dogtooth regia di Yorgos Lanthimos Grecia 2009
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dogtooth (2009)

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locandina del film DOGTOOTH

Titolo Originale: KYNODONTAS

RegiaYorgos Lanthimos

InterpretiChristos Stergioglou, Michelle Valley, Aggeliki Papoulia, Mary Tsoni

Durata: h 1.34
NazionalitàGrecia 2009
Generedrammatico
Al cinema nel Luglio 2009

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Trama del film Dogtooth

Una famiglia di cinque persone è reclusa nella propria casa di campagna: i bambini, istruiti e completamente intrattenuti in casa, crescono pensando che gli aeroplani siano giocattoli e zombie i piccoli fiori gialli. Unico contatto con il mondo esterno è una vigilante della vicina fabbrica che il padre visita ogni volta che i bisogni sessuali del figlio devono essere soddisfatti. La felicità della famiglia finisce quando la vigilante offre un giocattolo alla sorella maggiore in cambio di qualcosa…

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Voto Visitatori:   7,65 / 10 (85 voti)7,65Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
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Voti e commenti su Dogtooth, 85 opinioni inserite

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Commenti negativiStai visualizzando solo i commenti negativi

zerimor  @  13/04/2024 17:47:01
   5 / 10
E niente, ho voluto vedere anche uno dei primi lavori più apprezzati di Lanthimos, ma il risultato per me non cambia. Per quanto la regia rispetto a suoi film più recenti qui sia più "asciutta" e quindi io la preferisca maggiormente, è proprio l'esposizione che non mi garba per niente. L'ispirazione alla direzione stilistica di Haneke, come molti sottolineano, si nota ma secondo me c'è un abbisso per quanto concerne la "poetica" di comunicazione nonché la capacità di destabilizzare tramite le immagini a schermo, in questa pellicola - e in generale nel cinema del regista greco - molto poco incisive, a mio avviso.
Francamente non ho "accusato" nemmeno il benché minimo senso di disagio che il film si prefigge di trasmettere.
Solo il finale fa si che il mio voto non sia inferiore.

pak7  @  22/11/2023 12:14:35
   4½ / 10
"Vuoi che dica a papà che mi hai fatto leccare la tua tastiera?"
Quanta fatica sprecata per un film che poteva essere tutt'altra cosa ed invece è un richiamo per allocchi, senza uno straccio di spiegazione di tutto quello che sta accadendo in quella casa.
Mi ha fatto quasi schifo vedere tutta quella volgarità: non discuto il nudo (forse un po' troppo).
Mezzo voto in più per la fuga finale, quasi un disperato e immotivato tentativo di libertà.

