elles regia di Malgorzata Szumowska Germania, Francia, Polonia 2011
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elles (2011)

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locandina del film ELLES

Titolo Originale: ELLES

RegiaMalgorzata Szumowska

InterpretiJuliette Binoche, Anaïs Demoustier, Joanna Kulig, Krystyna Janda, Louis-Do de Lencquesaing, Andrzej Chyra, François Civil, Jean-Louis Coullo'ch

Durata: h 1.36
NazionalitàGermania, Francia, Polonia 2011
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 2012

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Trama del film Elles

Anne è una giornalista e sta conducendo un'inchiesta sulle studentesse che si prostituiscono. L'incontro con due di queste giovani donne la porta a mettere in discussione le sue convinzioni su famiglia, sesso e denaro.

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Voto Visitatori:   5,25 / 10 (8 voti)5,25Grafico
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Voti e commenti su Elles, 8 opinioni inserite

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Invia una mail all'autore del commento Totius  @  20/04/2013 21:46:28
   6 / 10
Non tanto brutto da non meritare la sufficienza. Abbastanza lento e prevedibile, di certo, ma si riprende nella seconda parte. Getta luce, a mio avviso giustificandolo, oltre che descrivendolo, sul tema della prostituzione. Qualche scena hot abbastanza interessante gli fa raggiungere a fatica la sufficienza.

dibinho  @  07/04/2013 19:39:24
   4½ / 10
Deludente e sopratutto noioso a tratti non sembra neanche un film...
Salvo fotografia e attori che li ho trovati abbastanza bravi nelle parti per il resto a mio parere pellicola facilmente dimenticabile bocciato.

sandrone65  @  18/02/2013 21:05:34
   5 / 10
No, no, proprio non ci siamo. "Elles" è un film che porta sullo schermo un punto di vista troppo affine ad un giudizio morale, una sorta di ritratto negativo del genere maschile. E' presuntuoso osservare il fenomeno della prostituzione casalinga (escort o loft che siano) dal punto di vista di una colta donna borghese mirato sostanzialmente a creare un parallelo troppo scontato (e pure piuttosto stupido) e limitativo) tra il mondo maschile dei clienti delle prostitute ed il mondo maschile che circonda lei, costituito dai due figli maschi ed il marito. Tutti questi maschi egualmente e totalmente incapaci di vivere la sessualità come un ponte per raggiungere la propria controparte femminile, ed intenti soltanto di perdersi dietro a miraggi onanistici e virtuali.
Intendiamoci, la critica potrebbe anche starci, quello che proprio non piace è il piedestallo da cui questa critica piove. A cosa pensava lei quando si è scelta un uomo come quello che si è sposato?
Un punto in più per la meravigliosa Binoche, la sua bellezza e la sua intensità. Purtroppo però la sua presenza non basta per promuovere questo film.

Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  06/10/2012 17:35:29
   4½ / 10
Davvero noioso, con una trama a dir poco insufficiente! Si cerca di fare cinema d'autore, ma è tutto un susseguirsi di immagini e situazioni che non lasciano niente, anche se l'autore fa di tutto per farci pensare (a cosa, poi?) dettando però i tempi sbagliati. Si salvano solo alcune scene erotiche, noia permettendo. Brava la Binoche (anche se si è davvero imbruttita...) ma non basta. C'è di meglio...

2 risposte al commento
Ultima risposta 21/10/2012 14.22.34
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mauro84  @  04/10/2012 00:48:03
   7 / 10
a veder dal trailer sembrava di + carne al fuoco di quella che poi era.. ma nasconde delle location interessanti anche se semplici (per lo + letti di camere) o divani dove si crea l'intervista.. una giornalista ossessionata da stà donna che stà cercando di aiutare .. di uscire dal vortice dell'autoprostituzione per pagarsi gli studi..principio basilare.. prima di esser una P è una donna!.. ottimo concetto di fine film.
problemi famigliari.. di coppie.. segreti non svelati e cose che è meglio che rimangon secreti.. semplice cast.. semplici donne.

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Doctor Feelings  @  01/10/2012 16:30:27
   6 / 10
Pellicola asciutta che indaga l'universo fragile e perverso di donne in fuga dall'amore maschile. Qui l'erotismo è un elemento insolitamente timido e introverso e lascia spazio a un incredibile vuoto di fondo.

