Un barone siciliano, Ferdinando Cefalù, si innamora di Angela, una cugina sedicenne da cui peraltro è ricambiato. L'unico ostacolo è rappresentato dalla moglie di Ferdinando, Rosalia, una donna brutta e petulante. L'arrivo del pittore Carmelo Patané, vecchio amante della moglie, sembra poter mettere a posto le cose.
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Capolavoro della commedia all'italiana, con un Germi che lascia sbalorditi tutti i critici e il pubblico in quanto nessuno si sarebbe aspettato uno suo approdo nel genere della commedia. Insieme a Signore e Signori il suo film migliore, nonchè una delle migliori interpretazioni di Marcello Mastroianni, forse la migliore. Chi si considera cinefilo come il sottoscritto non può non guardarlo.
Se si ama la commedia italiana, Divorzio all'italiana è un caposaldo di questo genere. Una critica feroce e al vetriolo verso un certo tipo di società, abituata a certi codici e convenzioni e conformarsi ad essi. La scelta di ignorarli e non seguirli significa la gogna pubblica e l'emarginazione sociale. Il personaggio di Mastroianni é ben consapevole di questo, ma invece di subire le conseguenze le sfrutta a proprio vantaggio, costruendosi tutta una serie di attenuanti per far contenti il contesto di appartenenza e la giustizia degli uomini. Germi è stato uno degli autori più importanti del nostro cinema, ma ultimamente lo vedo citato meno di quanto meriterebbe.
Capolavoro del compianto Germi,ritratto grottesco e spietato della provincia siciliana degli anni sessanta.Tra pregiudizi e oscurantismo,vengono messe alla berlina costumi e usanze di un Italia,che nel dopoguerra cercava disperatamente la sua dimensione,ma in sostanza, restava arroccata a tradizioni retrive ed a posizioni arretrate senza riuscire a superare millenarie zavorre,che ne impedivano la crescita sociale e la naturale emancipazione. Con tratti surreali Germi ci introduce in quel mondo fatto di apparenza e ipocrisia. La vergognosa legge sul "delitto d'onore" verrà abrogata molti anni dopo.
Commedia carina ma abbastanza sopravvalutata per quanto mi riguarda. Il ritmo è un po' altalenante e non sempre il coinvolgimento è alto, inoltre in generale Mastroianni non è un attore che stimo particolarmente. Mi è sembrata poi un po' troppo farcita di tipici stereotipi siciliani.
La visione è comunque consigliata, anche se la commedia italiana ha dato molto di più specialmente con i vari Monicelli, Gassman, Totò, Sordi.
Una vita ci ho messo per vederlo.. e finalmente... Un capolavoro, inutile dirlo. Questi erano i film, specchio di un'Italia che ora non c'è più, in'un altra epoca, in cui ancora vigeva il delitto d'onore: a tal proposito la sceneggiatura, premiata agli Oscar, è qualcosa di geniale. Finale beffardo, pellicola da amare, da vedere e rivedere.
Tragicommedia all'italiana diretta da Germi che usa lo humor quasi grottesco per regalare una visione amara e ironica allo stesso tempo. Buon cast, capitanato da un Mastro1anni mattatore, autore di una performance ben calibrata e credibile. Un buon film.