76mm  @  01/12/2022 17:19:01
   5 / 10
Il prode Dario Argento, parlandone come da vivo (artisticamente parlando, s'intende), disse un giorno la seguente frase, che a mio avviso dovrebbe essere recitata come un mantra da tutti coloro che vogliono cimentarsi nel fare cinema: "Nel corso della mia carriera ho imparato che se riesci a costruire un universo coerente, per quanto folle esso sia, hai già ottenuto la sospensione d'incredulità necessaria a raccontare quello che vuoi".
Amen.
Tralasciando il fatto che Argento predica bene e razzola male, in quanto sono 40 anni che non riesce più a trasporre sullo schermo questa sua lodevole dichiarazione d'intenti, direi che comunque ha fatto centro…fondamentalmente il Cinema è questo, l'abilità di creare un universo fittizio che abbia però quel minimo sindacale di coerenza interna tale da riuscire ad instaurare un tacito accordo con lo spettatore che dovrà entrarci, che potrà così abbandonarvisi sospendendo l'incredulità ed accettando di buon grado anche gli accadimenti più folli.
I vari Lynch, Bunuel ed Haneke, tanto per citare i nomi dei registi ai quali Lanthimos è stato spesso accostato, sono sempre riusciti (salvo rare eccezioni) in questo intento… il greco in questo caso non ci ha neanche provato, o se l'ha fatto, comunque ha fallito.
E spiace, perché quello che si vede sullo schermo è buono, molto buono…a livello tecnico, artistico e anche contenutistico (molto interessante in particolare il discorso sull'importanza del linguaggio come forma di controllo, che non avevo mai visto, a memoria, affrontato in un film…non con queste implicazioni almeno).
Il problema è quello che NON si vede sullo schermo, ovvero quello sforzo che il regista avrebbe dovuto fare (e non ha fatto) per dare una coerenza di fondo all'universo generato, provocando (almeno su di me) una sorta di rigetto, di rifiuto a partecipare al suo gioco.
Come si può riuscire ad entrare consapevolmente e ad accettare le regole di un universo dove sia anche solo vagamente comprensibile quello che accade in quella villa, senza che ne venga fra l'altro fornita alcuna possibile motivazione?
Qualsiasi cosa t'inventi non sta in piedi…forse per questo non ci ha neanche provato.
Va accettato così com'è. Punto. Però a me non sta bene.
Per favore evitate di ripetermi che lo spettatore deve avere un ruolo attivo e che è compito suo quello di cercare di ricostruire le regole di un universo inventato da altri…sì sì lo so, abbasso gli spiegoni e la pappetta pronta e predigerita di certo cinema paratelevisivo, sono d'accordo, ma non dimentichiamoci che è lo spettatore che paga il biglietto (o il dvd nel mio caso) e non deve essere lui a farsi venire l'emicrania per lo sforzo di pensare a come rendere coerente un universo del quale il suo creatore (il regista) non ha voluto preoccuparsi.
Io mi sono rotto.
Il voto è quindi la media fra quanto ho visto e quanto NON ho visto sullo schermo, che sia 7 e 3, 8 e 2, 9 e 1 o 10 e 0 poco importa…la matematica, al contrario delle fondamenta su cui si regge questo film, non è un'opinione.

Burdie  @  12/12/2020 23:22:16
   3 / 10
...no, no e poi no! Inutile!

litoos  @  18/09/2020 20:52:32
   5 / 10
Ho apprezzato Lanthimos in The lobster e Il sacrificio del cervo sacro, ma questa volta proprio non ho capito quale messaggio volesse fare passare con questo film. Non ha niente di brutto ma neanche niente di interessante. Delusione