Montaggio e fotografia hanno un piacevole impatto visivo sullo spettatore. Cast eccezionale per un'occasione mancata.

Voto: 6

gianni1969  @  01/10/2012 12:47:44
   3 / 10
di una noia mortale,veramente inguardabile

ughetto  @  29/09/2012 01:06:38
   6 / 10
spoiler presenti.

una giornalista colta e borghese intervista due studentesse che si prostituiscono per mantenersi, questa esperienza la porta a determinate conclusioni sulla sessualità e la coppia. infatti comprende che i desideri maschili sono ben altri da quelli espressi all'interno della camera matrimoniale e che quindi: o si reprimono usando magari la pornografia come via di uscita, oppure si rivolgono a professioniste. Compreso questo, coraggiosamente, tenta di reintrodurre una sessualità più passionale all'interno del suo matrimonio, ma il marito la respinge, preferendo rifugiarsi nella rigida divisione dei ruoli della famiglia borghese, dove si fa colazione tutti insieme e l'uomo, forte e compiaciuto, apre il barattolo che la donna non riesce ad aprire.

alcuni aspetti li ho trovati abbastanza sottili, sebbene si giochi a criticare gli stereotipi con gli stereotipi. in primis il famoso barattolo. poi il fatto che lui si eccita mentre lei è elegante ai fornelli, inserita quindi nel cliche di moglie perfetta, ma poi poco dopo la rifiuta quando invece lei cerca di esprimere una sessualità più intensa e svincolata dalle regole. bello l'affresco della vita domestica di lei: i tre maschi da gestire, ognuno pieno di necessità ma incapace di ascoltare perché perso in un mondo virtuale: i videogiochi il piccolo, il disegno e gli stupefacenti il grande (bella la scena in cui lui ride strafatto) il lavoro e la pornografia il marito.
non originali ma ben gestiti gli oggetti domestici che con la loro resistenza materica diventano tanti ostacoli sulla via della quotidianità (interessante il pupazzo di spider man che rappresenta l'infanzia del piccolo o anche l'essere eterno ragazzo dell'uomo). il tagliarsi il bruciarsi e poi tutti gli schemi a cui attenersi: il peso, la ginnastica, la dieta, la cucina e via e via in un crescendo infinito.

ma tutto questo per cosa, sembra chiedersi la protagonista? per soddisfare la necessità indifferente che l'uomo ha della donna? non hanno forse scelto meglio le due giovani prostitute che, compresa anzitempo questa realtà, semplicemente la monetizzano? che differenza c'è fra un cliente che parla loro del lavoro, senza chiedere niente, e il marito che le dice "sei strana vai da uno psicologo"?

questa la parte apprezzabile del film, dove per apprezzabile non intendo condivisibile, ma intendo godibile nel suo schema e nella scrittura.

la parte meno lucida è quella sulla prostituzione. intanto affiorano dialoghi spesso vergognosi: quello sull'odore. la giornalista pensa che la ragazza si riferisca all'odore che le rimane addosso dopo che ha visto i clienti, lei si riferisce a quello della muffa delle case popolari. ridicolo, didascalico. ma anche: il dialogo fra la polacca e l'arabo, insulso. e via e via. ma anche le scene non sono molto credibili: parte porno soft, candele e vino rosso, poi si rende conto di non essere realistico e ci mette giusto qualcuno un po' squilibrato per dire che insomma, prostituirsi non è solo una ****ta. forzato.
e comunque il film si ammala della stessa borghesia che sembra voler pungolare in camera da letto: i numeri e le realtà della prostituzione anche di alto bordo nascondono retroscena che nel migliore dei casi sono molto più drammatici di questo, nel peggiore arrivano a storie di vera e propria schiavitù. quante storie ci saranno di ragazze così? e comunque: è giusto non accennare per niente a tutto il resto? e anche se attraverso le parole di una delle protagoniste si sbeffeggia l'idea maschile che le prostitute a letto ci godano, nelle scene di sesso non è affatto chiaro.

perchè tutto sommato si è voluto puntare su un marketing da film erotico. di certo avrà più spettatori, ma perde in lucidità. (ma si vede che gli autori si sentono molto progressisti)

da un punto di vista formale niente, nel bene e nel male, degno di essere commentato.

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Ultima risposta 30/09/2012 12.15.42
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