duel regia di Steven Spielberg USA 1971
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duel (1971)

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locandina del film DUEL

Titolo Originale: DUEL

RegiaSteven Spielberg

InterpretiDennis Weaver, Jacqueline Scott, Eddie Firestone, Lou Frizzell, Gene Dynarski, Lucille Benson, Tim Herbert, Charles Seel, Shirley O'Hara, Alexander Lockwood, Amy Douglass, Dick Whittington, Carey Loftin, Dale Van Sickel, Shawn Steinman

Durata: h 1.30
NazionalitàUSA 1971
Generethriller
Tratto dal libro "Duel" di Irvin Shaw
Al cinema nel Novembre 1971

•  Altri film di Steven Spielberg

Trama del film Duel

David Mann, commesso viaggiatore, sorpassa con la sua auto un'enorme autocisterna. Sarà l'inizio di un incubo, con il misterioso conducente di questa intenzionato a dargli la caccia e ad ucciderlo.

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Voto Visitatori:   7,95 / 10 (212 voti)7,95Grafico
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Voti e commenti su Duel, 212 opinioni inserite

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Strix  @  08/02/2018 22:34:08
   6 / 10
No vabbè. La media dell'8 proprio no.

Capisco che è il primo di Spielberg, capisco che ci sono elementi interessanti, ma alla fin fine resta un mediometraggio palesemente imbottito di filler per arrivare alla canonica ora e mezza. Troppo noioso e monotono per i 90 minuti, probabilmente anche per i 74 originali.

Tra l'altro, capisco il budget ristretto ma le scene d'azione sono alquanto banali, da un road movie mi aspettavo qualcosa di più arguto.

Ed è pure invecchiato male.

Ok tutto, ma 8 proprio no.

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/09/2018 11.33.48
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Jolly Roger  @  13/02/2014 01:15:00
   9 / 10
Rivisto ieri per la ventesima volta credo, ma a differenza delle altre, questa volta in lingua originale.
Girato nel 1972 in soli 13 giorni…e con un budget ridottissimo… ma da un regista che dimostrava fin da subito un talento impressionante!!! Stiamo parlando di storia del cinema!

Mi sono trovato a ragionare su due fattori.
Il primo è il tempo. Da quando il film è stato girato sono passati 42 anni, che praticamente equivale…alla metà del tempo che ci è concesso di vivere quaggiù.
Il secondo, che va di pari passo col tempo, è il cambiamento.
Chi vede oggi DUEL per la prima volta (ma anche chi lo rivede per l'ennesima volta come me) non può che rimanere un po'…perplesso dal comportamento del protagonista, e chiedersi, ad esempio: "Ma perché non fa retromarcia e non se ne torna a casa?! Perché non passa una notte in albergo e riparte il giorno dopo quando l'autocisterna sarà ormai lontana? Perché non chiede aiuto a qualcuno quando è fermo alla stazione di servizio?"
Tutto vero, domande legittime! Il problema è che DUEL è uno di quei film che non può essere attualizzato.
Il mondo è troppo cambiato. La tecnologia ha fatto passi da gigante e con essa anche la mentalità. Oggi, già dalla primissima scorrettezza compiuta dall'autocisterna, qualsiasi automobilista afferrerebbe il cellulare per denunciare la cosa…e la brutta avventura si concluderebbe ad un posto di blocco qualche chilometro più avanti. Ma 40 anni fa non c'erano i cellulari…e forse anche la soglia di sopportazione di fronte ad un sopruso era un po' più alta, magari anche proprio a causa della mancanza di questo strumento di connessione con il mondo civile che sta sempre nella nostra tasca.
Come pure erano più alte l'indifferenza - e quindi la soglia alla quale si poteva sperare di ottenere l'interessamento o l'aiuto da parte di altre persone. Infine, sempre per restare in tema di progresso, a quell'epoca un appuntamento di lavoro era meno procrastinabile rispetto ad oggi…perché non potevi di certo sostituirlo con una videoconferenza su skype!
Aggiungiamoci l'ultimo ingrediente, quello fondamentale per spiegarci il comportamento di David: la schizofrenia.
David è un piccolo borghese, fa una vita tranquilla e non vuole problemi, ma lì su quella strada, nel bel mezzo del nulla, si trova di colpo proiettato nella giungla di un milione d'anni fa, dove le regole non valgono più, dove si trova davanti un nemico che non scherza e che sembra disposto a tutto, a morire, ma anche ad uccidere.
Tutto ciò destabilizza completamente l'equilibrio mentale di David, trascinandolo in un loop schizofrenico: egli ingigantisce il problema perché non lo conosce e non se lo sa spiegare, pertanto non riesce ad affrontarlo. Non riesce a prendere la decisione corretta. Addirittura, non riesce nemmeno a comunicare agli altri il proprio stato di frustrazione ed il proprio bisogno di ricevere aiuto (emblematica la scena dell'autogrill, dove si immagina le reazioni che gli astanti potrebbero manifestare di fronte ai suoi tentativi di richiesta d'aiuto).
Allo stesso tempo, però, David non riesce a rinunciare a quello che percepisce come un diritto inviolabile: percorrere quella dannata strada, senza che un pazzo qualunque pretenda di rovinare i suoi piani.
Proprio nel bel mezzo di questa schizofrenia, in lui, piccolo borghese, si realizza qualcosa di magico: Il richiamo della foresta, che però prende una strada tutta sua: non un richiamo di violenza che allontana l'uomo dalla civiltà, ma un richiamo al trionfo della civiltà a costo di usare la violenza. Lui è la scimmia civile che elimina la scimmia violenta, usando i suoi stessi mezzi, cioè la violenza, il Duello, senza esclusione di colpi, per un fine che giustifica qualsiasi mezzo.

