el pepe, una vida suprema (2018)

Chi conosce il pensiero di Emir Kusturica sa che dietro al populismo del "viva la pace, viva la libertà, viva l'uguaglianza, abbasso il potere" si nasconde un "possa bruciare l'occidente". Esaltare il Sudamerica vuol dire esaltare l'altra parte del mondo contrapposta agli USA e vicina al mondo russo-serbo, sostanzialmente. EL PEPE, UNA VIDA SUPREMA nasce in un periodo di quasi-guerra fredda e la sua esistenza si spiega da sola, ma rimane interessante la descrizione e il racconto di questo personaggio poco conosciuto ai più.

Questo documentario, per chi è stato alla mostra del cinema di Venezia, è un involontario corollario al film la noche de 12 anos presentato al concorso orizzonti. Finzione e documentario che racchiudono lo stesso personaggio, Pepe Mujica, ex guerrigliero Tupamaros durante la dittatura militare e successivamente presidente della repubblica urugaiana fino al 2015.
L'approccio di Kusturica al personaggio viene trattato alla stregua di una chiacchierata tra amici, estremamente informale, come lo è stato lo stesso Pepe quando era in carica. Sono appunto gli ultimi giorni di presidenza ed è tempo di bilanci. Pubblico e privato si mescolano, ma a volte dato dal carattere dello stesso personaggio è difficile distinguere le due sfere. L'utopia socialista è ancora viva e messa in pratica soprattutto quando era presidente e qualche privilegio se lo poteva concedere. Come anche in Maradona, Kusturica si affeziona al personaggio descritto, però di fronte all'umanità di Mujica, mi sembra un difetto molto lieve. Troppo affascinante il personaggio per trattarlo con eccessivo distacco.