Spera  @  29/08/2013 14:44:20
   5 / 10
Mi spiace andare controcorrente.
Adoro il cinema d'autore e questa pellicola greca ha diverse potenzialità per erigersi a capolavoro del cinema d'essai.
Purtroppo però durante lo svolgimento della vicenda , affrontato in maniera povera e piatta, il film non raggiunge mai il coinvolgimento dovuto. Peccato perchè l'idea di base è di una potenza assurda ma pare non colpirti mai, sembriamo sempre fermi ai primi dieci minuti di film.
In principio non si capisce bene ciò a cui stiamo assistendo: una famiglia, di cui solo il padre esce per andare al lavoro, reclusa in una casa divisa dal mondo esterno da uno steccato altissimo ai cui figli viene data un educazione diversa, diversa da quella che siamo abituati a vedere nel mondo come lo conosciamo. Il mondo è quello che ti viene fatto credere sia, non quello che è oggettivamente. Tutto e reale la fuori e tutto diventa assolutamente finto e inutile nella casa dove le regole del mondo sono le regole insegnate dai genitori ai loro figli.
Arrivati alla fine si rimane con parecchi interrogativi senza risposta, a mio avviso dovuti anche a diversi buchi nella sceneggiature e carenze nella costruzione e sviluppo della storia che si rivelano però determinanti nel giudizio finale.
La regia, distaccata, lenta e statica, si presta bene a documentare la vita di questo "piccolo mondo famigliare"... malato e nichilista. Ma quindi? Anche distaccandosi dal mondo esterno, il terribile mondo esterno, non mi pare che le cose vadano meglio, anzi si crea come uno specchio del mondo la fuori: competitivo, violento, osceno. Inutile.
Inoltre l'ho trovato volgare (secondo me facevano sesso davvero gli attori)e ripetitivo. Alla terza scena di sesso esplicito pensavo di vedere un film porno, scelta che non ho condiviso e dopo l'incesto e la 4 leccata...beh... mi ero davvero stancato.
Insomma la vicenda viene raccontata in modo piatto, da attori piatti diretti da un regista che voleva dire qualcosa di grande che però non è riuscito a dire...se non nel dopo film leggendo alcune recensioni perchè molte cose non le ho capite subito e forse ancora ora faccio fatica, è necessario ammetterlo; quando ci si trova davanti ad un opera così drammaticamente delirante e distaccata dalla realtà tutto risulta essere e non essere al tempo stesso.
Come sempre evito i soliti, inutili paragoni con altri registi; ormai basta che qualcuno faccia un film un pò strambo o visionario che si cita immediatamente i vari Trier, Lynch, Jodorowski, Haneke qui in primis, ecc. Che poi i nomi sono sempre li stessi, ormai sembra una moda paragonare i registi a Lynch e Trier.
Ma fortunatamente non è prerogativa unica di questi artisti fare un certo tipo di cinema. Ogni opera va valutata nella sua unicità senza essere condizionati dalla somiglianza o ispirazione a grandi registi contemporanei che possono instaurare controproducenti valutazioni nella mente dello spettatore. La mente deve essere libera; se poi si accende una discussione su possibili paragoni se ne può parlare ma non affronterei l'argomento nella diretta valutazione al film. Solo poco tempo fa successe la stessa cosa con "Solo dio perdona".
Finale assolutamente troppo aperto all'interpretazione che mi lascia davvero insoddisfatto chiudendo il film in modo molto furbo: Abbiamo una messa in scena che ci fa vedere una data situazione ma non c'è approfondimento alcuno di questa storia, non vi è la minima caratterizzazione dei personaggi, non vi sono ne cause ne ragioni o sono lasciate troppo all'immaginazione dello spettatore. E per questo non vi è mordente, non vi è coinvolgimento.
Per dato motivo di questo film mi rimarrà un ricordo fiacco e sbiadito, un sapore amaro che sputo a terra pensando a quanto sarebbe stato dolce se fosse stato maturo.
Ero rimasto così contento dell'ultimo "Taxidermia" che ho trovato così sublime e geniale...qui purtroppo non sono riuscito a trovare lo stesso piacere per l'esperimento.
"Leccatina di tastiera?" pfff...maddai siamo seri, mi sono sentito piuttosto preso in giro mi spiace ma non arriviamo alla sufficienza.
Apertissimo a possibili spiegazioni o interpretazioni che chiariscano alcuni passi del film che forse ancora non ho chiare(meriterebbe una seconda visione a cui per il momento dubito mi abbandonerò)ma sarebbe difficile cambiare idea sul giudizio complessivo dell'opera.

1 risposta al commento
Ultima risposta 13/04/2019 17.55.56
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Invia una mail all'autore del commento RubensB  @  09/01/2013 13:39:00
   5 / 10
Fotografia e regia elementari. Qualche sprazzo di idee che non sono portate a compimento, come il film ed il suo finale "aperto". Leggo paragoni con Haneke e Von Trier, imbarazzanti.

1 risposta al commento
Ultima risposta 01/09/2013 14.22.52
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barone_rosso  @  11/08/2012 21:57:27
   2 / 10
Ma che cos'è sta roba? Come si fa ad avere un'idea di base interessante, e costruirci sopra un film così insulso? Attori che sembrano dei pesci lessi, trama priva di senso, nessuna analisi dei personaggi, trama inesistente, nessun approfondimento, zero di zero.

2 risposte al commento
Ultima risposta 02/10/2012 19.22.27
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