brutalità quando serve a perseguire un suo scopo.
Di questo racconta Vicari nel suo bel film, preciso e ottimamente riuscito, a denuncia delle nostre distrazioni e della nostra leggerezza ancor prima che delle colpe dei poliziotti della notte della Diaz.
La paura che fa tremare una ragazza nuda e inerme in mezzo a uomini che la umiliano è la paura che tutti dovremmo condividere quando non riusciamo a difendere quella ragazza.

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Ultima risposta 04/05/2012 01.02.55
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TheLegend  @  29/04/2012 03:48:28
   8 / 10
Ricostruzione fedele dei fatti accaduti alla Diaz.
Probabilmente diventa difficile capire alcune cose a chi non conosce per niente quello di cui si parla.
Qualche informazione in più avrebbe reso questa pellicola ancora più utile.

g.marco  @  28/04/2012 14:51:36
   7 / 10
Bel film. Bella ricostruzione, fedele in ogni sua forma ai fatti e descritta in modo chiaro.
Per rispondere a chi lamenta il fatto che molti agenti parlassero con inflessione romana e non genovese: parlavano romano perchè erano romani, inviati appositamente da Roma, da Torino, da Milano, Napoli, Bologna, Firenza e altre grandi città della penisola. Come potete pensare che ci fossero solo agenti locali???!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  27/04/2012 15:58:52
   8½ / 10
Sarà banale dirlo ma ci sono strumenti per misurare una vergogna, per quantificare una sconfitta.
Uno di questi strumenti può essere un manganello.
Il manganello va giù.
Non importa cosa colpisce, se sia un viso, la testa, le spalle, le gambe o la schiena.
Più che altro non importa nemmeno chi colpisce, se sia un uomo, un ragazzo, una donna o un vecchio.
Mica lo sappiamo quante volte è andato giù quel manganello, e chi lo sa.
Centinaia, certo, ma magari 564 e 485 non sono la stessa cosa.
Perchè ogni volta che ha colpito la vergogna è stata sempre più grande, ogni volta che è stato calato la sconfitta, di noi tutti, sempre più devastante.
Quindi anche una sola manganellata inflitta così, a casaccio, a chi non sapeva nemmeno perchè gli arrivasse contro, basterebbe di per sè. Ma sarebbe giusto contarle tutte, quantificare l'umano disastro commesso, vedere non se siamo stati *******, ma quanto lo siamo stati.
Ecco, io c'ho sta fissa. Perchè gli errori commessi nella nostra vita molte volte sappiamo contarli.
Ma se io avessi dato 27 manganellate nel corpo di una ragazza io non ho sbagliato una volta, io sono stato lontano dall'essere un Uomo 27 volte, su questo ci tengo particolarmente.
Perchè a me poi della politica frega nulla e non per disinteresse ma per non conoscenza di tante cose.
Io giudico gli uomini.
E non me ne frega nulla, non vedo differenza tra un poliziotto che mena selvaggiamente in nome dello Stato e un delinquentello che mette a ferro e fuoco la città. A me delle giustificazioni, dei perchè o dei percome in linea di massima interessa poco, io credo nell'uomo e quando fa una ******* fa una *******, stop.
Ah, ma loro dovrebbero proteggerci, come fanno a trattarci come bestie?
Certo caro ragazzo, hai perfettamente ragione, ma te, invece, sentiamo, guardami negli occhi, come ti comporti?
Ah, non sei al servizio dello Stato, per te la violenza è sì una cosa grave ma non hai quell'aggravante vero?
La trave e la pagliuzza, la pagliuzza e la trave, sempre lì il discorso.
E siccome io voglio credere a Vicari e in ogni scena che ci mostra (la maggior parte documentate alla stragrande) non posso che constatare una cocente sconfitta del genere a cui apparteniamo, l'umano, e una pagina vergognosa della nostra polizia di stato (ognuno di loro ricordi il numero di manganellate inflitte, le deve espiare una per volta lo ripeto. Alle ragazze valgono due).
E vedere come ancora una volta il Cinema Italiano porti la docufiction a livelli strepitosi, abbia il coraggio, la rabbia e la forza di raccontare il proprio marcio in una maniera così prepotente.
L'uso alternato della fiction e delle immagini di repertorio portano a un montaggio pauroso, così ben calibrato quasi da non vederne i confini.
L'atmosfera è tesa, che qualcosa stia per esplodere è sicuro.
La narrazione non lineare è gestita in maniera straordinaria, la mattanza alla Diaz che precede i perchè di quella mattanza sono una scelta cinematograficamente perfetta.
Quali perchè poi? Ovvio che ci fossero in giro per Genova dei ragazzi che forse qualche manganellata (da non espiare poi) l'avrebbero meritata. Ma sto giochino del capro espiatorio, della massa inerme utilizzata come pretesto per dimostrar qualcosa, che siamo forti e controlliamo tutto, che forse lì in mezzo qualche ******* c'era, che se siamo attaccati dobbiamo rispondere, è aberrante. E aberrante anche il post, le giustificazioni, le bugie.
E aberrante soprattutto che tali operazioni siano state pianificate, non esplose in mano.
Non so se credere a Vicari in ogni fotogramma, non so se VOGLIO credere a Vicari in ogni fotogramma ma vedere certe cose, vedere ragazze brutalmente picchiate in quel modo da uomini che sotto un caschetto dovrebbero avere un briciolo di coscienza mi sembra dannatamente impossibile.
E la ragazza umiliata in quel modo in Centrale mi pare una cosa fuori dal mondo, da un mondo civilizzato quanto meno.
Forse Vicari voleva portarci alla scena del bagno e con violenza e stile allo stesso momento rendere ancora più estrema la metafora che il sottotitolo del film denuncia.
La ragazza ha le mestruazioni, non può nemmeno pulirsi.
E così quel sangue che non deve essere lavato è anche questo, naturale e puro, di questa ragazza.
Forse è un contrappasso, la polizia non permette di pulire questo sangue ma, fortunatamente, non sarà pulito nemmeno quello che ha fatto versare.
E così arriviamo allo splendido finale dopo l'altrettanto splendida scena dei 4 francesi (se ho capito bene veri e propri Black Block) rifugiati nel bar e poi andati alla Diaz.
I ragazzi escono dalla caserma, i familiari li guardano.
Non c'è una sola parola.
Non ce n'è bisogno.
Perchè è tutto lì evidente.
La vergogna di quello che è successo, la violenza, la paura, l'assurdità, l'innocenza, la voglia d'aiuto, la stanchezza, la rassegnazione.
E il pianto della madre è il pianto di una nazione.