Così era il sud....con le sue leggi, i suoi paradossi e le sue contraddizioni. Germi ci fa rivivere in questo affresco neorealistico il dramma interiore (con venature comiche...) del signorotto di paese alla ricerca di un amore impossibile...visto adesso sa un po' di retro' ma si respira comunque quell'aria melodrammatica fortemente intrisa di dolore e speranza che rende vincente la pellicola
"ultime dal fronte delle corna!! ops baciamo le mani don ferdinando"
Divorzio all italiana è una delle migliori commedie italiane. MAstroianni fu giustamente candidato all Oscar e Pietro Germi lo vinse per la migliore sceneggiatura. Il film è una bella parodia di un uomo del nord sulla sicilia, si sbeffeggia delle assurde leggi della nostra costituzione, infatti il delitto d'onore fu abolito molti anni dopo, ed in più viene descritto un arretrato paese di provinvia di quei tempi dove in giro vedi tutti uomini, e dove si ascoltano assurdi discorsi su come film tipo La dolce vita possano tentare le famiglie e dove viene accolto come un eroe un uomo che ha ammazzato per (giusti?) motivi........ E' un po lento all inizio ma una volta che entri in quel mondo di un tempo non ne esci più, splendida la Sandrelli chee addirittura ha solamente 15 anni, sembra impossibile ma ai tempi dei provini fu scelta una 14enne per fare la parte di una che fa innamorare perdutamente un uomo sposato. Menzione speciale pure per la moglie di Mastroianni che era una Miss e si è imbruttita in maniera irriconoscibile per interpretare la parte, peccato abbia avuto una breve carriera, infatti se non vado errato ha avuto problemi mentali che la hanno tenuta lontana dalle scene
Grandissimo film. Germi è bravissimo a tenersi in bilico tra dramma e commedia. i delitti d'onore erano una tragica realtà italiana, il film di Germi ne tratta però con leggerezza, senza enfatizzare la carica drammatica della questione. Ottimo il cast, da Matroiànni ad una giovanissima Stefania Sandrelli, senza scordare il buon Leopoldo Trieste. Un esempio di grande cinema italiano premiato nel mondo. Imperdibile.
Posso permettermi, a ragione credo, di gridare al capolavoro. Nel termine "commedia" infatti, sicuramente si annovera questa perla di Pietro Germi, che vinse a tutta ragione, l'oscar alla sceneggiatura. Un cult della commedia che ogni cinefilo dovrebbe vedere.
La ricerca forsennata del desiderio d'avere ciò che più lo aggrada, porta il barone Cefalù ad abbandonare la moglie, non incorruttibile, ma comunque leale, per far spazio alla cugina molto più bella, ma, come si evince dalla scena finale, di più larghe vedute.
Grandissima commedia, talvolta divertente, talvolta visionaria, talvolta istruttiva, ma sempre fresca e degna di novità. Daccero un piccolo capolavoro, con un fortissimo Mas*****nni!!
Pellicola semplicemente meravigliosa. Una delle più belle, poetiche e divertenti commedie italiane di tutti i tempi, diretta magistralmente da Pietro Germi, con un formidabile Mas*****nni, indimenticabile con i capelli tirati all'indietro con la brillantina, per non parlare della Sandrelli e di Odoardo Spadaro in un ruolo secondario. Sceneggiatura favolosa (non a caso vinse l'Oscar), con un soggetto geniale, contornato attorno ad una Sicilia assolata emozionante, con dialoghi asciutti e pungenti e sequenze a dir poco 'cult'. Ambientazioni suggestive; costumi splendidi; e colonna sonora folgorante. Davvero un capolavoro, da vedere assolutamente.
Una delle più comiche e geniali commedie di tutti i tempi. E poi gli attori, le ambientazioni, le musiche, il ritmo... Grandi tempi per il nostro cinema.
Una delle vette del cinema italico, un film praticamente perfetto, anche se più che una commedia mi è sembrata una satira sui costumi italiani, già allora sorpassati, nonchè una critica sprezzante alle storture del nostro codice penale. Si ride comunque spesso, e la scelta della voce fuori campo ( di Fefè ) è indovinatissima. Mas*****nni insuperabile nel rendere il suo personaggio misurato e nello stesso tempo caricaturale,con quel tic facciale che rimarrà nella storia del cinema. Forse un pò affrettato nel finale, ma è un'opera preziosa che non si può perdere!
