er piu' - storia d'amore e di coltello regia di Sergio Corbucci Italia 1971
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er piu' - storia d'amore e di coltello (1971)

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locandina del film ER PIU' - STORIA D'AMORE E DI COLTELLO

Titolo Originale: ER PIU' - STORIA D'AMORE E DI COLTELLO

RegiaSergio Corbucci

InterpretiVittorio Caprioli, Adriano Celentano, Maurizio Arena, Gianni Macchia

Durata: h 1.42
NazionalitàItalia 1971
Generecommedia
Al cinema nel Luglio 1971

•  Altri film di Sergio Corbucci

Trama del film Er piu' - storia d'amore e di coltello

Nella Roma del 1900 “Er più” è il bullo più svelto, popolare e temuto del quartiere, costretto a battersi con vari pretendenti per sposare la bella Rosa.

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Voto Visitatori:   6,54 / 10 (12 voti)6,54Grafico
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Voti e commenti su Er piu' - storia d'amore e di coltello, 12 opinioni inserite

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Goldust  @  09/07/2023 21:20:08
   6 / 10
La storia del bulletto del quartiere che mette l'onore davanti a tutto si lascia guardare volentieri: inizia bene e finisce meglio, con un finale poco convenzionale ma riuscito, abbastanza distante dai soliti canoni del genere. La parte centrale però registra momenti di stanca, reggere un film intero in romanesco ( che comunque adoro ) alla fine può stancare e Celentano tra tutti gli interpreti è quello che fatica di più con la parlata. Il cast di contorno vanta tuttavia dei professionisti di razza che aiutano mica poco: ma senza scomodare interpreti affermati come Valli, Davoli o l'infido Caprioli ( il migliore ) anche la sola Claudia Mori è più credibile del molleggiato. Per una serata senza impegno.

Invia una mail all'autore del commento marco986  @  05/07/2022 15:06:58
   7 / 10

Bel film,ottime musiche e canzoni,un grande Caprioli,un buon Celentano,una bella Claudia Mori.bravo Corbucci a dirigere
Sergio Corbucci mette in scena una sorta di western alla romana: una storia di borgata dove l'onore è più importante della legge. Il cast risulta credibile grazie a un discreto affiatamento, pur non essendo del tutto a proprio agio con l'idioma romanesco. Sceneggiato dal regista con Mario Amendola e Sabatino Ciuffini. Celentano stesso ritornerà a cimentarsi con Roma solo due anni dopo, in Rugantino (1973) di Pasquale Festa Campanile.
Ci sarà anche un seguito parodia con Franco e Ciccio diretti da Mario Amendola "Storia di fifa e di coltello il seguito de er più"

daniele64  @  28/10/2021 12:59:40
   7 / 10
Nella Roma del primissimo Novecento , la storia d' amore tra il gradasso caporione Nino e la bella Rosa è contrastata da un giovane spasimante un po' troppo intraprendente ... Una storia di altri tempi , di prima del motore , quando si lottava per le donne e per l' onore ... ( Francesco , perdonami ! ) . E se le elite risolvevano le loro questioni con duelli alla pistola o alla sciabola , i popolani ricorrevano ad armi meno nobili ma non meno micidiali , come i coltellacci a serramanico , che non potevano mancare nell' armamentario dei numerosi bulli o aspiranti tali , che erano un po' i punti di riferimento del popolino . Nella sterminata filmografia di Sergio Corbucci c' è posto anche per questa commedia in costume di impostazione piuttosto teatrale . Qui il buon Sergione riesce persino nell' impresa di tenere a freno l' irrequieto Adriano Celentano , rendendocelo ( quasi ) credibile come borgataro romanesco . Quest' ultimo peraltro si dimostra piuttosto coraggioso nell' accettare , da milanese , un ruolo così lontano dalle sue corde dialettali ed offre un' interpretazione per il resto abbastanza convincente . D' altronde aveva da poco recitato da burino laziale in " Serafino " e tornerà a breve a fare il bullo trasteverino in " Rugantino " . L' atmosfera di fondo è quella della commedia , con risvolti sentimentali ma anche drammatici . Si fanno apprezzare i vari duelli ( al coltello ma pure a selciate ! ) e l' immancabile , tradizionale gioco della " passatella " . Il film è realizzato con una certa cura , con ottime locations ( teatrali e non ) ed un eccellente cast di caratteristi perfettamente adatti alle rispettive parti . Accanto al protagonista infatti troviamo , oltre all' affascinante Claudia Mori , una bella serie di volti della romanità , come Ninetto Davoli , Fiorenzo Fiorentini e , soprattutto , un ottimo Maurizio Arena . Fondamentali per la vicenda sono poi le parti del generoso maresciallo emiliano interpretato dal grande Romolo Valli e del viscido e rancoroso spione napoletano impersonato degnamente dal bravo Vittorio Caprioli . Decisamente azzeccata la colonna sonora di Carlo Rustichelli , che richiama i ritmi dell' epoca , arricchita da stornelli e motivi principali cantati dal Molleggiato . In sintesi finale , un suggestivo spaccato della Roma borgatara di un secolo fa , forse un po' macchiettistico ma godibile e divertente , con un finale coraggioso , che secondo me può arrivare a meritarsi quasi il 7 .

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  03/03/2018 18:42:21
   5 / 10
L'idea di partenza poteva essere interessante e infatti all'inizio il film sembra funzionare, poi però diventa un pò noioso e fa perdere d'interesse.