Un profondo affetto è quello che provo per DUEL. E' il primo film della mia epoca…che mi pare un film di un'altra epoca!
DUEL è come una persona cara, alla quale col passar del tempo son spuntate le rughe sul viso. Ma io non le vedo…anche se le guardo, il bene che gli voglio mi impedisce di vederle.

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Ultima risposta 13/02/2014 17.17.30
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alepr0  @  20/12/2012 21:47:07
   6½ / 10
Bel film thriller con una tensione crescente ambientato nelle terre desolate del Texas se non vado errato. Film interessante anche se non lo reputo un grande film.

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Ultima risposta 08/12/2013 18.27.57
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edmond90  @  24/11/2011 11:55:02
   7 / 10
Buon esordio di Spielberg,ma non griderei al capolavoro.
La storia è abbastanza inverosimile però il buon Steven riesce ad evitare vistose cadute di tono e mantiene la tensione viva durante tutta la durata della pellicola.

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Ultima risposta 25/11/2011 09.18.43
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  12/12/2010 13:23:01
   7½ / 10
In un viaggio di lavoro tra i tanti, è un sorpasso come chissà quanti altri, il movente di un duello assurdo.
Grosso, rugginoso, scorbutico, il rivale misterioso sembra rappresentare il mondo proletario, un mondo di fatica e polvere; fuma come un vecchio operaio, ha voce prepotente, è collega del treno merci il cui fischio gli risponde. Un mondo pericoloso come dimostra la scritta "infiammabile" (quasi un tatuaggio) che reca sul retro, maschio, anche delinquente. Eppure sembra, nel suo agire rozzo senza ragionamento, l'autocisterna avere un codice proprio: aiuta il bus dei bambini o libera gli animali ingabbiati.
Ma chi sia veramente rimane un enigma. E' un demone senza identità come per Spielberg sarà poi lo squalo, un mostro metallico dalla velocità e potenza inaspettate. Di sicuro, rappresenta tutto ciò che non è il protagonista, l'omino banale e benestante partito dalla città con la sua macchinina e entrato in una giungla sabbiosa e assolata. L'autocisterna lo dileggia e umilia in tutti i modi, vuole ucciderlo ma divertendosi; il film si pone anche come una satira alle paranoie del cittadino e marito comune di fronte al fatto estraneo, ad un inconveniente ingigantito dalla mente dell'uomo che ne destabilizza la routine, ora alieno e non più comodo in una realtà sconosciuta e allucinante, preso da pensieri morbosi.

Le grandi strade desertiche, torride del Texas offrono uno scenario perfetto. Eppure penso che l'inquietudine di cui il film si caratterizza non sia un accordo nelle corde di Spielberg; non s'avverte fino in fondo, almeno per me; il racconto sfiora talvolta il ridicolo (volontario o involontario?), ma resta notevole nella suspense, di cui il regista è già maestro al suo esordio.