Un grande Mastr0ianni è il protagonista di questa ottima commedia all'italiana, che vede un ricco siciliano essere preda della possessiva moglie e cerca di farla sedurre da una ex fiamma di quest'ultima per poterla uccidere ed essere macchiato del delitto d'onore, reato per cui si prendono meno anni di galera rispetto al classico omicidio. Il primo si attrezzerà con ogni mezzo per poter sentire tutte le conversazioni tra i due... Inoltre a complicare maggiormente le cose ci si mette una cugina del siciliano di cui è invaghito, interpretata da una giovanissima Stefania Sandrelli(altro motivo per cui progetta l'omicidio della moglie). Indimenticabile il"tic"di Marcello e il beffardo finale..
Commedia Italiana intramontabile che ancora oggi diverte e che ti porta nella Sicilia del secondo dopoguerra tra delitti d'onore e "cuttigghiu" (sparlare)! Mastroianni perfetto in una delle sue interpretazioni che preferisco in assoluto! Indovinata la scelta di ambientare il film in Sicilia poiche la storia si adatta perfettamente al modo di pensare "Siculo"! Pietro Germi...un grande regista che portava al cinema grandi film che uscivano insieme a Fellini,De sica,Rossellini rimanendo forse un po' nell'ombra di questi grandi artisti... Bei tempi per il nostro cinema...
Uno dei vertici della commedia all'italiana. Mastroianni in gran forma memorabile il tic e la parlata siciliana. La Sandrelli bella e brava. Buona regia di Germi e belle musiche di Rustichelli
altro grande film di germi, con una grande fotografia. bravo mastroianni che però cede troppe volte al manierismo e come siciliano non convince del tutto, peccato con un altro attore forse...
"Divorzio all'italiana" è uno dei titoli più famosi del genere Commedia, il lavoro di Germi spopolò ovunque, il film mette infatti in risalto i costumi, le ferree tradizioni della Sicilia, la regia cerca di criticare alcuni aspetti, come il sacrosanto articolo 587, la (presunta) arretratezza dell'Italia, critica che si sviluppa comunque in un clima di massima comicità, a tratti davvero tagliente e beffarda.
In grande risalto per questo film gli attori, su tutti, ovviamente, il famosissimo Marcello Mastroianni in una prova sontuosa, giocando molto sulla sua immagine (nel film) di personaggio raffinato ma sotto molti aspetti scaltro e diabolico. A rendere grande il quadro tecnico delle note positive una bellissima fotografia, da elogiare poi una grande scenografia e le musiche intonate al contesto esilarante de "Divorzio all'italiana". La pellicola si sviluppa su una narrazione molto buona, comunque (purtroppo) c'è qualche punto morto nella trama specie a metà film; in linea di massima non mancano sequenze farsesche e molto divertenti scandite da prodigiose inquadrature. Da prendere in considerazione la scena della riunione politica comunista con la folla che fragorosamente si esprime a dovere sulla moglie di Ferdinando Cefalù; grande la trovata dell'avvocato che fra giri di ridondanza e poesia funge persino (a tratti) da voce narrante e inoltre verso il finale fra le sequenze da annoverare (tecnicamente perfetta) quella del "popolo" che legge i giornali con la notizia del delitto d'onore!
"Divorzio all'italiana" resta un vero e proprio pilastro del Cinema italiano, a tratti davvero entusiasmante, Germi ricalca, riporta su pellicola un popolo, una mentalità satura di onore e rispetto, come quella siciliana, fra classe e caos; eleganza tecnica mescolata con dosi di un'allegra ed affascinante "sguaiatezza" di fondo che magnifica l'apparato narrativo e concettuale della regia.
Ironica, tagliente, attuale, divertente e non credo abbia eguali, né nel nostro paese né altrove. Un attacco all'articolo 587 del nostro codice penale affrontato con la risata grottesca, atta a ridicolizzare con ironia i capisaldi della nostra legislatura e perché no, a rivalutare l'ignoranza della gente, a volte molto più furba dei nostri aguzzini. La regia innovativa e frenetica poi non fa altro che rendere il film ancora più magnifico.
