eggshells (1969)

Il debutto del regista Tobe Hooper si prende tutti i meriti e tutti i difetti di un film naif e quasi amatoriale, mediandoli in alcuni connotati psichedelici e altri devoti al cinema verité. EGGSHELLS non segue alcuna logica eppure riesce ad imprimere in sé stesso sia il momento storico a cui apparteneva, quello delle grandi rivoluzioni pacifiste e egualitarie, sia lo stile decostruttivista dell'arte di quel periodo. Alcuni momenti custodiscono una ricerca dell'immagine e dell'effetto anche di un certo valore. Nel complesso il film vive senza pensare troppo ad un fine ultimo, incarnando lo spirito libero dei suoi protagonisti.

Film sperimentale e di esordio di Tobe Hooper.
si nota ancora un certa immaturità la forma è molto buona(montaggio,regia,movimenti di macchina) ma la sostanza è piuttosto confusionaria, il film è più' che altro un insieme di situazioni in contesti hippie.
si nota una certo amore e omaggio per la cultura dei figli dei fiori anche in non aprite quella porta, tuttavia Hooper c'è li mostra come profondamente ingenui, inconsapevoli di come sia il mondo al di fuori della loro ideologia spensierata e pacifica.
recensirò' anche non aprite quella porta.

L'esordio di Tobe Hooper è un film abbastanza sperimentale con qualche pretenziosità di troppo a mio parere. La controcultura di quegli anni, gli umori e le marce di protesta contro la guerra in Vietnam. Non c'è una vera storia, ma una serie di sipari cui secondo me viene dato molto spazio all'improvvisazione. Da notare che gli interni della casa dove vive questa comune è molto simile alla dimora da incubo di Non aprire quella porta, tanto da far pensare che sia la stessa location.