L'immagine migliore è forse quella dei cow boy seduti in fila al bancone, quasi a suggerire che l'identità del camionista oscuro si nasconde non dietro un singolo individuo, ma a un popolo intero, diversamente conformato da quello dell'uomo borghese e a lui ostile. Bella anche la discesa finale del mostro nel suo inferno di polvere.

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Ultima risposta 18/12/2010 12.22.25
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baskettaro00  @  09/06/2009 16:04:20
   5½ / 10
mi dispiace rovinare la media ma qst film è uguale,noioso e scontato x tt la sua durata!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Ultima risposta 14/08/2011 18.33.00
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  16/03/2009 22:37:46
   8 / 10
Un grande esordio per Spielberg che confeziona un thriller particolare e innovativo per l'epoca. Grandi momenti carichi di tensione. Imperdibile.

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Ultima risposta 16/03/2009 22.47.31
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Neu!  @  18/02/2009 19:48:30
   9½ / 10
è incredibile come mettiate voti così incerti a questo capolavoro assoluto e li teniate per "lo Squalo", che ne è un imbarazzante brutta copia. il primo e il migliore Spielberg

6 risposte al commento
Ultima risposta 23/09/2009 09.23.35
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  06/02/2009 19:02:35
   6½ / 10
Direi che la stragrande maggioranza dei registi alla geimsuon - e anche lo stesso spilby, vista e considerata la sua meravigliosa parabola discendente grondante di retorica - dovrebbero guardare con attenzione questo film. E poi magari evitare di girare improbabili ******.
Assolutamente perfetto nella costruzione della suspence, con stacchi ripetuti e sempre azzeccati nell'angolazione.
Fine lati positivi.

Aspetti negativi:
Mi ha annoiato. E ci sono pure errori nella disposizione delle luci, trascurabili ma ci sono.

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Ultima risposta 07/02/2009 15.28.51
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  24/01/2009 12:20:27
   7 / 10
Bell'atmosfera per un "on the road" fatto bene e molto curato.
Un'odissea sulla strada fatta bene, con al giusta atmosfera.
Merita una visione.

buono. 7

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Ultima risposta 24/01/2009 12.22.40
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BlackNight90  @  28/12/2008 23:28:54
   8 / 10
Quando Spielberg era ancora un genio riusciva a rendere anche l'idea più sempliciotta un film imperdibile. Con 2 soldi, un catorcio e una vecchia cisterna il giovane regista riesce a trasmettere una grandissima tensione nonostante l'altalenante sceneggiatura, le riflessioni del protagonista riferite dai suoi monologhi interiori rendono bene l'idea della paura che si proverebbe in una situazione simile, bravo il poco conosciuto Weaver.
Eccezionali alcuni movimenti di macchina, frenetici e perfetti a ricreare l'ansia di un duello contro un avversario ignoto quanto malato, del quale non si vede mai la faccia ma che aleggia nell'aria, ma in qualche modo visibile nel volto del protagonista sempre in primo piano.
Date retta a me e non ascoltate il tizio che mi precede, non perdetevi questo gioiellino di Spielberg.

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Ultima risposta 24/01/2009 12.31.01
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inferiore  @  28/12/2008 22:53:47
   4½ / 10
Il film che lancia Spielberg nel cinema che conta non mi ha fatto nessun effetto, possibile? Si, se questi è praticamente identico per tutta la durata e di una prevedibilità fuori dal comune.
L'idea di base è semplice e buona ma è stata sviluppata male dal regista, l'innovatività dell'antagonista misterioso è discutibile, una nota positiva sono le inquadrature e l'ambientazione della stradina semi deserta che può sembrare banale ma è una delle poche cose che si possono apprezzare nel primo (misero) Steven.
In fin dei conti è un film che va visto per il signore che sta alla regia ma come sostanza sarebbe da scartare immediatamente.

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Ultima risposta 25/01/2009 00.16.28
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topsecret  @  20/11/2008 16:05:10
   8 / 10
La prima volta che vidi questo film, tanti anni fa, lo feci in maniera superficiale tanto che il mio commento fu più o meno questo: " Eh, ohu, beh?". Dopo che l'ho rivisto qualche mese fa, il mio giudizio è notevolmente cambiato e in positivo, ovviamente. Innanzitutto è un film di S.Spielberg e non è poco, in più ha un ritmo serratissimo che non da tregua e poi è molto imprevedibile, anche se la storia è abbastanza semplice e lineare. In conclusione, un road movie semplice, ma efficace.
Da vedere e rivalutare.