E devo dire che il fatto che non possa scrivere il nome del più grande attore italiano di tutti i tempi in un commento ad un film perché verrebbe censurato mi fa piuttosto incatzare.
Per me La commedia per eccellenza insieme alla Grande Guerra di Monicelli.Un ritratto grottesco e veritiero di una sicilia ancora radicatissima nelle sue tradizioni e nei suoi controsensi.Regia e fotografia sono ai massimi livelli e Mas*****nni offre una prova magistrale,una delle sue migliori,il ruolo di Fefè gli si cuce addosso e si ritaglia un posto d'onore nel numero dei suoi personaggi più riusciti.Figlio di un epoca d'oro che purtroppo non tornerà e di un autore coraggioso e purtroppo spesso dimenticato come Pietro Germi,questo capolavoro resterà a testimoniare la genialità del nostro cinema quando ancora contava qualcosina anche nel resto del mondo.Oggi ci restano i vari Moccia,Muccino e compagnia brutta,che amarezza....
Questi sono i film che hanno reso grande il nostro cinema, i film che ci rendevano famosi e grandi anche all'estero e da cui molti registi di Hollywood hanno preso spunto... Grandissima pellicola di Germi che, con Fellini, è stato il miglior interprete della commedia negli anni 60, un film che ha fatto scuola e che ha segnato la strada da percorrere per tutti i registi a venire. Germi è bravissimo nel rappresentare uno spaccato della realtà italiana, precisamente quella siciliana, nei primi anni 60 con tutti i suoi campanilismi, le credenze popolari, il bigottismo e la profonda religiosità, il senso dell'onore e la visione della donna, ma sempre con un filo di sottile ironia e senza prendersi mai troppo sul serio. La trama è sviluppata in maniera magistrale, non ci sono mai momenti morti e anzi con lo scorrere del film si fa sempre più interessante ed avvincente. I personaggi sono caratterizzati benissimo : il barone Fefè merita una menzione a parte, la moglie Rosalia rappresenta perfettamente il clichè della moglie petulante, noiosa e invedente (fantastico il monociglio e il baffetto :D ), ma anche tutti i caratteristi sono costruiti ad arte come ad esempio l'avvocato del barone, che è veramente gustosissimo con le sue arringhe iperletterarie che nessuno capisce. Mastro.ianni davvero eccezzionale in questo film, a mio avviso una delle sue migliori interpretazioni; è veramente assurdo come riesca a comunicare e rendere determinate situazioni solo con una smorfia od uno sguardo, come se parlasse con gli occhi. Pur essendo del 1961 anche la fotografia si attesta su buoni livelli, così come la colonna sonora che ben si accoppia all'atmosfera del film.
Insomma questo è IL cinema italiano, questa è una delle fondamenta della nostra commedia e penso che tutti gli amanti del vero cinema dovrebbero vederlo almeno una volta e pensare a quanto eravamo bravi e creativi un tempo, quando ancora Muccino & friends non avevano invaso i nostri schermi...
In un comizio politico tenuto in una città della provincia siciliana si dibatte, all’interno del più ampio tema dell’emancipazione femminile, sull’adelterio commesso da donna Rosalia ai danni del marito: il barone Ferdinando Cefalù.
Esponente del P.C.I.: “Perché è ormai storicamente accertato che anche qui da voi, nel vostro bel sud che io ho il piacere di visitare per la prima volta, è giunto alfine il momento di affrontare il secolare problema dell’emancipazione della donna, così come adesso è stato affrontato e risolto, per esempio, dai nostri confratelli cinesi. Pertanto, io vi invito ad esprimere il vostro democratico parere sul fatto, cioè a dire: quale giudizio sereno ed obiettivo merita la signora Cefalù”.
La folla: “BOTTANA!”