1 risposta al commento
Ultima risposta 27/04/2012 17.02.53
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  26/04/2012 22:02:38
   7½ / 10
Mi son fatto coraggio e l'ho visto.
Veramente bello. Si può tranquillamente dire che negli ultimi anni l'Italia si è ripresa davvero bene cinematograficamente parlando, e Vicari ha saputo raccontare, senza moralismi, senza prendere parti e senza disonestà, quello che è capitato alla manifestazione del G8 a Genova nel 2001.
Un forte pugno. Quelle botte sembrano vere. Ma che dico, erano vere.
Splendidi gli interpreti, carina la musica.
Montaggio ottimo.

7219415  @  26/04/2012 20:41:03
   8 / 10
Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  26/04/2012 14:01:30
   7 / 10
Diaz sono le ore di sofferenza di un centinaio di persone, calpestate sia fisicamente che moralmente.

Diaz è la storia degli effetti collaterali del potere.

Tutti DEVONO conoscere Diaz per condividere un pugno nello stomaco, necessario tanto quanto una carezza.

Il povero Vicari ha solo due ore a disposizione per raccontare tutto questo: se volete conoscere le vittime e gli infimi gesti dei BlackBlock, o non volete sentirvi dei comunisti apprezzando questo film, fate una ricerca su internet, cretini.

Simpaticamente, il sempre vostro Vincent.

2 risposte al commento
Ultima risposta 02/05/2012 12.36.49
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Skorpio  @  26/04/2012 11:22:05
   6½ / 10
Anzitutto, mi è sembrato lodevole che si mostrino anche
le premesse, anche se non hanno molto spazio, che possono
spiegare - non giustificare ma spiegare - l'accanimento
che le forze di polizia mostrano verso gli occupanti
della Diaz. Dopo diversi giorni di guerriglia urbana
durante i quali sono stati bersagliati di continuo e
hanno assistito impotenti alle devastazioni della città,
è palese che gli animi fossero esasperati.

Ciò premesso, mi pare evidente che gli atti mostrati nel
film siano totalmente aldilà dei margini di violenza
legittimi e accettabili durante una operazione di
polizia. E le condanne che il processo ha comminato ad
agenti e ufficiali coinvolti nell'operazione direi che
confermano la gravità della cosa.

Riguardo al fatto che abbiano sbagliato sia i
manifestanti che la polizia, direi che non è una
equazione corretta. I manifestanti andrebbero almeno
distinti tra chi ha manifestato pacificamente -
all'interno delle regole che le leggi consentono - e chi
invece le ha violate. Per cui già in questo fattore
andrebbero distinte almeno tre diverse posizioni: gli
innocenti e basta (che pure hanno spesso preso
manganellate), i conniventi che coprivano i delinquenti e
i delinquenti veri e propri.

Inoltre, i manifestanti *possono* sbagliare. Vanno
incontro a conseguenze, ma non è il loro mestiere
destreggiarsi in situazioni di guerriglia urbana. La
polizia *non può* sbagliare, perché è il suo lavoro
gestire simili situazioni. I battaglioni destinati all'OP
lo fanno di professione e dovrebbero essere in grado di
operare in modo professionale. In particolare, se qualche
manganellata di troppo o alla persona sbagliata finita in
mezzo è comprensibile nella confusione, atti di tortura o
abusi operati "a freddo" come quelli mostrati nel film
non possono avere alcuna giustificazione.

--

A livello personale mi permetto una riflessione: nella
nostra società in cui l'uso della violenza è moralmente
condannato, il mestiere dei reparti che si occupano di
Ordine Pubblico è molto difficile da svolgere. Da un lato
si viene addestrati e mandati proprio ad usare la
violenza per fermare/limitare la violenza illegittima,
dall'altro lato occorre continuamente dosarla, gestirla,
saper distinguere tra situazione e situazione, e il più
delle volte si deve restare immobili di fronte ad
insulti, provocazioni o aggressioni per ragioni di
opportunità o semplicemente di immagine. Quando si
passano ore ed ore immobili a ricevere sassate, sputi e
insulti guardando impotenti chi brucia vetture e negozi
che in teoria si è pagati per proteggere, il desiderio di
agire in qualche modo diventa esasperante. E purtroppo,
chi lancia le pietre nascosto in una folla è di solito
anche lesto a levarsi di mezzo quando rischia di venir
beccato, per cui finisce che le manganellate se le
prendano gli innocenti al posto suo.

Questo non giustifica azioni di pura e semplice crudeltà
come quelle descritte nel film, ma spiega credo le
motivazioni che le rendono possibili.

Infine, ma direi che chiunque dotato di almeno un'ombra
di materia grigia ci arriva da solo, giudicare migliaia
di appartenenti alle forze dell'ordine per gli eccessi di
alcuni è una scemenza pura e semplice.

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Ultima risposta 27/04/2012 16.25.55
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