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Ultima risposta 24/01/2009 17.21.49
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JOKER1926  @  17/08/2008 20:47:54
   6½ / 10
"Duel" di Steven Spielberg è una pellicola "rivoluzionaria", inedita, particolare…
Il regista crea un gran bel film, pochi protagonisti e tanti pregi!
David Mann il nostro protagonista sarà impegnato con una grandissima autocisterna…
Film con un ritmo lentissimo (forse in questo caso non è un difetto, anzi…)
La fotografia non è eccelsa, gli attori (i pochissimi attori) recitano bene…
Il "gioiellino" di Steven nasconde qualche piccola metafora di vita, l'uomo rappresenta indubbiamente la "logica", la freddezza, l'intelligenza…
Il grande mezzo (guidato da una persona non identificata) è l'ottusità, l'arroganza che alla fine sarà nettamente sconfitta…
Film lineare, semplice e incredibilmente entusiasmante!
In pratica "Duel" si svolge interamente sulle grandi strade (deserte e afose), il nostro David dopo mille peripezie riuscirà ad avere la meglio sul "gradasso"…
In alcuni parti della pellicola c'è addirittura anche un po' di tensione!
Il finale è ben fatto, forse un po' scontato, buona la scena del bar (si raggiunge l'apice con l'episodio della birra!)…
Questa scena si allontana dalle altre (per via dello scenario).
Il lavoro cinematografico del regista comunque presenta qualche piccola pecca, alcune cose sono improbabili, forzate e praticamente impossibili…

La pellicola ovviamente non è un Capolavoro, ma in linea di massima è discreta, Spielberg (al suo esordio cinematografico) compie l'impresa confezionando un film unico e originale…
Da questo film nascono altre pellicole (e quasi sempre si tratta di irritanti flop)…

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Ultima risposta 19/09/2008 16.59.33
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gambero  @  21/03/2008 12:29:33
   6½ / 10
non mi ha entusiasmato più di tanto, mi aspettavo molto di più da questo film, buono l'esordio di spielberg da regista in un lungometraggio cmq.. la trama è molto originale visto l'anno in cui la pellicola è stata girata e il ruolo del protagonista, mentalmente instabile, è ottimamente interpretato da dennis weaver, però sinceramente mi sarei aspettato maggiore suspance ed effettivamente la faccenda che non riesca a seminare il camion è inverosimile!! cioè poteva tornarsene indietro e volevo vedere come l'avrebbe raggiunto senza sapere dove fosse!!se si pensa che però è stato girato nel 1972 con un budget limitatissimo ed è un esordio alla regia non si può non dare la sufficienza piena!! da vedere.

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Ultima risposta 26/03/2008 12.54.52
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lupin 3  @  16/03/2008 03:21:38
   6½ / 10
Carino anche se mi è sembrato inverosimile...

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Ultima risposta 26/03/2008 12.57.38
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conway  @  26/11/2007 11:20:52
   7½ / 10
Tensione altissima dall'inizio alla fine, grande ritmo, grande montaggio, idea semplice ed efficace.
Un paio di bloopers abbastanza scandalosi.

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Ultima risposta 26/11/2007 13.08.52
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Mirea  @  03/09/2007 09:49:57
   5 / 10
Anche a mio parere la media di questo film (di un giovanissimo Spielberg), è eccessivamente alta.
E' vero che bisogna tener conto che la pellicola ha i suoi anni, e che le idee erano diverse da quelle di oggi, e anche i mezzi, ma dare 8 o 10 OGGI ad un film così (forse negli anni di uscita era un voto giusto) è davvero troppo.
Ho iniziato a guardarlo i primi minuti, e mi dicevo "partirà ora una trama..."! 20 minuti, "partirà..."! 40 minuti... "partirà..."! Dopo un'ora ho spento, mi stavo addormentando (non avevo finito di vederlo).
Poi ho saputo la media che aveva (+ di 8) e mi sono detta "magari non ho visto la parte più bella, magari doveva ancora partire (dopo 50 minuti??), magari il finale è bellissimo"...
Allora mi sono rimessa a guardare il pezzo che rimaneva. Insomma sono arrivata alla fine.. Deludente. Un film che per quasi un'ora e mezza è tutto uguale; noioso, non ci sono personaggi.. E soprattutto non ha un senso.