Pietro Germi tratteggia sarcasticamente la trivialità, la grettezza e la mentalità retriva radicati nel profondo sud-Italia, non però senza metterne in luce anche l’ ”ingenua” saggezza, di cui è depositario il popolino, fondata sulla cosiddetta santa ignoranza: saggezza che spesso si rivela sorprendentemente irrefutabile. Così dall’indignazione per il volgare linciaggio che subisce l’adultera si passa alla pulsione misogina scatenata dall’azione, anch’essa volgare, posta in essere dalla donna infedele nell’ultima scena.
Uno dei migliori film della Commedia all'Italiana, anzi dovremmo dire la Commedia all'Italiana per eccellenza visto che di Commedia all'Italiana si cominciò a parlare proprio in riferimento al titolo di questo grandissimo film di Germi. Capolavoro assoluto, imperdibile.
Commedia all'italiana, pura e semplice. Ovvero: mettici un buon regista, attori in parte, un grande protagonista (per me il migliore di sempre, in Italia). Ci aggiungi le caratteristiche della provincia siciliana, ottime musiche ma discrete, e una sceneggiatura che solo ad immaginarla si intuisce la sua genialità.
Al giorno d'oggi fare un film del genere, qui nel bel paese, sarebbe impossibile.
E con il piano sequenza su Tonino Gambacurta scatta del tutto il votone! Sceneggiatura superiore addirittura a qualsiasi appartamento di Wilder e degna del perfetto "A qualcuno piace caldo", un film che lo inserisco direttamente tra le pellicole più importanti e belle del panorama italiano di sempre. Fotografato divinamente consiglio a tutti la versione restaurata dalla Cristaldifilm, un B/N tra i più belli che ho visto. La commedia all'italiana di quel periodo d'oro che tutti noi conosciamo, una realtà tra l'altro che ignoravo del tutto, quella dell'attenuante dell'omicidio d'onore, per uno di quei film che durano troppo poco e che vorresti non finissero mai così in fretta. Germi e sceneggiatori si prendono anche, con cura, un pò gioco di quel che era ed è il nostro sistema giudiziario sfornando questo capolavoro incredibile dall'inizio alla fine. Ovviamente gran parte del merito va a Marcello Mastro.ianni che mi riesce sempre più difficile ritenerlo "il secondo", dopo quello che è forse, appunto, il più grande di tutti, Vittorio Gassman. Meritevoli tutte le altre interpretazioni, dalla moglie del barone, interpretata da Daniela Rocca, veramente brava nel passare dalla dolcezza svampita all'isterismo incontrollato, una parte per la quale Sandra Milo fece un provino. Bellissima e bravissima l'allora quindicenne Stefania Sandrelli, che per inciso mi ha commosso veramente tanto, intervistata per gli extra, quando ha fatto una sincera semplice e bella citazione o dedica a Mastro.ianni. C'è un'altra cosa che mi ha colpito molto, l'inserimento di un film come "La dolce vita" uscito appena un anno prima di questo, nel contesto funzionale della storia. Insomma un film che non credo possa non piacere.
Unica cosa, il tic! Santo cielo nella realtà è una di quelle cose che mi fa andare in bestia il sistema nervoso, è una di quelle cose che non sopporto vedere e sentire fare, sopratutto a tavola...ma sò sciocchezze!
Grande film di Germi che ha fatto il giro del mondo. Mastroianni all'apice della sua carriera e bravura (nomination all'oscar). Il tic labiale lo rubò affettuosamente allo stesso regista.
Ottimo film e, personalmente, lo preferisco a "I soliti ignoti". A differenza di molte altre commedie, questa pellicola, per quanto abbia anch'essa una base frivola e sentimentale, affronta tematiche interessanti e mai banali e riesce comunque ad offrire un prodotto piacevole e divertente. Ancora una volta, bravissimo Mastroianni con quel tic nevrotico del labbro.
Classico e lampante esempio di come per fare un grande film siano sufficienti una bella storia, una regia precisa e lineare, dei grandi attori. Non so come mai oggi non sappiamo fare piu´ pellicole di questo tipo. Probabilmente perche´ mancano questi tre elementi. Non ci sono piu´ grandi sceneggiatori (e magari mancano anche le idee), bravi registi, attori come Mas*****nni. Un film per nulla invecchiato, da vedere e rivedere per capire come una volta in Italia si sapeva fare cinema.
