Salvador Mallo, un regista nel crepuscolo della sua carriera, riflette sulle scelte che ha fatto nella vita come il passato e il presente arrivano schiantandosi intorno a lui.
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Si arriva a un punto nella carriera di un regista in cui, inevitabilmente si deve raccontare di se stessi. Non so se è una dinamica narcisista oppure improvvisamente un produttore arrivi da Almodovar e gli chieda "Pedro ma perchè non parli un pò di te?" Ho sempre trovato operazioni simili fastidiose per vari motivi, il primo è che per parlare di sè bisogna parlare di altro, la personalità dei registi emerge anche senza dedicarsi ad operazioni così didascaliche. Il secondo punto lo si può sintetizzare con un : ma chissenefrega.
Ricchi artisti annoiati che riempiono i loro vuoti con droghe, alcool e seghe mentali. Ho trovato il film terribilmente banale ma soprattutto verboso e noioso. In una parola insopportabile.