5.

7 risposte al commento
Ultima risposta 05/09/2007 11.32.39
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statididiso  @  22/05/2007 10:22:24
   8 / 10
molti lo hanno paragonato a "The Hitcher". in effetti, i due film hanno diversi punti in comune (primo fra tutti, il fatto di essere due "road movie"); ma, in "Duel", protagonista è un'autocisterna (non vediamo mai chi la guida) mentre, in "The Hitcher", è Rutger Hauer a vestire i panni del cattivo (entrambi, cmq, sono la personificazione del male e sono privi di caratterizzazione - che, x una macchina, è pure normale). la scelta di nascondere l'identità del camionista è stata, cmq, una scelta di King, l'autore del romanzo; ma il regista l'ha rafforzata (sembra quasi che il "bestione" goda di vita propria, una macchina da guerra nel vero senso della parola, con la quale non è possibile scendere a compromessi). forse, a tratti, risulta un pochino monotono e la recitazione un pò "forzata" (anche un pò irreale, ma qualcosa si deve pure inventare x aumentare la tensione). avrei anche evitato di inserire le scene che riguardano la moglie. in conclusione, ho preferito il film di Harmon, probabilmente impressionato dalla prova immensa di Rutger Hauer (il personaggio + cattivo che, a mio avviso, abbia mai recitato).
VOTO 8!! L

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Ultima risposta 27/02/2009 14.32.45
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  19/05/2007 20:06:09
   7½ / 10
L'esordio di Spielberg per il cinema, gasp... un rutilante, vorticoso, appassionante thriller che mi incatenò alla poltrona fino all'ultimo minuto, con una tensione letteralmente al cardiopalmo... se lo rivedessi oggi, perderebbe qualcosa: credo sia un film eccellente soprattutto per l'indubbia capacità tecnica dell'autore, certe sequenze (come l'autocisterna in lontananza che si vede dallo specchietto retrovisore) sono memorabili, mentre in tutta franchezza non penso che l'obiettivo di raccontare le paure dell'essere umano, la sua eterna lotta con le prove impervie della vita, sia riuscita completamente a raggiungere il suo intento: ma ecco che, innescando il nonsense e il gusto del paradosso o del fantastico (non si vede mai chi è alla guida dell'autocisterna e se c'è davvero qualcuno) Spielberg riesce a persuaderci anche attraverso una semplice attenuante citazionista.
Warren Oates è stato un grande caratterista e merita di essere ricordato a lungo (memorabile il suo "Dillinger")

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Ultima risposta 20/09/2008 19.21.49
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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  03/08/2006 15:46:18
   9 / 10
Folgorante esordio alla regia per Spielberg che realizza un film dallo sviluppo semplicissimo, ma che non cala mai di tensione per la sua capacità di rendere realistico e "vicino" allo spettatore il duello tra David Mann con la sua auto e il "mostro".
Grande il lavoro registico che mira all'immedesimazione dello spettatore con il protagonista: diventerà una costante del cinema di Spielberg (arrivando anche all'esasperazione).
Da vedere assolutamente.

4 risposte al commento
Ultima risposta 10/08/2006 09.03.33
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alex91  @  26/07/2006 21:43:09
   9½ / 10
signori, questo è puro cinema.
solo un'auto e un camion, niente altro; pochissimi dialoghi.
angosciante, superbo.
spielberg è un grande...

1 risposta al commento
Ultima risposta 26/07/2006 23.41.34
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Living Dead  @  21/07/2006 11:17:18
   8½ / 10
Girato il 12-13 giorni circa, Duel è un vero è proprio gioiellino, un piccolo road-movie. Girato con pochi soldi ma molte idee, riesce ad inquietare lo spettatore, sia per la portanza del gigantesco camion: sporco, veloce(in realtà non lo era) e potente, sia per la misteriosa figura del camionista il quale non si vede mai in faccia ma la sua pazzia viene confermata guardando le svaraite targhe che ha sul camion:; erano quelle dei veicoli da lui distrutti.
Grazie a questo Duel potè girare Jaws, impostato nello stesso modo.
Di pecche ne ha, per esempio si vede Steven nel riflesso del telefono quando si ferma da Snakearama oppure spesso si vede l'ombra della telecamera.
Ma dati i pochissimi mezzi di cui aveva a disposizione Spielberg, si deve assolutamente riconosce la riusceita di questo bellissimo e accattivante road-movie.