Un CULT! Film davvero eccezzionale. Grande sceneggiatura, grande regia, grande colonna sonora e Grandissimo attore! Praticamente perfetto! Un affresco dell'Italia del sud, quando ancora esisteva il delitto d'onore che rimaneva impunito. Tra il grottesco e il comico, con un Mastro.ianni in stato di grazia, che corre da una parte all'altra della casa come un pazzo, immagina tutti i modi possibili per uccidere sua moglie, si innamora di una ragazzina che potrebbe essere sua figlia, tutto questo contornato dal suo simpaticissimo tic . Grande e come sempre, pieno di impeccabile classe ed eleganza. Belle le ambientazioni calde ed intime. da vedere per forza!
Forse andrò controcorrente ma questo film che narra le vicende del barone Cefalù che cerca di liberarsi della moglie perchè infatuato da una giovane sedicenne (interpretata da una giovanissima Stefania Sandrelli) mi è risultato un pò noioso; il fatto di accentuare alcuni aspetti, ormai quasi del tutto del passato, dei siciliani e della Sicilia non mi è tanto piaciuto.
Questi sono i film che hanno reso grande il nostro cinema, i film che ci rendevano famosi e grandi anche all'estero e da cui molti registi di Hollywood hanno preso spunto... Grandissima pellicola di Germi che, con Fellini, è stato il miglior interprete della commedia negli anni 60, un film che ha fatto scuola e che ha segnato la strada da percorrere per tutti i registi a venire. Germi è bravissimo nel rappresentare uno spaccato della realtà italiana, precisamente quella siciliana, nei primi anni 60 con tutti i suoi campanilismi, le credenze popolari, il bigottismo e la profonda religiosità, il senso dell'onore e la visione della donna, ma sempre con un filo di sottile ironia e senza prendersi mai troppo sul serio. La trama è sviluppata in maniera magistrale, non ci sono mai momenti morti e anzi con lo scorrere del film si fa sempre più interessante ed avvincente. I personaggi sono caratterizzati benissimo : il barone Fefè merita una menzione a parte, la moglie Rosalia rappresenta perfettamente il clichè della moglie petulante, noiosa e invedente (fantastico il monociglio e il baffetto :D ), ma anche tutti i caratteristi sono costruiti ad arte come ad esempio l'avvocato del barone, che è veramente gustosissimo con le sue arringhe iperletterarie che nessuno capisce. Mastro.ianni davvero eccezzionale in questo film, a mio avviso una delle sue migliori interpretazioni; è veramente assurdo come riesca a comunicare e rendere determinate situazioni solo con una smorfia od uno sguardo, come se parlasse con gli occhi. Pur essendo del 1961 anche la fotografia si attesta su buoni livelli, così come la colonna sonora che ben si accoppia all'atmosfera del film.
Insomma questo è IL cinema italiano, questa è una delle fondamenta della nostra commedia e penso che tutti gli amanti del vero cinema dovrebbero vederlo almeno una volta e pensare a quanto eravamo bravi e creativi un tempo, quando ancora Muccino & friends non avevano invaso i nostri schermi...
"Divorzio all'italiana" è uno dei massimi esponenti della commedia all'italiana, nonché un capolavoro assoluto della cinematografia mondiale. Divertentissimo, acuto, irriverente e con un Mastro.ianni da pelle d'oca: si potrebbe parlare per ore dei punti di forza di questo capolavoro... Da segnalare la strepitosa performance di Pietro Tordi (l'avvocato De Marzi) che come caratterista è davvero stratosferico. Sinceramente il mio preferito rimane "I soliti ignoti", ma in tutta franchezza "Divorzio all'italiana" non ha assolutamente niente da invidiargli, seppur sia un film (un po’) diverso.