Dick  @  21/09/2016 13:52:17
   8 / 10
Film di genere nostrano dove al posto delle pistole ci sono i coltelli come da titolo e non si lesinano tocchi da commedia. Riesce a divertire e ad appassionare e Celentano secondo me trova uno dei suoi migliori. Bella prova anche della Mori.
La scena migliore secondo me è quella alle rovine. XD Visto il successo, ecco arrivare parodia ed epigoni. XD

Invia una mail all'autore del commento diderot  @  08/02/2015 21:12:33
   7 / 10
Penso che sia uno di quei film da vedere assolutamente. Una storia davvero piacevole con un ottima interpretazione da parte di Claudia Mori, fantastica scenografia e bellissimi costumi. Qualche scena prolissa fa calare il ritmo nella parte centrale. Un film che convince. Bel finale!

Niko.g  @  03/05/2012 21:46:52
   7 / 10
Se il nostro Adriano nazionale mostra qualche difficoltà a presentare un accettabile dialetto romanesco, ci pensa il buon Sergio Corbucci a mitigare il difetto, avvalendosi di un'ambientazione tale da rivelarsi fondamentale per la riuscita del film.
Un cast credibile e compatto, ci mostra personaggi più tipici che stereotipati, con simpatici tratti macchiettistici che rendono godibile il film dall'inizio alla fine, in un vorticoso alternarsi di commedia e dramma.

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  02/12/2011 22:08:51
   7 / 10
Bellissimo affresco (piuttosto particolare) della Roma ai primi del Novecento di Sergio Corbucci, con sfumature comico-picaresche ed altre un po' più 'drammatiche', sebbene non sia il termine più appropriato: direi, probabilmente, amare, se non un po' crude.
La storia tratta la vicende di "Er più" di borgo, interpretato da Adriano Celentano in formissima, che per motivi d'onore, decide di battersi contro Maurizio Arena, altro "Er più" romano, in una sfida con coltelli, all'ultimo sangue, da cui il titolo.
La trama risulta ben cucita ed anche piuttosto simpatica; i costumi e gli esterni sono tremendamente suggestivi e sono il punto forte del film, a mio parere.
Una o due scene sono decisamente "cult" (vedasi quella nella cantina, con ognuno che beve un bicchiere di vino fino a finire la botte, o come lo scontro tra Celentano e Arena nella piazzola sotto il sole) e buona la colonna sonora di Rustichelli.
Ironico il cameo di Romolo Valli (il mitico Dr. Villega di "Giù la Testa" e il simpatico Padre Pirrone de "Il Gattopardo").

Invia una mail all'autore del commento camifilm  @  26/08/2011 22:34:43
   7 / 10
I costumi, le vicende del tempo, sono ben rappresentate.
Celentano recita abbastanza bene il dialetto romanesco, con qualche caduta dialettale comprensibile, ma recita bene la parte diciamo "fisica" del personaggio. Nel suo complesso risulta essere una commedia buona e ben impostata.

topsecret  @  28/06/2011 17:41:37
   6½ / 10
Corbucci dirige con grande capacità un cast ben amalgamato, capitanato da un carismatico Adriano Celentano che si cimenta in dialoghi romaneschi senza sfigurare, anche se non sempre in maniera del tutto convincente (due anni dopo ci riproverà con RUGANTINO).
La storia è gradevole e in possesso di un ritmo che si mantiene sempre alto senza cadute di tono, riuscendo a non annoiare lo spettatore.

scantia  @  08/12/2010 03:15:39
   4 / 10
Credo che il film possa entrare facilmente nel guinness dei primati per l'attore più inadatto alla parte nella storia del cinema.
La recitazione di Celentano è talmente al di fuori di ogni principio di buon senso che fa quasi passare in secondo piano la fissità ebete della moglie, la quale tuttavia ebbe il buon gusto di ricorrere al doppiaggio.
Peccato, perchè il resto avrebbe portato ad un risultato valido, potendo contare su un protagonista credibile.

Pierre Bezuchov  @  14/01/2010 17:54:28
   7 / 10
Amara storia romana che rasenta il fiabesco per situazioni e usi, ottimo materiale per uno stornello da cantare di sera sul lungotevere (sempre che ci sia rimasto qualcuno ad ascoltare).
Nelle borgate di Roma di fine ottocento la vita è scandita dall'antico codice: un codice d'onore, che va rispettato in ogni situazione, dal barbiere, all'osteria, ricevendo un ospite, rispondendo a un'offesa, sfidando a duello, e mai rischiare di perdere il proprio onore facendo la spia. Meglio morire. Così 'Er più' di una borgata deve gestire la rivalità con il quartiere San Giovanni, ogni conto aperto deve essere regolato secondo le regole, gli scontri si susseguono come risse da bambini, e invero sembrano bambini questo romani - macellai, barbieri, pescivendoli - che si prendono a sassate come i ragazzi della via Pal.
Mantenere intatto l'onore può portare a gravi malintesi: Quando avviene un delitto in una borgata, tutti sanno ma nessuno parla, e una morte accidentale può diventare causa di un duello all'ultimo sangue; ma può anche dare vita a scene di ariostesca galanteria.
Celentano (e con lui tutta la pellicola) scimmiotta il tragicomico ruolo che fu di Sordi, Manfredi e Fabrizi in quelle amare commedie intrise di romanesco disincanto fin troppo conscio dell'impoteza umana di fronte alle avversità della vita.

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