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Ultima risposta 03/08/2006 20.35.24
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Someone  @  03/05/2006 13:34:30
   7 / 10
Considerando l'anno in cui è stato fatto devo dire che è un gran bel film. La trama è molto esile (la lentezza a tratti eccessiva), ma gli scenari e le scene di azione presenti in questo debutto cinematografico di Spielberg sono una cosa che difficilmente si dimentica. Non l'ho mai stimato particolarmente come regista, ma devo dire che in questo lavoro è riuscito a dare il meglio di se. Da vedere!

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Ultima risposta 04/06/2006 14.40.50
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daniele10  @  29/11/2005 13:04:44
   4 / 10
Cavolata inverosimile di un grande regista agli esordi, non riesco a capire come si possa osannare un regista che agli esordi ha fatto tante cavolate (squalo escluso), e criticarlo poi per autentici capolavori (ryan, jurassik, schindler ecc. ecc.).

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Ultima risposta 10/03/2009 18.05.53
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ulisseziu  @  23/08/2005 19:04:34
   9 / 10
datemi una cameraaaaaaa!!!... che cosa ne vuoi fareeeeeee???......
vi voglio far vedere...... come si gira un film!!!....

Un uomo inetto ed incapace di affrontare le difficoltà di tutti i giorni si trova "costretto" per forza di cose ad affrontare un duello in cui si gioca la vita.
Spielberg dimostra che con una macchina, un camion ed un uomo, senza location se non la strada (sparuti bar ogni tanto) senza attori se non il protagonista (qualche comparsa che non fa mai più di 5 minuti) si riesce a girare un film che ti incolla allo schermo e che ti tiene in tensione fino all'ultimo.

Mi immagino dopo l'ok della produzione...

" beh con due lire ho fatto un film. E' bello e si regge solo sulla mia spettacolare tecnica registica, ora riempitemi di soldi così posso diventare il re di hollywood e fare tutte le c.a.z.z.at.e che mi pare!"

Troppo originale...

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Ultima risposta 23/08/2005 20.32.20
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  19/06/2005 19:05:42
   9 / 10
esordio col botto di spielberg,90 minuti di pura adrenalina...GE-NIA-LE.

2 risposte al commento
Ultima risposta 06/08/2005 08.45.59
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DocSerg1  @  19/06/2005 17:29:23
   8 / 10
Mi vedo costretto a votare il film per migliorare la media rovinata da un commento delirante di Silvhia80.

Sicuramente questo è il iflm + originale di Spielberg che poi si è dato alla banalità spettacolare

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Ultima risposta 20/06/2005 12.26.20
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Skorpio  @  20/12/2004 22:00:48
   9 / 10
David Mann è un uomo civile, un piccolo borghese che vive le sue frustrazioni, prima tra tutte la paura del confronto fisico. In parole povere, è uno s****to. Lo troviamo mentre attraversa un deserto a bordo della sua piccola e brutta macchina, ascoltando programmi insulsi alla radio. Ma lungo la strada lo attende una gigantesca autocisterna guidata da un misterioso camionista di cui i vetri sporchi o i riflessi del sole infuocato ci impediscono di scorgere il volto...

L'autocisterna stessa diventa il simbolo della violenza cieca e della sopraffazione che attende al varco il protagonista quando rallenta o si ferma. L'unica scelta che gli resta è invertire la direzione di marcia e rinunciare, o proseguire e lottare per la vita. La strada è una sola, dritta e infinita, e diventa terreno di battaglia tra questi novelli Davide e Golia. Dopo aver tentato in ogni modo di evitare il confronto, David Mann si troverà a accettare questa sfida, e a perdere ogni barlume di civiltà nella lotta all'ultimo sangue per sopravvivere.

Tratto da un racconto di Stephen King, questo film esplora il lato oscuro che ognuno di noi nasconde in se stesso. La strada e i veicoli diventano strumenti di battaglia, la civiltà e le sue pochezze un miraggio sull'asfalto.

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Ultima risposta 15/01/2008 20.59.51
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