In una periferia sospesa tra metropoli e natura selvaggia, dove l'unica legge sembra essere quella del più forte, Marcello è un uomo piccolo e mite che divide le sue giornate tra il lavoro nel suo modesto salone di toelettatura per cani, l'amore per la figlia Sofia, e un ambiguo rapporto di sudditanza con Simoncino, un ex pugile che terrorizza l'intero quartiere. Dopo l'ennesima sopraffazione, deciso a riaffermare la propria dignità, Marcello immaginerà una vendetta dall'esito inaspettato.
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La periferia della periferia. Compro-oro, sala slot e night con gli Angeli di Victoria's Lido: non manca niente nell'immaginario della feccia. Vite da cani randagi nel fango della spiaggia sbiadita. I dialoghi non esistono-giustamente visto il contesto degradato. Non bastano però gli sguardi persi nell'apnea desolata a fare breccia. Questa poetica dell'abbandono socio-culturale non mi ha ferito.