Davvero magnifico. Catania. Masr.torianni è impomatato, baffuto e figlio di un barone. Deliziosa la cugina Angela (un Stefania Sandrelli di solo 14 anni. Ne compirà 15 soltanto durante le riprese del film). Gaetano (detto Dedè) la spia appena puo', soprattutto - come nelle migliori tradizioni - dalle griglie delle finestre. La moglie, Rosalia con baffetti e monosopracciglio, è insopportabile, noiosa, troppo piena di attenzioni e petulante oltre ogni sopportazione L'odio si fa strada nel cuore di Pepè. La sua immaginazione si perde in mille fantasie per ottenere la sua libertà, ed è molto fervida. Magistrale Mastr.oianni, con quel tic all'angolo sinistro della bocca, sigaretta con bocchino sempre tra le labbra. Molte scene sono da morire dal ridere: il buco nel muro, il correre qua e là come uno spiritato per trovare prove, l'indifferenza apparente e la febbre ottenuta con i ricordi da militare...
Questi sono i film che ci hanno regalato fama all'estero. Questi film da antologia, immortali e - guarda un po' - senza nemmeno un 'effetto speciale'.
"Le serenate del sud. Le calde, dolci, snervanti notti di Sicilia. Durante tutto il tempo che ne ero stato lontano, il ricordo di quelle notti... o meglio: di una notte, aveva popolato le mie ore di rimpianti, di nostralgia. Badalamonte! 18.000 abitanti. 4.300 analfabeti. 1.700 disoccupati tra fissi e fluttuanti. 24 chiese, se ben ricordo, tra le quali si annoverano alcuni esemplari barocchi del 1.600...".
Non può mancare in nessuna cineteca che si rispetti... praticamente perfetto, uno dei capolavori assoluti del cinema italiano Peccato solo che la continua riproposta sulle reti televisive abbiano sfinito anche i più grandi ammiratori di Germi
spettacolare film. spettacolare attore. probabilmente la più grande interpretazione del genio camaleontico italiano Marcello Mastroianni e un'ottima prova del maestro della regia italiana Pietro Germi. questo film è uno specchio della società siciliana ai tempi de "La Dolce Vita" di Fellini (grande citazione) in cui con ironia viene rappresentato un divorzio in piena regola... all'italiana. divertentissimo e affascinante, tiene per circa due ore incollati allo schermo con la calda e suadente, ma un po' roca voce fuori campo di Cefalù (uno dei soggetti più riusciti del cinema) che ci racconta il suo piano perfetto e i suoi criminali pensieri sulla moglie accompagnata dalla musica tipica siciliana alquanto bella. un film indimenticabile giustamente premiato con l'ambito oscar alla miglior sceneggiatura.
Il delitto d'onore, tema scottante e spinoso, viene riletto in chiave sarcastica da Germi, che con la faccia da schiaffi di Mas*****nni trova un protagonista perfetto per incarnare un barone della profonda provincia siciliana, subdolo e "piccolo", intriso di disprezzo per la sua innamorata mogliettina con i baffi... innamorato della bellissima e giovanissima Sandrelli. Film eccellente che mescola sapientemente il riso all'amarezza, in un crescendo che culmina in un finale perfetto. Chi la fa l'aspetti.
Film molto divertente; un ritratto irriverente e divertito della Sicilia, dell'Italia e del concetto di "onore". Un Mas*****nni bravissimo soprattutto nelle scene in cui, nascosto nello studio scrive a se stesso lettere anonime recanti la parola "cornuto", o in cui si finge malato ed inappetente. Molto bella S. Sandrelli da giovane. Decisamente curati la sceneggiatura ed il montaggio. Ho apprezzato molto la scena finale!!! Un classico del cinema italiano da vedere.
nn posso credere ke nessuno abbia mai commentato qst classico..uno dei miei film preferiti italiani d sempre!germi regista forse spesso trpp sottovalutato..mastroianni veramente il Migliore (con la m maiuscola!).. contro ogni bigotteria!